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Alcune misure di rischio coerenti

2.3.1 Tail Conditional Expectation e Worst Conditional Expectation

In letteratura sono state proposte una serie di misure di rischio che rispettano tutti gli assiomi di coerenza. Le prime due, che seguono queste linee guida, furono proposte dagli stessi Artzner et Al. nel lavoro dove introdussero le quattro proprietร . La prima, detta Tail Conditional Expectation (TCE), corrisponde al valor medio di tutte le realizzazioni che sono minori o uguali al VaR:

๐‘‡๐ถ๐ธ๐‘Ž(๐‘‹) โ‰ โˆ’๐ธ[๐‘‹|๐‘‹ โ‰ค โˆ’๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘Ž(๐‘‹)];

il segno meno ha il solo scopo di rendere positiva la misura, in quanto, normalmente, si lavora con le perdite. Nonostante sia una misura preferibile al VaR, essa non rispetta lโ€™assioma di subadditivitร  quando le distribuzioni di probabilitร  in esame non sono continue. Lo stimatore naturale del TCE รจ dato da:

๐‘‡๐ถ๐ธ๐‘›(๐‘Ž)(๐‘‹) = โˆ’โˆ‘ ๐‘‹๐‘–๐Ÿ{๐‘‹๐‘–โ‰คโˆ’๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘Ž(๐‘‹)} ๐‘› ๐‘–=1 โˆ‘๐‘›๐‘–=1๐Ÿ{๐‘‹๐‘–โ‰คโˆ’๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘Ž(๐‘‹)} , dove ๐Ÿ = {1 ๐‘ ๐‘’ ๐‘™๐‘Ž ๐‘Ÿ๐‘’๐‘™๐‘Ž๐‘ง๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘’ รจ ๐‘ฃ๐‘’๐‘Ÿ๐‘Ž 0 ๐‘ ๐‘’ ๐‘™๐‘Ž ๐‘Ÿ๐‘’๐‘™๐‘Ž๐‘ง๐‘–๐‘œ๐‘›๐‘’ รจ ๐‘“๐‘Ž๐‘™๐‘ ๐‘Ž.

La seconda misura, detta Worst Conditional Expectation (WCE), calcola il valore medio delle perdite dato un evento A, dove la probabilitร  di A รจ maggiore di ๐›ผ:

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๐‘Š๐ถ๐ธ๐‘Ž(๐‘‹) โ‰ โˆ’๐‘–๐‘›๐‘“{๐ธ[๐‘‹|๐ด]|๐‘ƒ[๐ด] > ๐›ผ}.

Quindi non si limita ad osservare la distribuzione, ma considera tutti i possibili eventi A che siano coinvolti in perdite: tutti questi eventi devono avere una probabilitร  maggiore di ๐›ผ. In altre parole, seleziona la perdita piรน elevata che si potrebbe generare qualora si verificasse un evento probabile A.

Lโ€™apparente similitudine di queste due misure di rischio non deve trarre in inganno. Se da un lato il WCE รจ preferibile al TCE in quanto rispetta sempre tutti gli assiomi di coerenza, dallโ€™altro lato il primo non รจ molto adottato nella pratica poichรฉ il suo utilizzo necessita la conoscenza profonda dello spazio di probabilitร  degli eventi. Queste due misure di rischio si focalizzano entrambe sulla forma della coda sinistra della distribuzione dei rendimenti e ne prendono il valor medio. Inoltre, Artzner et

Al. dimostrano la validitร  della seguente disuguaglianza:

๐‘‡๐ถ๐ธ๐‘Ž โ‰ค ๐‘Š๐ถ๐ธ๐‘Ž.

2.3.2 Expected shortfall e Conditional Value at Risk

Lโ€™obiettivo della formulazione di una misura di rischio caratterizzata dalla peculiaritร  di coniugare contemporaneamente i pregi delle due precedenti misure fu raggiunto mediante lโ€™introduzione dellโ€™Expected Shortfall (ES).

Individuando con ๐น(๐‘‹) la funzione di densitร  di probabilitร  della variabile casuale X tale che ๐‘ƒ(๐‘‹ โ‰ค ๐‘ฅ), ed introducendo la funzione inversa di ๐น(๐‘‹)

๐นโˆ’1(๐‘Ž) = ๐‘–๐‘›๐‘“{๐‘ฅ โˆฃ๐น(๐‘ฅ) โ‰ฅ ๐›ผ},

รจ dimostrato19 che lโ€™ES puรฒ essere espresso come

๐ธ๐‘†๐›ผ(๐‘‹) = โˆ’ 1 ๐›ผโˆซ ๐น โˆ’1(๐‘)๐‘‘๐‘ ๐›ผ 0 .

Quindi รจ il valor medio della coda sinistra della distribuzione oltre un certo valore soglia definito dal VaR. In altri termini lโ€™ES afferma che considerando lโ€™ultimo 1 โˆ’ ๐›ผ% della coda, il suo valore รจ pari alla media delle perdite allโ€™interno di quellโ€™area. La definizione originale, ripresa da Acerbi e Tasche, nonostante sia molto piรน rigorosa rispetto alla precedente, รจ uguale nella sostanza: data una distribuzione

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delle profit and loss X, e specificato un determinato holding period, lโ€™ES con livello di significativitร  ๐›ผ ฯต [0:1] รจ definito come:

๐ธ๐‘†๐›ผ(๐‘‹) โ‰ โˆ’1๐›ผ(๐ธ [๐‘‹๐Ÿ{๐‘‹โ‰ค๐‘ฅ(๐›ผ)}] โˆ’ ๐‘ฅ(๐›ผ)(๐‘ƒ[๐‘‹ โ‰ค ๐‘ฅ(๐›ผ)] โˆ’ ๐›ผ)),

dove ๐‘ฅ(๐›ผ) รจ pari al valore del ๐‘‰๐‘Ž๐‘… ๐›ผ.

Il secondo addendo รจ un correttivo da sottrarre al valor medio (ossia il primo addendo) nel momento in cui la probabilitร  di ๐‘‹ โ‰ค ๐‘ฅ(๐›ผ) รจ maggiore di 1 โˆ’ ๐›ผ: tale

eventualitร  si manifesta, in particolare, nel caso di distribuzioni discrete. In presenza di distribuzioni di probabilitร  continue, ovvero quando ๐‘ƒ(๐‘‹ โ‰ค ๐‘ฅ(๐›ผ)) = 1 โˆ’ ๐›ผ, si puรฒ

dimostrare che lโ€™ES coincide con il TCE.

Una rappresentazione grafica dellโ€™ES รจ mostrata in Figura 9. Come si puรฒ notare tale misura si spinge oltre la definizione di una soglia, offrendo una valutazione del rischio piรน corretta rispetto al VaR. A riprova di ciรฒ, diversi studi, come quello di Liang e Park (2007), hanno fornito unโ€™evidenza empirica sulla superioritร  dellโ€™ES rispetto al VaR come misura del downside risk.

Figura 9: ES e VaR di una distribuzione di probabilitร  dei rendimenti di un portafoglio.

Lโ€™ES รจ senza dubbio la misura di rischio coerente piรน apprezzata ed utilizzata tra

Pr ob ab ilitร  Rendimenti portafoglio ESฮฑ%VaRฮฑ%

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quelle proposte in letteratura. Da un punto di vista di ottimizzazione di portafoglio, un ulteriore vantaggio dellโ€™ES deriva dalla sua semplicitร  di applicazione: il problema di minimizzazione di questa misura di rischio รจ convesso.

Per quanto riguarda la sua stima si possono utilizzare i metodi parametrici o quelli non parametrici. Il metodo piรน utilizzato a livello operativo appartiene al secondo gruppo ed รจ la simulazione storica: partendo dalla serie storica delle performance del portafoglio che si sta analizzando e, dopo averle ordinate in maniera crescente o decrescente, si prende lโ€™1 โˆ’ ๐›ผ% delle maggiori perdite (in termini negativi) e si calcola il valor medio di questโ€™ultime:

๐ธ๐‘†๐›ผ(๐‘‹) = โˆ’

โˆ‘๐‘Š๐‘–=1๐‘ฅ๐‘–:๐‘›

๐‘Š ,

dove W รจ la parte intera di ๐‘›(1 โˆ’ ๐›ผ%).

Questo rappresenta lo stimatore campionario dellโ€™ES, ed รจ BLUE20 solo in presenza

di distribuzioni normali.

Allโ€™interno del gruppo dei metodi parametrici si possono trovare differenti criteri per il calcolo dellโ€™ES, che variano in base alla distribuzione di probabilitร  prevista per i profitti e le perdite di un determinato titolo o portafoglio. Ipotizzando, a titolo esemplificativo, che la distribuzione sia una t di Student, allora lโ€™ES puรฒ essere espresso come (Broda e Paolella 2011):

๐ธ๐‘†๐‘(๐‘‹) = 1 ๐‘๐‘‡๐‘ก๐‘Ž๐‘–๐‘™(๐‘ž๐‘, ๐‘›), dove: - ๐‘‡๐‘ก๐‘Ž๐‘–๐‘™(๐‘, ๐‘›) = โˆ’ ๐‘›โˆ’1/2 ๐œŽ๐ต(๐‘›2,12)(1 + ๐‘2 ๐‘›) โˆ’๐‘›+12 ๐‘›+๐‘2 ๐‘›โˆ’1; - ๐‘ > 0 รจ il parametro di scala; - ๐‘› > 0 sono i gradi di libertร .

Nonostante il superamento dei limiti delle precedenti misure di rischio, e gli indiscutibili benefici derivanti dal suo impiego, anche lโ€™ES presenta dei problemi. Ad esempio, Yamai e Yoshiba (2002) evidenziano come lโ€™ES necessiti di un grande campione per mantenere gli stessi livelli di accuratezza del VaR. Inoltre, non

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esamina i momenti di ordine superiore che consentirebbero di comprendere in modo completo le distribuzioni non-normali.

Il Conditional Value-at-risk (CVaR), proposto da Rockafellar e Uryasev (2000), รจ una formulazione alternativa allโ€™ES. Considerando variabili casuali continue, puรฒ essere definito come il valore atteso delle perdite che eccedono il VaR:

๐ถ๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘˜= ๐œ™๐‘˜(๐‘ฅ) = (1 โˆ’ ๐‘˜)โˆ’1โˆซ ๐‘“(๐‘ฅ, ๐‘ฆ)๐‘(๐‘ฆ)๐‘‘๐‘ฆ ๐‘“(๐‘ฅ,๐‘ฆ)โ‰ฅ๐›ผ๐‘˜(๐‘ฅ) ,

dove k ฯต [0:1] รจ il livello di significativitร  scelto e ๐›ผ๐‘˜(๐‘ฅ) rappresenta il VaR. Un ulteriore formulazione รจ

๐ถ๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘˜= ๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘˜+ ๐ธ[๐‘“(๐‘ฅ, ๐‘ฆ) โˆ’ ๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘˜|๐‘“(๐‘ฅ, ๐‘ฆ) > ๐‘‰๐‘Ž๐‘…๐‘˜].

Come si puรฒ notare queste definizioni non offrono alcun suggerimento su come calcolare il CVaR senza conoscere a priori il VaR. Rockafellar e Uryasev riuscirono ad oltrepassare tale limite adottando la seguente formula:

๐น๐‘˜(๐‘ฅ, ๐›ผ) = ๐›ผ + (1 โˆ’ ๐‘˜)โˆ’1โˆซ [๐‘“(๐‘ฅ, ๐‘ฆ) โˆ’ ๐›ผ]+๐‘(๐‘ฆ)๐‘‘๐‘ฆ

๐‘ฆโˆˆ๐‘…๐‘š ,

dove [๐‘ข]+ = ๐‘ข se ๐‘ข > 0 e [๐‘ข]+ = 0 se ๐‘ข โ‰ค 0. Oltre a dimostrare che ๐น

๐‘˜(๐‘ฅ, ๐›ผ) รจ

convessa e differenziabile, provarono che il CVaR puรฒ essere calcolato come: ๐œ™๐‘˜(๐‘ฅ) = min

๐›ผโˆˆ๐‘… ๐น๐‘˜(๐‘ฅ, ๐›ผ);

inoltre min

๐‘ฅโˆˆ๐‘‹๐œ™๐‘˜(๐‘ฅ) =(๐‘ฅ,๐›ผ)โˆˆ๐‘‹ร—๐‘…min ๐น๐‘˜(๐‘ฅ, ๐›ผ).

Questo รจ un risultato di considerevole importanza poichรฉ consente di determinare il CVaR di un portafoglio anche senza dover calcolare il relativo VaR.

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