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Carrol e Tenniel: le immagini di Alice C HIARA C ASTELLAN

1. Alice: un libro illustrato

“«[E] a che serve un libro», aveva pensato Alice, «senza figure e senza dialoghi?»”1: il pensiero di Alice, espresso in apertura dell’opera di Carroll, rivela al lettore il tipo di libro che si sta accingendo a scoprire: un libro con “figure”, un libro illustrato.

Carroll era certamente consapevole dell’importanza delle immagini e delle diverse funzioni comunicative che hanno parole e immagini, tanto che per un paio di volte, in Alice’s Adventures in Wonderland, invita il lettore a fare riferimento proprio alle illustra- zioni per alcuni dettagli descrittivi. Le immagini sono, infatti, superiori alle parole quan- do si tratta di presentare scene o personaggi, viceversa le parole riescono meglio a espri- mere relazioni ed emozioni2.

Il manoscritto delle avventure di Alice, Alice’s Adventures Under Ground, comprende quindi testo e immagini di Carroll. L’autore motiva la presenza di sue illustrazioni con la volontà di far piacere alla bambina a cui questo libro era dedicato3, ma il valore che Car- roll attribuisce alle immagini va ben al di là di questa sua affermazione. Sono numerose, infatti, le prove a riguardo: solamente considerando il manoscritto, sono degni di nota i restanti schizzi dell’autore, che mostrano tutto lo sforzo da lui messo nell’illustrare l’ope- ra4. Con Alice’s Adventures in Wonderland, le prove aumentano ulteriormente: si pensi al fatto che Carroll cercò di riavere indietro le prime stampe, già distribuite, del suo libro e volle che venissero stampate nuove copie di qualità maggiore, dopo che Tenniel espresse 1 L. Carroll, Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Attraverso lo Specchio, Milano, Mondadori, 2009, p. 19.

2 M. Nikolajeva, Word and Picture, in C. Butler (Ed.), Teaching children’s fiction, Basingstoke, Palgrave Mac- millan, 2006, pp. 106-151.

3 L. Carroll (1887), “Alice” on the stage, in S.D. Collingwood (Ed.), The Lewis Carroll Picture Book, Chestnut Hill, MA, Adamant Media Corporation, 2005, pp. 163-174.

104 Chiara Castellani la sua insoddisfazione per la qualità di stampa delle immagini5; si consideri anche che dalla corrispondenza rimasta a Carroll di Tenniel e da quella estremamente fitta che l’au- tore ebbe con il suo editore, oltre che dai suoi diari, “possiamo essere sicuri che [le lettere di Carroll a Tenniel] contenessero istruzioni lunghe e complesse sui disegni che deside- rava avere”6.

Carroll non dava, però, valore solamente alle immagini, ma ogni elemento costitu- tivo del paratesto era per lui di estrema importanza. Si consideri la minuziosa calligrafia del manoscritto, o la grande attenzione per il formato della pagina, la qualità della carta impiegata, la forma e il colore dei bordi, la copertina, i caratteri tipografici, la dislocazio- ne delle parole del titolo sulla pagina, la rilegatura, etc.7 È interessante notare, a questo riguardo, la scelta di Carroll di volere che le copie di Alice’s Adventures in Wonderland fossero rivestite di pergamena color rosso brillante, perché era “giunto alla conclusione che il rosso brillante [sarebbe stato] il migliore – non il migliore, forse, artisticamente, ma il più attraente agli occhi dei bambini”8.

Quindi, per l’autore di Alice, “i libri erano una combinazione di molti fattori di produzione, inclusi il disegno, l’incisione su legno, la litografia, la selezione della carta, l’impressione dei caratteri, il taglio della carta, il tessuto di rilegatura, la pubblicità, le vendite”9. Così la scelta di far illustrare il suo libro da John Tenniel, artista di punta del Punch, non è stata casuale, bensì un modo ingegnoso di lanciare sul mercato un ‘anoni- mo’ libro per bambini10. Infatti, mentre oggi la fama dell’autore di Alice ha quasi eclissa- to quella dell’artista collaboratore, 150 anni fa la situazione era capovolta ed era Tenniel a essere uno degli artisti più famosi in Inghilterra11.

Carroll partiva, quindi, nei confronti di Tenniel, in una posizione di svantaggio. A ben vedere, comunque, il rapporto tra i due era alquanto equilibrato, in quanto Carroll supervisionava con estrema attenzione il lavoro di Tenniel ed era molto esigente, al pari di quest’ultimo12. Cohen e Wakeling13 sono arrivati a supporre che “l’insistenza senza sosta di Dodgson su risultati perfetti costrinse Tenniel a raggiungere una qualità artistica che trascende l’effimero e che fa delle sue illustrazioni per i libri di Alice il suo più gran- de conseguimento”.

Probabilmente Carroll scelse anche quali momenti narrativi Tenniel avrebbe dovuto illustrare, perché sapeva quanto questa scelta fosse importante: Carroll pote- va, così, “controllare, lui stesso, le novità dell’enfasi che le illustrazioni inevitabilmente apportano”14. Le illustrazioni di Tenniel, in generale, si limitano ad aggiungere elementi 5 Z. Jaques, E. Giddens, Lewis Carroll’s Alice’s Adventures in Wonderland and Through the Looking-Glass, Farnham, Surrey, Ashgate, 2013.

6 M.N. Cohen, E. Wakeling (Eds.), Lewis Carroll and his illustrators, Ithaca, NY, Cornell University Press, 2003, p. 10, mia traduzione (d’ora in avanti indicato con ‘m.t.’).

7 Si veda la corrispondenza tra Carroll e l’editore: M.N. Cohen, A. Gandolfo (Eds.), Lewis Carroll and the House of Macmillan, Cambridge, CUP, 2007.

8 Ivi, p.35, m.t.

9 Z. Jaques, E. Giddens, Lewis Carroll’s Alice’s Adventures, cit., p. 60, m.t. 10 Ibidem.

11 M. Hancher, The Tenniel Illustrations to the “Alice” Books, Columbus, Ohio, Ohio State University Press, 1985.

12 Ibidem.

13 M.N Cohen, E. Wakeling, Carroll and his illustrators, cit., p. 11, m.t. 14 Hancher, Tenniel Illustrations, cit., p. 114, m.t.

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DOI: .13128/Studi_Formaz-22174 | ISSN 2036-6981 (online) Carrol e Tenniel

non specificati nel testo, omettere dettagli che invece sono presenti nella narrazione o focalizzarsi solo su alcuni dettagli narrativi15.

Carroll, inizialmente, si accordò con Tenniel perché quest’ultimo realizzasse circa 34 illustrazioni, numero che poi salì a 4216. Il manoscritto ne contiene invece 37. Il numero maggiore di figure in Alice’s Adventures in Wonderland è senz’altro giustificato anche dal fatto che Carroll lavorò nuovamente sul suo testo una volta presa la decisione di pubbli- carlo, modificando alcune parti (e lo stesso titolo), aggiungendo la scena del Mad Tea- Party e ampliando la scena finale del processo da due a 26 pagine17. Delle 42 illustrazio- ni, alcune sono quindi peculiari di Tenniel – così come alcune delle immagini apparten- gono unicamente al manoscritto –, altre però, la maggior parte, illustrano più o meno gli stessi momenti raffigurati da Carroll. La stretta somiglianza tra le immagini presenti in entrambe le opere fa supporre che Tenniel abbia visto il manoscritto nella sua completez- za e, in effetti, Alice Liddell stessa ricorda che “normalmente Tenniel usava i disegni del Sig. Dodgson come base per le proprie illustrazioni”18. Per questo, a mio avviso, risulta di estremo interesse mettere a confronto le illustrazioni del manoscritto Alice’s Adven- tures Under Ground realizzate da Carroll e quelle di Alice’s Adventures in Wonderland create da Tenniel.