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Formulazioni orfane

ALLA COMMERCIALIZZA

Prodotto non registrato per le indicazioni metaboliche.

RIBOFLAVINA DA GUIDA ALL’USO DEI FARMACI PER BAMBINI (2003):

FORMULAZIONE Polvere AUTORIZZAZIONE

ALLA COMMERCIALIZZA

ZIONE

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BIBLIOGRAFIA

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RINGRAZIAMENTI

Grazie alle mie relatrici Dott.ssa Daniela Monti e Dott.ssa Gianna Masoni, perché grazie a questa tesi mi sono appassionata sempre più a quella che sarà la mia professione. Questo nostro lavoro mette in risalto alcuni aspetti che riguardano la figura e l’importante compito del farmacista che svolge un ruolo fondamentale all’interno della società: costituisce l’anello che congiunge medico e paziente e la collaborazione tra questi tre soggetti, che dovrebbe essere sempre più stretta, è necessaria per l’ottenimento della terapia farmacologica migliore.

Grazie al resto dello staff del laboratorio dell’Ospedale Versilia, Dott. Mario Corsi, Dott. Federico Romagnoli e Virginia Anselmi, che mi hanno sempre aiutato durante la ricerca dei dati, la costruzione della tesi, e mi hanno stimolato con consigli, idee e osservazioni utili, in un ambiente di lavoro sano, sereno e formativo dal punto di vista professionale e personale. Mi hanno aiutato, senza saperlo, anche a capire le mie personali aspirazioni e desideri per il mio futuro lavoro.

Ringrazio per il supporto la Dott.ssa Gianna Masoni e il Dott. Mario Corsi, che con i loro libri mi hanno aiutato enormemente nella comprensione della tecnica farmaceutica e del modo migliore per divulgare informazioni in merito. A loro appartengono le valutazioni riportate come “punto di vista del farmacista ospedaliero”.

101 Un pensiero speciale va ai medici che mi hanno accolto nei loro ambulatori e hanno risposto pazientemente alle mie domande, soddisfacendo la mia curiosità e il mio interesse per diversi concetti inerenti all’ambito medico, alle terapie e alle prescrizioni. Ringrazio quindi il Dott. Carlo Bertacca, pediatra dell’Ospedale, a cui appartengono le interessanti e preziose interviste riportate come “Il punto di vista del pediatra dell’ospedale”, e il Dott. Giorgio Pini, neuropsichiatra infantile, valido aiuto nella comprensione delle problematiche della sindrome di Rett, di cui è un punto di riferimento per i genitori provenienti da molte parti d’Italia.

Ringrazio le mamme dei piccoli pazienti che con grande partecipazione mi hanno permesso di introdurre nella tesi le loro valutazioni sul servizio del laboratorio, e le cito con affetto perché hanno dato valore e significato a tutto il mio lavoro.

Per avermi insegnato il giusto atteggiamento da tenere nei confronti dei pazienti, e avermi reso più consapevole del significato importante di questo mestiere, ringrazio anche la Farmacia Comunale numero 2 di Viareggio, il direttore Dott. Carlo De Simone, la vicedirettrice Sabrina Gabbani, e tutto lo staff, con i quali ho svolto il tirocinio molto volentieri, in modo tranquillo, in un ambiente di lavoro stimolante e educativo.

102 Durante i cinque anni di università ho imparato molte cose; alla fine ho capito soprattutto che quando è tutto buio intorno a me, è solo da me che può nascere un po’ di luce; ho imparato anche che negli studi, come nella vita, non esistono montagne impossibili da scalare, quindi non c’è bisogno di schiacciare gli altri come se fossero gradini di una scala, perché la strada giusta è dritta e va avanti, e bisogna sempre camminare e rimanere in piedi, grazie anche alle persone che camminano con me.

Grazie quindi all’università, agli amici che l’hanno resa migliore, Eva, Virginia, Rachele, Letizia, Chiara, Nadia, Alessandro, Valentina . . .

Grazie alle Amiche Donatella, Elisa e Rebecca, perché noi quattro abbiamo fatto innumerevoli viaggi verso Pisa, ci siamo prese per mano e abbiamo studiato con impegno, imparando tanto da ogni nostra esperienza, ci siamo sostenute a vicenda, divertendoci sempre molto insieme, e credo proprio che sarà ancora così dopo l’università!

Grazie alla famiglia, che si allarga sempre più, la mia fonte inesauribile di entusiasmo verso la vita, le fibre della mia forza. Il mio pensiero va a tutti, a partire dai componenti originari, la nonna Pepa, che mi ha insegnato a scrivere la prima “A”, a Mamma, Papà, Gigi, Caterina, a Giorgio e Marcella, allo Zio Mario, che mi fanno sentire sempre il loro appoggio e sostegno, alle nonne e gli zii.

Infine grazie al mio Amore, Luca, perché è anche grazie a Lui se a volte ho avuto più forza e più serenità, ed è grazie a Lui se vedo davanti a me un domani bellissimo, che non vedo l’ora di vivere.

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