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Alle colture AgrArie

Nel documento SoStENiBilE AgricolturA (pagine 69-72)

Veneto agricoltura

obiettivi

Individuare soluzioni per ridurre i danni da fauna selvatica alle colture agrarie. In queste ultime l’impatto di uccelli e mammiferi nella pianura padana era da considerarsi nel complesso moderato fino a qualche decennio fa mentre attualmente, in molte zone, sta diventando la principale causa di perdita di piante nelle prime fasi di sviluppo (soprattutto per mais e soia). Le cause dell’aumento di tali impatti sono do-vute ad una serie di fattori a cominciare all’aumento dei miglioramenti ambientali dei territori agrari av-venuto negli ultimi anni. Grazie ad interventi di tutela e ripristino habitat per tutta la fauna selvatica gra-vitante nelle aree agrarie (es. siepi, piccoli boschetti, cura dei corsi d’acqua, prati e colture a perdere, …) vi sono stati forti incrementi di popolazioni selvatiche unitamente all’azione di una gestione venatoria sempre più attente alla conservazione. È il caso di lepri e fagiani aumentati anche grazie a continui ripo-polamenti da parte dei locali organi di gestione venatoria. Altra categoria faunistica in forte incremento ed impattante nell’agricoltura intensiva sono le specie opportuniste come corvidi (cornacchia e gazza), gabbiani, storni e piccioni. Si tratta in questo caso di uccelli non legati strettamente al miglioramento dell’habitat ma piuttosto eclettici nel comportamento ed adattamento e pertanto in grado di colonizza-re anche ambienti agrari intensivi e poco vocati dal punto di vista naturalistico.

descrizione del protocollo

Di fronte ad un quadro così eterogeneo di impatti negativi all’agricoltura da parte della fauna selvatica superiore (uccelli in primis) non è chiaramente realizzabile un univoco sistema di difesa delle colture e pertanto va valutato preliminarmente quale specie (o più specie) causano tale impatto e successivamen-te vanno valutasuccessivamen-te le diverse tipologie di difesa specifiche per coltura e tipo di danno; quessuccessivamen-te possono essere riassunte in tre grandi tipologie di intervento.

recinzioni

In questo caso si tratta di difendere le colture in modo da escludere l’accesso alla fauna selvatica me-diante la realizzazione di recinzioni, reti o sistemi di protezione localizzata (es. shelter). Ampiamente sperimentata in settori come la frutticoltura o orticoltura ma poco idonea alle colture intensive.

dissuasioni

Sono i sistemi per allontanare la fauna selvatica come la dissuasione visiva con palloni che simulano il predatore, strisce riflettenti, piramidi a specchio o altri oggetti in grado di spaventare l’animale. Esi-ste anche la dissuasione acustica che viene invece fatta con richiami vocali, bombarde, spaventapasseri elettronici ed altri. La dissuasione può consistere anche nell’utilizzo di animali (ad es. rapaci). Tali metodi hanno di norma un effetto limitato in quanto la rapida assuefazione per apprendimento degli animali ne vanifica i benefici iniziali.

repellenti

Si tratta di un settore relativamente poco sperimentato e che consiste in pratica nel rendere inappetibile alla fauna selvatica la coltura oggetto di danno.

Per il 2013 si è iniziato lo studio a partire da un repellente proposto per la protezione del mais. Si è pro-ceduto con la semina a strisciate di mais trattato con Mesurol in alternanza con strisciate di mais non trattato. La prova viene condotta su scala aziendale con parcelle pari a 1500-2000 m2 di mais trattato mesurol e mais non trattato.

ibrido: Korimbos (KWS) – Classe fAO 500 precessione: soia

lavorazione: aratura primaverile + erpicatura Concimazione: 300 kg/ha di 18.46

semina: 24 aprile 2013 densità semina: 18,4 x 75 cm

pr o tezione dei d anni d a F a U na sel Va ti C a alle C ol tU re a gr arie

32

diserbo post-emergenza: Callisto 0,75 l/ha + Ghibli 1 l/ha + Mondak 0,7 l/ha il 28 maggio 2013 Concimazione di copertura: 300 kg/ha urea

schema sperimentale: strip-test con parcelloni di 1500-2000 m2

tesi allo studio: seme trattato Mesurol® (Metiocarb, 1 kg/100 kg di seme; seme non trattato Mesurol. En-trambi trattamento fungicida Metalaxil + fludioxonil (Celest®) alla dose di 100 ml/100 kg di seme.

rilievi:

Caratteristiche agronomiche: investimenti all’emergenza, numero di piante attaccate, early vigor.

Rilievi alla raccolta: produzione, umidità della granella e peso ettolitrico.

schema sperimentale

Reparto 8 - Appezzamenti 1, 2, 3, 4

tesi ibrido classe

Fao app.

semina distanza tra

seme e seme cm

distanza tra le file

cm

file dello strip N.

NON TRATTATO KORIMBOS (KWS) 500 4 18,4 75 42

NON TRATTATO KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 3

NON TRATTATO KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 6

MESUROL KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 6

NON TRATTATO KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 6

MESUROL KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 6

NON TRATTATO KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 6

MESUROL KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 6

NON TRATTATO KORIMBOS (KWS) 500 3 18,4 75 3

MESUROL KORIMBOS (KWS) 500 2 18,4 75 41

MESUROL KORIMBOS (KWS) 500 1 18,4 75 41

Danni da fauna selvatica

Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013 Organismo responsabile dell’informazione: Veneto Agricoltura

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione Piani e Programmi Settore Primario

Sezione Ricerca e Gestioni Agro-Forestali, Direttore Giustino Mezzalira Lavoro eseguito da Veneto Agricoltura e coordinato da

Lorenzo Furlan, Dirigente del Settore Ricerca Agraria.

Al gruppo di lavoro hanno collaborato:

Veneto Agricoltura:

Loris Agostinetto, Maurizio Arduin, Antonio Barbieri, Luigi Barella, Maristella Baruchello, Isadora Benvegnù, Valerio Bondesan, Michele Bottazzo, Carlo Cappellari, Alessandro Cecchin, Francesca Chiarini, Renzo Converso, Federico Correale, Silvano Cossalter, Giuseppe Crocetta, Fabiano Dalla Venezia, Francesco Fagotto,

Francesco Fracasso, Jacopo Richard, Giulia Ruol, Alberto Sartori, Serenella Spolon, Federico Vianello Università degli Studi di Padova:

Paolo Carletti, Valentina Gasparini, Donato Loddo, Roberta Masin, Francesco Morari, Serenella Nardi, Giuseppe Zanin – Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE)

Roberto Causin, Franco Gasparini, Sebastiano Pavan, Andrea Pezzuolo, Luigi Sartori – Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali (TeSAF)

Università degli Studi di Udine:

Romano Giovanardi, Marco Sandonà – Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali Università degli Studi di Parma:

Cristina Menta – Dipartimento di Bioscienze CNR IBAF:

Erica Sartori, Maurizio Sattin, Vasileios Vasileiadis CRA-CIN Bologna:

Lorenzo D’Avino, Luca Lazzeri ARPAV:

Paolo Giandon e

Michele Colauzzi, Mauro Davanzo, Vladimiro Toniello, Liberi professionisti Realizzazione cartografica:

Fabio Vianello, Giovanni Zanoni Pubblicazione edita da:

Veneto Agricoltura

Azienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale ed Agroalimentare Viale dell’Università, 14 – 35020 Legnaro (PD)

Tel. 049 8293711 – Fax 049 8293815 e-mail: ricerca@venetoagricoltura.org www.venetoagricoltura.org

Realizzazione editoriale:

Veneto Agricoltura

Azienda Regionale per i Settori Agricolo, Forestale ed Agroalimentare Coordinamento editoriale:

Silvia Ceroni – Settore Divulgazione Tecnica, Formazione Professionale ed Educazione Naturalistica Federica Mazzuccato – Edizioni MB srl - Rovigo

Via Roma, 34 – 35020 Legnaro (PD) Tel. 049 8293920 – Fax 049 8293909

e-mail: divulgazione.formazione@venetoagricoltura.org

È consentita la riproduzione di testi, tabelle, grafici ecc. previa autorizzazione da parte di Veneto Agricoltura, citando gli estremi della pubblicazione.

Finito di stampare nel mese di giugno 2013 presso tipografia Miniato Srl - San Bonifacio (VR)

Nel documento SoStENiBilE AgricolturA (pagine 69-72)

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