8. ALLEGATI 8.1 Allegato 1: La soddisfazione lavorativa dell’ infermiere e i fattori che La soddisfazione lavorativa è un importante valore in ambito infermieristico, poiché viene considerata come uno dei fattori in grado di predire i tassi di turnover degli infermieri (Chang et al., 2009). Pitkäaho et al. (2011, citati da Boneta, 2012) definiscono la soddisfazione lavorativa infermieristica come “un atteggiamento nei confronti del lavoro caratterizzato da gratificazione personale e da integrazione sociale”. Inoltre, gli autori sostengono che essa sia un fattore significativo all’interno degli ambienti professionali, capace di influenzare il successo degli ospedali nel reclutare nuovi infermieri e nell’evitare il loro turnover. Altri autori hanno individuato determinati motivi che contribuirebbero alla soddisfazione sul lavoro: il salario, le aspettative e le condizioni lavorative (Yaktin et al., 2003; citati da Chang et al., 2009); le possibilità di crescita professionale, di supporto e di aggiornamento costante (Randolph e Johnson, 2005; citati da Chang et al., 2009); ed infine il tempo di lavoro, la flessibilità di ore e la relazioni interpersonali (Wild et al., 2006; citati da Chang et al., 2009). L’essere a conoscenza di tali fattori potrebbe fornire un quadro utile ai dirigenti ospedalieri affinchè possano aumentare i tassi di ritenzione di infermieri a livello dei diversi reparti e affinchè possano creare ambienti di lavoro migliori per le professioni di aiuto (Chang et al., 2009). Chang et al. affermano che, per generazioni, i dirigenti ospedalieri e i leader infermieristici abbiano lavorato insieme per migliorare le relazioni sul lavoro e la soddisfazione dei professionisti con lo scopo di ottimizzare anche la qualità delle cure nei confronti dei pazienti. Un elemento importante per quanto concerne la soddisfazione lavorativa dell’infermiere riguarda l’interazione con i medici, oltre che con i membri di lavoro. Alcune ricerche hanno dimostrato che relazioni disfunzionali tra medici e infermieri possano essere dannose per le cure verso i pazienti e possano incrementare la percentuale di errori medici (Espin et al., 2001; citati da Chang et al., 2009). La tradizionale natura del rapporto medico-infermiere è quella che i medici diano ordini e gli infermieri li mettano in atto (Chang et al., 2009). La relazione tra queste due figure professionali puo’ essere influenzata da una varietà di fattori, come la differenza di genere, I medici e gli infermieri hanno valori diversi poiché hanno responsabilità, autorità e ruoli differenti, ma il comportamento dei primi nei confronti dei secondi puo’ influire in modo sostanziale sulla soddisfazione lavorativa infermieristica (Chang et al., 2009). Coeling et al. (2000; citati da Chang et al., 2009) sostengono che buone relazioni tra medici e infermieri contribuiscano, non solo a migliorare la qualità delle cure erogate ai pazienti, ma anche ad aumentare la soddisfazione infermieristica e a ridurre i costi delle cure sanitarie. Dall’altra parte, rapporti negativi tra queste due figure professionali, potrebbero causare stress, frustrazione, rabbia, che porterebbero a loro volta a difficoltà nell’instaurare climi comunicativi e collaborativi, aumentando così il rischio di errori medici, eventi avversi e scarsa qualità delle cure sanitarie. Oltre alla relazione medico-infermiere vi sono altri fattori che concorrono ad influenzare il grado di soddisfazione lavorativa infermieristica. Ad esempio, Shader et al. (2001, citati da Chang et al., 2009) affermano che si registrano maggiori livelli di soddisfazione negli infermieri che lavorano all’interno di reparti in cui vi sono gruppi coesi, forti leadership e alti tassi di ritenzione infermieristica, 46 quindi luoghi in cui non avvengono spesso cambi di personale curante. Inoltre, la soddisfazione lavorativa è associata ad una migliore salute fisica, ad un maggior benessere psicologico e influenza fortemente le condizioni e gli ambienti di lavoro (Kinzl et al., 2002; citati da Chang et al., 2009). I dirigenti ospedalieri dovrebbero favorire lo sviluppo di ambienti di lavoro che promuovano un forte lavoro di squadra, una buona comunicazione tra i membri del gruppo e il mutuo rispetto tra tutti i professionisti della cura, affinchè in futuro si registrino migliori outcome da parte dei pazienti (Chang et al., 2009). I fattori sotto riportati possono essere considerati “Predittori di soddisfazione lavorativa”: Depressione (Packard e Motowidlo, 1987) Compiti organizzativi (Knoop, 1995) Coesione esistente tra gli infermieri di reparto; collaborazione con lo staff medico; percezione della propria pratica professionale; costruzione di competenze di team da parte dei dirigenti di reparto (Adams e Bond, 2000) Compiti organizzativi; stress sul lavoro; soddisfazione dei supervisori (Fang, 2001) Distress psicologico; tipo di lavoro (es. infermiere psichiatrico/generale); condizioni dell’ambiente di lavoro (Siu, 2002) Routine di lavoro; affettività; coinvolgimento lavorativo; supporto dei colleghi; livello educativo (Chu et al., 2003) Abilità discrezionionale; autorità decisionale; supporto sociale da parte dei supervisori; gratificazioni; comunicazione (Gelsema et al., 2006) Staff infermieristico (Rafferty et al., 2007; Kanai-Pak et al., 2008) Stress occupazionale; impegni professionali, conflitto di ruolo; ambiguità di ruolo (Lu et al., 2008) Autonomia; feedback; coinvolgimento sul lavoro; supporto da parte dei colleghi; risorse adeguate; relazioni con i colleghi; famiglia e figli; turni di lavoro; livello educativo; dipartimenti lavorativi; numero di pazienti da gestire (Zheng e Liu, 2010) Soddisfazione sul lavoro; opportunità di crescere a livello professionale; supporto dell’organizzazione; bornout (Kwak et al., 2010) Stress situazionale e stress personale (stress lavorativo); responsabilità psicologiche; necessità di trovare abilità utili alla gestione dello stress (fattori di resilienza); anni trascorsi dal conseguimento del diploma in cure infermieristiche (Larrabee et al., 2010) Stile di gestione lavorativa; autonomia; relazioni interdisciplinari; sviluppo professionale (Chen e Johantgen, 2010) Climi etici (Goldman e Tabak, 2010) Percezione dei leader per quanto riguarda la qualità del lavoro (Laschinger et al., 2011) (I fattori relativi ai predittori di soddisfazione lavorativa, elencati sopra, sono stati tutti citati da Boneta Federico, 2012, all’interno della propria tesi di laurea “La 47 8.2 Allegato 2: Consenso informato Consenso informato per gli infermieri neodiplomati Titolo del lavoro di tesi: L'entrata nel mondo del lavoro alla fine della formazione: i vissuti degli infermieri neodiplomati Supsi. Dai primi mesi al primo anno della loro esperienza lavorativa. Sono una studentessa del corso di Bachelor in Cure infermieristiche della SUPSI. Nell’ambito del mio lavoro di tesi avrei bisogno della sua gentile collaborazione per venire a conoscenza, attraverso un’intervista, dei suoi vissuti riguardanti la sua entrata nel mondo del lavoro e il suo primo anno di lavoro. I dati saranno trattati e conservati in forma anonima e saranno utilizzati ai fini della mia ricerca di tesi. Prima della pubblicazione dell’intervista, le verrà fornita una copia della trascrizione, affinchè possa confermarne la fedeltà e consentirmi la copiatura della stessa all’interno del lavoro di tesi. Si richiederà, inoltre, di registrare l’intervista, solo laddove lei fosse d’accordo con tale pratica. La ringrazio per la sua disponibilità Data………Firma……… Nel documento L'entrata nel mondo del lavoro alla fine della formazione : i vissuti degli infermieri neodiplomati Supsi : dai primi mesi al primo anno della loro esperienza lavorativa (pagine 50-52)