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2.2. Analisi per tipologia

2.2.2. Alloggio

La capacità ricettiva di ogni azienda agrituristica è condizionata dal numero di vani che è possibile utilizzare per il pernottamento (Di Napoli e Macigno, 1996). La legge regionale impone all’articolo 6 che “l’attività di ospitalità di turisti in appositi locali dell’azienda agrituristica è svolta nel limite massimo di trenta posti letto in camere o in unità abitative o in una loro combinazione”.

Per quanto riguarda le aziende autorizzate all’alloggio, nel 2011 in Veneto il numero è quasi raddoppiato rispetto al 2003, anno in cui se ne contavano 404. In merito alla

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capacità ricettiva, queste strutture sono in grado di mettere a disposizione dei loro clienti complessivamente 10.719 posti letto e 57 piazzole per i turisti campeggiatori.

Per spiegare la scarsa presenza di agricampeggi, che permettono di ospitare un numero maggiore di turisti rispetto a quello consentito nei fabbricati, si possono avanzare tre ordini di considerazioni. La prima è riferibile alle caratteristiche climatiche, che consentono una utilizzazione esclusivamente stagionale dei campeggi; la seconda è di ordine motivazionale, riferibile alla propensione dei turisti ad intraprendere questa forma di turismo. L’agricampeggio, infatti, soddisfa maggiormente le esigenze di un turismo giovanile, disposto ad accettare forme di ospitalità più spartane ed orientato principalmente verso pratiche turistiche differenti, dove la componente ludico-ricreativa della vacanza è prevalente. La terza è costituita dai vincoli imposti dalla legislazione sull’agriturismo, che per questa forma ricettiva prevede, diversamente da quanto avviene per l’ospitalità in stanze o appartamenti, oltre ad un numero massimo di posti (piazzole) per azienda, dei vincoli anche sulla superficie minima che l’azienda deve avere per poter installare un campeggio (Di Napoli e Macigno, 1996).

Negli anni, come si può vedere dal grafico sottostante, le aziende hanno incrementato il numero di clienti ospitabili nelle loro strutture, nonostante la piccola flessione nel biennio 2004-2005. Verona è la provincia che conta il maggior numero di agriturismi con alloggio, numero più che raddoppiato dalle 100 aziende del 2003 alle 246 del 2011; mediamente sono anche quelli più grandi in termini di numero di clienti ospitabili (circa 16), segue la provincia di Rovigo, che nonostante sia quella che conta il minor numero di agriturismi della categoria, con appena 41 aziende, sa offrire mediamente quasi 14 posti letto, ben più di Belluno e di Padova che si attestano sugli 11. Per quanto riguarda le piazzole è Venezia ad offrire maggior disponibilità al riguardo, probabilmente dovuta alle numerose località di mare che la caratterizzano. Complessivamente, il numero di posti letto offerti è generalmente aumentato nel tempo, ad eccezione di Vicenza, Treviso e Venezia che hanno subito una lieve flessione nell’ultimo biennio. Anche per quanto concerne le piazzole, sempre riferendosi all’ultimo biennio, Rovigo e Vicenza hanno subito una lieve flessione.

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Figura 12: Numero medio posti letto per azienda 2003-2011, Veneto.

Fonte: Istat

Il numero medio di posti letto per agriturismo in Veneto è dunque compreso tra 10 e 15: trattandosi di aziende a conduzione prevalentemente familiare, nello svolgimento delle quali il ruolo primario spetta all’attività agricola, il tempo a disposizione per occuparsi del servizio di alloggio rende difficile offrire più di qualche camera o appartamento. Sul piano nazionale si collocano piuttosto al di sopra della media le regioni Basilicata, Sicilia e Puglia (in quest’ultima il numero medio di posti letto raggiunge addirittura quota 24).

Tabella 12: Numero aziende e numero letti: dettaglio regionale 2011.

N. aziende Letti N. medio letti

Piemonte 789 9.489 12

Valle d'Aosta 46 500 11

Liguria 395 4.471 11

Lombardia 547 8.368 15

Trentino Alto Adige 2.959 25.962 9

Veneto 845 11.339 13

Verona 263 4.126 16

Vicenza 133 1.343 10

64 Treviso 166 2.280 14 Venezia 89 1.154 13 Padova 91 1.205 13 Rovigo 44 660 15 Friuli-Venezia Giulia 275 3.712 13 Emilia-Romagna 667 8.539 13 Toscana 4.387 58.179 13 Umbria 1.417 23.161 16 Marche 992 15.643 16 Lazio 460 6.443 14 Abruzzo 421 5.246 12 Molise 81 1.034 13 Campania 798 8.199 10 Puglia 330 7.882 24 Basilicata 161 2.906 18 Calabria 482 6.696 14 Sicilia 471 8.831 19 Sardegna 620 7.514 12 Fonte: Istat

Anche il numero di posti letto è aumentato nel periodo di tempo 2003-2011, come logica conseguenza dell’aumento, durante l’arco di tempo considerato, del numero di strutture operative.

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Figura 13: Andamento disponibilità letti negli alloggi agro-turistici in Veneto.

Fonte: Istat

Classificando, invece, le aziende per tipo di ospitalità offerta nel 2011 in Veneto, delle 794 aziende agrituristiche che si stanno considerando, il 48% propone trattamento di alloggio e prima colazione, il 44% è in grado di offrire ai propri ospiti il solo pernottamento; gli agriturismi che sanno integrare l’offerta con mezza pensione o pensione completa sono rispettivamente il 17% e il 9%.

Osservando l’andamento dal 2003 al 2011, emerge un notevole incremento negli anni, in particolare del numero di aziende che offrono alloggio e prima colazione; per quanto riguarda il solo alloggio e la mezza pensione il numero di aziende che offrivano questo servizio è cresciuto fino al 2007, anno a partire dal quale si è registrata una lieve flessione; in merito, infine, alla pensione completa, il numero di agriturismi che la offrono è più che dimezzato nell’arco di tempo considerato. Questi cambiamenti si sono probabilmente registrati in risposta alle esigenze manifestate dai turisti, i quali scegliendo per il pernottamento l’agriturismo piuttosto della struttura alberghiera, si aspettano un trattamento diverso e meno vincolante, con la possibilità di consumare i pasti al di fuori dello stesso.

0 50 100 150 200 250 300 350 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

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Figura 14: Andamento 2003-2011 per tipologia offerta: dati regionali.

Fonte: Istat

Per quanto riguarda l’offerta a livello provinciale, la formula di “solo alloggio” prevale a Verona e Vicenza (rispettivamente 30% e 25%), “alloggio e prima colazione” a Verona e Treviso (35% e 39%), “mezza pensione” a Treviso (41%), infine, la “pensione completa” prevale a Belluno, con il 37% degli agriturismi che offre tale servizio.

0 50 100 150 200 250 300 350 400 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Solo alloggio Alloggio e 1a colazione Mezza pensione Pensione completa

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Figura 15: Aziende agrituristiche autorizzate all’alloggio nel 2011 per tipo di ospitalità: dati regionali.

Fonte: Istat

Analizzando successivamente la durata media del soggiorno in agriturismo, emerge una flessione dal 2003 al 2011: in Italia essa è mediamente diminuita del 13%, in Veneto addirittura del 27,5%. Questo significa che da un soggiorno medio in agriturismo che in Italia era di 5 giorni, si è passati a 4 giorni; in Veneto, invece, la riduzione è stata da 4 a 3 giorni. solo alloggio 38% alloggio e 1a colazione 41% mezza pensione 14% pensione completa 7%

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Figura 16: Durata media soggiorno in agriturismo: confronto Italia e Veneto.

Fonte: Istat

Tabella 13: Suddivisione abitazioni non indipendenti e indipendenti: dettaglio provinciale.

Abitazioni non

indipendenti Abitazioni indipendenti

Verona 83% 26% Vicenza 80% 43% Belluno 56% 57% Treviso 91% 29% Venezia 76% 39% Padova 94% 13% Rovigo 75% 50% Fonte: ns. elaborazione

Analizzando i dati forniti dalle diverse province venete, per quanto riguarda l’offerta di alloggio in camere non indipendenti, gli agriturismi che ne offrono sono 454: il numero medio di posti autorizzati a livello regionale è 13, distribuiti in una media di sei camere (si può quindi dedurre che prevalga l’offerta di camere doppie) e gli operatori hanno autorizzazione ad operare per una media di 303 giorni, quindi circa dieci mesi.

0 1 2 3 4 5 6 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Italia Veneto

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Sul totale degli agriturismi considerati nella regione Veneto, 244 hanno dichiarato di offrire alloggio in appartamenti, quindi circa il 17,5% del totale degli operatori e la metà rispetto a quanti offrono solo camere; alcuni di questi offrono entrambe le alternative di sistemazione, altri solo l’una o l’altra.

La prevalenza dell’affitto di camere piuttosto che di appartamenti comporta un maggiore coinvolgimento del contadino, quindi un confronto diretto tra culture e mondi distinti. La diversità nell’offerta delle strutture per il soggiorno implica, anche, un approccio sostanzialmente differente tra ospitante e turista, tra il mondo della campagna e della città; a questo proposito si può ipotizzare un continuum lungo il quale si realizzano rapporti umani di intensità variabile fra il turista e la realtà socio-culturale in cui l’azienda agricola è inserita. Il soggiorno in camere affittate, spesso poste nella stessa abitazione dell’operatore agrituristico, offre la possibilità di maggiori contatti e occasioni di dialogo con la famiglia ospitante rispetto a quanto avviene generalmente nel caso di turisti che soggiornano in appartamenti indipendenti (Di Napoli e Macigno, 1996).