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D. Valutazione a fini di solvibilità

D.3 Altre passività

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per tutti i dipendenti attivi alla data di valutazione e distribuite uniformemente su tutti gli anni di servizio per ogni dipendente, dalla data di assunzione alla data presunta di accadimento degli eventi.

La metodologia attuariale utilizzata è quella conosciuta in letteratura come “metodo degli anni di gestione su base individuale e per sorteggio” (MAGIS). Tale metodo – basato su una simulazione stocastica di tipo “montecarlo” – consente di effettuare le proiezioni delle retribuzioni degli oneri per ciascun dipendente, tenendo conto dei dati demografici e retributivi di ogni singola posizione, senza effettuare aggregazioni e senza introdurre valori medi.

Per rendere possibili tale procedura per ciascun dipendente vengono effettuati opportuni sorteggi al fine di determinare anno per anno l’eliminazione per morte, invalidità e inabilità, per dimissioni o licenziamento. Le proiezioni sono state effettuate a gruppo chiuso ossia non è prevista alcuna assunzione. Il metodo utilizzato consente di calcolare alcune grandezze in senso demografico – finanziario alla data di riferimento della valutazione, tra queste in particolare l’onere afferente il servizio già prestato dal lavoratore rappresentato dal DBO – Defined Benefit Obligation. Esso si ottiene calcolando il valore attuale delle prestazioni spettanti al lavoratore (liquidazioni di TFR) derivanti dall’anzianità già maturata alla data di valutazione.

Si noti che nelle elaborazioni si è tenuto conto dell’imposta annuale del 17% che grava sulla rivalutazione del Fondo TFR.

La normativa prevede la possibilità di richiedere una anticipazione parziale del TFR maturato quando il rapporto di lavoro è ancora in corso per i dipendenti che abbiano maturato almeno 8 anni di servizio in misura massima del 70% del Fondo accumulato alla data. Nelle ipotesi per il calcolo si è ipotizzato un tasso medio annuo pari al 2,5%

ed un importo medio pari al 70% del TFR accumulato.

Il TFR iscritto ammonta a 7 migliaia di Euro e rappresenta il valore attuale dell’obbligazione prevedibile, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani, rettificato per eventuali perdite o utili attuariali non ammortizzati.

L’attualizzazione dei futuri flussi di cassa è effettuata sulla base del tasso d’interesse di titoli corporate di elevata qualità. Le principali ipotesi utilizzate sono: tasso di sconto dello 0,70%, tasso d’inflazione dell’1,50%, tasso di rivalutazione del 2,17% (già al netto dell’imposta del 17%, in vigore dal 1° gennaio 2015), incremento salariale del 2,9%, mortalità secondo le recenti tavole di mortalità ANIA A62 distinte per sesso e le tavole di inabilità/invalidità, adottate nel modello INPS per le proiezioni del 2010. Per l’epoca di pensionamento del generico attivo è supposto il raggiungimento dei requisiti pensionabili validi per l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO, 67 anni di età maschi e femmine). Relativamente alla frequenza di dimissioni, è stata utilizzata una tavola in linea con il valore atteso del tasso di dimissioni sul lungo periodo.

Relativamente alla valutazione dei premi di anzianità, in conformità al principio contabile internazionale IAS 19 revised, le valutazioni attuariali sono state eseguite in base al metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method).

Tale metodo consente di calcolare i premi di anzianità alla loro data di maturazione in senso attuariale, distribuendo l’onere per tutti gli anni di permanenza residua dei lavoratori in essere. Non più come onere da liquidare nel caso in cui l’azienda cessi la propria attività alla data di bilancio, ma accantonando gradualmente tale onere in funzione della durata residua in servizio del personale in carico.

Il metodo consente di calcolare alcune grandezze in senso demografico - finanziario alla data di riferimento della valutazione, tra queste in particolare l’onere afferente il servizio già prestato dal lavoratore rappresentato dal DBO – Defined Benefit Obligation (anche detto Past Service Liability). Esso si ottiene calcolando il valore attuale delle prestazioni spettanti al lavoratore derivanti dall’anzianità già maturata alla data di valutazione.

Le ipotesi demografiche e finanziarie utilizzate sono analoghe a quelle impiegate per la valutazione del TFR descritte in precedenza.

Il valore dei premi di anzianità è pari a 26 migliaia di Euro.

In merito infine alle valutazioni attuariali dei premi sanitari, esse sono state eseguite in conformità al principio contabile internazionale IAS 19, in base al metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method).

Valutazione a fini di solvibilità

Vera Vita - Relazione sulla solvibilità e condizione finanziaria 2019 99 Con riferimento alle ipotesi demografiche sono state utilizzate le recenti tavole di mortalità ANIA A62. Per l’epoca di pensionamento del generico attivo (dipendente, funzionario o dirigente) si è supposto il raggiungimento dei requisiti pensionabili validi per l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO, 67 anni di età per maschi e femmine). Relativamente alle probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte, sono state utilizzate delle probabilità di turn-over riscontrate nella Compagnia pari al 7% sia per i funzionari attivi che per i dirigenti attivi. Le ipotesi finanziarie utilizzate sono analoghe a quelle impiegate per la valutazione del TFR descritte in precedenza.

Tale passività ammonta a 3 migliaia di Euro.

Non ci sono attività a servizio di tali piani a benefici definiti.

Debiti e Fondi rischi

I fondi per rischi e oneri sono stati stanziati a fronte di potenziali passività per oneri futuri e determinati secondo stime realistiche relative alla loro definizione.

La voce accoglie prevalentemente:

 fondi per cause e spese legali;

 fondo di trattamento fine mandato agenti;

 fondo intersettoriale di solidarietà;

 fondi per atti di contestazione ricevuti da IVASS;

 fondo per controversie con dipendenti;

 fondo per sanzioni a seguito delle sentenze pronunciate dalla Corte di Cassazione in materia di IVA art.6 infragruppo.

Con riferimento alle diverse categorie di debiti si rimanda al dettaglio della tabella “Passività” riportata in Premessa del presente capitolo.

Altre voci del passivo

Si rimanda al paragrafo delle Altre voci dell’attivo (D.1) con riferimento ai leasing operativi.

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Non si segnalano metodi alternativi di valutazione per le attività e passività della Compagnia ulteriori rispetto a quanto precedentemente esplicitato.