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INDAGINE SU UN CAMPIONE DI INFERMIERI DELL'AZIENDA USL 2 DI LUCCA

11.8 Altri parametri valutat

Abbiamo eseguito l'analisi statistica sulle medie riportate nei tre tipi di benessere indagato e sui punteggi medi di resilienza rispetto a sesso, reparto di appartenenza e scolarità senza trovare differenze statisticamente significative.

Un’analisi della regressione lineare per le tre dimensioni del benessere esplorate e per i valori di resilienza rispetto agli anni di servizio ed età non ha dato risultati statisticamente significativi.

11.9 Discussione

La resilienza è indicata nella letteratura come fattore favorente il benessere soggettivo. Nel nostro studio abbiamo esplorato queste due dimensioni su un campione di infermieri utilizzando strumenti validati. Tutti dati ottenuti tendono a confermare l'affermazione per cui “più alta è la resilienza maggiore è il benessere soggettivo”. I risultati per il benessere emotivo, pur confermando questo andamento tendenziale, non hanno mostrato differenze statisticamente significative. Un campione più numeroso forse ci avrebbe permesso di conferire significatività anche al dato tendenziale ottenuto per il benessere soggettivo.

Tutte le altre variabili esplorate nel nostro studio (sesso, scolarità, reparto di appartenenza e anni di servizio) sembrano ininfluenti rispetto ai livelli di benessere sperimentato e di resilienza.

CONCLUSIONI

Sin dalla sua costituzione l'OMS ha definito la salute come “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto assenza di malattia o infermità” (WHO, 1948). Purtroppo ancora oggi nell'accezione comune, ma anche da parte di molti sanitari, si continua a considerare la salute come assenza di malattia.

Quando si considera la salute sui luoghi di lavoro si continua a considerarne la parte negativa (assenza di malattia), si parla di prevenzione (della malattia) o di riparazione del danno.

Perfino quando si studia o si valuta lo stato di salute dei lavoratori si tende a valutarne la parte negativa. Ciò accade anche quando si parla della salute mentale.

Gli studi condotti sino ad oggi in prevalenza hanno valutato l'incidenza del “burnout” nella popolazione infermieristiche, si sono valutate strategie per la prevenzione ricercando la loro efficacia.

La promozione della salute invece mira ad aumentare il benessere dei singoli e della collettività.

Negli ultimi quindici anni è stata teorizzata e sono aumentati gli studi della “psicologia positiva” (Seligman, 2000). Anche in questo caso il versante positivo mira a studiare il benessere e tutto ciò che si accompagna ad esso e che può determinarlo.

Oggi probabilmente i tempi sono maturi per andare oltre la logica della prevenzione del burnout e puntare al benessere.

Nel nostro studio abbiamo correlato benessere e resilienza.

La resilienza è un fattore che promuove il benessere soggettivo negli infermieri.

Si tratta di una caratteristica individuale che può essere aumentata.

Alcune pratiche hanno dimostrato evidenza di efficacia nell'aumentare la resilienza degli infermieri.

Tali pratiche potrebbero entrare sia nel percorso formativo accademico che nella formazione permanente dell'infermiere con l'obiettivo di promuovere la salute del personale infermierisitico.

Sarà sempre più importante valutare i risultati di azioni messe in campo per aumentare il benessere soggettivo e sarà sempre più sentita l'esigenza di affinare gli strumenti di valutazione.

Sono auspicabili altri studi, magari multicentrici, per aumentare le conoscenze in questo ambito.

Infine, è responsabilità delle organizzazioni proteggere il benessere dei propri dipendenti ed ancora poco si sa su quali debbano essere le caratteristiche di una organizzazione resiliente o sui modi con cui esse possano proteggere i propri lavoratori.

Le future ricerche dovrebbero indagare queste istanze ed i metodi con cui sviluppare nei propri manager la “mentalità del prendersi cura” del benessere del proprio staff.

Nell'ambito della mia realtà lavorativa, si potrebbe perciò ipotizzare uno studio successivo a questo che ci permetta di valutare l’efficacia o meno di eventi formativi proposti dalla Azienda al fine di promuovere ed implementare le capacità resilienti dei propri infermieri.

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ALLEGATO 1

Gentile Collega,

il questionario che ti proponiamo di compilare è necessario per una indagine sul benessere del personale e sulle reazioni emotive che sto svolgendo per la preparazione della mia tesi di Laurea presso l'Università degli Studi di Pisa. Le domande che ti verranno fatte indagano le tue opinioni, quindi non ci sono risposte giuste o sbagliate.

Ti chiediamo di rispondere liberamente in base alle tue convinzioni, emozioni e sensazioni.

Il test è anonimo e i dati saranno trattati nel rispetto della privacy. L'adesione allo studio è completamente libera e volontaria. Grazie per aver partecipato alla nostra indagine.

Anno di nascita: ...

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