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ALTRI STRUMENTI DEL BELOW THE WEB

8 MAILING LIST, NEWSLETTER E NEWSGROUP

9 ALTRI STRUMENTI DEL BELOW THE WEB

Gli altri strumenti di below the web sono le Newsgroup, i Forum, le Chat. Sono altrettanto efficaci ma più impegnativi per chi li attua perché implicano la partecipazione diretta.

In particolar modo i newsgroup (gruppi di discussione) sono delle "bacheche elettroniche" dove ognuno può discutere in merito a precisi argomenti, scrivendo o rispondendo ai messaggi inviati dai partecipanti ma, a differenza delle mailing-list, i messaggi anziché essere inviati automaticamente nella propria mail-box occorre "scaricarli" collegandosi ad un preciso indirizzo e utilizzando appositi programmi software. Trattasi, dunque, di comunità virtuali attraverso cui molte persone dialogano in tempo differito e non in tempo reale come succede nel caso di una chat.

E' uno dei mezzi pubblicitari più criticati, amati da molti webmaster, odiati dai frequentatori di newsgroup. I newsgroup sono l'unico mezzo pubblicitario in cui un sito web può essere discusso e messo in cattiva luce.

Il loro funzionamento è molto semplice: tutti possono partecipare inviando proprie e-mail. Il più delle volte, anzi quasi sempre questi sono liberi, cioè non hanno un moderatore che classifica ed elimina i messaggi. Le newsgroup liberi sono quindi soggette a spam continuo. E' quindi importante saper scegliere dove postare la pubblicità del proprio sito. Rispettando queste regole si può raggiungere più facilmente lo scopo:

1) inserire la pubblicità del sito solo su newsgroup specializzati in annunci e comunque una e-mail basta ed avanza;

2) segnalare il sito anche su newsgroup che trattano argomenti analoghi. In questo caso l'e-mail non dove essere impostata come messaggio pubblicitario, ma solamente come un avviso che è nato un nuovo sito o è on-line, una guida professionale su ... quindi non la sponsorizzazione diretta del proprio sito (comportamento "mass market" scorretto in questa circostanza) ma semplicemente l'argomentare opinioni che rimandino alla lettura del proprio sito;

3) nelle e-mail inviate illustrare brevemente le caratteristiche principali del sito.

10 IL BANNER

Il web advertising comincia nel 1994, quando i primi banner ads vengono venduti su Hotwired.com e il primo browser commerciale, Netscape Navigator 1.0, viene reso disponibile sul mercato. Il banner consiste in un un'immagine rettangolare recante un messaggio pubblicitario: cliccando su di essa il visitatore entra nel sito dell'advertiser anch'esso nella maggior parte dei casi di carattere pubblicitario. Il banner come strumento

pubblicitario non ha riscosso da subito grande considerazione da parte dei pubblicitari; tuttavia si scoprirono ben presto le sue potenzialità come porta di accesso per pubblicizzare un sito correlato, e ancora oggi esso viene utilizzato prevalentemente con questa finalità. Alcuni studi stanno però dimostrando oggi potenzialità di branding del

banner fino ad oggi trascurate. Si tratta dunque di un fenomeno in continua evoluzione,

così come in continua evoluzione sono le metodologie comunicative attraverso la rete. Ecco perché la necessità di capire continuamente a che punto si trova e qual è la direzione che sta prendendo il fenomeno.

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CIRCUITI E SCAMBIO DI BANNER

I circuiti e gli scambi banner sono i mezzi più diffusi di pubblicità on line. Il loro utilizzo è consigliato a tutti quanti: a siti piccoli, medi e grandi. Solo che da un po' di tempo si sta mettendo in discussione la loro efficacia, ed è per questo che si è di recente pensato a nuovi formati banner (più grandi, che permettono un messaggio pubblicitario più chiaro e che attira, anche grazie all'introduzione di programmi come Flash Macromedia).

Ci sono due tipi di circuiti: gratuiti e a pagamento. Tra i gratuiti ricordiamo Bpath,

NewClick, Bbanner e sono in maggioranza rispetto a quelli a pagamento.

A questo punto c’è da chiedersi: ma come funzionano? Ci si iscrive ad un servizio, s'inserisce il proprio banner nel server del circuito e copiamo il codice html fornitoci all'atto della registrazione in una o più pagine del proprio sito. Questo codice ogni volta che viene aperta una pagina richiama un banner presente nell'archivio. C'è un rapporto prestabilito (2 a 3 , 3 a 4): per esempio 2 a 3 vuol dire che ogni volta che espongo tre banner nel mio sito, il mio sarà esposto due volte in altri siti.

I circuiti a pagamento funzionano allo stesso modo, ma non c'è un rapporto. Il webmaster paga un certo numero di impressions. Nel frattempo il suo sito espone altri banner ed ogni esposizione gli fa guadagnare un certa cifra accordata con l'agenzia pubblicitaria.

La scelta tra un circuito e l'altro può dipendere principalmente da tre fattori: grandezza del

banner, peso e tipologia del circuito. Di solito i circuiti gratuiti accettano siti di tutti i tipi e

non sono in grado di fare della pubblicità mirata. Quelli a pagamento invece permettono di visualizzare il proprio banner solo in siti con un certo target. Questo servizio viene garantito anche da una società gratuita: Bpath (servizio e sito anche in italiano).

Di solito i circuiti accettano banner che non superino 10 Kb.

Le dimensioni in pixel variano a secondo di quanto spazio abbiamo a disposizione nel nostro sito ed è proprio questo che influenza principalmente la scelta di un circuito al posto di un'altro.

Lo scambio di banner vero e proprio è un metodo molto usato sia dai piccoli siti che dai grandi. Successore dello scambio link, viene molto utilizzato perché gratuito.Questo può avvenire tra siti che hanno all'incirca lo stesso numero di accessi univoci al giorno. Molto spesso vengono scambiati banner di piccole dimensioni (120x60 pixel) o addirittura semplici bottoni. Questi tipo di scambi avvengono soprattutto sulle home page.

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