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4. Ottimizzazione

4.4 Analisi di configurazione

4.4 Analisi di configurazione

A causa del valore troppo basso di forza ottenuto con la configurazione base, e considerando che essa possa essere aumentata sensibilmente non agendo sulla guida ma solamente sul quantitativo di magnete utilizzato, si decide fin da subito di optare per una configurazione quasi-Halbach dei magneti cilindrici portando il loro numero a 4, mantenendo perรฒ fisso il valore di ๐‘๐‘= 1. La magnetizzazione di ogni cilindro sarร  dunque disposta come in Figura 4.14.

Figura 4.14: configurazione quasi-Halbach PMC

La ragione di questa scelta รจ la volontร  di aumentare la forza prodotta per unitร  di magnete impiegato e quella di sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Come vantaggio vi รจ anche da segnalare la capacitร  della configurazione di appiattire e intensificare la fmm.

La geometria รจ quella riportata in Figura 4.15.

Figura 4.15: Dispositivo a 4 cilindri

Tra 2 cilindri consecutivi vi รจ un interasse pari a ๐œ๐‘ 2.

47

Avendo aumentato il numero di cilindri e dovendo comunque consentire lo spazio di rotazione sarร  necessario cambiare il passo polare ๐œ๐‘ e quindi, a paritร  di G e ๐‘ฃ๐‘† imposti, la velocitร  di rotazione dei cilindri. Sarebbe possibile mantenere il ๐œ๐‘ invariato rispetto alla configurazione precedente ma il raggio dei cilindri diventerebbe troppo piccolo da garantire la forza richiesta; รจ chiaro che piรน materiale magnetico รจ in uso e piรน facile รจ che si manifesti una maggior forza. Per convenire a quella che รจ la lunghezza necessaria per sviluppare la forza richiesta รจ necessario analizzare quella che รจ la forza riproducibile al variare del ๐œ๐‘ (e quindi della lunghezza ๐‘™๐‘š). (Figura 4.16)

Figura 4.16: Forza media agente sulla salienza al variare del ๐œ๐‘

Per ottenere una forza di almeno 1.20 ๐‘˜๐‘/๐‘š (corrispondente a una forza di 180 N con profonditร  del modello 150mm) viene scelto:

๐œ

๐‘

= 50 ๐‘š๐‘š

e quindi

๐‘™

๐‘š

= 100 ๐‘š๐‘š

Lโ€™interasse tra una salienza e lโ€™altra, e quindi la distanza che percorrerร  la porta in un periodo di rotazione del cilindro vale 16.6667 mm.

Da questi valori รจ possibile ricavare la velocitร  che devono avere i cilindri per garantire la velocitร  di traslazione delle salienze da una rielaborazione della (3.4):

๐œ”

๐‘

= ๐‘ฃ

๐‘ 

โˆ™ ๐œ‹ โˆ™๐‘›

๐‘ 

๐œ

๐‘

(4.5)

e quindi:

๐›บ

๐‘

=30

๐œ‹ โˆ™ ๐œ”

๐‘

= 1800 ๐‘Ÿ๐‘๐‘š (4.6)

48

Per quanto riguarda il raggio dei cilindri, dalla (4.4) si ottiene raggio massimo pari a 12.5 ๐‘š๐‘š, e volendo lasciare tra essi uno spazio di poco piรน di 2 mm viene scelto, in prima approssimazione

๐‘Ÿ

๐‘

= 11.2 ๐‘š๐‘š

Per quanto riguarda la guida, si decide di partire con salienze aventi le dimensioni del modello di partenza. Volendo mantenere fisso il dato sulle dimensioni dello yoke dietro ai magneti, si procede con la parametrizzazione delle salienze della guida in modo tale da tenere contenuto il ripple di forza e soprattutto da ottenere un valore della stessa come da richiesta. La conformazione della guida, essendo essa stessa il modulante, sarร  quella che influenzerร  maggiormente il campo prodotto quindi ci si aspetta che la maggiore ottimizzazione derivi proprio da questa. Ricordando che una bassa altezza ne riduce lโ€™effetto modulante sarร  sicuramente sempre ๐‘Ž๐‘™๐‘ก๐‘’๐‘ง๐‘ง๐‘Ž > ๐‘™๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘”โ„Ž๐‘’๐‘ง๐‘ง๐‘Ž e quindi la configurazione base sarร  quella di una salienza rettangolare.

Per la parametrizzazione della guida vengono definiti due rapporti per rendere piรน semplici le simulazioni:

๐‘ž

๐‘ 

= ๐‘™

๐‘ 

๐œ

๐‘ 

(4.7)

๐‘˜

๐‘ 

=โ„Ž

๐‘ 

๐‘™

๐‘ 

(4.8)

La (4.7) e (4.8) rappresentano due coefficienti che mettono in relazione le grandezze altezza e larghezza della salienza, in modo tale che vi sia dipendenza tra le due.

La simulazione parametrica sulla guida segue questi punti:

โ€ข Mantenendo fissa lโ€™altezza โ„Ž๐‘  si fa variare ๐‘ค๐‘  con il coefficiente ๐‘ž๐‘  nel periodo di traslazione della salienza ๐œ๐‘ .

โ€ข Si trova il valore ottimo di ๐‘ž๐‘  che minimizza il ripple di forza sulla guida modulante. โ€ข Mantenendo fisso il coefficiente ๐‘ž๐‘ , si fa variare โ„Ž๐‘  con ๐‘˜๐‘  nel periodo ๐œ๐‘ .

โ€ข Si trova il valore ottimo di ๐‘˜๐‘  che minimizza il ripple di forza. โ€ข Avendo i due coefficienti si trovano ๐‘™๐‘  e โ„Ž๐‘ .

Dalla simulazione si ottengono gli andamenti riportati nelle Figura 4.17 e 4.18 che portano alla scelta dei coefficienti:

๐‘ž

๐‘ 

= 0.25 โ†’ ๐‘™

๐‘ 

= 4.25 ๐‘š๐‘š

๐‘˜

๐‘ 

= 1.8 โ†’ โ„Ž

๐‘ 

= 7.65 ๐‘š๐‘š

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Figura 4.17: Forza media e ripple agenti sulla guida in ๐œ๐‘  al variare di ๐‘ž๐‘ 

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Per quanto riguarda la trasmissione del moto dal motore al cilindro, si vuole utilizzare una cinghia e un albero motore composto da ferro a bassa permeabilitร  con raggio di 2.75 ๐‘š๐‘š, valore scelto arbitrariamente in prima approssimazione5

Figura 4.19: Cilindro con alberino centrale

Il valore di forza media ottenuto รจ

๐‘“

๐‘ฅ

= 1.148๐‘˜๐‘

๐‘š

Volendo ottenere la forza richiesta maggiorata di 2 o 3 punti percentuali (โ‰… 173 ๐‘) si va ora a calcolare quello che dovrebbe essere lo spessore del dispositivo con la:

๐ป =๐น

๐‘ฅ

๐‘“

๐‘ฅ

(4.9)

con ๐น๐‘ฅ forza sulle salienze in N e ๐‘“๐‘ฅ forza sulle salienze per unitร  di spessore in N/m. Si ottiene ๐ป โ‰… 0.150 ๐‘š = 150 ๐‘š๐‘š che รจ il massimo spazio a disposizione.

Si รจ riusciti quindi ad ottenere la forza necessaria utilizzando un solo convertitore; il problema, perรฒ, sta nella valutazione di quello che รจ il ripple: se รจ vero che per la valutazione delle prestazioni viene considerato il valore medio della forza รจ anche vero che le sue oscillazioni devono mantenersi abbastanza basse per garantire un movimento fluido della porta o carico scorrevole o per non andare a pesare troppo sul controllo. In questo caso, utilizzando la (4.2) si ottiene

๐‘Ÿ

๐‘ 

= 15.9%

E quindi una forza di traslazione in direzione x positiva di

๐น

๐‘ฅ

= (173 ยฑ 27.5)๐‘

5Inserendo un alberino che va a sostituirsi al magnete in quella determinata posizione, varierร  anche lโ€™area di magnete utilizzato

.

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Per una corretta valutazione dei risultati ottenuti si va ora a calcolare la forza per unitร  di volume di magnete usato: questo parametro รจ di grossa importanza visto che si vuole ricercare una configurazione che sfrutti bene il magnete a disposizione.

Lโ€™area di magnete utilizzata sarร  data da:

๐‘†

๐‘š

= ๐œ‹ โˆ™ ๐‘›

๐‘

โˆ™ (๐‘Ÿ

๐‘2

โˆ’ ๐‘Ÿ

๐‘ โ„Ž๐‘Ž๐‘“๐‘ก2

) + ๐‘™

๐‘š

โˆ™ โ„Ž

๐‘š

(4.10)

con ๐‘Ÿ๐‘ โ„Ž๐‘Ž๐‘“๐‘ก raggio dellโ€™albero motore; con questa configurazione, la superficie vale 0.001991 ๐‘š2. Il volume:

๐‘‰

๐‘š

= ๐‘†

๐‘š

โˆ™ ๐ป

(4.11)

sarร  di 0.2986 ๐‘‘๐‘š3.

Ora abbiamo tutte le informazioni per calcolare la forza sviluppata sulle salienze per unitร  di volume che sarร  quindi:

๐น

๐‘ฅ๐‘ฃ

= ๐น

๐‘ฅ

๐‘‰

๐‘š

(4.12)

che nel nostro caso varrร  579.37๐‘˜๐‘ ๐‘š3.

In Tab. 4.1 รจ riportata una tabella con le caratteristiche principali del dispositivo analizzato

Profonditร  modello [mm] 150

Volume magnete [๐’…๐’Ž

๐Ÿ‘

] 0.2986

๐’‡

๐’™

[๐‘ต

๐’Ž]

1148

๐‘ญ

๐’™

[๐‘ต] 173

๐’‡

๐’™๐‘ฝ

[๐’Œ๐‘ต

๐’Ž

๐Ÿ‘

] 579.37

๐’“

๐’”

[%] 15.9

Tab. 4.1: Caratteristiche del dispositivo 4 cilindri

Dai dati in Tab. 4.1 si puรฒ vedere come il ripple sia piuttosto elevato; unโ€™oscillazione cosรฌ ampia: โ€ข senza un controllo sul motore porterebbe il sistema a muovere la porta non fluidamente. โ€ข Con un controllo sul motore primo si rischierebbe di avere una richiesta di coppia oscillante

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Dalle analisi fatte su questo modello e dalla mappatura delle linee di flusso esposta in Figura 4.20, si vede come la salienza non venga investita da valori di induzione (T) tali da portare a saturazione il pezzo: puรฒ essere quindi modificata nella forma andando a risparmiare sul quantitativo di materiale.

Figura 4.20: Densitร  di flusso sui modulatori [T]

Si decide fin da subito, quindi, di modificare la forma dei modulatori passando da una forma rettangolare ad una ipe che consente di ottenere un risparmio di materiale di piรน del 20% (Figura 4.21). Il risparmio di materiale, oltre che trovare vantaggio nel risparmio economico, trova vantaggio anche in termini di perdite nel ferro, proporzionali al volume del pezzo in cui hanno sede.

Figura 4.21: Nuova geometria della salienza

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Per costruire lโ€™ipe in Ansys รจ stato necessario ricorrere allโ€™uso di linee e poi al comando unite e

coverlines. Le dimensioni del pezzo sono state cosรฌ definite:

s = 0.2 mm

โ†’ รจ lo spazio occupato dallโ€™eventuale isolamento centrale del pezzo

๐‘™

๐‘ โ€ฒ

= ๐‘  + ๐‘™

๐‘ 

โˆ™ 1.8

๐‘™

๐‘ 1

= ๐‘  + ๐‘™

๐‘ 

โˆ™ 0.8

โ„Ž

๐‘ 1

= โ„Ž

๐‘ 

โˆ’ ๐‘™๐‘ 1 โˆ™ ๐‘ก๐‘Ž๐‘›(๐›ผ) โˆ’ โ„Ž

๐‘ก

๐›ผ = 30ยฐ

Con ๐‘™๐‘  e โ„Ž๐‘  che si riferiscono alle relazioni giร  esposte nei capitoli precedenti.

Puรฒ esservi presente o meno una sezione intermedia a seconda del valore che assumono le perdite per correnti parassite:

โ€ข Se sono sostanziose si ricorre alla divisione del pezzo in modo tale da ridurne la circolazione. โ€ข Se sono basse si puรฒ pensare di produrre il pezzo massiccio e quindi senza alcun isolamento a

metร .

In generale, le correnti che circolano nella sezione ferromagnetica ne provocano un riscaldamento per effetto Joule che dovrร  essere smaltito dal pezzo stesso. Date le piccole dimensioni del dispositivo, le correnti parassite non dovrebbero creare problemi e quindi si prende come modello iniziale quello di un ipe senza divisione centrale. A modello ultimato si andranno a fare comunque le valutazioni del caso. Con la nuova forma di ipe si รจ andati a costruire in Ansys un nuovo modello sempre composto da quattro cilindri e con le stesse caratteristiche di partenza del modello precedente.

Come detto anticipatamente, รจ la forma delle salienze quella che maggiormente pesa nella definizione del valore del ripple, ma รจ da considerarsi anche la grandezza dei cilindri ovvero il loro raggio. Partendo dal presupposto che, per ragioni costruttive e di corretto funzionamento del dispositivo, debbano esserci almeno 2 mm tra i cilindri, e che quindi ๐‘Ÿ๐‘€ debba essere diminuito di 1 mm, si procede con lโ€™analisi parametrica considerando i cilindri con un valore di raggio che va da 10.5 a 11.5 mm con uni step di 0.5 mm (la parametrizzazione รจ grossolana in quanto vedremo che il ripple, variando il raggio, rimarrร  comunque elevato). I coefficienti iniziali della guida saranno ๐‘ž๐‘ = 0.3 e ๐‘˜๐‘  = 1.8 che rispettivamente danno ๐‘™๐‘ = 5 ๐‘š๐‘š e โ„Ž๐‘ = 9 ๐‘š๐‘š. Il nuovo modello verrร  indicato con lโ€™acronimo R4L10 (4 cilindri rotanti e 10 magneti lineari fissi).

Dallโ€™analisi parametrica sul raggio si ottengono i valori in Tab.4.2.

Tab. 4.2: Raggi R4L10

Dai valori ottenuti si scarta subito la prima riga della Tab. 4.2, in quanto la configurazione non permetterebbe di raggiungere la forza necessaria richiesta poichรฉ sarebbe richiesto uno spessore maggiore di 150 mm ovvero lo spazio messo a disposizione dal cassone. Per quanto riguarda gli altri due valori si ha una maggiore forza di traslazione per il raggio piรน elevato dovuto al maggior uso di magnete che va a pesare perรฒ sul valore di forza per unitร  di volume: qui il valore piรน elevato risulta

๐‘Ÿ

๐‘

[mm] ๐‘“

๐‘ฅ

[

๐‘ ๐‘š

] ๐น

๐‘ฅ๐‘ฃ

[๐‘˜๐‘

๐‘š

3

]

10.5 1098.1 613.3234854

11 1171.1 608.2063979

11.5 1245.9 602.7957251

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essere quello per il raggio 10.5 mm (che evidentemente ha troppo poco materiale magnetico per poter sviluppare la forza richiesta). Per non far ricadere la scelta su un compromesso, si va a valutare il ripple di forza che si viene a creare con le diverse scelte e si verifica che la minor oscillazione che vale il 23.98 % si ha per il raggio piรน grande; in aggiunta, queste differenze di raggio non comportano una variazione sensibile di forza per unitร  di volume magnetico. รˆ chiaro che unโ€™oscillazione cosรฌ alta potrebbe essere problematica nella gestione del moto e quindi si va ad eseguire la parametrizzazione anche delle salienze allo scopo di trovarne la geometria piรน performante. Dai valori ottenuti si evince che il raggio del magnete va a pesare maggiormente su quella che รจ la forza prodotta.

Si vanno ora ad eseguire le valutazionisulla forza prodotta e quindi esercitata dai magneti sulle salienze. Facendo variare il coefficiente ๐‘ž๐‘  tra 0.2 e 0.55, con passo 0.05, ed eseguendo per ognuno lโ€™analisi della forza media nel periodo ๐œ๐‘  di spostamento della salienza, si ottiene, come riportato nella Figura 4.22:

Figura 4.22: Ripple e forza traslante al variare di ๐‘ž๐‘  (R4L10)

Il valore di ripple piรน basso lo si ottiene per un valore di ๐‘ž๐‘  che comporta anche uno dei piรน alti valori forza prodotta; si sceglie

๐‘ž

๐‘ 

= 0.25

Si puรฒ vedere come solo modificando la dimensione della salienza il ripple cali a meno di metร  del valore iniziale e piรน precisamente a circa il 12 %. Lโ€™effetto modulante รจ quindi lโ€™elemento di maggior peso in un convertitore magnetico di movimento roto-traslatorio.

Per completare la definizione del modulatore si va a fra variare il valore del coefficiente ๐‘˜๐‘  tra 0.8 e 2.2 con passo 0.1; graficando i valori ottenuti si ottiene quanto riportato in Figura 4.23.

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Figura 4.23: Ripple e forza traslante al variare di ๐‘˜๐‘  (R4L10)

Il valore di massima forza si otterrebbe per ๐‘˜๐‘ = 2.1 invece il minor ripple per ๐‘˜๐‘ = 1.7. Dato che tra i due valori di coefficiente vi sono circa 9 ๐‘

๐‘š รจ lecito prendere come buono il valore che consente di ridurne quanto piรน lโ€™oscillazione. I valori dei coefficienti scelti per la guida saranno quindi

๐‘ž

๐‘ 

= 0.25

๐‘˜

๐‘ 

= 1.7

per un valore di oscillazione di forza traslante pari a

๐‘Ÿ

๐‘ 

= 10.96 %

e forza

๐‘“

๐‘ฅ

= 1.229๐‘˜๐‘

๐‘š

Volendo ottenere sempre i 173 N sulla guida, lo spessore del dispositivo dovrร  essere di

๐ป = 0.141 ๐‘š

Si otterrร  dunque un dispositivo che avrร  la seguente forza prodotta:

๐น

๐‘ฅ

= (173 ยฑ 19) ๐‘

Grazie ad una rapida simulazione con il modello Transient si ricavano i valori di perdite per correnti parassite per unitร  di superficie: si ottiene una perdita di circa 3๐‘˜๐‘Š

๐‘š2 che in relazione alla superficie degli ipe porta a una perdita assoluta di poco piรน di 0.5 W da smaltire per lo piรน allโ€™interno del dispositivo. Sebbene i traferri siano di dimensioni ridotte, lโ€™ipotesi iniziale di considerare il pezzo senza suddivisione centrale viene confermata.

Al fine di ottenere alla fine dellโ€™elaborato un quadro completo sulle caratteristiche principali delle configurazioni testate, si va a calcolare il valore di forza per unitร  di volume:

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๐น

๐‘ฅ๐‘ฃ

= 589.427 ๐‘˜๐‘

๐‘š

3

I risultati ottenuti in termini di prestazioni sono da considerarsi buoni poichรฉ la forza per unitร  di volume di magnete รจ piuttosto elevata. In termini di oscillazione di forza perรฒ ci puรฒ essre margine di miglioramento rispetto al 10% sin qui ottenuto.

57

4.5 Implementazione di un nuovo tipo di

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