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Analisi della varianza del VNTR al 3’ del gene DAT1 per il Test 2 – tipo III somme dei quadrat

--- Source Sum of Squares Df Mean Square F-Ratio P-Value --- MAIN EFFECTS A: DAT1 2.60329 2 1.30164 2.51 0,0853 B: ID(DAT1) 225.795 32 7.05608 13.58 0,0000 RESIDUAL 72.2208 139 0,519574 --- TOTAL (CORRECTED) 312.656 173 --- All F-ratios are based on the residual mean square error.

Fig.18 : Associazione fra il genotipo per il VNTR al 3’ del gene DAT1 (gruppo zero: 10R/10R; gruppo 1: 9R/10R; gruppo 2: 9R/9R) e il tempo di reazione nel test 2 (dopo l’assunzione di alcool). Medie e intervalli al 95%.

CAPITOLO 5

DISCUSSIONE

Nelle fasi preliminari di questo studio, nel nostro laboratorio è stato svolto un lavoro volto a valutare le cinetiche di smaltimento dell’etanolo. Ciò ha permesso di confermare quella che già si sapeva dalla letteratura, ovvero che il metabolismo è più veloce il pomeriggio rispetto al mattino o alla sera.

Cercando di dare una spiegazione concreta all'accelerazione del metabolismo osservato nel pomeriggio, abbiamo ipotizzato che potesse essere causata dall’ induzione di geni coinvolti nella eliminazione di etanolo, e abbiamo quindi allestito uno studio, di cui mi sono occupata, sulla espressione del gene ALDH2 attraverso esperimenti in vivo.

Il nostro campione è ancora troppo piccolo per trarre conclusioni definitive, ma, finora, i risultati non seguono quelli ottenuti da Kimura et al. nel 2009 (25) su un campione di 21 maschi giapponesi. In questo studio, tutti i volontari hanno mostrato un aumento dei livelli dell’mRNA di ALDH2 dopo l'ingestione di etanolo, indipendentemente dal genotipo per il polimorfismo rs886205. I nostri dati, invece, non mostrano un significativo aumento dell’espressione del gene ALDH2 per entrambi i gruppi di soggetti analizzati (gruppo 1: G / G; gruppo 2: G / A + AA).

Come spesso accade in alcuni lavori che si trovano in letteratura, gli autori hanno scelto di calcolare la dose di vino da somministrare solo sulla base del peso

corporeo, esattamente 0,4 g / kg di peso corporeo. Questa quantità di etanolo è molto più alta e molto lontana dalla quantità che un individuo realmente consuma durante un normale pasto, e noi siamo propensi a credere che i risultati basati sulla somministrazione di una elevata dose di alcol non siano molto accurati e potrebbero dipendere dalla dose somministrata e non dall’effettiva risposta individuale. Quindi, abbiamo scelto di normalizzare la dose di etanolo sulle differenze di genere e BSA. Così facendo, abbiamo ottenuto una dose di etanolo, che varia da uno a due bicchieri di vino a persona, quantità molto simile alla dose di alcool ingerita durante un normale pasto. La nostra intenzione, infatti, è stata quella di ricreare condizioni il più vicino possibile alla realtà, in modo che i nostri dati possano essere utili nel contesto sociale.

Per quanto riguarda aspetti più generali del consumo di alcol, le nostre simulazioni di guida hanno mostrato un rallentamento significativo del tempo di reazione di fronte a un evento improvviso dopo l'assunzione di una quantità moderata di alcool. Tale compromissione può essere dovuta in parte agli effetti dell'alcool sul cervelletto, che è stato monitorato da imaging funzionale durante la guida simulata. L’intossicazione alcolica acuta, infatti, incide temporaneamente sulla funzione cerebellare, producendo sintomi che somigliano ad una lieve o moderata atassia cerebellare, inclusa la perdita di coordinazione tra i movimenti oculari e altre azioni guidate dalla vista, ma molti aspetti della performance alla guida sono compromesse anche da dosi modeste di alcool (28).

Questa mancanza di coordinazione potrebbe spiegare in gran parte la riduzione della capacità e abilità durante la guida, che sono alla base delle statistiche degli incidenti.

Per quanto riguarda il gene DAT1, il suo coinvolgimento nel decremento della capacità di guidare è sempre stato assunto indirettamente a causa della sua associazione con ADHD. In effetti, prove su strada e i risultati delle simulazioni di guida su adulti con ADHD mostrano un numero più elevato di incidenti ed urti in questi soggetti rispetto ai gruppi di controllo (30) e un decremento nelle prestazioni alla guida simulata (tempo di reazione, abilità nel mantenere la corsia e sterzo) con un decadimento cognitivo simile a soggetti che mostrano intossicazione da alcool (29).

In ogni caso, il ruolo biologico del gene DAT1 e l'associazione tra il VNTR al 3’ e le ridotte capacità di guida non sono mai stati provati direttamente. I nostri risultati preliminari, invece, sembrano suggerire che tutte queste ipotesi siano corrette, rivelando l’associazione dell'allele 10R con un aumento del tempo di reazione nella guida simulata, e una reazione più rapida nei soggetti con genotipo 9R/9R. Questi risultati potrebbero confermare non solo l'associazione tra l’allele 10R e sintomi come la mancanza di attenzione, le reazioni lente, ma anche un effetto protettivo del genotipo 9R/9R contro comportamenti a rischio (42).

Se i nostri risultati saranno confermati su un campionamento più numeroso, la variabilità a livello individuale potrebbero estendersi anche su popolazioni diverse. Nella popolazione europea, ad esempio, circa il 9% degli individui risulterebbe

essere molto reattivo (frequenza dell’allele 9R = 0,29), ma altre popolazioni, come quella giapponese e mongola, mostrerebbero solo l'1%, circa, di persone reattive contro il 99% di individui la cui risposta e il tempo di reazione sono più lenti. Queste differenze genetiche che influenzano le capacità e il comportamento individuale, contribuiscono a creare contesti sociali differenti all'interno delle diverse regioni, Stati e popolazioni, con problematiche sociali differenti da affrontare.

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RINGRAZIAMENTI

Studiare vuol dire impegno..costanza…serietà…e sacrificio ma anche gioia…soddisfazione…e ambizione…

Mi sembra ieri che mi trovavo a scrivere i ringraziamenti per la tesi triennale..ed oggi, rieccomi nella stessa stanza a ringraziare nuovamente

le stesse persone che allora mi hanno permesso di realizzare un sogno… ed oggi mi permettono di concretizzarlo…

Sono stati anni duri, difficili, che però mi hanno fatto crescere…e crescendo sento che è cresciuta in me la voglia e il desiderio…di essere

quello che ho sempre desiderato : UNA BIOLOGA…

Penso che sia stata questa forte passione a darmi la forza di andare avanti quando i giorni passano solo sui libri..e la sera ero così stanca che

l’unico mio pensiero era di andare a letto perché la mattina dopo, i libri mi aspettavano li, dove li avevo posati solo qualche ora prima… Non dimenticherò mai le notti insonni, pensando quali potevano essere le domande che mi avrebbero fatto ad un esame… ma non dimenticherò mai

la gioia che ho provato ad ogni verbalizzazione…e l’orgoglio e la soddisfazione con cui chiamavo i miei genitori…

questo Mamma e Papà, è l’unico e il più sincero modo con cui vi posso ringraziare, per tutto quello che avete fatto, state facendo e farete per me…insieme a me avete sofferto, gioito…con me vi siete emozionati…e io

per Voi sono arrivata fin qui, per dedicarvi questa mia vittoria e dirvi per l’ennesima volta GRAZIE…

A te Anto, non ho parole per ringraziarti, questi anni hanno fatto sì che tra di noi non nascesse un’amicizia, ma un legame fraterno, che ci ha reso

forti anche nei momenti di debolezza..

A te Antonio, dico grazie per avermi ascoltato, consolato e capito tutti questi mesi..standomi vicino seppur così lontani

Un grazie di cuore a tutta la mia famiglia, ai miei nonni in particolare per l’aiuto che mi hanno dato..

Un ringraziamento in particolare a Lisa, che mi ha seguito, aiutato ed accompagnato con impegno e serietà in questo mio Lavoro,

un grazie al Prof.re Barale, e a tutto il personale tecnico e amministrativo dell’Università di Pisa, per l’opportunità datami e per la preparazione

acquisita…

da oggi inizierò un nuovo capitolo della mia vita, che spero possa essere brillante e soddisfacente come quello che si è appena concluso…con il

conseguimento di questo titolo tanto desiderato :

DOTTORESSA IN BIOLOGIA MOLECOLARE

Grazie a tutti Iole

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