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4. DISCUSSIONE DEI RISULTATI

4.2. CASO STUDIO II ANALISI DELL’UTILIZZAZIONE E DELLA LOGISTICA

4.2.2. ANALISI ECONOMICA DELLA LOGISTICA DELL’UTILIZZAZIONE

232 kW di potenza in funzione sia della variazione del periodo di utilizzo della caldaia sia del contenuto di umidità della

biomassa, si evidenzia come per valori di umidità media compresi tra il 30% e 40% (condizioni realistiche di umidità), la biomassa necessaria per il fabbisogno termico risulta di 140-170 t anno-1 se si considera un periodo di funzionamento massimo di 2000 ore l’anno. Questo significa che le potenzialità produttive delle FAR potrebbero costituire un possibile fonte di approvvigionamento integrativo di biomassa per la filiera energetica.

4.2.2. ANALISI ECONOMICA DELLA LOGISTICA DELL’UTILIZZAZIONE DI BIOMASSA

Il modello di valutazione economica è stato costruito, come descritto nella parte metodologia dell’analisi, nell’ipotesi di destinare all’utilizzo energetico la biomassa potenzialmente ottenibile dalle FAR, in riferimento a siti posti in condizioni ambientali di accessibilità e con

Figura 42. Stima del fabbisogno annuo di biomassa della centrale termica in relazione al periodo di funzionamento e al contenuto di umidità del prodotto (potenza caldaia 232 kW) 0 50 100 150 200 250 300 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 Fabbi sog n o bi om as sa ( t anno -1)

Funzionamento caldaia termica (h anno-1)

pendenza media dell’area al di sotto del 40%, nei quali si è ritenuta possibile l’operazione di esbosco con mezzo meccanico.

I risultati dell’analisi territoriale hanno evidenziato che la condizione di accessibilità è verificata per circa il 99% dell’intera superficie a FAR e solo l’1%, cioè circa 2 ha, è risultato non accessibile.

Il modello economico, sviluppato secondo la metodologia descritta, è stato impostato per stimare il costo complessivo di produzione del cippato franco centrale termica del CRA-ING. Nella Tabella 12 sono riportati i principali elementi e coefficienti tecnici ed economici delle macchine ed attrezzature e i relativi costi di esercizio di riferimento per lo sviluppo dell’analisi economica. Il costo della manodopera, riferito ad un operatore specializzato, è stato considerato unico per tutti i casi in esame e pari a 15 € h-1, oneri sociali, previdenziali ed assistenziali compresi.

Le Tabelle 12 e 13 riportano rispettivamente l’ipotesi di composizione dei cantieri di lavoro, rispettivamente in relazione all’abbattimento e alla raccolta e all’esbosco, trasporto e cippatura della biomassa. Produtti vità t h‐1 € h‐1 € t‐1  1 motosega + 1 operatore (< 2 t) 0,7 20,00 28,57 1 motosega + 2 operatori  (2‐5 t) 1,3 35,00 26,92 2 motoseghe + 2 operatori  (> 5 t) 1,5 40,00 26,67 1 Fal ci atri nci acaricatri ce + GBE1 + 1 

operatore 40,0 225,00 5,63 2 Trattori + 2 rimorchi. (25m3) + 2 operatori 40,0 115,00 2,88 1 Cami on  + gru + 1 operatore(< 2 t) 15,0 3,00 1 Cami on + gru + 1 operatore(2‐5 t) 16,0 2,81 1 Cami on + gru + 1 operatore (> 5 t) 17,0 2,65 Cippatura alla 

centrale 1 cippatri ce + gru + 1 operatore 29,0 133,00 4,59 Raccolta SRF

Carico/scarico  45,00

Operazi one Canti ere Costo

Abbatti mento /  all esti mento /  accatastamento

Tabella .12. Ipotesi di cantieri di utilizzazione, di produttività e di costi in relazione alle specifiche condizioni delle FAR

L’elaborazione economica del modello basato sull’impiego del tool “cost distance” di ArcGis ha portato alla realizzazione di carte tematiche dei costi di utilizzazione spazializzati per classi su tutta l’area esaminata. La Figura 43 rappresenta il quadro d’unione dell’area in scala 1:50000 con distinzione, mediante gradazione di colore, di sei classi di costo per l’utilizzazione delle FAR (la prima rappresenta le formazioni non accessibili), calcolato dapprima per tutte le celle e successivamente rapportato all’unità di prodotto (euro t-1). Oltre al quadro d’unione sono state elaborate quattro carte in scala 1:25000 riferite ai quattro quadranti in cui è stata ripartita l’area (NE; NW; SE; SW). La Figura 44 mostra i risultati relativi al quadrante NW nel quale ricade il centro della filiera energetica di riferimento del CRA-ING.

La Figura 45 riporta, in sintesi, l’incidenza percentuale dei costi delle singole operazioni di utilizzazione per ogni tipologia di FAR. Si evidenzia chiaramente, come prevedibile, che il peso maggiore sui costi complessivi è da imputare all’operazione iniziale di raccolta della biomassa (abbattimento, allestimento e affastellamento) e subito dopo dal trasporto della stessa. Fa eccezione la SRF dove la raccolta è condotta in modo altamente meccanizzato ed è meno onerosa dell’eventuale acquisto delle piantagioni in piedi. Per la SRF, essendo la raccolta e la cippatura un’operazione unica, il relativo costo è stato interamente inglobato nella voce abbattimento/allestimento, mentre l’esbosco/trasporto include il costo dei due trattori considerati nel cantiere.

Tabella 13. Composizione del cantiere e relativi dati tecnici ed economici dell’operazione di esbosco e trasporto su strada della biomassa

Produttività Tempo  Viaggi

t h‐1 € h‐1 € km‐1 t‐1 h km‐1 N. 1 operatore + 1 camion + gru (> 2 t)* 1,0 1 operatore + 1 camion + gru (2‐5 t)* 1‐2 1 operatore + 1 camion + gru (> 5 t) * >2 1 operatore + 1 camion + gru (> 2 t) 1,0 1 operatore + 1 camion + gru (2‐5 t) 1‐2 1 operatore + 1 camion + gru (> 5 t)  >2 *In casi di particolare difficoltà di esbosco si prevede l'impiego di un trattore con rimorchio in sostituzione del camion (stesso costo orario). 175 Costo 0,257 Trasporto su  strada Operazione Composizione cantiere 0,02 Esbosco 17,5 45 2,57 0,20 45

Figura 44. Sezione territoriale (riquadro NW) della localizzazione delle classi del costo di utilizzazione delle FAR con indicazione del centro di filiera

Figura 43. Quadro d’unione della mappa dei costi di utilizzazione delle FAR, distinti in sei classi di valori

L’incidenza maggiore del costo per il trasporto/esbosco è rilevabile per la tipologia delle FAR rade. La scarsa presenza di biomassa per unità di superficie rende più inefficiente questa operazione poiché il modello di calcolo considera necessario un viaggio anche quando il camion non raggiunge il pieno carico. Infatti, per le rade, la media di biomassa per cella è poco più di 1 t rispetto alle 3,6 e 6,2 t delle FAR aperte e dense.

I costi medi unitari riportati in Figura 46 risultano crescenti in modo inversamente proporzionali alla consistenza della biomassa per cella, per cui risultano mediamente più alti per le FAR rade e progressivamente più contenuti per le aperte, dense e SRF.

In riferimento all’estrapolazione dei dati per unità di superficie di Figura 47, si evidenzia come, fatta eccezione per le SRF che conservano la loro peculiarità, le altre FAR presentino costi estrapolati ad ettaro con andamento inverso rispetto ai costi per tonnellata, crescendo all’aumentare della biomassa per unità di superficie. E’ determinante in questo caso la notevole differenza

Figura 46.. Costi medi di utilizzazione ripartiti per singole operazioni e per tipologia di FAR

0 20 40 60 Cos to  me d io  (€ t ‐1)

RADE APERTE DENSE SRF

0 2000 4000 6000 Cos to  (€ h a ‐1)

RADE APERTE DENSE SRF

Figura 47. Analisi del costo ad ettaro in relazione alle singole operazioni e alla tipologia di FAR

Figura 45. Incidenza percentuale dei voci del costo di utilizzazione per le diverse tipologie di FAR

0% 20% 40% 60% 80%

quantitativa media di biomassa per unità di superficie delle diverse FAR. Nella Figura 48 sono rappresentati in sintesi i risultati medi ottenuti dal modello di spazializzazione dei costi con ripartizione percentuale delle FAR all’interno delle diverse classi di costo esaminate.

Circa il 90% della superficie totale delle FAR è associato a costi di utilizzazione inferiori 55 € t- 1, di questi, un consistente 50% è a meno di 45 € t-1, mentre il restante 40% presenta costi compresi tra 45 € t-1 e 55 € t-1. Tale risultato, se posto a confronto con l’attuale andamento dei prezzi di mercato della biomassa portata a destinazione, dimostra come una soddisfacente sostenibilità economica possa essere realizzata solo per metà delle superfici coperte da FAR. In un contesto più ampio di filiera energetica, dove la trasformazione in energia termica e/o elettrica valorizzerebbe

maggiormente la biomassa utilizzata, anche l’altro 41% potrebbe essere considerato economicamente sostenibile. Le formazioni “rade” sono quelle associate ai costi più alti con oltre il 32% della superficie al di sopra di 55 € t-1 con massimi anche estremamente elevati e tali da rende tale tipologia la meno sostenibile dal punto di vista economico. 0% 20% 40% 60% 80% 100% <35 35‐45 45‐55 55‐65 ≥65 Costo medio di utilizzazione (€ t‐1)

RADE APERTE DENSE SRF TOTALE 

Figura 48. Ripartizione percentuale della superficie FAR in relazione alle classi di costo di utilizzazione (compreso prezzo di macchiatico e cippatura)

4.3. CASO STUDIO III. ANALISI DELLA LOGISTICA DELLA RACCOLTA DELLA