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Analisi per settore di attività economica

PARTE I IL CREDITO ALLE IMPRESE IN EMILIA-ROMAGNA

2. Il rapporto banca-impresa attraverso i dati di bilancio delle società di capitale

2.5. Analisi per settore di attività economica

Oltre un quinto delle aziende emiliano-romagnole operanti nel settore degli alberghi e ristoranti presenta un credit score che le colloca all’interno della prima classe di rating (tab. 2.11 e fig. 2.10).

Complessivamente oltre la metà delle imprese operanti in questo settore appartiene alle prime tre classi di rating, denotando un rischio di insolvenza particolarmente elevato. Oltre agli alberghi e ristoranti anche il settore delle costruzioni e quello del commercio al dettaglio presentano valori medi di credit score notevolmente inferiori alla media e – conseguentemente – una elevata percentuale di imprese con situazione patrimoniale e finanziaria critica.

Tale dinamica risulta evidente se si considera la probabilità media di default. Nel settore degli alberghi e ristoranti la probabilità di fallimento entro un anno riguarda venti imprese ogni mille, quota che scende a 15 per le costruzioni ed il commercio al dettaglio (fig. 2.11). I comparti con una minor quota di società a rischio sono quelli dell’estrazione di minerali ed energia – caratterizzato da imprese di media e grande

Fig. 2.8. Debt equity e indice di liquidità a confronto. Dati per classi dimensionali e forma giuridica

CONSORZI

SPA SRL

COOP

5-10mln

>10mln 2,5-5mln

1-2,5mln

500-1mln

250-500

<250mila 1,4

1,9 2,4 2,9 3,4

0,6 0,7 0,8 0,9 1,0

indice di liquidità

debt equity

Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su banca dati Aida

Fig. 2.9. Indebitamento bancario su tot. Indebitamento e bancario a lungo su tot. bancario. Dati per classi di fatturato e forma giuridica

CONSORZI

SPA

SRL COOP

5-10mln

>10mln

2,5-5mln

1-2,5mln

500-1mln 250-500

<250mila

30%

40%

50%

60%

10% 20% 30% 40% 50%

indebitamento bancario su tot. indebitamento

bancario a lungo su tot. Indeb. bancario

Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su banca dati Aida

dimensione – quello dell’intermediazione monetaria e finanziaria e, all’interno dell’industria manifatturiera, i settori della chimica-gomma-plastica e quello dell’elettricità-elettronica.

Il settore degli alberghi e ristoranti è l’unico che nel 2007 ha chiuso complessivamente con una perdita d’esercizio, -0,5 per cento rispetto al fatturato (tab. 2.12). All’opposto il comparto dell’intermediazione monetaria e finanziaria ha registrato un utile superiore alla metà del fatturato, notevolmente superiore all’incremento medio riscontrato nel manifatturiero il cui saggio di crescita si è attestato attorno al 2,5 per cento del volume d’affari.

Tab. 2.11. Composizione percentuale per classe di rating delle imprese dei principali settori. Emilia-Romagna

classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 classe 7 Credit score Agricoltura 10,0% 9,6% 14,9% 16,8% 20,2% 14,5% 14,0% 517,7 Estr. minerali, energia 4,0% 8,4% 11,9% 13,4% 16,3% 23,3% 22,8% 578,4 Alimentare 7,3% 10,0% 25,2% 23,4% 17,5% 9,8% 6,9% 479,8 Sistema moda 9,4% 15,0% 17,7% 19,4% 18,4% 12,2% 7,9% 484,6

Legno 5,2% 16,9% 24,7% 21,0% 15,4% 10,9% 6,0% 474,9

Carta, editoria 5,9% 12,1% 17,4% 18,2% 19,8% 17,3% 9,2% 510,9 Chimica, gomma-plastica 3,9% 11,7% 17,2% 19,3% 21,0% 18,2% 8,8% 516,5

Ceramica 7,3% 13,6% 15,8% 19,1% 18,7% 15,1% 10,4% 507,6

Industria metalli 5,4% 13,2% 18,9% 19,0% 20,4% 14,8% 8,3% 503,2

Meccanica 4,8% 11,8% 17,3% 19,6% 21,8% 15,3% 9,5% 512,9

Elettricità-elettronica 5,2% 9,4% 15,9% 20,8% 22,1% 16,2% 10,5% 520,6 Mezzi trasporto 7,8% 10,0% 15,0% 24,1% 19,1% 13,8% 10,0% 502,8 Altro manifatturiero 8,6% 15,0% 21,7% 18,5% 16,8% 12,3% 7,0% 480,4 Costruzioni 10,1% 22,7% 20,7% 15,9% 16,2% 8,5% 5,9% 456,4 Commercio rip.auto 6,0% 16,7% 22,0% 19,0% 17,6% 12,2% 6,6% 481,1 Commercio ingrosso 6,7% 14,2% 20,1% 19,8% 18,7% 11,4% 9,0% 492,3 Commercio dettaglio 11,6% 17,1% 20,1% 17,8% 18,7% 9,0% 5,6% 459,3 Alberghi e ristoranti 20,5% 19,2% 17,3% 16,6% 13,7% 7,8% 4,8% 427,6 Trasporti comunicazioni 8,0% 14,6% 20,2% 21,0% 18,7% 11,0% 6,5% 479,5 Intermed. finanziaria 5,5% 7,4% 11,5% 13,7% 19,6% 18,8% 23,5% 580,2 Servizi alle imprese 8,8% 13,7% 14,4% 13,8% 17,5% 14,7% 17,0% 529,8 Altri servizi 10,1% 12,1% 14,7% 16,0% 20,3% 14,8% 12,0% 507,3

Totale 9,3% 14,9% 17,3% 16,7% 18,0% 12,9% 10,9% 496,7

Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su banca dati Aida

Fig. 2.10. Composizione percentuale per classe di rating delle imprese dei principali settori. Emilia-Romagna 10,0%

classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 classe 7 Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su banca dati Aida

Fig. 2.11. Probabilità di default (per mille imprese) delle società di capitale dell’Emilia-Romagna dei principali settori di attività.

Valori stimati con algoritmo 2009 che tiene conto delle più recenti dinamiche congiunturali e con modello 2008 11,5 Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su anca dati Aida

Tab. 2.12. Fatturato medio ed alcuni indicatori relativi all’indebitamento delle imprese. Dati per settore di attività Fatturato

medio Utile su

fatturato Indice di

liquidità Debt

Agricoltura 4.208.559 0,9% 0,71 2,00 27,9% 2,4%

Estrazione minerali, energia 34.626.351 3,0% 0,98 1,81 31,0% 4,5%

Alimentare 14.663.253 4,5% 0,89 1,62 20,1% 2,2%

Sistema moda 6.898.665 3,1% 1,08 1,76 18,4% 2,2%

Legno 5.447.694 2,0% 0,91 1,83 16,4% 2,0%

Carta, editoria 3.374.750 1,5% 1,03 1,87 15,1% 1,8%

Chimica, gomma-plastica 9.493.753 2,8% 1,06 1,74 19,5% 1,7%

Ceramica 14.518.769 3,0% 0,93 1,53 28,8% 2,7%

Industria metalli 5.236.425 2,6% 0,90 2,32 16,3% 1,8%

Meccanica 9.429.442 2,7% 0,90 2,58 19,6% 2,3%

Elettricità-elettronica 6.380.599 2,8% 1,06 1,93 18,8% 2,0%

Mezzi trasporto 20.679.851 2,7% 1,07 2,22 40,3% 5,1%

Altro manifatturiero 4.012.881 1,3% 0,88 3,13 15,6% 1,8%

Costruzioni 2.728.266 2,6% 0,55 4,84 27,8% 3,6%

Commercio rip.auto 6.913.170 0,2% 0,54 4,66 11,8% 1,4%

Commercio ingrosso 6.556.099 1,3% 0,89 1,79 35,4% 1,3%

Commercio dettaglio 3.978.200 1,7% 0,76 2,22 11,2% 3,1%

Alberghi e ristoranti 1.174.921 -0,5% 0,70 3,00 39,9% 3,9%

Trasporti comunicazioni 5.017.340 1,2% 1,03 2,58 17,7% 1,5%

Intermediazione finanziaria 1.473.242 50,2% 1,52 0,29 18,0% 5,7%

Servizi alle imprese 1.127.874 4,4% 0,79 2,22 47,7% 5,8%

Altri servizi 1.822.728 0,6% 0,99 2,69 23,5% 2,1%

Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su banca dati Aida

Il grado di rischio del settore degli alberghi e ristoranti emerge anche dall’osservazione del debt equity, pari a 3; valori ancora più elevati – e, quindi, indicatori di una situazione di maggior disequilibrio – si rilevano nel comparto del commercio e riparazione autoveicoli (4,7) e delle costruzioni (4,8). La suddivisione temporale dell’indebitamento evidenzia comportamenti settoriali estremamente diversificati;

nel settore del commercio di autoveicoli e in quello al dettaglio l’indebitamento a lungo incide solamente per l’11 per cento dell’indebitamento complessivo, nei comparti dei mezzi di trasporto e dei servizi alle imprese la quota dei debiti oltre l’anno supera il 40 per cento.

Costruzioni, alberghi e ristoranti e servizi alle imprese sono i settori che presentano una quota di indebitamento sul fatturato più elevata (tab. 2.13). Gli alberghi e ristoranti, insieme al settore del legno, guidano anche la graduatoria dei settori che nelle loro strategie di finanziamento fanno maggior ricorso all’indebitamento bancario, ricorrendo alle banche per quasi la metà del fabbisogno complessivo.

Fig. 2.12. Debt equity e indice di liquidità a confronto. Dati per settore

moda

Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su banca dati Aida

Fig. 2.13. Indebitamento bancario su tot. Indebitamento e bancario a lungo su tot. bancario. Dati per settore

moda

inde bitamento bancario su tot. indebitamento

bancario a lungo su tot. Indeb. bancario

Fonte: Elaborazione Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna su banca dati Aida

Una differenza abbastanza rilevante si ritrova anche nel costo del denaro preso a prestito.

Nell’industria estrattiva e dell’energia, così come nel comparto ceramico, gli oneri finanziari sul totale dell’indebitamento verso le banche si colloca al di sotto del 7 per cento, nel settore del commercio al dettaglio supera il 9 per cento.