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Un’analisi regionale e internazionale

Capitolo II Le liste d’attesa e la spinta verso il settore sanitario privato

2.4 Un’analisi regionale e internazionale

Al fine di approfondire il fenomeno dei tempi di attesa del servizio sanitario nazionale italiano sono stati svolti un confronto su scala regionale (Tabella2.1) e un confronto internazionale (Tabella 2.2).

La Tabella 2.1 mostra i giorni medi di attesa per i più comuni interventi chirurgici non urgenti3. I dati analizzati sono stati ricavati da due documenti4; in particolare quelli relativi all’anno 2010 sono stati rielaborati partendo dalle tavole illustrative per il monitoraggio dei tempi di attesa per il ricovero (previsto dall’Intesa Stato-Regioni per il Piano Nazionale di governo delle liste d’attesa per il triennio 2010-2012 del 28/10/2010); i dati per l’anno 2016 sono stati ricavati dal “Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero” del Ministero della Salute (2016). Relativamente all’anno 2010 va segnalato che risultano non monitorati i tempi d’attesa per le regioni Lazio, Campania, Basilicata e Calabria.

3 I dati riportati nella tabella sono stati costruiti sulla base dei giorni di attesa medi registrati nei due anni analizzati in relazione a quattro tra i più comuni interventi chirurgici non urgenti: Interventi per Protesi d'anca, Interventi per Bypass coronarico, Interventi per Angioplastica coronarica (PTCA), Interventi per ernia inguinale

4 I documenti sono reperibili sul sito ufficiale del Ministero della Salute all’indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/home.html .

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Tabella 2.1 Giorni di attesa medi per interventi chirurgici (2010 e 2016)

2010 2016 REGIONE Tot. Dimissioni Giorni di attesa medi Tot. Dimissioni Giorni di attesa medi Var. % giorni di attesa Piemonte 25.549 50,0 21.830 53,4 6,73% Valle d'Aosta 575 38,4 678 49,2 28,08% Lombardia 55.422 48,2 62.649 55,2 14,68% P.A. Bolzano 2.905 24,9 2.609 29,7 18,87% P.A. Trento 2.739 40,5 2.974 44,2 9,12% Veneto 24.026 62,1 19.422 65,5 5,45% Friuli V.G. 7.405 45,7 5.664 53,9 17,79% Liguria 9.821 56,0 6.498 53,8 -3,95% Emilia Romagna 25.955 55,3 21.662 67,1 21,32% Toscana 23.007 40,0 21.035 53,5 33,74% Umbria 4.334 42,9 4.211 66,7 55,43% Marche 5.574 42,1 5.418 76,0 80,38% Lazio 29.083 - 24.375 54,0 - Abruzzo 5.897 33,6 5.790 52,2 55,16% Molise 1.609 19,9 1.422 33,9 70,43% Campania 26.428 - 23.590 29,8 - Puglia 16.264 31,7 12.470 59,7 88,56% Basilicata 2.280 - 1.885 54,9 - Calabria 4.130 - 5.428 25,4 - Sicilia 12.455 22,2 19.825 32,6 47,06% Sardegna 6.016 40,1 6.171 39,7 -1,12% ITALIA 291.474 33,0 275.606 50,0 51,40%

Fonte: Ministero della Salute-Database (2017).

L’intervallo temporale scelto per l’analisi dei giorni di attesa nel servizio sanitario nazionale risulta interessante sotto due punti di vista: in primo luogo l’anno 2010 è il primo anno in cui sono disponibili i dati amministrativi a causa dell’introduzione delle disposizioni in relazione al monitoraggio delle liste di attesa contenute nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (2010-2012); in secondo luogo è un intervallo abbastanza ampio che permette di osservare l’efficacia delle politiche introdotte per il controllo del fenomeno.

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Come si può osservare solo due SSR hanno visto una riduzione dei tempi medi di attesa nei trattamenti selezionati per l’analisi: la Liguria (-3,95%) e la Sardegna (-1,22%) mentre tutti gli altri SSR hanno registrato un incremento dei tempi di attesa. Le regioni che hanno registrato l’incremento maggiore sono la Puglia che passa dai 31,7 giorni di attesa nel 2010 ai 59,7 del 2016 (+88,56%), le Marche (+80,38%) e il Molise (+70,43%). Un incremento dei tempi di attesa rilevante viene anche registrato in Umbria, Abruzzo e Sicilia (attorno a +50%).

Le regioni che hanno registrato una variazione percentuale inferiore rispetto alla media italiana sono nove e otto di queste sono situate nel Nord Italia.

Per quanto riguarda l’anno 2016, sei regioni presentano tempi medi di attesa inferiori ai 40 giorni e cinque di queste sono regioni del Sud Italia. I tempi medi di attesa per gli interventi osservati risultano essere di circa 41 giorni per le regioni del Sud Italia, 52 giorni per le regioni del Nord e 62 giorni per quelle del Centro.

I dati relativi ai tempi medi di attesa per gli interventi chirurgici non urgenti selezionati per la presente analisi non evidenziano un divario significativo tra le diverse regioni. Sulla base di questa analisi che risente delle dimensioni ridotte del campione di interventi analizzati non risultano differenze di efficienza evidenti tra le regioni, tuttavia si registra una riduzione nel numero di interventi effettuati dal servizio sanitario nazionale dal 2010 al 2016 pari a circa 15.000 accompagnato da un incremento del 51,40% dei tempi medi di attesa su scala nazionale.

Tabella 2.2 Giorni di attesa medi su interventi chirurgici - Anni 2013-2015

PAESI 2013 2014 2015 media triennio

aum. % 2013-2015 Danimarca 41,18 42,48 44,65 42,77 8,44% Italia 43,73 42,40 43,15 43,09 -1,32% Paesi Bassi 28,70 29,20 32,20 30,03 12,20% Spagna 84,53 84,80 80,65 83,33 -4,58% Regno Unito 69,80 70,95 70,95 70,57 1,65% OCSE 76,68 75,35 75,93 75,98 -0,98% Fonte: OECD-Database (2017).

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La Tabella 2.2 mostra i tempi medi di attesa per i più comuni interventi chirurgici non urgenti5 in 5 Stati Europei per gli anni dal 2013 al 2015. Oltre all’Italia sono stati selezionati per l’analisi Danimarca, Spagna, Regno Unito (che presentano una struttura della spesa sanitaria basata sul finanziamento pubblico simile a quella italiana) e Paesi Bassi (la cui spesa sanitaria è composta solo per il 9% da una componente pubblica e dall’80% da assicurazioni sanitarie a contribuzione obbligatoria) (EUROSTAT- Database).

La media OCSE esposta nella tabella è stata calcolata come media dei tempi di attesa medi per tutti i Paesi OCSE compresi nel database OECD escludendo i Paesi che presentano dati incompleti in relazione agli interventi chirurgici oggetto della presente analisi.

Nell’intervallo temporale analizzato i Paesi Bassi risultano lo Stato con il tempo di attesa medio inferiore (30,03 giorni) mentre i tempi più alti si registrano in Spagna con un’attesa media di 83,33 giorni, circa due settimane in più rispetto al Regno Unito (70,57 giorni). Molto simili invece, sono i giorni di attesa medi registrati in Danimarca e Italia (rispettivamente pari a 42,77 e 43,09).

Solo Spagna e Italia dei cinque Paesi oggetto di analisi presentano una riduzione dei tempi medi di attesa dal 2013 al 2015 rispettivamente del 4,58% e del 1,32%. I tempi di attesa medi italiani sono circa il 76% inferiori rispetto alla media OCSE mentre l’unico Stato (tra quelli analizzati) che presente un valore superiore alla media OCSE è la Spagna. Non stupisce il fatto che il Paese che presenta tempi di attesa medi più bassi possieda un sistema sanitario prevalentemente composto da forme di assicurazioni sanitarie a contribuzione obbligatoria a dimostrazione che generalmente i sistemi sanitari universalistici presentano tempi di attesa maggiori (Brenna, 2017).

5 La tabella è stata creata sulla base dei giorni di attesa medi registrati nei tre anni analizzati per gli interventi di chirurgia non urgenti indicati alla nota precedente; tuttavia, non essendo disponibili i dati su scala internazionale per quanto riguarda il monitoraggio dei tempi medi di attesa per gli interventi di ernia inguinale, si è optato per sostituire queste rilevazioni con quelle relative agli interventi svolti sulla cataratta.

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