Lo scopo dell’ultimo capitolo è quello di presentare i principali possibili rischi che possono sorgere durante il normale svolgimento delle attività operative del centro.
Innanzitutto vi è l’incertezza del risultato dovuto a fattori esterni ed interni all’attività che rende incerto il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non è pensabile poterli eliminare completamente ma è possibile gestirli. La gestione del rischio consente al centro di avere maggior fiducia nel raggiungimento dei risultati desiderati limitando le minacce a livelli accettabili. Essa comprende la loro identificazione e valutazione in modo da confrontarla con la propria propensione al rischio.
A tal proposito la possibile risposta può essere quella di:
tollerare il rischio in quanto il suo verificarsi è poco probabile oppure la sua limitazione è troppo onerosa;
trattare il rischio in modo adeguato per portarlo ai livelli accettabili; trasferire il rischio ad altri agenti ad esempio tramite un’assicurazione; terminare l’attività che dà origine al rischio.
La gestione dei rischi è un’attività senza sosta in quanto vanno rivisti periodicamente ed il loro trattamento va adeguato alla situazione corrente.
In seguito ad un’accurata identificazione dei rischi insiti nell’attività del commercio di cavalli da dressage essi vanno suddivisi in:
rischio di mercato: è il rischio che i valori delle posizioni a bilancio vengano influenzati da movimenti di prezzi, di tassi di interesse o di cambio:
o tasso di interesse: data la struttura finanziaria del centro ed il tasso di indebitamento, il crescere del tasso di interesse amplierebbe l’ammontare degli interessi passivi e porterebbe all’erosione dell’utile. Una possibile gestione di tale rischio potrebbe essere la diminuzione dell’indebitamento dell’impresa a scapito della redditività del capitale proprio (ROE) oppure l’assunzione di una posizione opposta tramite l’acquisto di un Interest Rate Swaps (IRS), che consiste nello scambiare dei cash flow a specifiche date future in base agli accordi assunti. L’acquirente di un IRS paga al venditore un tasso fisso di interesse e riceve un tasso variabile stabilito di regola in base al tasso Libor a 3 o a 6 mesi (il tasso di interesse London Interbank Offered Rate o LIBOR a 3 mesi è il tasso di interesse medio al quale una selezione di banche di Londra si concede reciprocamente prestiti per un periodo di 3 mesi). L’aumento del Libor porterebbe all’aumento del livello generale dei tassi di interesse e determinerebbe l’aumento dei cash flow incassati che andrebbero a coprire gli interessi passivi in crescita;
o tasso di cambio: dato che l’attività principale del centro consiste nel commercio con l’estero, il rischio legato al cambio è costante. Una svalutazione del Franco svizzero contro l’Euro renderebbe l’importazione in Svizzera dei cavalli più costosa ma d’altro canto potrebbe portare all’aumento delle vendite verso i paesi della zona euro. Al contrario un rafforzamento del Franco avrebbe conseguenze opposte e permetterebbe l’acquisto in Europa di materiale di consumo quale mangime, fieno ecc. a prezzi più vantaggiosi. Una possibile risposta a questo tipo di rischio potrebbe essere quella di aprire un conto bancario in EUR in modo da effettuare tutte le transazioni necessarie senza dover subire le variazioni del cambio. Rimarrebbe tuttavia il rischio di una perdita contabile dovuta alle registrazioni dei costi e dei ricavi in moneta nazionale ed alle operazioni di chiusura. Oltre a ciò è possibile limitare il rischio di cambio tramite l’acquisto o la vendita di valuta a termine
(ad esempio tramite un currency future ovvero un contratto a termine standardizzato e negoziato su mercati regolamentati, relativo ad un'operazione di acquisto o vendita di valuta, in una data futura, ad un tasso di cambio prefissato al momento della stesura del contratto).
rischio di credito: è il rischio legato all’incertezza che la controparte sia capace di fare fronte ai propri obblighi. Questa tipologia di rischio è già stata limitata grazie alla richiesta di un anticipo per ogni cavallo venduto ed al suo trasporto eseguito solo in seguito al pagamento del saldo;
rischio di liquidità: si manifesta generalmente sottoforma di inadempimento dei propri impegni di pagamento e può essere causato dall’incapacità di reperire fondi. Questo tipo di rischio viene gestito tramite una sufficiente copertura dei debiti a breve termine con l’attivo circolante del centro. Infatti, l’indice Quick Ratio, quello che misura il grado di liquidità dell’azienda è superiore al 150%, un valore consigliabile per la limitazione di questo rischio; rischi operativi: è il rischio di perdite derivanti da inadeguati processi e sistemi interni, da
fattori umani o da eventi esterni. Il rischio più probabile per l’attività del centro è quello degli incidenti che possono causare lesioni oppure morte di un cavallo o di un essere umano. Questo rischio può essere limitato tramite un’adeguata preparazione sulla sicurezza per il personale addetto ai lavori con i cavalli. Ogni persona presente in scuderia deve essere ben informata sulla gestione dei cavalli a terra e in sella e sulle procedure e le priorità in caso di un’emergenza. La gestione, con cura e cautela, di un cavallo secondo le sue esigenze può ridurre il rischio d’infortunio. Inoltre è possibile stipulare un’assicurazione per i cavalli di proprietà del centro e di terzi in modo da trasferire il rischio;
rischi legali: consistono nell’incertezza dovuta ad azioni legali oppure legati all’applicazione ed interpretazione delle leggi. Il maggiore rischio legale potrebbe essere legato all’infortunio o alla morte di un cavallo per negligenza di un lavoratore. Per i cavalli sportivi anche una lieve perdita di abilità comporta una grande diminuzione di valore dell’animale e potrebbe essere l’oggetto di una denuncia da parte dei proprietari causando al centro alti costi per le pratiche legali. Come già enunciato al punto precedente questa tipologia dei rischi potrebbe essere limitata tramite un’adeguata preparazione del personale.