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L’analisi dei dati è stata effettuata con analisi di frequenza e di correlazione per inda-gare possibili elementi di significatività fra le diverse opzioni di risposta fra i diversi gruppi sopra rappresentati.

Come già descritto nella Parte Prima, le domande del questionario di dividono in due tipologie:

• Domande a risposta chiusa:

a) Quelle volte a indagare l’abitudine dei docenti a utilizzare una determinata tecnolo-gia / pratica didattica: le domande con opzione di risposta chiusa con la scala:

- fa parte del mio modo abituale di lavorare

- lo uso occasionalmente perché necessita di condizioni non sempre presenti - non fa parte del mio modo di lavorare

- non penso che sia efficace questo strumento

b) Quelle volte a indagare il grado di occorrenza di una determinata condizione: le domande con opzione di risposta su una scala graduata: a 3 punti (mai, spesso, sempre) o 5 punti (per niente–moltissimo).

• Domande a risposta aperta:

a) Quelle volte a indagare una personale espressione da parte del docente.

2.2.1. Rappresentazione grafica dei risultati: risposte chiuse

Per ogni Area del questionario caratterizzata da domande chiuse, vengono rappresentati

di contesto” per ognuna delle domande afferenti alla Area in questione; poi è stata realizzata la media fra frequenze risultato della precedente somma.

b) La non abitudine è stata calcolata effettuando prima la somma delle frequenze delle risposte “non fa parte del mio modo di lavorare / non ritengo che sia efficace questa modalità/strumento” per ognuna delle domande afferenti alla Area in questione; poi è stata realizzata la media fra frequenze risultato della precedente somma

La figura che segue (Figura 13) descrive la procedura seguita per calcolare la sintesi dell’abitudine / non abitudine a utilizzare una determinata metodologia/strumento.

Figura 13 – Metodo di trattamento dei dati per misurare la abitudine/non abitudine complessiva a usare un certo strumento/metodologia

Il risultato è poi rappresentato con un istogramma (Figura 14), dove vengono rappresen-tate le frequenze in percentuale delle risposte fornite e tratrappresen-tate come sopra descritto.

Figura 14 - Esempio di grafico per rappresentare l’abitudine/non abitudine complessiva a realizzare materiali didattici in formato digitale

• Confronto fra i gruppi che hanno frequentato diversi corsi EPICT

L’analisi di quanto i diversi aspetti della didattica considerati nel questionario siano “abi-tuali” o “non abi“abi-tuali” per i docenti intervistati è stata condotta, oltre che sull’intero grup-po, sui 5 segmenti relativi ai 5 gruppi individuati. I docenti che hanno partecipato ai corsi per le Certificazioni EPICT:

1) Gold 2) Silver 3) Bronze

4) Silver con moduli specifici 5) Custom 6 moduli.

La rappresentazione grafica di tale confronto è stata realizzata per le diverse Aree del questionario nella seguente modalità (Figura 15)

Figura 15 - Esempio di grafico per confrontare le risposte date da docenti che hanno diverso numero di moduli EPICT certificati

Si è poi realizzata una analisi correlazionale fra: 1) numero di corsisti dei diversi corsi EPICT (normalizzati a 100) e 2) le risposte che indicano abitudine e competenza nell’uso di un certo strumento/metodologia. Questo con l’obiettivo di verificare se c’è correla-zione positiva fra la preparacorrela-zione più o meno approfondita e la tipologia di corso EPICT

Figura 16 - Esempio di grafico a dispersione che mette in evidenza la correlazione fra i valori (loro distribuzione rispetto alla linea di tendenza)

• Le tecnologia/metodologie più usate, le maggiori criticità

Frequenza delle risposte ordinate (Figura 17). Con questa analisi si rendono espliciti di dati per tutte le opzioni di risposta del questionario:

- fa parte del mio modo abituale di lavorare

- lo uso occasionalmente perché necessita di condizioni non sempre presenti - non fa parte del mio modo di lavorare

- non penso che sia efficace questo strumento.

In questo modo si può verificare:

- la progressione dell’abitudine a realizzare le diverse attività didattiche, da quella che risulta meno “metabolizzata” e utilizzata a quella più “metabolizzata” e utiliz-zata;

- quali pratiche risultano compromesse dalla mancanza di elementi di contesto (lo uso occasionalmente perché necessita di condizioni non sempre presenti”

- quali pratiche risultano meno utilizzate e quindi in sede di commento è possibile indicare possibili azioni di supporto.

Figura 17 - Esempio di grafico per evidenziare le tecnologie/metodologie più usate e quindi le criticità

• Il livello di innovazione

Con questa analisi si è voluto rendere esplicito il grado di innovazione mostrato dalle risposte fornite dai docenti che hanno partecipato all’indagine, grado di innovazione valutato secondo quanto esposto nella prima parte del presente lavoro. Ogni opzione di risposta è stata infatti categorizzata come evidenza di un Livello di Innovazione (v. Parte I - Figura 8).

La rappresentazione grafica di questa analisi per ogni Area del questionario è rappresen-tata in Figura 18:

- rispetto all’analisi precedente, le risposte sono state riordinate nella rappresenta-zione, in modo da raggrupparle in ordine crescente di Livello di innovazione a cui sono attribuite (Livello di innovazione 1 a sinistra, Livello 2 centrale e Livello 3 a destra)

- nella parte superiore del grafico i blocchi grigi restituiscono un valore, per ogni gruppo di risposte, corrispondente ad un Livello di Innovazione. L’altezza di que-ste colonne in grigio è una rappresentazione dell’”abitudine” a realizzare le diverse attività, così come descritto più sopra, infatti è proporzionale al rapporto tra il numero di opzioni positive (“fa parte del mio modo abituale di lavorare” e “lo uso

Questa analisi permette di osservare come attività corrispondenti a livelli di innovazione diversi entrano nella pratica quotidiana del docente in modo differente e di norma le atti-vità risultano man mano meno “abitudinarie”, passando dal Livello di Innovazione minore a quelli maggiori.

Figura 18- Esempio di grafico per evidenziare il Livello di Innovazione

2.2.2. Rappresentazione grafica dei risultati: risposte aperte

Per le Macro-aree dove non si è chiesto di esprimere una abitudine/non abitudine a praticare una determinata modalità di far didattica digitale, sono state solo calcolate le frequenze delle diverse tipologie di risposta. I wordcloud sono stati realizzati con https://

worditout.com

2.3. Analisi delle risposte alle domande del questionario suddivise

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