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L’analisi termografica rappresenta uno strumento largamente utilizzato in campo edilizio ed impiantisco in quanto permette di rilevare, mediante indagine non distruttiva, tutte quelle anomalie non visibili ad occhio nudo. Nell’ambito del risparmio e dell’efficienza energetica in edilizia, risulta di fondamentale importanza la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio già esistente.

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APITOLO

IV

Analisi Termografica

Una volta effettuata la campagna di misure con la termocamera, le rispettive immagini in infrarosso sono state analizzate mediante un programma software della FLIR che analizza la variazione di temperatura da punto a punto.

L’analisi termografica della struttura ha investigato le zone maggiormente soggette a variazioni termografiche, dovute all’interazione delle acque reflue con la struttura. Di conseguenza sono stati individuati i ponti termici dovuti al deflusso.

Nella fattispecie le situazioni “peggiori”, ove vi è una differenza maggiore fra le temperature superficiali sono state individuate in prossimità della:

Parete Centrale del canale di adduzione in presenza di tubazione di ingresso acque reflue ove si verifica maggiormente il fenomeno di interazione sulla struttura.

Nell’indagine condotta sulla parete centrale si evince dalla prima indagine termografica effettuata la presenza di ponti termici in corrispondenza degli spigoli della struttura ed adiacenti il tubo di scolo. È da considerare importante, inoltre, la differenza di temperatura, esistente tra la struttura e le acque reflue. Grazie alla differenza di temperatura (∆T) è possibile avere, quindi, un flusso di energia termica tra i due corpi e come evidenziato nella figura la struttura presenta variazioni termografiche rilevanti. Tale considerazione è validata dall’elaborazione termografica condotta con applicativo software ResearchIR Flir, nel quale si evince quanto rappresentato nelle figure sotto riportate

Analisi termografica puntuale sulla linea acque

fig. 29-b. Analisi Termografica Canale di Adduzione.

Come confermano le immagini elaborate con il software ResearchIR della Flir l’analisi puntuale della struttura oggetto di indagine evidenzia la presenza di brusche variazioni di temperatura in corrispondenza delle zone di contatto tra la struttura cementizia del canale di adduzione ed il tubo di scarico delle acque. Inoltre vi è la presenza di un indice di agitazione molecolare rilevante nell’intorno della struttura e la superficie del fango da trattare.

Compressori

Nell’indagine condotta sui compressori si deducono la presenza di ponti termici in corrispondenza della tubazione di deflusso in entrata delle acque reflue. La differenza di temperatura, esistente tra la struttura e le acque reflue determina il flusso di energia termica tra i due corpi e come evidenziato nella figura. La struttura presenta variazioni termografiche rilevanti in corrispondenza dei motori dei 2 compressori. La validazione delle considerazioni svolte è dimostrata nelle figure sotto riportate, nelle quali si riscontra quanto segue:

fig. 32. Compressori fig. 30 Grafico ∆Temp. fig. 31 Istogramma

Come confermano le immagini elaborate con il software ResearchIR della Flir l’analisi puntuale della struttura oggetto di indagine conferma la presenza di brusche variazioni di temperatura in corrispondenza della parte di tubazione che conducono le acque nere alla vasca di ossidazione.

Macchina per la grigliatura.

Nell’indagine condotta sulla stacciatura non si desumono presenze di rilevanti ponti termici, ma un evidente variazione della temperatura con un picco finale corrispondente al funzionamento degli stacci, ovvero nelle tele filtranti montate sul cilindro rotante. La validazione di quanto esposto è provata nelle figure sottostanti nelle quali si riscontra quanto segue:

Come confermano le immagini elaborate con il software ResearchIR della Flir l’analisi puntuale della struttura oggetto di indagine conferma la presenza di lievi variazioni di temperatura in corrispondenza delle zone di maggiore sollecitazione termica.

Come già previsto nel terzo capitolo le analisi puntuali condotte con software dedicato FLIR hanno evidenziato l’assenza di difetti particolarmente rilevanti sulla struttura e contestualmente la scelta di procedere con il processo di energy harvesting, solo in una fase successiva ed esclusivamente sui consumi dei compressori. L’analisi svolta è stata ulteriormente focalizzata su tre fasi del processo, ovvero il canale di adduzione, i compressori (oggetto di ulteriori investigazioni nei capitoli successivi) e la macchina per la stacciatura, particolarmente sollecitata durante il processo, e posizionata senza copertura.

fig. 33. Stacciatura.

Da un punto di vista igro-termico, si è consapevoli che la tipologia costruttiva utilizzata rende lo stesso soggetto alla formazione di zone particolarmente sollecitate alla variazione di temperatura, il più delle volte non uniforme ed altamente degradante per la struttura stessa, dovuta alla presenza dei ponti termici causati dalle acque reflue. Per questo motivo, in fase costruttiva, si dovrebbe prestare la massima cura ed attenzione (regola d’arte) nella realizzazione delle giunzioni tra pareti, tra pareti e base della struttura, tra parete e spigoli etc. Ciò significa che, per la tipologia costruttiva, andrebbero applicati accorgimenti atti a limitare le dispersioni termiche sopra descritte. Dalla campagna di misure, si evince altresì, la presenza di sollecitazioni termografiche nella parete centrale del canale di adduzione, dove sono presenti i tubi di scolo delle acque reflue. Infine, dalle analisi e misurazione effettuate, si evince che da un punto di vista strutturale l’impianto non presenti deformazioni o lesioni tali, da causare dispersioni termiche degne di nota. Lo studio ha evidenziato, altresì, l’individuazione di interventi innovativi sul sistema produttivo, necessari per ridurre il consumo energetico e per riutilizzare il calore dissipato nei macchinari presenti nel sistema depurativo.

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