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ANDAMENTO CLIMATICO, QUALITÀ DELLE DRUPE E DELL'OLIO DI OLIVA IN BASILICATA NEL BIENNIO 2016/

Giovanni Lacertosa1, Giovanni Rocco Quinto1, Francesco D’Angella1, Arturo Caponero2, Emanuele Scalcione2

1 ALSIA - Centro Ricerche Metapontum Agrobios, SS 106 km 448,2 - 75012, Metaponto (MT) 2 ALSIA – Area Servizi Agricoli di Base, SS 106 km 448,2 - 75012, Metaponto (MT)

giovanni.lacertosa@alsia.it Abstract

The quality of Extra Virgin Olive Oil is influenced by cultivation and milling techniques. However, the olive fruit fly (Bactrocera oleae), the invasive and key pest in South of Italy, can determine, in unfavourable years, high production damage and extremely negative quality characteristics of oils. In 2016/17 biennium, at harvest time, the quality of olive fruits (weight, moisture content, ripening index, damage from B. oleae and consistency of the pulp) and of olive oils (acidity and peroxides) were determined. The results showed positive results of 2017 olive production, with differences respect to 2016, for the main quality parameters analysed both in olive fruits (weight -12.7%, humidity content -7.9%, ripening index +13.6%, olive fly damage -99.4%, pulp consistency + 15.6%) and both in olive oils (acidity -66.6% and peroxides -40.1%). On the other hand, the thermopluviometric parameters may have had influences both on the olive fruit fly life cycle and on fruit ripeness, with important differences for some of the parameters detected (number of days with maximum and minimum air temperature, respectively equal to -56.5% and -50.7% in 2016 compared to 2017, mean precipitation and humidity +60.2% and +7.3% respectively).

Parole chiave

Bactrocera oleae, Temperatura, Precipitazioni, Olivicoltura, Regione Basilicata, Keywords

Bactrocera oleae, Temperature, Precipitation, Olive growing, Basilicata Region,

Introduzione

La qualità dell’olio Extra Vergine di Oliva è influenzata dalle tecniche di coltivazione e da quelle di molitura. Tuttavia, la mosca delle olive (Bactrocera oleae), fitofago chiave della coltura, può determinare, in annate sfavorevoli, forti danni produttivi e caratteristiche estremamente negative della qualità degli oli (Lacertosa et al, 2007). La temperatura è il fattore abiotico che più condiziona la mosca dell’olivo, i picchi massimi estivi limitano l’attività degli adulti, rallentano le ovodeposizioni e ostacolano lo sviluppo larvale, un inverno rigido, invece, può diminuire l’entità della popolazione svernante influenzando la sopravvivenza delle pupe nel terreno (Wang et al., 2009; Wang et al., 2013, Petacchi et al., 2015). Anche le precipitazioni hanno effetto sull’attività della mosca, in caso di stress idrico durante il periodo estivo la scarsa turgidità rende l’oliva meno recettiva all’ovodeposizione (Marchi et al., 2015). Peraltro le annate caratterizzate da un’anomala distribuzione delle precipitazioni e da temperature elevate influenzano gli indici di maturazione e l’andamento della cascola e quindi il periodo di raccolta ottimale (Paoletti et al., 2014).

Obiettivo della ricerca è stato valutare, per le varietà di olivo prevalenti in Basilicata e considerando il fitofago chiave della coltura, le interazioni tra fenologia delle piante, qualità delle produzioni ed andamento meteorologico.

Materiali e Metodi

Da un gruppo di aziende lucane, partecipanti ad Oliobiotech (progetto finalizzato al miglioramento della produzione olivicola), sono stati determinati i dati qualitativi dei frutti

(36 e 51 campioni rispettivamente nel 2016 e nel 2017) e

degli oli di oliva (79 e 149 campioni). Al momento della raccolta, nel biennio di osservazione, è stata analizzata la qualità delle drupe (peso, contenuto di umidità, indice di invaiatura, danno da B. oleae e consistenza della polpa). In particolare l’indice di invaiatura (compreso tra 0 e 7) è stato determinato pesando le olive delle otto classi di maturazione (indice di Jean), mentre il danno da B. oleae è stato calcolato sulle olive, rilevando le punture o le gallerie con o senza la presenza di larve.

Sono inoltre stati determinati acidità e perossidi su oli, rappresentativi della realtà olivicola lucana, tra cui quelli ottenuti dai campioni di olive analizzati. I dati di quattro stazioni agrometeorologiche (Melfi, Matera, Lavello e Metaponto) sono stati impiegati per rappresentare l’andamento climatico del biennio di studio e per effettuare simulazioni, su base esclusivamente climatica, del ciclo biologico di B. oleae, mediante un modello a cura del Laboratorio entomologico della Scuola Sant’Anna, Istituto Scienze della Vita di Pisa (Petacchi et al., 2015; Marchi et al., 2016).

Risultati e Discussione

In tabella 1 si riportano le caratteristiche qualitative dei frutti e degli oli di oliva nel biennio di osservazione. I risultati evidenziano i positivi risultati della produzione olivicola del 2017 rispetto a quella del 2016 sia per la migliore qualità dei frutti, sia per le caratteristiche qualitative degli oli. Infatti le drupe del 2017 non hanno mostrato danni da mosca dell’olivo, il danno da B. oleacea è stato infatti inferiore del 99,4% rispetto alla forte infestazione del 2016. Inoltre i frutti, sempre al momento della raccolta, risultavano più piccoli, con un minore contenuto di umidità, un maggiore indice di invaiatura e di consistenza della polpa (rispettivamente -12,7 -7,9 +13,6% e +15,6% per il 2017 rispetto al 2016).

Fig.1 - Caratteristiche chimiche degli oli analizzati (valore medio e deviazione standard)

Fig.1 – Chemical characteristics of olive oils (mean value and standard deviation)

Tab.1 - Caratteristiche qualitative dei frutti e degli oli Tab.1 - Qualitative characteristics of fruits and olive oils

Parametri qualitativi 2016 2017 2017 vs 2016 (%)

Peso drupa (g) 2,71 2,37 -12,73

Contenuto in acqua (%) 56,80 52,30 -7,92 Indice di invaiatura (I) 2,36 2,68 +13,65 Danno da mosca (%) 53,56 0,30 -99,43 Consistenza polpa (g) 221,42 256,0 +15,62 Acidità dell’olio (%) 0,79 0,26 -66,60 Numero di perossidi 14,54 8,71 -40,08 Anche la produzione di olio di oliva del 2017 ha beneficiato della ridottissima infestazione di B. oleae con parametri

chimici di acidità e perossidi ottimali ed inferiori del 66,6 e del 40,1% rispetto al 2016 (tabella 1 e figura 1).

In tabella 2 si riportano le caratteristiche climatiche del biennio di prova (valori medi per le quattro stazioni considerate), ove i dati di ciascun anno si riferiscono ad un periodo di osservazione che va da novembre a ottobre. I parametri climatici considerati evidenziano alcune delle caratteristiche differenziali delle due annate. Il 2016 si è contraddistinto, nel periodo invernale, per un minor numero di giornate fredde e valori maggiori di temperatura dell’aria rispetto al 2017 (rispettivamente -18,93 -54,32 -96,43% per le giornate fredde e +33,19% per la temperatura media). D’altro canto l’estate del 2016 ha presentato un minor numero di giornate calde ed una minore temperatura dell’aria (rispettivamente -19,06 -35,77 e -65,63% per le giornate calde e -8,67% per la temperatura media).

Tab.2 - Caratteristiche climatiche nel biennio di prova (valori medi per le quattro stazioni considerate)

Tab.2 - Climatic characteristics in the biennial trial period (mean values for the four agrometeorological stations)

Parametri climatici 2016 2017 2016 vs 2017 (%) N di GG Tmax>30 68,5 84,5 -18,93 N di GG Tmax>35 18,5 40,5 -54,32 N di GG Tmax>40 0,3 7,0 -96,43 Pioggia (mm) 737,6 460,4 +60,20 Umidità med (%) 66,1 61,5 +7,33 N di GG Tmin <+3 60,5 74,75 -19,06 N di GG Tmin <0 19,8 30,8 -35,77 N di GG Tmin <-3 2,75 8,00 -65,63 Tmed inverno 8,62 6,48 33,19 Tmed estate 23,53 25,76 -8,67 Tmed anno 15,33 15,41 -0,51

Il modello previsionale utilizzato ha evidenziato l’influenza delle temperature sull’infestazione di B. oleacea nel biennio considerato. Le marcate differenze climatiche tra i due anni hanno inciso sensibilmente sulla mortalità estiva (tabella 3), che nel 2017 rispetto al 2016 è aumentata da un minimo di 1.6 volte a Metaponto (area costiera) a un massimo di 3 volte a Melfi (area collinare interna). Peraltro il modello ha rilevato una ridotta incidenza sulle generazioni del fitofago (variabili da circa 4,5 nell’area costiera a circa 3,5 in quella collinare interna).

Tab.3 - Mortalità media giornaliera (1 Luglio - 31 Agosto) Tab.3 - Mean daily mortality (1 July - 31 August)

Anno Lavello Melfi Metaponto Matera

2016 8% 3% 8% 10%

2017 19% 9% 13% 23%

2017vs 2016 +2,4 +3,0 +1,6 +2,3

Per le precipitazioni e l’umidità relativa dell’aria il 2016 è risultato più piovoso ed umido rispetto al 2017 (rispettivamente del 60,2 e 7,3% per la pioggia e l’umidità dell’aria). In particolare il 2017 si è caratterizzato per un

lungo periodo siccitoso, a causa delle ridotte precipitazioni primaverili ed estive (figura 2).

Fig.2 – Precipitazioni stagionali (mm) nel biennio di prova (valori medi per le quattro stazioni).

Fig.2 - Seasonal precipitation (mm) in the biennial period (mean values for the four agrometeorological stations)

In figura 3, con grafico radar, si riassumono i principali parametri differenziali analizzati in questo lavoro tra le due annate, sia per le caratteristiche qualitative della produzione (drupe e oli), sia per i parametri climatici. Come evidente, questa rappresentazione grafica sintetizza ed evidenzia chiaramente le differenze rilevate tra il 2016 e il 2017.

Fig.3 - Grafico degli indici delle caratteristiche qualitative e parametri meteorologici del biennio di osservazione. Fig.3 - Index graph of qualitative characteristics and meteorological parameters of the biennial period.

Conclusioni

L’analisi climatica e quella condotta sulle drupe e sugli oli ha evidenziato una marcata differenza tra i due anni considerati. La differente qualità dell’olio deriva, ovviamente, dalla qualità dei frutti e principalmente dal parametro di infestazione da mosca delle olive; ciò ha permesso di ottenere una migliore qualità nel 2017.

L’analisi dei dati sembra quindi confermare l’influenza che i parametri termopluviometrici delle due annualità, ed in particolare le temperature estreme del periodo invernale e

di quello estivo, hanno avuto sul ciclo biologico del fitofago chiave. Peraltro anche il modello di previsione utilizzato e la bibliografia sull’argomento confermano l’importanza e l’influenza delle temperature estive, quale fattore abiotico limitante l’attività degli adulti, le ovodeposizioni e lo sviluppo larvale. Mentre l’inverno rigido può avere influenza sulla popolazione svernante. Anche la differente distribuzione delle precipitazioni ha avuto influenza su qualità, dimensione e maturazione dei frutti. Peraltro le scarse precipitazioni del 2017 possono aver determinato una scarsa turgidità delle olive rendendole meno recettive all’ovodeposizione della mosca delle olive. Ringraziamenti

a) Susanna Marchi e Ruggero Petacchi del Laboratorio entomologico della Scuola Sant’Anna, Istituto Scienze della Vita di Pisa, per le elaborazioni dei dati climatici con i modelli in uso presso l’Istituto per la progettazione e gestione delle reti di monitoraggio di B. oleae.

b) I tecnici del Servizio Agrometeorologico Lucano.

Bibliografia

Lacertosa G., Montemurro F., Scalcione E., 2007. Qualità degli oli di oliva in Basilicata e caratteristiche climatiche. Italian Journal of agrometeorology, 7: 44-45

Marchi S., Guidotti D., Ricciolini M., Petacchi R., 2015. Mosca delle olive: un modello previsionale per salvaguardare la qualità. L’Informatore Agrario, 6: 66-70. Marchi S., Guidotti D., Ricciolini M., Petacchi R. 2016.

Towards understanding temporal and spatial dynamics of Bactrocera oleae (Rossi) infestations using decade-long agrometeorological time series. International Journal of Biometeorology. 60: 1681-1694.

Paoletti A., Carluccio G., Rosati A., Alfei B., Perri E., Pannelli G., 2014. Come l’andamento meteo influenza le olive e l’olio. L’Informatore Agrario, 11: 59-63.

Petacchi R., Marchi S., Federici S., Ragaglini G., 2015. Large-scale simulation of temperature-dependent phenology in wintering population of Bactrocera oleae (Rossi). Journal of Applied Entomology,139: 496-509. Wang X.G., Johnson M.W., Danae K.M., Opp S., 2009.

Combined Effects of Heat Stress and Food Supply on Flight Performance of Olive Fruit Fly (Diptera: Tephritidae). Ann. Entomol. Soc. Am., 102: 727-734. Wang X.G., Levy K., Nadel H., Johnson M.W., Blanchet

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SPATIAL IDENTIFICATION OF CONSTRAINED ITALIAN AGRICULTURAL

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