Giannetti, Gli alcaloidi cadaverici o ptomaine e la loro im-
portanza nella tossicologia forense: discorso inaugurale pro- nunciato nella R. Università di Sassari il 4 novembre 1880 dal professore Carlo Giannetti, Sassari, Tip. G. Dessi, 1880.
della sua scuola, Sassari, Tip. Azara, 1866, e autore di al-
tre opere di vario genere.
11. Esperto di botanica, fisica, zoologia, autore di una
bibliografia eterogenea, ebbe l’incarico della Zoologia per il 1877-78 e della Fisica per il 1879-80. Partecipò al concorso di Botanica del 1888, classificandosi sesto con 30/50, cfr. G. Fois, “I concorsi dell’Ottocento” cit., p. 795. Le sue pubblicazioni palesano il desiderio di riven- dicare un ruolo accademico. Tra i suoi scritti: L. Mac- chiati, Studio delle metamorfosi progressive dell’uovo nei
vertebrati, Sassari, Tipografia Azuni, 1877; Id., Del terre- no coltivabile, Sassari, Dessì, 1878; Id., Una lettera sulla paleontologia, Sassari, Tipografia Azuni, 1878; Id., Or- chidee del sassarese che fioriscono dal febbraio al maggio,
Sassari, 1880; Id., Storia dell’Osservatorio meteorologico di
Sassari per cura del Direttore Luigi Macchiati, Sassari, Ti-
pografia Azuni, 1881.
12. Incaricato nel 1874-75, cfr. infra e L. Macchiati, Sto-
ria dell’Osservatorio cit.
13. E di altre completamente diverse sulla meccanica
molecolare, sulla meccanica agricola, sulle ferrovie. Ru- mi fu anche Direttore dell’Osservatorio meteorologico, cfr. infra, note 51-52.
14. Per l’elenco dei concorsi di Fisica dal 1879 al 1897
cfr. G. Fois, “I concorsi dell’Ottocento” cit., p. 794-795.
15. Adolfo Bartoli (Firenze1851-Pavia 1896). Con la
piena votazione di 50/50, conseguita nei concorsi del- l’Università di Sassari, per tutto il ventennio successivo, dai soli Bartoli e Mangiagalli, cfr. G. Fois, “I concorsi dell’Ottocento” cit., p. 794.
16. Dapprima all’Istituto Tecnico di Firenze, consegue
l’ordinariato all’Università di Catania e si trasferisce infi- ne a Pavia. Necrologio in Annuario dell’Università di Pa-
via per l’Anno Accademico 1896-97, pp. 111-115.
17. Cfr. G. Giuliani, F. Passera, “La Fisica in Italia 1890-
1940” cit., p. 9. Bartoli fu il primo, e l’unico prima del 1900, ad occuparsi di questo tema, inserito dagli Autori tra quelli di teoria importanti e trascurati della Fisica ot- tocentesca.
18. Di cui 79 sul “Nuovo Cimento”, l’organo ufficiale
della Società Italiana di Fisica, cfr. G. Giuliani, Il Nuovo
Cimento. Novant’anni di Fisica in Italia, Pavia, La Goliar-
dica Pavese, 1996, p. 25.
19. A. Bartoli, “Dimostrazione elementare di un teore-
ma relativo alla teoria del raggiamento dato dal Prof. R. Clausius”, in Il Nuovo Cimento, 6 (1879), 256-276. Si veda anche B. Carazza and H. Kragh, “Adolfo Bartoli and the Problem of Radiant Heat, in Annals of Science, 46 (1989), 183-194. Secondo Bartoli «l’ipotesi più sem- plice» è che la radiazione termica eserciti una pressione.
20. Per un esempio indicativo delle modalità approssima-
tive con cui potevano essere conferiti gli incarichi, cfr. L. Macchiati, Storia dell’Osservatorio Meteorologico cit., p. 22.
21. Alberto De Eccher-Dall’Eco (Trento 1842-1925).
Cfr. G. Fois, “I concorsi dell’Ottocento” cit., p. 794.
22. De Eccher tornò all’insegnamento nelle scuole supe-
riori di Firenze. Come Lovisato, in tarda età, partecipò al- la prima guerra mondiale. La Ditta Dall’Eco, i cui pro- dotti ebbero diffusione in tutt’Italia, acquistata nel 1894 dall’Ing. Giorgio Santarelli (il fondatore della Rivista scien-
tifico-industriale), confluì nel 1911 nelle Officine Galileo.
23. Cfr. infra, a proposito della Chimica.
24. Università degli studi di Sassari, Annuario per l’Anno 1. Ringrazio il prof. Antonello Mattone, che mi ha aiu-
tato generosamente in questo lavoro. Sono grata alla si- gnora Maria Antonia Delogu dell’Ufficio Affari Generali e al prof. Antonio Pietracaprina per la gentile disponibi- lità nel fornirmi dati e informazioni.
2. Come si deduce dal confronto dei numerosi dati rac-
colti in particolare nelle seguenti opere: G. Fois, “I con- corsi dell’Ottocento nell’Università di Sassari”, in Le
Università minori in Europa (secoli XV-XIX), a cura di
G.P. Brizzi e J. Verger, Soveria Mannelli, Rubbettino, 1998, pp. 772, 776-778; F. Obinu, I laureati dell’Univer-
sità di Sassari, 1766-1945, Roma, Carocci, 2002 (Colla-
na del Dipartimento di Storia dell’Università di Sassari, 9); Docenti, studenti e laureati della Facoltà di medicina e
chirurgia dell’Università di Sassari 1: 1765-1945, Sassari,
TAS, 1997.
3. In particolare nelle occasioni pubbliche di inaugura-
zione degli anni accademici, per esempio il rettore Roth: «I Professori che vengono in questa Università sono no- minati in seguito a concorso: ma nessuno ha l’obbligo di rinunziare ad essere trasferito altrove o a vincere altri concorsi. Giovi o non giovi questo passaggio, talora re- pentino, nessuna legge ad esso si oppone». Università degli studi di Sassari, Annuario per l’Anno Accademico
1908-09, Sassari, Tipografia Dessì, 1909, p. XXVIII. G.
Fois, L’Università di Sassari nell’Italia liberale: dalla Legge
Casati alla rinascita dell’età giolittiana nelle relazioni an- nuali dei rettori, Sassari, Centro interdisciplinare per la
storia dell’Università di Sassari, 1991.
4. G. Fois, “I concorsi dell’Ottocento” cit.; Ead., Storia
dell’Università di Sassari. 1859-1943, Roma, Carocci,
2000 (Collana del Dipartimento di Storia dell’Universi- tà degli Studi di Sassari, 4), pp. 289-291.
5. Ivi, p. 290.
6. G. Giuliani, F. Passera, “La Fisica in Italia 1890-1940”,
in Atti del Convegno “Una difficile modernità – Tradizioni
di ricerca e comunità scientifiche in Italia (1890-1940), Pa-
via, La Goliardica Pavese, 2000, p. 2.
7. Sul ritardo della fisica italiana rispetto agli studi sulla
struttura microscopica della materia e, per la pretesa pre- valenza della sperimentazione sulla teoretica cfr. O.M. Corbino, “I fondamenti sperimentali delle nuove teorie fisiche”, Discorso inaugurale letto nella Regia Università di Roma il 4 novembre 1909, in Conferenze e discorsi di
O.M. Corbino, Roma, 1938, pp. 21-22: «Non sembra,
adunque, lecito il ritenere che un più intenso lavoro spe- culativo, nello stato attuale della fisica, possa servire ad estendere il campo delle nostre conoscenze sulla natura dei fenomeni».
8. E nello specifico all’incarico presso l’Università di Sas-
sari, cfr. infra i casi di Bartoli e De Eccher, e l’importan- za della presenza di Bernini a Sassari. Sui rapporti tra fi- sici accademici e fisici delle scuole secondarie e sulla fondazione della SIF, cfr. G. Giuliani e F. Passera, “La Fi- sica in Italia” cit., p. 2.
9. Discorso sulle ultime leggi della natura letto dal prof. Lo-
renzo Corrado in occasione dell’apertura delle Sperienze di fisica nel Gabinetto della R. Università di Sassari, Sassari,
Tip. Azara, 1853.
10. Straordinario di Fisica nel biennio 1865-66 e 1866-
67, cfr. Prelezione dell’avvocato collegiato Giuseppe Tor-
chiani, professore straordinario di fisica nella Regia Univer- sità di Sassari, letta nell’anno scolastico 1866-67 agli allievi
Scolastico 1885-86, Sassari, Dessì, 1886, p. 10; Relazione
del Rettore della R. Università di Sassari, Prof. Pasquale Piga, nella solenne inaugurazione dell’anno scolastico 1885-86, 20 novembre 1885) Fois, p. 174.
25. Classificato secondo dopo Giuseppe Vicentini, cfr.
G. Fois, “I concorsi dell’Ottocento” cit., p. 794. Nato nel 1853, laureato in Fisica a Torino nel 1879, Assistente, poi Libero docente a Torino, Professore straordinario di Fisica sperimentale e Direttore del relativo Gabinetto a Sassari. ASUSS, vol. 56, Stati di servizio, ad nomen. Gu- glielmo è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni, in particolare su termodinamica, geofisica, elettricità.
26. Alcune pubblicazioni di Giovanni Guglielmo, relati-
ve al periodo della permanenza a Sassari: A. Naccari e G. Guglielmo, “Sul riscaldamento degli elettrodi nell’aria molto rarefatta: appendice alla nota”, in Nuovo Cimento, ser. 3. vol. 17, 1885; G. Guglielmo, Generalizzazione del
ponte di Wheatston; Modificazione dell’elettrometro a qua- dranti, Firenze, 1887; Id., Sul disperdimento dell’elettricità nell’aria umida, Atti della R. Accademia delle Scienze di
Torino, vol. 22, Torino, 1887; Id. Sulla causa dei fenome-
ni elettrici dei temporali, Firenze, 1887.
27. ASUSS, Domenico Mazzotto, Fascicoli docenti B 1
Facoltà Medicina (Fisica e Mineralogia) fasc. 105. Uni- versità degli studi di Sassari, Annuario per gli Anni Scola-
stici 1894-95, p. 6.
28. Università degli studi di Sassari, Annuario per l’Anno
Scolastico 1898-99, pp. 14-15.
29. Università degli studi di Sassari, Annuario per l’Anno
Scolastico 1899-1900, p. 13. Mazzotto diventò ordinario
nel 1900. Università degli studi di Sassari, Annuario per
l’Anno Scolastico 1900-01, p. 13.
30. Università degli studi di Sassari, Annuario per l’Anno
Scolastico 1907-08, p. 10. Mazzotto svolse quasi tutta la
sua carriera a Modena, dove, dal 1916 al 1918, ricoprì anche l’incarico di presidente della Società dei Naturali- sti e Matematici.
31. D. Mazzotto, Telegrafia e telefonia senza fili, Milano,
Hoepli, 1905 (Biblioteca dell’Elettricità, 21), con circa 500 pagine, subito tradotto anche negli Stati Uniti e in Germania. Fra le pubblicazioni edite durante il periodo di permanenza a Sassari: D. Mazzotto, La relazione di
Maxwell fra le costanti elettriche del legno d’abete, Roma,
Tipografia R. Accademia dei Lincei, 1897, (Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, vol. 6., ser. 5); Id., “Sul periodo di vibrazione dell’apparato di Lecher con appendici ai fi- li secondari: determinazione teorica”, in Il Nuovo Cimen-
to, vol. 6, ser. 4, 1897; Id., Sulla conduttività elettrica del legno d’abete, Roma, Tipografia R. Accademia dei Lincei,
1897, (Rendiconti della R. Accademia dei Lincei, Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, vol. 6, ser. 5, fasc. 5); Id., Sulla doppia rifrazione elettrica del legno, Ro- ma, Tipografia R. Accademia dei Lincei, 1897, (Rendi- conti della R. Accademia dei Lincei, Classe di scienze fi- siche, matematiche e naturali, vol. 6, ser. 5, fasc. 3), Id., “Sulle vibrazioni primaria e secondaria dell’apparato di Lecher”, in Il Nuovo Cimento, vol. 7, ser. 4, 1898.
32. Di tali rapporti si trova diretta testimonianza nel
Fondo Augusto Righi, serie Corrispondenza, conservato
presso l’Archivio dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. Si tratta di una ventina di lettere inviate a Righi da parte di docenti di Fisica a Sassari, dal 1896 al
1915. Augusto Righi (Bologna 1850-1920), dal 1889 docente di Fisica a Bologna, fu socio dell’Accademia dei Lincei, membro di numerose istituzioni scientifiche ita- liane e straniere, senatore per meriti scientifici e più volte candidato al Nobel. La sua opera abbraccia un campo vastissimo (studi sui condensatori, sull’elettroforo, sui dielettrici e sulle scintille elettriche, sui fenomeni ottici e magneto-ottici, sull’isteresi magnetica, sullo studio delle radiazioni elettromagnetiche, lo stesso ambito di Marco- ni). Sul “realismo” di Righi e le posizioni filosofiche ed epistemologiche dei fisici italiani cfr. G. Giuliani, Il
Nuovo Cimento cit., pp. 54 ss.
33. Archivio dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta
dei XL, Fondo Augusto Righi, serie Corrispondenza, lettere 790-797, Domenico Mazzotto a Augusto Righi. La serie
inizia con una richiesta degli estratti dei lavori di Righi, in particolare quelli pubblicati negli Atti dell’Accademia di Bologna, data la difficoltà di Mazzotto di tenersi ag- giornato considerato «lo stato poco florido di questa Bi- blioteca Universitaria, che manca, oltre che di queste di tante altre pubblicazioni interessantissime» (Lettera 790, 24 ottobre 1896). La corrispondenza assume un carattere scientifico, vertente sugli argomenti di cui Mazzotto si sta occupando in quel periodo: la trasmissione delle onde nel legno e in altri materiali, il modo di misurare il valore della costante dielettrica, le differenze di velocità e con- duttività, con ampia descrizione di esperienze e calcoli su cui richiede un parere prima della pubblicazione (Lettere
791-793, 22 marzo-3 aprile 1897). In seguito il rapporto
sembra assumere un tono più confidenziale, pur rima- nendo sempre viva la deferenza di Mazzotto nei confron- ti del grande Fisico: Mazzotto ringrazia Righi che lo in- coraggia a superare una fase difficile e a sperare in un prossimo riconoscimento del suo lavoro (Lettera 794, no- vembre 1905), gli chiede appoggio per il concorso di Modena (Lettera 795, 6 maggio 1906), e lo ringrazia per il suo intervento fondamentale. «E perché Ella mi deve perdonare tante cose, mi perdoni anche una audace liber- tà che mi sono presa di inviarle qualche bottiglia di vino sardo che gode qui una certa rinomanza. Comprendo es- ser questo un modo troppo banale per attestarle la mia riconoscenza, ma siccome dice il proverbio “in vino veri- tas”, così, sia pure salutando il vero senso del proverbio, serva il vino ad attestarle la verità e profondità dei senti- menti sopra espressi» (Lettera 796, 25 maggio 1906).
34. Arciero Bernini (Correggio 1876-Genova 1955) è
docente di Fisica negli Istituti tecnici di Perugia, Sassari, Pavia e, dal 1920, Genova. Nel 1912 ottiene la libera docenza ed è incaricato dell’insegnamento della Fisica, negli anni Venti, nelle Università di Genova e di Ferrara. Pubblica circa sessanta lavori (la metà sul Nuovo Ci- mento) a carattere sperimentale e teorico, ricerche di acustica e telemetria applicate alla tecnica militare e arti- coli didattici. Una trentina di lettere a Righi attestano i rapporti amichevoli tra i due, confermati dal tono diret- to e dagli argomenti scelti. Archivio Accademia nazionale
delle Scienze detta dei XL, Fondo Augusto Righi, serie: Cor- rispondenza, UA 26, Bernini Arciero, Lettere di Bernini a Righi, relative al periodo della sua permanenza a Sassari:
nn. 119-125, 129-131, 134.
35. Ivi, Lettera 119, 1 ottobre 1908.
36. Ivi, Lettera 131, s.d. (ma 1908). Si veda anche Lettera
129; s.d. (ma 1909), Lettera 125 del 29 novembre 1910.
37. Ivi, Lettera 131, s.d. (ma 1908).
38. Alfonso Pochettino (Roma 1876-Genova 1953), fu
libero docente a Roma, titolare di cattedra a Sassari nel 1908, ordinario nel 1911, Università degli studi di Sas- sari, Annuario per l’Anno Scolastico 1911-12, Sassari, Tip. Dessì, p. XV. Passò nel 1915 a Genova, mentre dal 1917 al 1947 fu direttore dell’Istituto di Fisica di Torino. So- cio di numerose Accademie e Società, fu Rettore del- l’Università di Torino dal 1924 al 1928. Nella sua lunga carriera si occupò di svariati ambiti di studio, pubblican- do circa quaranta lavori, molti dei quali a carattere di-
dattico. In particolare nel periodo sassarese pubblicò: A. Pochettino, Sulla birifrangenza della sostanza corticale dei
peli animali: Nota II, Roma, Tip. R. Accademia dei Lin-
cei, 1913; Id.,Su gli elementi cinetici molecolari dei vapori dei composti isomeri, Pisa, Stab. Tip. Toscano, 1914; Id., Il principio della entropia: discorso pronunziato il 22 no- vembre 1913 per la solenne inaugurazione degli studi nella R. Università di Sassari dal prof. Alfredo Pochettino, Sassa-
ri, Dessì, 1914 e Università degli studi di Sassari, An-
nuario per l’Anno Scolastico 1913-1914, Sassari, Tip.
Dessì, 1914, pp. 17-62.
39. Archivio Accademia nazionale delle Scienze detta dei
XL, Fondo Augusto Righi, serie: Corrispondenza, UA 306, lettera 920, A. Pochettino a A. Righi, 9 febbraio 1915.
40. Università degli studi di Sassari, Annuario per gli
Anni Scolastici 1917-18 e 1918-19, p. 22.
41. Università degli studi di Sassari, Annuario per l’Anno
Scolastico 1920-21, p. 44. Campetti, nato nel 1866, di
scuola pisana, passerà a Siena e poi definitivamente a Pa- via; ASUSS, Fascicoli docenti, b 2, cartella n. 53. Augu- sto Occhialini (1878-1951) otterrà il trasferimento a Sie- na e sarà poi, dal 1929 al 1951, a Genova. È noto anche per essere il padre del famoso fisico Giuseppe Occhialini.
42. ASUSS, Fascicoli docenti, b 4, cartella n. 184; Uni-
versità degli studi di Sassari, Annuario per l’Anno Scola-
stico 1926-27, pp. 160, 162. La Kahanovicz era nata in
Polonia nel 1895 e aveva insegnato a Roma in un istitu- to secondario. Si occupò principalmente di fenomeni meteorologici e di metalli, con numerose pubblicazioni,
ivi, pp. 222-223. A Sassari fu incaricata anche dell’inse-
gnamento della Chimica Fisica.
43. Università degli studi di Sassari, Annuario per gli An-
ni Accademici 1934-35, Sassari, Tipografia operaia, p.
220, e Università degli studi di Sassari, Annuario per gli
Anni Accademici 1941-42 / 1942-43, Sassari, Gallizzi,
1943, p. 138.
44. ASUSS, Registro del Personale dei Professori della Regia
Università di Sassari, vol. 56 II, ad nomen. Volta Alessan-
dro di Luigi, nato a Como il 14 febbraio 1849, laureato a Pavia nel 1868, era stato professore reggente di Fisica nel R. Liceo di San Remo. Nel 1876 (anno in cui nasce il fi- glio Luigi, poi famoso fisico) si trasferisce al Liceo di Pavia e successivamente al Liceo Manzoni di Milano. È anima- tore e redattore della rivista L’Elettricità. Su Alessandro e Luigi Volta cfr. L. Schiavone, Storia dell’Osservatorio astro-
nomico di Torino attraverso le fonti bibliografiche ed archivi- stiche, Università degli studi di Torino, a.a. 1991-92.
45. L. Macchiati, Storia dell’Osservatorio cit., testo a ca-
rattere fortemente soggettivo. Luigi Macchiati fu incari- cato dell’insegnamento della Fisica nel 1879-80.
46. Ivi, cap. I, p. 5. 47. Ivi, p. 8.
48. Ivi, p. 9, 11, 12. Il Comune mette a disposizione £
3000. cfr. anche Archivio Storico del Comune di Sassari, Cat. 9, Classe 5, Università di Sassari 1859-1882, G. Fois, “Gli anni “difficili” dell’Università di Sassari” cit., p. 56.
49. In realtà le prime osservazioni vennero effettuate con
i pochi strumenti disponibili, barometro e termografo, tentando di adattare gli spazi disponibili, non rispon- denti alle prescrizioni internazionali. Le rilevazioni dove- vano essere effettuate tre volte al giorno alle 9 antimeri- diane, alle 13 e alle 9 di sera. ivi, p. 14.
50. Ivi, pp. 12, 15.
51. Rumi pubblica diversi articoli di divulgazione scienti-
fica, in particolare S.A. Rumi, “L’esperienze col telefono Righi a Pavia”, in La Stella di Sardegna, periodico popolare
settimanale, n. 6/1878, pp. 238-239; 251-252; 261-262;
Id. “L’uso dei barometri e i pronostici meteorici”, pp. 263-264; Id. “I pronostici del tempo”, n. 7/1878, pp. 411-412. Si tratta di uno degli inserti volti a illustrare i progressi della scienza, presenti nella rivista diretta da En- rico Costa. Nello stesso periodo vengono svolte pubbli- che lezioni di argomento scientifico nella “grand’Aula dell’Università”, pubblicizzate sui giornali, cfr. la “Crona-
ca di città”, in La Stella di Sardegna, nn. 35, 40, 43, del 1878, 12 del 1879, e ASUSS, vol. 6, IV, Relazione gene-
rale sull’esito degli studi della Regia Università di Sassari nell’anno scolastico 1876-77, cfr. G. Fois, “Gli ‘anni diffi-
cili’ dell’Università di Sassari”, in L’Università di Sassari
nell’Italia liberale cit., p. 57.
52. Rumi, rimasto l’Osservatorio senza appannaggio e
senza direttore tentò di spostare l’Osservatorio presso l’Istituto Tecnico. Dopo la breve permanenza a Sassari di Bartoli, l’incarico passava in modo ufficioso a Macchiati, mentre venivano istituiti anche il «servizio meteorico de- cadico, agrario» da Sassari e dal nuovo Osservatorio di Cagliari, e quello «meteorico internazionale» solo da Sas- sari, sede più importante. Il lavoro di Macchiati offre vi- vide descrizioni sulle modalità di rilevamento dei dati in laboratorio e sul campo e sul tipo di reclutamento di uo- mini di fiducia sul territorio per il rilevamento dei tem- porali, Storia dell’Osservatorio cit., pp. 27 ss.
53. Per esempio su La Nuova Sardegna del 1901, a parti-
re dal gennaio, dapprima con cadenza bisettimanale, poi pressoché quotidiana, si pubblica la rubrica Osservatorio
Meteorologico della R. Università.
54. Notizie sui fondi stanziati nel 1886 dal Ministero
d’Agricoltura, Industria e Commercio e sull’iniziativa di Valente in Annuario dell’Università degli Studi di Sassari a.s. 1886-1887; G. Fois, “Gli anni difficili” cit., p. 56.
55. Per un breve periodo l’Osservatorio trovò una diversa
sistemazione, cfr. E. Costa, Sassari, Sassari, Gallizzi, 1992, p. 630: «Verso la metà di Aprile [1883] funzionò di nuo- vo l’Osservatorio meteorologico, rimodernato dal prof. Valenti (sic). Fu adattato nell’ex Convento degli Scolopi».
56. Le cattedre di Chimica generale e farmaceutica ven-
gono istituite nel 1826, ASUSS, Carte Reali, (1765-
1857) cc. 134-136. Sui primordi dell’insegnamento della
Chimica all’Università di Sassari si veda P. Cau, “Mezzo secolo di chimica nell’ateneo sassarese (1826-1877) gli spazi, gli strumenti, gli uomini del laboratorio”, in Atti
del VI convegno nazionale di storia e fondamenti della chi- mica (Cagliari, 4-7 ottobre 1995), pp. 361-363, e in
particolare sui primi docenti e sui trattati di Iddochio e Maninchedda, Id., “I primi cinquanta anni di chimica all’Università di Sassari”, in Le Università minori in Eu-
ropa cit., pp. 815-828.
57. Per Vallero e Grimaldi, ASUSS, Sds, Ad Vocem, e P.
Cau, “I primi cinquanta anni” cit., pp. 822-823, 825. Alcuni argomenti di studio di Grimaldi: A. Grimaldi,
Sulla generazione spontanea: lezione del prof. A. Grimaldi recitata il 10 giugno 1868 nell’Università di Sassari, Sassa-
ri, Tip. G. Dessi, 1868; Id., “Sulla decomposizione del- l’acido silicico per mezzo delle foglie e della luce solare”,
Annali di chimica applicata alla medicina cioè alla farma- cia, alla tossicologia, all’igiene, alla fisiologia, alla patologia e alla terapeutica, serie 3, vol. 51, fasc. 2, 1870.
58. Storia della chimica in Italia, a cura di A. Di Meo,
Roma, 1996; Atti del Convegno nazionale di storia e fon-
damenti della chimica, voll. 1-11, Torino, 1985-2005; L.
Cerruti, Bella e potente: la chimica del Novecento tra scien-
za e società, Roma, Editori Riuniti, 2003, P. Cau, “I pri-
mi cinquanta anni” cit., p. 817.
59. Francesco Selmi (1817-1881), uno dei fondatori del-
la chimica colloidale, eccellente tossicologo, estromesso dalle sedi di Pisa e Torino, aveva ottenuto la sua prima cattedra solo nel 1867, a Bologna.
60. C. Giannetti e A. Volta, “La macchina di Holtz ado-
perata a produrre ozono”, in Annali universali di medici-
na e chirurgia, serie 1, vol. 231, 1875, fasc. 691.
61. A. Corona, C. Giannetti, “Sugli alcaloidi o ptomai-
ne di Selmi”, in Annali universali di medicina e chirurgia, serie 1, vol. 256, fasc. 4, aprile 1881.
62. Anno in cui poi sarà docente Antonio Selmi. C.
Giannetti, Gli alcaloidi cadaverici o ptomaine e la loro im-
portanza nella tossicologia forense: discorso inaugurale pro- nunciato nella R. Università di Sassari il 4 novembre 1880 dal professore Carlo Giannetti, Sassari, Tip. G. Dessi, 1880.
minerali finora trovate nelle granuliti di Cala Francese al- l’isola della Maddalena: memoria del prof. Domenico Lovi- sato, Roma, Reale accademia dei Lincei, 1913.
97.Relazione del Rettore della Regia Università di Sassari