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1. Contratto per la direzione della Stamperia del Seminario di Padova

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22 Agosto 1808

Condizioni colle quali il Direttore D. Giuseppe Furlanetto ha accettata la direzione della Stamp.a Il qui sottoscritto accetterà la Direzione della Stamperia del Semin.o alle seguenti condizioni

1a. Conserverà il titolo e il posto di Maestro di Lingue Orientali coll’appuntamento di D.ti corr.ti cinquanta, e farà scuola nei giorni ed ore che verranno in seguito stabilite.

2a. Avrà altri simili D.ti cinquanta a titolo di Direttore della Stamperia, oltre al profitto che gli potesse ridondare dalle correzioni che gli saranno pagate in ragion di due terzi della già fissata tariffa.

3a. Gli sarà concesso a compagno per la correzione tipografica il Maestro Borriero che avrà pure D.ti cinquanta corr.ti oltre al profitto delle correzioni che gli saranno pagate in ragion di un terzo della tariffa, e che inoltre dovrà attendere a corredare di prefazioni, di note, di indici ecc, e a collazionare colle migliori moderne edizioni que’ Classici che si stamperanno ad uso del semin.o, e quelli ancora che si giudicherà opportuno di stampare per formar un’intera collezione di Classici latini e greci, quando però le circostanze del semin.o lo permetteranno.

4a. Gli si procurerà una Cappellania quotidiana nella Chiesa del Semin.o onde scansargli quella perdita di tempo che farebbe celebrando la S. Messa fuori di casa.

5a. Gli sarà corrisposta una copia di tutti i libri che si andranno imprimendo nella Stamperia.

6a. Avrà autorità di sorvegliare alla buona condotta del Proto, le cui obbligazioni verranno chiaramente esposte in un’apposita scrittura da regolarsi quanto prima.

7a. Avrò simile autorità sui Compositori, Torcolieri e Magazziniere, che potrà licenziare o per qualche tempo a modo di correzione, o per sempre in caso di qualche loro grave mancanza coll’intelligenza del Sigr. Rettore in quest’ultimo caso. 8a. Prima che gli sia affidata la sud.a Direzione sarà fatto un Inventario e Stima di tutti affatto gli oggetti che costituiscono la Stamperia coll’intervento del presente Direttore, di Lui, e del Proto. Si farà pure un Inventario di tutto ciò che trovasi nei magazzini di ragione del Semin.o, e un altro simile di ciò che appartiene alla Società.

Accordare le sud.e condizioni il Sottoscritto si obbliga

1° A invigilare su tutto ciò che spetta in qualunque modo alla Stamperia. 2° A far tutte le spese che appartengono direttamente, o indirettamente alla sud.a 3° A regolare tutti i contratti che occorressero per le stampe dei libri de’ Particolari.

4° A leggere attentamente prima di consegnare ai Compositori tutti i Mss. che verranno proposti alla stampa; e ciò non solo per vedere se convenga o no stamparli, ma anche per ridurli ad un’uniforme ortografia si latina che italiana o francese, e far correggere agli Autori gli sbagli ch’esser si potessero.

5°. A non permettere che si stampo alcuna cosa senza aver prima corretto la prova di torchio. 6° A tenere un esatto registro delle spese, e degli utili della Stamperia.

7° A invigilare a parte sulla vendita dei libri, carta, inchiostro, penne ecc. ad uso dei Seminaristi, e anche degli Esteri. 8° A tenere corrispondenza colla Società in Venezia, e a portarsi colà per rivedere i conti, o per altri oggetti ogni qual volta occorresse, a spese peraltro della cassa della Stamperia.

# 22 Agosto 1808 G. Furlanetto

2. Contratto tra Giuseppe Furlanetto e Ambroise Firmin Didot

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N° 7403

Repertorio Notarile Regno Lombardo-Veneto

Correndo l’anno dell’era cristiana 1843. millecentoquarantatre giorno di mercoledì 9 nove del mese di Agosto. In nome di Sua S*era apostolica Imperiale Austriaca nonchè d’Ungheria e Boemia e Reale Maestà Ferdinando Primo.

Costituiti personalmente alla presenza di me Notajo residente in questa R. Città di Padova e degl’infrascritti testimonj a me Notajo noti. Il Sig.r Cav. Ambrogio Firminio Didot del fu Firminio tipografo e librajo Dour.te nella Città di Parigi capital del Regno di Francia.

Il Sig.r Abate Giuseppe Furlanetto del fu Sante Sarcedote dom.to in questa città sulla Riviera di S. Sofia. Ambedue essi comparenti a me Notajo noti, stipulano fra essi il seguente Contratto.

Essendosi determinato il sud.o Sig.r Cav. Didot di appoggiare la nuova compilazione del Lessico Latino del Forcellini al Sud.o Sig.r Ab. Furlanetto, il quale è persuaso di assumere l’incarico, si sono essi convenuti alle seguenti condizioni. Primo. Il Sig.r Ab. Furlanetto si obbliga di rifondere tutti gli articoli del detto Lessico dietro le norme accennate nella lettera a lui diretta da Parigi dal Sig.r Cav. Didot agli 8. Giugno dell’anno in corso 1843 quarantatre, e secondo il Saggio in essa lettera incluso, della voce acerbus, di aggiungervi quelle nuove voci e frasi, e di farvi quelle correzioni e rettificazioni ch’egli crederà opportune, affinché l’opera riesca molto migliore di quello che trovasi nell’ultima edizione da lui eseguita nella Tipografia del Seminario di Padova negli anni 1827 ventisette e 1831 trentuno.

Secondo. Lo stesso Sig.r Ab. Furlanetto s’impegna di consegnare il suo lavoro dentro lo spazio di tre anni oggi cominciati onde poi il Sig.r Cav. Didot possa effettuare per conto suo ed a sue spese la edizione a Parigi.

Terzo. Sig. Cav. Didot somministrerà prontamente al Sig.r Ab. Furlanetto que’ libri che questi gli chiederà collo sconto del trenta 30 % sul prezzo librario per quelli del di lui negozio, e del 20 venti % per quelli di altro negozio, e fino alla somma di Franchi cinquemille 5000 e ciò per quei libri che fossero da ritiarsi dalla Francia, dalla Germania e dall’Inghilterra, restando al pensiero dell’autore a provvedersi quelli dell’Italia.

Quarto. Il Sig.r Cav. Didot pagherà al Sig.r Abate Furlanetto la somma anticipata di franchi quattrocento 400 ad ogni bimestre cominciando quest’oggi, sicchè alla fine dei tre anni suddetti ne risulti oltre quella pe libri somministrati la somma di franchi settemille duecento 7200 li quali saranno impiegati a compenso di due o tre collaboratori, che lo stesso Autore si scieglierà, a ciò senza obbligo di render conto per la spesa sostenuta per li medesimi.

Quinto. Finalmente il Sig.r Cav. Didot alla consegna dell’intero lavoro pagherà al Sig.r Ab. Furlanetto la somma di franchi duemilla 2000 e alla scadenza di ogni semestre una somma uguale, sicchè nei tre anni consecutivi ne ridondi la complessiva di altri franchi dodicimille 12000 li quali serviranno di saldo e di compenso del lavoro conseguito.

Sesto. Resta spiegato che durante la stampa dell’opera debbasi spedire da Parigi a =A FD = Furlanetto= a Padova, e rispedire da Padova a Parigi le prove tipografiche franche di porto tanto da Parigi ai confini quanto dai confini a Padova, impegnandosi il Sig.r Abate Furlanetto di soddisfare le spese di porto dai confini a Padova, e da Padova ai confini dal successivo suo consenso, e ciò perchè siano da lui fatta la conveniente correzione.

Settimo. Finita la stampa dell’opera il Sig.r Cav. Didot consegnerà all’I.R. Censura di Padova sei esemplari del Lessico per la ottenuta licenza della stampa in estero stato, ed altri sei esemplari in dono all’Autore ch’ egli distribuirà al Sig.r Cav. Borghesi e ad ognuno dei collaboratori.

Ottavo. Dentro il prossimo mese di Ottobre il Sig.r Abate Furlanetto compilerà nove apposti articoli riguardanti un nome sostantivo, ed un aggettivo, un pronome, un verbo, un participio, un’avverbio, una proposizione, una congiunzione ed una interjezione, e spedirà questo Saggio a Parigi al Sig.r Cav. Didot, il quale esaminatolo, e fatto esaminare da persone intelligenti, lo spedirà a Padova colla sua approvazione, o con quelle modificazioni che saranno credute convenienti, dietro le quali l’Autore regolerà il suo lavoro del Lessico.

Egli poi attende di allestire questi articoli dentro il mese di Ottobre p.c., onde avere il tempo necessario di ricevere da Parigi i libri già ordinati, consigliarsi col Sig.r Cav. Borghese intorno alla compilazione del Lessico e conoscere ciò che questi fosse disposto di somministrare pel miglioramento del Lessico sud.o al quale oggetto il Sig.r Abate Furlanetto recherà al principio del prossimo Settembre a S. Marino, onde convenirsi col sud.o Cav. Borghesi e far poi trascrivere a sue spese quanto gli verrà dal medesimo somministrato.

Nono. Il Sig.r Abate Furlanetto s’impegna di soggiungere nel Lessico ad ogni voce latina la corrispondente greca, ed italiana, lasciando al Sig.r Cav. Didot la cura di farvi apporre la relativa Francese, Inglese e Tedesca.

Decimo. Sarà libera facoltà al Sig. Cav. Didot d’incaricare persona apposita che osservi di tratto in tratto se il lavoro del Lessico procede presso il Sig.r Ab. Furlanetto colla celerità relativa al tempo che questi si è prefisso per compierlo.

Undecimo. Se piacerà alle parti contraenti sarà aggiunto al fine del Lessico un’indice etimologico delle voci latine comprese nel medesimo, e un trattato delle desinenza delle voci stesse. Per questi due lavori seguirà un particolare accordo tra le sud.e parti contraenti.

Duodecimo. Per cauzione del Sig.r Cav. Didot resta determinato che i libri da lui consegnati al Sig.r Ab. Furlanetto rimarranno di proprietà del primo fino alla consegna di tutto il lavoro, e che le somme dallo stesso pagate all’Autore saranno cautelate sull’intera raccolta de libri già posseduta dal medesimo.

Decimoterzo. In capo di qualunque controversia resta convenuto per patto espresso che sarà decisa dai tribunali competenti alla persona del S. Ab. Furlanetto, rinunciando il Sig.r Cav. Didot al suo Foro personale e sottoponendosi alla giurisdizione dei tribunali civili del luogo, in cui si è stipulato il contratto.

Decimoquarto. Tutti li pagamenti sopra indicati si faranno dal Sig.r Cav. Didot in monete d’oro al corpo di tariffa escluso rame carta, monetata o cedole, benchè avessero corpo e venissero dalle Leggi prescritta la loro accettazione come danaro sonante.

Decimoquinto. Le spese dell’atto presente saranno a carico del Sig.r Cav. Didot. Ho menzionate le Parti dell’efficacia dell’atto presente, e delle Leggi nell’argomento.

Fatto in questa R. Città di Padova capoluogo della Padovana Provincia e pubblicato da me Notajo colla lettura a chiara intelligibil voce alle parti presenti li due infrascritti testimonj nel mio casino sovraposto ai miei giardini nell contrada di Vanzo in una stanza a pepiano riguardante gli orti essendo presenti il N.to R.o D.n Antonio Malucello del fu Gio. Sacerdote, e posidente abita a S. Rosa ed il M.to R.do Sig.r. D.n Vincenzo Devit del fu Gio. Prof.re abita nel Seminario Vescovile ambidue testimonj maggiori d’età, a partecipo, delli diritti civili noti avuti e pregati, li quali unitamente alle parti, ed a me Notajo si sono sottoscritti

=Ambrogio Frimon Didot affermo = Giuseppe Furlanetto = D:n Antonio Malucello testimone = D: Vincenzo D:r Devit Professor test.o = Antonio D.r Piazza del fu Gio. Maria Notajo res.e in Padova.

Coll:° GGorgo

La presente copia d’Ufficio autentica è conforme all’originale esteso in bollo da £ 60 in questo archivio esistente fra li rogiti del defunto Notajo di Padova Ant.o D.r Piazza fu Gio. Maria. In fede di che dal sott.o collazionata e firmata, viene munita del sigillo d’e**.o, e rilasciata al Sgr. Eugenio Drigo verso pagamento delle relative tasse come da Boll.a ****

Dall’I.R. Archivio Generale Notarile Padova 30 giugno 1849

2. Il carteggio di Giuseppe Furlanetto: corrispondenti e librai

L’abate Furlanetto aveva intessuto una fitta rete di conoscenze e amicizie, ne è testimonianza la

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