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13 Appendice II: terminologia

Nel documento 8- FOTOVOLTAICA 242I (pagine 91-94)

13.1 Terminologia generale

Celle fotovoltaiche (o solari)

Lamine cristalline rotonde o quadrangolari, solita- mente di silicio. Non appena sono esposte alla Iuce, vi si Iiberano degli elettroni. Se i contatti sul Iato superio- re e inferiore della cella sono connessi tra Ioro attra- verso un carico, si verifica un passaggio di corrente. I contatti sul Iato superiore e inferiore prelevano que- sta corrente. I processi che si instaurano cosí sono detti fotovoltaici, dato che si tratta di una produzione di tensione (voltaica) mediante particelle Iuminose (fotoni).

Moduli fotovoltaici (o solari)

Unità incapsulate, contenenti una o piú celle fotovol- taiche interconnesse e protette dagli agenti atmosfe- rici mediante una Iastra frontale trasparente. I moduli sono dimensionati per durare circa 30 anni; la garan- zia per Ie prestazioni elettriche specificate e solita- mente di 10 anni.

Rendimento

E il rapporto tra I’energia elettrica generata e l’ener- gia solare incidente sui moduli fotovoltaici. II rendi- mento viene di regola espresso come percentuale; esso diminuisce con I’aumento della temperature. Con celle al silicio cristallino si e ottenuto in laborato- rio un rendimento di conversion del 24%. Le celle amorfe, con un rendimento del 10% al massimo, rag- giungono valori decisamente minori. Contrariamente a quanto accade con Ie celle cristalline, il rendimento delle odierne celle amorfe diminuisce con I’andar del tempo. II rendimento massimo, di oltre il 30%, viene raggiunto dalle costose cellule a giunzioni multiple (dette anche celle tandem).

II simbolo greco utilizzato per il rendimento è n.

Durata media o tempo di vita

Anni durante i quali un impianto fotovoltaico genera la potenza specificata. Le componenti critiche di un im- pianto sono Ie batterie e, a dipendenza della tecnica, Ie celle fotovoltaiche. Una batteria solare dura da 5 a 10 anni, secondo il tipo di esercizio e di manutenzio- ne cui e sottoposta. Le celle cristalline sono talvolta accompagnate da garanzie fino a 10 anni, Una delle difficoltà principali delle celle amorfe è ancor oggi ravvisabile nel Ioro breve tempo di vita.

Impianti fotovoltaici

La Ioro potenza spazia oggi tra pochi watt e alcuni megawatt. Tutti hanno in comune una grande affida- bilità come pure un esercizio e una manutenzione poco onerosi.

Componenti del sistema

Elementi necessari per comporre un impianto foto- voltaico, segnatamente: moduli fotovoltaici, regolato- ri di carica, batterie, regolatori di scarica, ondulatori, cassette terminali, dispositivi di protezione dai fulmi- ni, supporti ecc.

Collettori ibridi

Sistemi atti a produrre sia calore sia energia elettrica.

Accumulatori

La corrente fotovoltaica è stoccata in batterie, da dove viene prelevata in caso di bisogno. Altri sistemi, quali p.e. i volani, sono molto costosi.

Corrente continua

Le celle fotovoltaiche generano corrente continua, per cui è opportuno che anche la batteria d’accumulo Iavori a corrente continua (poli positivo e negative). Per gli impianti ubicati in zone remote si consigliano utilizzatori a corrente continua. Volendo non dimeno allacciare apparecchi a corrente alternata si rende necessario un ondulatore, che provvederà a trasfor-

mare la corrente continua in corrente alternata.

Corrente di rete

La corrente elettrica nella rete svizzera cambia di po- Iarità 100 volte il secondo. Volendo immettere nella rete pubblica la corrente fotovoltaica che non viene subito consumata è necessario convertire mediante un ondulatore la corrente continua delle celle fotovol- taiche in corrente alternata. I problemi inerenti alla si- curezza sono tecnicamente risolvibili; ció che per contro impedisce una Iarga diffusione di simili im- pianti con allacciarnento alla rete e I’elevato costo di produzione della corrente.

Potenza

Lavoro compiuto per unità di tempo. II motore di un’automobile dispone p.e. di una determinata po-

Appendice II: terrninologia

tenza, indipendentemente dal fatto che sia posteg- giato o in moto. Se per un impianto fotovoltaico sono date la tensione (U) in volt e la corrente (1) in ampere, ne risulta una potenza in watt (W), corrispondente al prodotto della corrente moltiplicata per la tensione. 1000 watt sono 1 chilowatt (kW).

Energia

É la capacità di fornire Iavoro meccanico. Se un’auto- mobile e in moto per un determinato periodo di tempo consuma energia (benzina). Se un impianto elettrico con la potenza (P) è in funzione per un determinato tempo (t), genera o consuma un’energia pari a P per t. L’units di misura si chiama wattsecondo (Ws) o joule (J). Per I’uso nella pratica, il tempo è solitamente indi- cato in ore e non in secondi, cosicchè i dati sull’ener- gia sono forniti in wattora (Wh). 1000 Wh danno un chilowattora. (kWh). Questa è la grandezza di cui si servono Ie aziende elettriche per fatturare I’energia all’utenza. Un chilowattora di energia corrisponde p.e. alla potenza consumata da una stufa di 1 kW nel giro di un’ora.

13.2 Terminologia accumulatori

Tipo di accumulatori: Caratteristiche:

● piombo altamente sviluppato,

relativamente poco Costoso

● nichel-cadmio robusto non richiede

manutenzione, resistente alla scarica

● argento-zinco Costoso

. sodio-zolfo aita temperature, ancora in fase di messa a punto

Capacità

Si indica in amperora (Ah). Dipende dalla temperatu- re, ma anche dalle correnti di carica e di scarica. Esempio: CIO = 80 Ah significa che con un periodo

di scarica di 10 ore si ha a disposizione una corrente di 8 A, senza oltrepassare la tensione finale di scari- ca. Invece di CIO si trova anche la designazione K,o.

Tensione finale di scarica

E la tensione fino alla quale è consentito scaricare la batteria. Scaricando la batteria con la corrente di sca- rica per 20 ore consecutive, essa ammonta a 1,75 V per pila.

Massa attiva

Indica la componente delle Iastre della batteria che durante il passaggio della corrente, ossia durante la carica e la scarica, va soggetta a trasformazioni chi- miche.

Grado di carica

= Q/ C., dove Q = carica contenuta

Appendice II: terminologia

Tempo di vita dei cicli

Numero dei cicli di carica/scarica finchè la capacità scende all’80% del suo valore iniziale. Dipende forte- mente dalla profondità dei cicli.

Tasso di autoscarica

Autoscarica della batteria in Ah/mese oppure %/mese.

Accumulatore al piombo

Relativamente poco oneroso (circa il 10 a 20 % dei co- sti globali di un impianto autonomo) e per questo mol-

to diffuso per I’uso negli impianti fotovoltaici. ‘

Batterie industriali stazionarie

Fino a 1000 cicli con una profondità di scarica del 50%. Intervalli di manutenzione di circa 2 anni. Tempo di vita massimo circa 10 anni. Costo circa fr. 550.—/kWh.

Batterie d’automobile modificate

Fino a 500 cicli con una profondità di scarica del 50%. Intervalli di manutenzione di circa 1 anno, Tempo di vita massimo circa 6 anni. Costo circa fr. 300.—/kWh.

Batterie a gelatina (<< Dryfit >>)

Celle chiuse con elettrolito gelatinoso. Fino a 300 cicli con una profondità di scarica del 50 %. Esenti da manutenzione. Tempo di vita massimo circa 4 anni. Contrariamente ai modelli summenzionati, possono anche subire scariche profonde. Costo circa fr. 400.—/kWh.

Appendice Ill: esempio di calcolo

Nel documento 8- FOTOVOLTAICA 242I (pagine 91-94)