• Non ci sono risultati.

121appendice dai libri delle monache

dai libri delle monachedai libri delle monache

121appendice dai libri delle monache

chiesa col suono delle campane e dell’organo. Si messe il roccetto e la mozzetta e dopo il Padre Confessore, con […], li porse l’aspersorio con il bacio dell’anello episcopale, e similmente a ripigliarlo, poi prese il perdono al Santissimo, alzatosi dallo strato fece l’esequie alla sepoltura delle monache, fatto questo visitò il Santissimo, e l’Olio Santo, poi celebrò la Santa Messa, finita, e rese le gratie, andò alla grata dove si comunica, ove era preparato un tavolino, con tappeto, calamaro, penne e carta, et ivi fece la visita auricolare, che finì avanti d’andare a pranzo, e nel partire pure sonarino le campane. | Alle ventun’ora dell’istesso giorno, tornò a fare la visita interna del monastero, entrò in chiesa con il suono dell’organo e campane fece l’istessa funzione della mattina di mettersi il roccetto e la mozzetta, prese l’aspersorio dal Padre Confessore, e nel renderglielo li disse che entrasse ancor lui in monastero con la cotta, prese il perdono, e dopo si avviò verso la porta del monastero, su la quale vi era steso un tappeto, sopra vi era un guanciale. Dentro del claustro stavano le monache genuflesse in coppia (così ordinò il Prelato) avanti stavano pure quattro novitie genuflesse due con un cero acceso ciascheduna in mano e l’altre due tenevano una un crocifisso piccolo, l’altra la piletta dell’acqua benedetta. Giunto il Prelato e genuflesso sul guanciale la Madre Abbadessa li porse il crocifisso, e lo baciò, e dopo li porse l’aspersorio, benedisse e le monache intonarono il cantico Benedictus, e s’avviarono processionalmente al coro, e qui spiccò la modesta mortificatione e religiosità delle monache, che si portarono da vere figlie del nostro Serafico Padre S. Francesco, e della Gloriosa Madre S. Chiara. | Nel mentre che le monache andavano al coro Monsignore fece entrare chi li pareva, e tra gli altri, alcuni signori canonici, et altri preti con cotta. Arrivati al coro inviò il signor Arcidiacono et il Padre Confessore alla visita della clausura, e gli altri li seguivano, poiché il Monsignore non poteva troppo camminare per avere male alle gambe restò in coro con le monache, et intanto rese la visita, e la rese così decorosa che fece restare ammirati e non li bastò questo, che dopo faceva elogi grandissimi a queste religiose in qualunque luogo ne ragionava, e meritamentose perché erano buone; anzi diede licenza alle monache, che chi v’aveva parenti potesse andare ad accompagnarli per il monastero, né vi fu alcuna che si mosse di coro, che fu di grande esempio anche agl’istessi parenti. Fatta la visita della clausura, dove fu ammirata la povertà e pulizia delle stanze delle religiose, e monastero Monsignor Illustrissimo scese nel claustro e visitato il refettorio, et altre officine, al suono delle campane uscì di monastero tutto edificato dalla buona osservanza delle religiose. A gloria di Dio, dell’Immacolata Concezione della Santissima Vergine Maria, del nostro Serafico Patriarca S. Francesco, e della nostra Gloriosa Madre S. Chiara. Amen

1726

SASPe, Compagnie religiose e Luoghi Pii Soppressi, Comune di Pescia, Monastero di S. Chiara a Pescia, n. 486 «Ricordi», 1658-1781

Adì 20 Settembre 1726 | Si fa ricordo come la Molto Reverenda Madre Suor Maria Rosaria Marriani di Lucca fece ingrandire tutte le finestre del Refettorio e ci fece fare l’invetrate con sue tende, e ferri, e funicelle, tutto di sua propria spesa per carità, di che il Signore gnene renda merito.

1729

SASPe, Compagnie religiose e Luoghi Pii Soppressi, Comune di Pescia, Monastero di S. Chiara a Pescia, n. 486 «Ricordi», 1658-1781

Maggio 1729 [?] | Ricordo come Maria Vittoria Monti e Suor Caterina Felice Monti mutarno il forno per maggiore benefizio del monastero e dove era prima ci fecero la stanza per i coppi o per il cacio e nella stanza del pane si fece per le legna e di presente la stanza che serviva per le legna fu accomodata per farci il pane e la stanza che prima serviva per caciaia si consegnò alle speziale per che loro diedero il luogo dello stilatoio alla Madre […] avendo la detta concessa al convento una stanzina che era dove è il nuovo forno e tutto fu fatto a spese delle suddette religiose Maria Vittoria e Caterina Felice, et il maestro che murò fu Fra Marco Pergola da Pescia e vi messe di limosina ancora lui Scudi cinque.

1733

SASPe, Compagnie religiose e Luoghi Pii Soppressi, Comune di Pescia, Monastero di S. Chiara a Pescia, n. 486 «Ricordi», 1658-1781

Adì 3 Novembre 1733 | Si fa ricordo come il dì 4 Dicembre 1732 con parere del Padre Molto Reverendo Vitelli si convenne di fare il nuovo organo in chiesa avendo convenuto con il professore […] di Lucca di darli per sua mercede Scudi sessantacinque e l’organo vecchio e di più Soldi ventidue per il porto e per fare le dette spese una religiosa, cioè Suor Rosa Violante Buonvicini ha dato d’elemosina Scudi trenta e Suor Maria Anna Checchi Scudi trenta per suo […] del quindici, et il […] Suor Fortunata Vittoria Forti per acconto di suo […] del quindici.

1749

SASPe, Compagnie religiose e Luoghi Pii Soppressi, Comune di Pescia, Monastero di S. Chiara a Pescia, n. 486 «Ricordi», 1658-1781

Adì Primo Novembre 1749 | Si fa ricordo come si è vestita la sopra detta Bernardini col consenso del Padre Molto Reverendo Vitelli confessore, al […] col nome di Maria Geltrude e per il desinare alle monache diede dieci Scudi, e diede il piatto alla Badessa, e alla Vicaria. | E sopra detti Scudi dieci servirono per fare la scala della fermeria per potere andare in refettorio senza prendere aria.

123

Documenti correlati