1.8 CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
1.8.2 APPICABILITÀ
la procedura si applica in modo continuo e sistematico per produrre gli effetti per la quale è stata formalizzata e pertanto tutti quelli che riguardano gli aspetti relativi ai proventi generati dall'attività aziendali.
La presente procedura riguarda le seguenti articolazioni organizzative coinvolte:
Ufficio attuatore (responsabile di procedimento): U.O. Attività Tecniche o U.O. Economato- Provveditorato responsabile dell’attuazione di intervento programmato concernente beni materiali e/o immateriali durevoli, secondo le rispettive competenze definite dalla specifica regolazione organizzativa aziendale in ordine alla tipologia di beni da realizzare o acquisire;
Ufficio Economico-Finanziario.
1.8.3 RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTAZIONE AZIENDALE DI RIFERIMENTO
Decreto Legislativo 118/11 - Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42.
Principi contabili nazionali, norme e direttive regionali relative ai sistemi amministrativo contabile Principi contabili regionali della Regione Basilicata adottati con D.G.R. n. 2018/2009 e casistica
43 DGR n. 1190/2008 (MEXA)
DGR n. 744/2009 (POIS)
DD.G.R. o D.M. o altri provvedimenti per la realizzazione di interventi per beni durevoli Codice Civile artt. 2423 e ss
OIC n. 28
1.8.4 MODALITA’ OPERATIVE
PremessaL'analisi della gestione attuale del ciclo attivo ha portato all'individuazione di procedure che in particolare per questo Ufficio Tecnico sono le seguenti:
Procedura relativa alla Evidenze della attribuzione del contributo Procedura relativa alla Erogazione effettiva del contributo
Soggetti coinvolti
U. O. Attività Tecniche, U.O. Economato- Provveditorato, U.O. Economico finanziario.
Procedura relativa alla Evidenze della attribuzione del contributo
Predisposizione lavori e interventi per il loro inserimento nel programma triennale (Fase 1)
L’Ufficio tecnico provvede all’inserimento nel programma triennale dei lavori pubblici e degli interventi. Il Programma è allegato al bilancio di previsione ( vedi apposito paragrafo)
Predisposizione documenti per l’erogazione del finanziamento -schede MEXA- (Fase 2)
L’Ufficio Tecnico predispone la scheda MEXA che in uno la parere del Collegio di Direzione e del Collegio Sindacale viene deliberata.
Assegnazione di contributo da parte dell'Ente Finanziatore (Fase 3)
La delibera viene trasmessa al Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata per la richiesta di finanziamento
Il Dipartimento predispone la delibera di approvazione della scheda MEXA e la Giunta Regionale con propria DGR stabilisce l’erogazione del finanziamento
Procedura relativa alla Erogazione effettiva del contributo
Assegnazione di contributo da parte dell'Ente Finanziatore (Fase 1)
L'Ente finanziatore – Dipartimenti della Regione Basilicata e/o Ministero - comunica l'assegnazione del
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contributo all'Azienda. Le strutture aziendali competenti predispongono un piano esecutivo dettagliato specificandone le fasi di svolgimento, il crono-programma ed il piano economico con indicazione delle voci di spesa interessate ed individuano il responsabile del progetto. Il progetto così redatto sarà approvato con atto del Direttore Generale e trasmesso all'Ente Finanziatore. Il responsabile dell'attività avrà cura, dopo l'approvazione del progetto, di predisporre le opportune notifiche dello stesso ed eventuali atti modificativi, a tutte le strutture aziendali a qualunque titolo coinvolte nella sua realizzazione.
Variazione del progetto (Fase 2)
Eventuali variazioni del progetto approvato (es. nuova e diversa articolazione delle fasi, variazioni intervenute nel crono-programma o nel piano economico di riferimento, ivi incluse anche modifiche della distribuzione della spesa all'interno del progetto rispetto alla versione originaria), configurando, di fatto, un nuovo e diverso progetto, comporteranno la necessità di adottare un nuovo atto deliberativo.
Rendicontazione (Fase 4)
La raccolta della documentazione necessaria ai fini della rendicontazione e la rendicontazione stessa è a cura dell’Ufficio Tecnico, e validata dal Responsabile del progetto, tenendo conto di tutte le spese già sostenute, nei tempi e nei format previsti dallo stesso Ente Finanziatore. L’Ufficio Tecnico provvede all'invio delle rendicontazioni, validate dai Responsabili del Progetto e firmate dal Direttore Generale, agli Enti Finanziatori.
Rilevazioni a fine anno
A fine anno (prima della chiusura del bilancio) l’Ufficio attuatore trasmette all’Ufficio Economico- Finanziario una comunicazione con una scheda riepilogativa, tratta dalla procedura informatica inventariale, riportante i beni realizzati ed acquistati nell’anno con indicazione del numero e data fattura, il costo totale del bene, la quota di ammortamento dell’anno, il fondo ammortamento, la quota annuale da sterilizzare, il contributo incassato ed il contributo residuo quale credito per investimenti nei confronti della Regione.
L’Ufficio Economico-Finanziario, ricevuta tale scheda, provvede, come sarà specificato nella procedura di
“Chiusura del Bilancio di esercizio”, a cui si rinvia, ad una verifica di corrispondenza dei dati contenuti nella scheda con quelli in contabilità generale ed alle registrazioni contabili di fine esercizio,
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L’U.O. Economico-Finanziaria procede contestualmente alla verifica dei crediti per investimenti iscritti in bilancio con le risultanze della scheda trasmessa dall’U.O. Attività Tecniche e Provveditorato
Per la programmazione degli investimenti e le richieste dei contributi a copertura degli stessi si rinvia all’apposito capitolo sul piano degli investimenti da allegare al bilancio preventivo.
Le procedure previste per il ciclo attivo sono integrate dal regolamento aziendale delle casse vigente, nonché dalle procedure amministrativo contabili di verifica delle disponibilità di cassa presso il tesoriere che periodicamente controllano l’allineamento del fondo cassa esistente, i pagamenti eseguiti e gli incassi introitati.
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2 Procedure Operative Del
CICLO PASSIVO
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2.1 PREMESSA
2.1.1 PRINCIPI E OBIETTIVI DEL CONTROLLO
Ai fini di garantire un adeguato livello qualitativo delle informazioni e dei dati prodotti per il bilancio d’esercizio, si riportano in sintesi i principi e gli obiettivi che ispirano il disegno delle procedure amministrative per la gestione del Ciclo Passivo:
- accertamento dell’esistenza;
- accuratezza nella rilevazione;
- verifica della competenza di periodo delle operazioni che hanno generato costi e debiti;
- accertamento della corretta esposizione in bilancio;
- accertamento dell’uniformità dei principi contabili rispetto all’esercizio precedente.
2.1.2 PROCEDURE MINIME DI CONTROLLO
In base ai suddetti principi ed obiettivi, si illustrano i livelli minimi di controllo che ciascuna procedura dovrà garantire.
Esistenza
a) Separazione dei compiti e delle responsabilità
Le diverse fasi del ciclo devono essere gestite da distinte articolazioni organizzative aziendali, con una separazione dei compiti e delle responsabilità che deve assicurare trasparenza e controllo organico degli aspetti amministrativi e contabili.
b) Uso e controllo di documenti idonei ed approvati
Ogni operazione suscettibile di originare, modificare od estinguere obbligazioni passive deve essere accompagnata e comprovata da apposita documentazione
c) Analisi periodica delle risultanze contabili da parte di personale indipendente da quello addetto alla loro tenuta La correttezza e l’attendibilità delle scritture contabili devono essere periodicamente controllate da personale indipendente da quello addetto alla tenuta delle scritture stesse.
48 Accuratezza
Il sistema di controllo interno deve dare la possibilità di procedere ad una corretta valorizzazione e contabilizzazione dei valori economici dei beni e servizi acquisiti.
Competenza
Il sistema di controllo interno deve essere tale da permettere la rilevazione dei costi e dei relativi debiti nel periodo di competenza, come definito dai principi contabili statuiti e relativa casistica.
2.1.3 ASPETTI ORGANIZZATIVI ED AUTONOMIA ORGANIZZATIVA AZIENDALE
Le procedure si riferiscono alle articolazioni organizzative aziendali corrispondenti agli organigrammi contenuti nell’atto aziendale secondo i ruoli organizzativi tipizzati ed alla configurazione delle relazioni reciproche in modo tale da assicurare il conseguimento dei principi ed obiettivi del controllo e delle connesse garanzie procedurali minime.49