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APPLICAZIONE DELL'ANALISI DEL VALORE

E TRATTAMENTO DI REFLUI NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO

5. APPLICAZIONE DELL'ANALISI DEL VALORE

L'analisi del valore [ 28 ] è uno strumento metodologico operativo che consente

di raggiungere elevati obiettivi di qualità. Introdotto da L. D. Miles nel 1947 come metodo di ricerca operativa, é stato solo recentemente standardizzato (UNI EN 1325 -1:1998) come metodo di supporto alle decisioni. Qui si riporta l'applicazione del metodo come sviluppato in maniera semplice nell'esempio “applicazione dell'analisi del valore per la scelta del tipo di tinteggiatura” secondo Ing. A. Frolle e Ing. I. Santosuosso (sitografia (6))

riprendendo le linee guida in P.L. Maffei [ 29 ] :

1. fase informativa: vengono richiamati gli obiettivi, i vincoli e le esigenze del committente/utilizzatore/utente cioè si assumono informazioni e dati anche in riferimento ai costi globali (cioè inclusa anche la manutenzione).

In pratica si considerano per una data zona i diversi metodi di approvvi- gionamento d'acqua possibili e i relativi costi.

Qui apriamo una parentesi per il calcolo dei costi. Il computo metrico estimativo calcola il costo di costruzione o tecnico-cantieristico per la realizzazione di un opera, tramite la:

C v = costo materiali + costo operai + nolo dei mezzi (20) Per conoscere le varie voci é necessario :

- conoscere le quantità necessarie di materiali (cemento, ferro, tubi pvc, legno, ecc.) e i costi unitari per ogni materiale;

- conoscere il numero delle ore totali della manodopera e il costo di un operaio all'ora;

- conoscere il numero delle ore totali di impiego dei mezzi e il consumo di gasolio all'ora nonché il costo a litro di gasolio a cui si apporta una una maggiorazione per tener conto dell'operatore, della manutenzione, del cambio olio, ecc.

Anno 2010

Belgio 38,23 euro Marocco 1,25 euro Germania 33,00 Egitto 0,8

Finlandia 31,90 SriLanka 0,62 Austria 30,97 Senegal 0,52 Paesi Bassi 30,86 Kenya 0,50 Francia 30,58 India 0,49 Irlanda 27,37 Vietnam 0,39 Italia 25,19 Pakistan 0,32 Spagna 20,06 Bangadlesh 0,23 Grecia 16,73 Madagascar 0,18 Portogallo 8,84 Slovacchia 8,09

Tabella 9 : Fonte: USA Department of Labor - Bureau of Labor Statistics

(aggiornamento: 21 dicembre 2011) costo orario del lavoro (incluso oneri a a carico del datore di lavoro, comprese ferie, festività, ecc.)

Dalla Tabella 9 si evince che in diversi PVS africani il costo di un operaio al giorno é inferiore al costo orario dello stesso operaio in qualsiasi paese

europeo. Per conoscere le ore della manodopera é necessario sapere le quan- tità dei materiali e i rendimenti.

BOX 11: Calcolo degli operai necessari per una data lavorazione

Ad es. un pozzo a mano profondo 10 m e diametro 1,4 m presenta un volume di scavo 15,38 m3 ; considerando un rendimento 16,7 ore / m3 si ha un tempo totale lavoro :

16,7 x 15, 38 = 257 ore.

Considerando 8 ore al giorno abbiamo 32 giorni lavorativi ovvero 16 giorni se si impiegano due operai.

Per quanto riguarda il costo dei materiali una comparazione é molto più difficile perché in diversi paesi il cemento e il ferro vengono importati.

A titolo di riferimento in Italia 1 m3 di calcestruzzo costa sui 70 euro e altri 70

euro considerando mediamente 100 kg di ferro d'armatura (le fondazioni hanno meno quantità di ferro ma i pilastri e solette di più) nonché altri 70 euro

per la casseratura e il getto ; in definitiva 210 euro globali per un m3 di

cemento armato. In Marocco e Indonesia ad esempio il costo del cemento é di poco inferiore a quello in Italia ed é per questo che i lavori di fog harvesting non hanno costi eccessivi, dato che non hanno lavori in cemento armato o comunque sono molto contenuti. Quindi da Tabella 6 si capisce perché il pozzo é l'opera che costa di più qualora sia costruito da conci in calcestruzzo. Per quanto riguarda il gasolio, si può eseguire una ricerca dei consumi/ora dei mezzi che interessano.

Per sapere poi le ore lavoro bisogna anche qui considerare le quantità di materiale da movimentare nonché la produzione tipica del mezzo.

BOX 12: Verifica del nolo di un mezzo

Serve un escavatore da 160 cavalli di potenza in un PVS e si sa che consuma sui 15 litri all'ora; il costo del gasolio é 1 dollaro al litro.

Quindi il prezzo ragionevole del nolo risulta: 15 / 0,28 = 53 dollari / ora.

Si considera qui il gasolio con una incidenza del 28% sul costo totale che include manutenzione, cambio olio, ammortamento, tornaconto proprietario, ecc.

L'escavatore deve movimentare 21000 m 3 di terra e presenta una produzione di

300 m3/ora quindi le ore di lavoro saranno 21000 /300 = 70 ore

Costo globale: 70 x 53 = 3710 dollari

Il costo totale dell'opera però deve tener conto anche delle spese generali del mobilizzo e smobilizzo cantiere, ecc. e quindi le spese vive Cv (eq. 20) devono venire maggiorate con un coefficiente da 1,25 a 1,35.

Questo metodo visto è quello che in pratica é usato per definire i costi preventivi per i vari metodi di approvvigionamento e trattamento delle acque. 2. fase creativa: si procede all’analisi funzionale della soluzione affidata e successivamente si prosegue nel fare emergere eventuali soluzioni alternative. Per il nostro caso si devono quindi introdurre dei criteri che tengono conto di aspetti tecnici, economici, sociali e ambientali :

Indici di valore Coefficienti di valore Criteri tecnici It Ct

- caratteristiche geologiche/meteorologiche It1 - flessibilità di utilizzo della tecnologia It2

- rinnovabilità It3

Criteri economici Im Cm - costo costruzione Im1

- costo manutenzione Im2

Criteri sociali Ic Cc - condizioni di vita Ic1

- partecipazione delle comunità Ic2

Criteri ambientali Is - opera non inquinante e qualità acqua Is Cs = 1

3. fase analitico selettiva : scelta delle soluzioni da sviluppare (in termini di vantaggi, svantaggi, affidabilità, ecc.) .

Quindi sappiamo da prima che in zone piovose i serbatoi sono facili da installare, hanno un costo non eccessivo e non hanno praticamente manu- tenzione, non hanno inoltre partecipazione sociale essendo per lo più individuali ovvero per poche famiglie.

I teli per la raccolta della nebbia sono vincolati da certe condizioni meteorologiche e devono essere eseguiti inizialmente dei campi sperimentali per verificare la quantità d'acqua raccolta; inoltre non conviene fare delle tubazioni molto lunghe, e la manutenzione è costante e necessaria anche se non molto costosa. Abbiamo detto anche che la partecipazione delle comunità locali é stata in genere scarsa e che la qualità dell' acqua raccolta é buona. Infine la rinnovabilità é garantita per una decina d'anni.

Le mini dighe hanno un costo basso di costruzione ma medio alto di manutenzione, coinvolgono una buona partecipazione sociale della comunità, permettono un buon miglioramento delle condizioni di vita, però possono avere qualche impatto ambientale in più rispetto ai precedenti metodi. Il pozzo a mano di grosso diametro tipo Chicago presenta costi superiori sia di costruzione che manutenzione ma ha una durata maggiore rispetto a teli e mini-dighe, e fornisce più acqua sia dei serbatoi che dei teli. Il miglioramento di vita é notevole e la partecipazione sociale discreta.

I pozzi trivellati manuali sono i meno costosi in assoluto, ma nello stesso tempo non hanno una lunga vita, e sono a fornitura puntuale con scarsa partecipazione sociale.

La presa sorgentizia ha costi di costruzione e manutenzione bassi, fornisce una buona quantità di acqua ed é rinnovabile, dura più dei teli, delle mini- dighe, e dei pozzi trivellati a mano, fornisce una discreta qualità di acqua, non dà nessun impatto ambientale, ma ha scarsa partecipazione sociale.

I pozzi trivellati con sonde meccaniche sono tra i più costosi, ma forniscono abbondante acqua per lungo tempo; la qualità dell'acqua é buona e la partecipazione sociale é discreta.

La ristrutturazione delle Khettare e Qanat sono i lavori più costosi perché impiegano parecchio cemento così come la manutenzione continua; danno una quantità elevata d'acqua, mentre la qualità dell'acqua é variabile in funzione dei diversi terreni attraversati dalle gallerie e dai pozzi. Buono il miglioramento di vita e la partecipazione sociale.

4. fase di sviluppo e presentazione : sviluppo e presentazione delle soluzioni prescelte.

Per ogni funzione viene determinato l'indice di valore V (Value) che per definizione rappresenta il rapporto tra l'utilità (Worth), minimo prezzo stimato che si é disposti a pagare per ottenere la funzione in esame, e il costo globale (Cost) del componente che esplica quella funzione :

V = W / C (21)

La soluzione proposta é valida quando V > 1. L'indice di valore aumenta:

- migliorando l'utilità a parità di costo; - mantenendo l'utilità ad un costo più basso: - intervenendo sull'utilità e sul costo.

I pesi sono indicati con raffronti a coppie tra due soluzioni, ad esempio confrontando A e B, si attribuiscono i seguenti valori.

- 2 l’importanza di A é molto minore dell’importanza di B; - 1 l’importanza di A é minore dell’importanza di B;

0 l’importanza di A é uguale all’importanza di B; + 1 l’importanza di A é maggiore dell’importanza di B ; + 2 l’importanza di A é molto maggiore dell’importanza di B.

Dopo aver attribuito il valore dei pesi ed ordinati gli stessi in una matrice ponderale, si effettua la somma dei punteggi considerando 0 se la somma é negativa ovvero i valori effettivi per la somma positiva; si riportano quindi tutti i dati ottenuti per gli indici in valori espressi in percentuale. Si considerano per i coefficienti e gli indici le seguenti definizioni :

Ct = coefficiente di valore riferito ai criteri tecnici ; Cm = coefficiente di valore rispetto ai criteri economici; Cc = coefficiente di valore riferito ai criteri sociali; Cs = coefficiente di valore riferito al criterio ambientale; It = indice di valore riferito ai criteri tecnici;

Im = indice di valore riferito ai criteri economici; Ic = indice di valore riferito ai criteri sociali; Is = indice di valore riferito al criterio ambientale.

Si riscrive quindi l'eq. (21) come: V = Is Cs / Ct It + Cm Im + Cc Ic

Applichiamo quindi il metodo dell'approvvigionamento idrico considerando: - A presa sorgente ;

- B mini- diga in sabbia; - C mini- diga sotterranea; - D pozzo a mano Chicago;

- E pozzi a mano jetting/augering/emas; - F ristrutturazione antiche khettare ;

- G teli per la nebbia e serbatoi sui tetti per la pioggia.

Dal punto di vista ambientale evidentemente bisogna mettere il coefficiente di valore di riferimento Cs = 1, al criterio ambientale, come fatto precedentemente e quindi bisogna confrontare dal punto di vista geologico-

meteorologico metodi come teli per nebbia e pozzi per acqua che non sono confrontabili per le diverse zone. Ad esempio è logico che se in una zona non si ha nebbia è inutile considerare i teli captatori, cosi come se ci troviamo in una zona desertica con scarsa pioggia è inutile pensare a serbatoi per la pioggia. Per superare questo limite locale fondamentale, consideriamo Cs pari al Ct1 di prima, mentre Is simile per tutti i metodi, ed infine mettiamo l'aspetto ambientale insieme ai criteri sociali riuniti tutti nel valore Ic1, per cui riscriviamo :

Indici di valore Coefficienti di valore Criterio geografico Is = 1/6 Cs = 1 Criteri tecnici It Ct - flessibilità di utilizzo della tecnologia It1

- rinnovabilità It2

Criteri economici Im Cm - costo costruzione Im1

- costo manutenzione Im2

Criteri socio-ambientali Ic Cc - partecipazione delle comunità Ic1

e condizioni di vita

- qualità acqua e impatto ambientale Ic2

Ct1 Ct2 Cm1 Cm2 Cc1 Cc2 Cs A 0,16 0,24 0,15 0,15 0,18 0,12 1 B 0,15 0,15 0,16 0,24 0,24 0,16 1 C 0,14 0,21 0,21 0,14 0,24 0,06 1 D 0,15 0,15 0,28 0,12 0,1 0,20 1 E 0,1 0,1 0,5 0,3 0,1 0,10 1 F 0,1 0,1 0,25 0,25 0,15 0,15 1 G 0,15 0,15 0,15 0,15 0,24 0,16 1 Quindi: V(A) = 0,166. 1 0,16. 0,25 + 0,24. 0,2855 + 0,15. 0,18 + 0,15. 0 + 0,18. 0 + 0,12 . 0,5 = 0,166 / 0,195 = 0,85 V(B) = 0,166 .1 0,15 . 0375 + 0,15. 0,143 + 0,16 . 0 + 0,24. 0 + 0,24 . 0,4 + 0,16. 0 = 0,166 / 0,176 = 0,943 V(C) = 0,166 .1 0,14. 0,125 + 0,21. 0,2855 + 0,21. 0,09 + 0,14 . 0 + 0,24. 0,3 + 0,06. 0 = 0,166 / 0,168 = 0,99 V(D) = 0,166 .1 0,15. 0,143 + 0,20 .0,25 = 0,166 / 0,0714 = 2,32

V(E) = 0,166 .1 0,1.0,25 + 0,1. 0 + 0,5. 0,64 + 0,3. 0,57 + 0,1. 0 + 0,1 . 0,25 = 0,166 / 0,541 = 0,31 V(F) = 0,166 .1 0,1. 0,143 + 0,15.0,2 = 0,166 / 0,0443 = 3,74 V(G) = 0,166 .1 0,15 . 0,09 + 0,15. 0,43 + 0,24 . 0,1 = 0,166 / 0,102 = 1,63

Da quanto esposto dai valori più alti a quelli più bassi si ha: - F : ristrutturazione antiche khettare : Value = 3,74

- D : pozzo a mano Chicago = 2,32 - G : teli per la nebbia e serbatoi sui tetti = 1,63 - C : mini - diga sotterranea = 0,99 - B : mini-diga in sabbia = 0,93 - A : presa sorgente = 0,85 - E : pozzi a mano jetting/augering/emas = 0,31

Allo stesso modo si analizzano le soluzioni per il trattamento delle acque grigie e riprendendo i criteri visti inizialmente:

Indici di valore Coefficienti di valore Criteri tecnici It Ct

- caratteristiche geologiche/meteorologiche It1 - flessibilità di utilizzo della tecnologia It2

- rinnovabilità It3

Criteri economici Im Cm - costo costruzione Im1

- costo manutenzione Im2

Criteri sociali Ic Cc - condizioni di vita Ic1

- partecipazione delle comunità Ic2

Criteri ambientali Is

- opera non inquinante e qualità acqua Is Cs = 1

Al posto della rinnovabilità mettiamo la facilità gestionale tra i criteri tecnici, e per i criteri sociali mettiamo il superamento conflitti tra gruppi della comunità al posto della partecipazione sociale e aggiungiamo il miglioramento delle condizioni igienico – sanitarie; infine per i criteri

ambientali consideriamo qualità acqua e possibilità di riutilizzo [ 3 0 ] :

Indici di valore Coefficienti di valore Criteri tecnici It Ct - caratteristiche geologiche/meteorologiche It1 - flessibilità di utilizzo della tecnologia It2

- facilità gestionale It3

Criteri economici Im Cm - costo costruzione Im1

- costo manutenzione Im2

Criteri socio-ambientali Ic Cc - miglioramento igienico-sanitario Ic1

- qualità acqua e riutilizzo Ic2

- superamento dei conflitti tra gruppi Is = 1 / 4 Cs = 1

In questo caso si assumono i criteri socio-ambientali come quelli più importanti e tra questi il superamento dei conflitti tra gruppi (dato che le acque grigie nei PVS sono spesso gettate ai confini tra terreni di diversa proprietà) come quello più importante, per cui: Ic3 = Is = ¼ ovvero Cs = 1. Analizziamo 4 possibili soluzioni di trattamento secondario:

A - dispersione naturale; B - filtro anaerobico ; C - UASB ;

D - fitodepurazione.

La dispersione naturale é un metodo semplice che usa una trincea drenante sviluppata per lo più orizzontalmente.

- Vantaggi: facile costruzione e assenza di costi di manutenzione, con discreta depurazione.

- Svantaggi: deve essere lontana dai fabbricati, il fondo deve essere distante almeno 2 m dalla falda e a 50 m da qualsiasi condotta di acqua, quindi presenta restrizioni logistiche per zone densamente abitate.

Il filtro anaerobico si é usato in varie parti ed usa una granulometria variabile da 12 a 55 mm e il sistema per funzionare al meglio deve essere coperto da un strato di acqua reflua di 30 cm.

- Vantaggi: costo costruzione e mantenimento molto bassi e la possibilità di un riutilizzo energetico del biogas che si viene a formare. È quindi un impianto semplice, poco costoso e con prevedibili buone rese depurative. Lavoro in continuo e nessuna formazione di odori.

- Svantaggi: difficile fase di avviamento, poca esperienza per quanto riguarda l'utilizzo di questo sistema nel campo delle acque grigie e necessità di pre- trattamenti.

L' UASB (Upflow anaerobic sludge blanket) é un trattamento anaerobico molto efficiente anche nel caso di acque reflue ad alto carico di COD

(chemical oxygen demand). L’acqua viene fatta filtrare dal basso verso l’alto (up-flow) in questo digestore dove é presente una “coperta” di microrganismi (in forma di fango granulare). All’attivazione dell’impianto, piccoli grani di fango cominciano a formarsi e sopra di essi vanno ad attaccarsi le prime comunità di microrganismi. Le condizioni di flusso creano un ambiente

dove solo i batteri che riescono attaccarsi insieme sopravvivono e proliferano e danno vita alla coperta. In 3 mesi essa raggiunge la sua maturazione e l’impianto si può considerare avviato. Il processo di digestione anaerobica crea un biogas con alta concentrazione di metano, che può essere catturato e recuperato sotto forma di energia elettrica utile per coprire i bisogni interni. La tecnologia necessita di un continuo monitoraggio per avere la certezza che la coperta sia mantenuta a dovere e non dilavata (perdendo così il suo effetto). - Vantaggi: ottime rese, creazione di biogas, riutilizzo dell'acqua, costi contenuti, nessuna aerazione.

- Svantaggi: grandi costi di mantenimento e necessità di persone specializzate per il monitoraggio e riparazioni di routine. Impianto complicato da avviare. La fitodepurazione é una tecnica di depurazione, che come il lagunaggio, é di tipo estensivo. può essere a flusso orizzontale, verticale e adottare delle piante macrofite di vario tipo (radicate e non, ecc.). Qui nell'analisi del valore si considera un impianto di fitodepurazione a flusso sommerso con movimento orizzontale. Con tale sistema l’impianto lavora di continuo, garantisce

l’assenza di acqua superficiale (quindi ostacola la proliferazione di insetti e la formazione di cattivi odori) e non richiede costi energetici (sistemi di pompe) o l’impegno di uno degli utenti dell’impianto (carico manuale).

Si tratta quindi di un impianto semplice, economico e con prevedibili buone rese depurative. Molte esperienze di questa tipologia depurativa sono state effettuate in diversi Paesi in Via di Sviluppo. Tra i principali vantaggi e svantaggi si segnalano i seguenti:

- Vantaggi: buone rese, riutilizzo dell'acqua, costi contenuti, semplicità di utilizzo, lavora in continuo, ottimo inserimento paesaggistico.

- Svantaggi: possibilità di ostruzione se non avviene un buon pre-trattamento con fossa settica, dimensioni elevate se per numerose utenze.

Per i coefficienti di ogni metodo si considerano : Ct1 Ct2 Ct3 Cm1 Cm2 Cc1 Cc2 A 0,18 0,06 0,06 0,16 0,24 0,24 0,06 B 0,09 0,09 0,12 0,08 0,12 0,20 0,30 C 0,09 0,09 0,12 0,18 0,12 0,24 0,16 D 0,08 0,04 0,08 0,18 0,12 0,30 0,20 V(A) = 0,25. 1 0,06 . 0,5 + 0,06. 0,67 + 0,16. 0,6 + 0,24. 0,67 = 0,25 / 0,327 = 0,764

V (B) = 0,25. 1 0,09. 0,5 + 0,2. 0,33 = 0,25 / 0,111 = 2,25 V (C) = 0,25. 1 0,09. 0,5 + 0,24. 0,67 + 0,16. 0,75 = 0,25 / 0,3258 = 0,767 V(D) = 0,25. 1 0,04. 0,5 + 0,08 . 0,33 + 0,18. 0,4 + 0,12. 0,33 + 0,2. 0,25 = 0,25 / 0,208 = 1,20 Da quanto esposto dai valori più alti a quelli più bassi si ha: - B : filtro anaerobico Value = 2,25

- D : fitodepurazione = 1,20 - C : UASB = 0,767 - A : dispersione naturale = 0,764

CONCLUSIONI

Le interconnessioni tra acqua e sviluppo sostenibile vanno ben oltre le dimensioni sociali, economiche e ambientali. La salute umana, la sicurezza alimentare e energetica, l'urbanizzazione e la crescita industriale, nonché il cambiamento climatico sono le sfide cruciali in cui le politiche e le azioni al centro dello sviluppo sostenibile possono essere rafforzate (o indebolite) attraverso l'acqua.

La mancanza di approvvigionamento idrico, ed igiene, influenza il benessere e l'attività economica locale. Al fine di ottenere l'accesso universale, é necessario accelerare i progressi nei gruppi svantaggiati e garantire la non discriminazione nella fornitura di servizi WASH (water sanitation and hygiene). Gli investimenti nei servizi idrici e sanitari comportano notevoli benefici socio-economici.

Nelle regioni in via di sviluppo quindi l'approvvigionamento idrico migliore risulta la ristrutturazione delle khettare, dove siano presenti. A questo scopo si può procedere in due modi, a seconda della situazione locale:

- riabilitazione dei materiali deteriorati per ristabilire la funzionalità; - allungamento delle khettare per captare di nuovo in testa la falda.

Il primo caso si applica se c'é stata una scarsa manutenzione nel tempo delle gallerie e dei pozzi, mentre il secondo si verifica perché con il passare degli anni, il livello di acqua dei pozzi, e quindi della falda del sottosuolo, si é abbassato. Quest'ultimo problema é riconducibile al lento processo di desertificazione che sta interessando le zone africane intorno al Sahara, principalmente a causa di una maggiore assenza di precipitazioni.

Nel Nord Africa generalmente la ristrutturazione di una khettara costa sui 30 euro /m e quindi significa che un progetto che prevede la ristrutturazione di 1 km, costa sui 30000 euro.

Pur essendo quest'opera la più costosa, come si può dedurre confrontando i costi dei vari sistemi precedentemente definiti, é nello stesso tempo la migliore secondo l'analisi del valore dato, perché fornisce un migliore incremento socio-economico nel tempo per le popolazioni che ne usufruiscono.

Dove non ci sono khettare, l'opera che conviene di più é il pozzo a mano con conci prefabbricati di calcestruzzo spessi sui 75 mm. Infine dove non ci sono khettare o dove i pozzi a mano non si possono costruire, come ad esempio lungo le coste rocciose, bisogna studiare la possibilità di utilizzare teli captatori della nebbia.

Per quanto riguarda invece i trattamenti delle acque grigie, il miglior trattamento é quello del filtro anaerobico. Questo é al contrario un trattamento economico che dà ottime rese, con la possibilità di una produzione di biogas riutilizzabile in ambito civile. Come per tutte le tipologie di filtrazione, si pone sempre la problematica della manutenzione e soprattutto della pulizia. Ma a parte ciò, la sua semplicità e buona funzionalità, la rende comunque, secondo l'analisi fatta, la migliore tipologia di trattamento soprattutto nei Paesi in Via di Sviluppo.

Se ci sono problemi di pulizia e manutenzione nel luogo dove si sta operando allora possiamo considerare la fitodepurazione come il miglior trattamento. Quindi con un uso responsabile dell’acqua le popolazioni più povere possono non abbandonare le terre, continuando a coltivare il deserto finché non torni verde. Se da una parte gli studi condotti dalle società internazionali si indirizzano verso la costruzione di grossi bacini artificiali che seppelliscono paesi e terre, dall'altra parte le ONG, più o meno piccole, studiano soluzioni appropriate e a basso costo applicabili nei Paesi in via di Sviluppo, e ristabiliscono khettare, costruiscono pozzi o teli captatori della nebbia. Sono queste ultime opere che ridanno dignità all'uomo e non la costruzione di grandi dighe che sotto l'insegna del progresso, spostano interi villagi e tolgono terre alle comunità locali. Secondo l'Imam Ali' (as): la ricchezza in terra straniera é patria e la povertà in patria é terra straniera. Emblematica

a tal proposito l'invasione cinese in Africa che sta costruendo opere mastodontiche, ed in cambio il governo di Pechino chiede terre da coltivare, metalli e legname. Importanti sono le spinte dal basso dei cittadini, e non l’assistenzialismo dei governi esteri, che alterano l’economia e le tecnologie locali con il risultato di spostare nel tempo le popolazioni verso le grandi città o addirittura verso altri paesi più industrializzati. Le grandi opere di irrigazione non sono destinate generalmente alle comunità locali ma all' incre- mento della produzione (es. di zucchero, caffè, ecc.) a livello industriale per il consumo nazionale e soprattutto per l'esportazione all'estero, oltre che alla produzione di energia.

Secondo il WWDR del 2015 - Water World Development Report delle

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