III. Applicazione Teorica di DNA alla Schedulazione di Barsanti SpA
5. Applicazione di DNA alla schedulazione di Barsanti SpA
Per l’esempio della schedulazione siamo partiti dal seguente ordine cliente della COPROMARBRE (notare la data di consegna richiesta …. ormai “scaduta”)
Nelle righe ordine vengono inserite le quantità dei componenti preassemblati che verranno montati successivamente spediti in casse ed assemblati in loco.
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Il “Telaio Diamantato” in oggetto è una macchina con circa 74 componenti base preassemblati e di oltre 30 metri di lunghezza una volta assemblata.
Dalla distinta che riportiamo di cui riportiamo di seguito la maschera iniziale, risultano un totale di circa 600 voci di distinta.
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Per il nostro caso andremo ad analizzare il lancio in produzione per il componente TD80ABTTCCRAV – Trave Trasv.Con Cala MRAP
Ed i fabbisogni, gli ordini di produzione, i carichi di lavoro e la schedulazione del suo componente TD22B010703 – Travatura frontale per Cala MRAP
Il componente base TD80ABTTCCRAV viene automaticamente trasferito nel Piano Principale di Produzione
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Notare le date di inizio e fine validità (che rappresentano i limiti entro cui deve essere “versato” il prodotto a magazzino) ed inoltre (cliccando con il tasto destro del mouse) posso vedere a che ORCLI (ordine cliente) è legato quel rigo del PPP
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Viene lanciato il calcolo dei fabbisogni per quel rigo (o più righi) del PPP per cui ne deriva una situazione come da figura seguente
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Da cui si evincono le quantità a fabbisogno, necessarie, da produrre ed acquistare e la relativa data di impiego (anticipata tramite l’uso del lead time)
Esistono varie problematiche e metodi di modifica , che una volta operati, portano alla creazione vera e propria ed al rilascio degli ordini di produzione
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Al momento del rilascio deglio Ordini di Produzione (ORPRO) vengono anche emessi i documenti:
• ORMPR (promessa di versare a magazzino = produrre il semilavorato o prodotto finito)
• IMPRO (impegno/riserva dei componenti materiali e dei semilavorati che serviranno a
produrre il padre)
Nel caso specifico del nostro articolo TD22B010703
ORPRO
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(notare che viene richiesto di produrre prima TD22B010703 e successivamente il semilavorato di foglia superiore TD80ABTTCCRAV)
129 IMPRO
Il materiale da utilizzare impegnato è
Tutti i documenti (anche quelli di avanzamento della produzione di cui parleremo dopo) ed i vari collegamenti sono richiamabili tramite il quadro sinottico dell’ordine di lavoro di seguito riportato.
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Conseguentemente anche le operazioni di produzione legate a quell’ordine
L’operazione di fresatura verrà eseguita con le tempistiche sottoriportate alla MECOF3 (era “programmata” con inizio il 20.07.07 e fine il 25.07.07
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Il responsabile di produzione si chiederà che risorse sono disponibile per quelle date; tramite il CRP simula un calcolo di “occupazione” della MECOF3
Dalla situazione si vede che esiste un sovraccarico pregresso sulla MECOF3 (195%) pari a circa 2 settimane di arretrato (il bucket utilizzato era la settimana) e la situazione non va migliorando nei bucket successivi da quello attuale al lancio (0) a quello relativo al ns.ordine (4) fino al quinto. Dal sesto in poi abbiamo una riduzione del carico macchina (che lavora anche per ferragosto). Per dare un significato attendibile alle date di inizio e fine produzione, il responsabile di produzione dovrebbe intervenire manualmente sulle date di ciascuna fase di produzione (tasto sposta data inizio) o sulla loro allocazione (scegliere un altro centro produttivo analogo alla MECOF3 e con risorse disponibili) di cui riportiamo ad esempio una schermata del quarto bucket relativo al nostro lancio dell’articolo TD22B010703.
132 La cosa sarebbe oltremodo onerosa.
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Si ottiene il risultato del quadro di utilizzo in tempo per categorie impianti e per macchine utensili
Prima della schedulazione
134 Notare le date programmate e le date schedulate
135 Mentre il CRP diviene
Da cui si vede che il “carico di lavoro” ha una distribuzione più “equilibrata”, il periodo in rosso (Bucket 5) denota un’unica lavorazione di circa 135 ore che, una volta iniziata, sforerà nel Bucket successivo, le tempistiche della lavorazione vengono riprogrammate per il Bucket 17 come da quadro sinottico successivo, Bucket 5 e 6 tengono conto della chiusura stabilimento per ferie.
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137 E della MECOF3
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Conclusioni
Il monitoraggio della produzione tramite i sistemi ERP risulta crucilale per la conquista e mantenimento del vantagio competitito aziendale.
Ogni elemento che costituisce un Sistema ERP, come abbiamo potuto notare, ci permette di ottenere informazioni vitali per la costutuzione della strategia aziendale, in particolare ci aiutano a proiettare nel tempo:
• Previsioni di Vendita
• Rispetto delle Consegne
• I Fabbisogni di produzione
• L’evoluzione della domanda
• …
E’ vero che i sistemi ERP sono basilari, ma senza la schedulazione tutti questi processi risultano estremamente laboriosi se condotti manualmente. Infatti è proprio grazie allo Schedulatore che possiamo avere l’effettivo rispetto delle consegne da parte dell’azienda.
In Barsanti la schedulazione viene effettuata in maniera limitata con cadenza di una volta ogni 2/3 settimane ,con una perdita di tempo eccessiva e in maniera non efficiente in quanto non vengono allocate le diverse risorse nei più idonei centri di lavorazione.
Grazie all’introduzione dello schedulatore abbiamo potuto notare il tempo di elaborazione del processo di schedulazione che è stato di circa 15 minuti.
Nel caso in cui avessimo dovuto effettuare la schedulazione manualmente avremmo ottenuto la seguente situazione:
• Tempo di spostamento manuale per ogni operazione: 5 minuti
• Numero di operazioni: 400
• Controllo sulle operazione: + 20%
Perciò moltiplicanto il numero delle operazioni per il tempo di ciascuna operazioni avremo una “perdita di tempo” di circa 4 ore. Ciò comporta che questo procedimento non può essere svolto giornalmente.
Il carico giornaliero effettivo di una schedulazione manuale è stimato di circa 40 ore tenendo conto che esiste una media di 350 operazioni per circa 100 centri operativi: questo evince una situazione manualmente ingestibile e riducibile solo a pochi centri operativi con cadenza 2/3 settimane. L’introduzione dello schedulatore permetterà all’azienda di effettuare la schedulazione su base
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giornaliera con tutti i suoi relativi vantaggi: uno su tutti la possibilità di svolgere un monitoragio continuo e coordinato su tutta la produzione.
Nell’esperimento condotto in Barsanti, è stata rilevata una percentuale di controllo aggiuntiva del 20%. Questa percentuale è stata ricavata dal momento in cui il responsabile ha finito di lavorare sullo spostamento delle 400 operazioni fino al termine di riassettaggio per quelle operazioni con problemi di cadenza e/o di lavorazione. Il suo compito infatti è stato quello di controllare se tutte le date fossero corrette e congrue con le lavorazioni nei diversi centri.
Il 20% corrisponde a circa un’ora e mezza aggintiva (Ricordando che è un campione di solamente 400 operazioni).
Nonostante questo controllo, occorre dire che comunque rimane un minimo errore. I casi in cui questo errore sia di portata rilevante, comporta degli oneri a livello produttivo e commerciale (penali) di rilevanza non trascurabile. .
L’introduzione dello Schedulatore di DNA, oltre a comportare un vantaggio di tempo (15 minuti contro 4 ore), riduce drasticamente tutte quelle operazioni di controllo e riassettaggio.
L’applicazione dello schedulatore ha un ulteriore vantagio, quello di essere applicato sulla totalità dei centri e delle lavorazioni. In effetti, vista l’enorme quantità di operazioni da analizzare manualemente, senza lo schedulatore si opera sui centri e sulle operazioni importanti trascurando centri ed operazioni marginali che alla fine rappresentano i veri colli di bottiglia nell’avanzamento della produzione. Questo grosso pericolo di avere le macchine principali ferme per carenza dei prodotti marginali non versati in produzione, viene completamente superata tramite il suo utilizzo. Fortunatamente Barsanti ha una persona altamente competente che è in grado di effettuare la schedulazione in maniera manuale, ma se questa persone venisse a “mancare”? Come l’azienda può ovviare a questo problema?
La capacità sviluppata dal responsabile è difficile da trovare, solo poche persone sono in grado di compiere questo tipo di lavoro. Lo schedulatore permette di minimizzare questo problema.
Possiamo concludere dicendo che l’introduzione dello schedulatore e l’efficiente utilizzo di criteri di schedulazione attraverso DNA permette all’azienda di ottenere i seguenti vantaggi:
• Ottimizzazione delle operazioni in tempi ridotti
• Riduzione di probabilità di errore
• Riduzione dei costi
– Personale
– Tecnici
• Aumento efficienza ed efficacia
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Bibliografia
LEVY G.
La logistica nei sistemi ERP. Dalla distinta base alla produzione, Franco Angeli, 2006. MOLET H.
Systèmes de production et de logistique, Lavoisier, 2006 PIMOR Y.
Logistique – Production, Distribution et Soutien - , Dunod, 2005 COURTOIS A. , PILLET M. , MARTIN-BONNEFOUS C. ,
Gestion de Production, Edition d’Organisation, 2006 DOCUMENTAZIONE ITACME srl
www.itacme.it
DOCUMENTAZIONE BARSANTI MACCHINE SpA