Il Bando offre alle organizzazioni la possibilità di realizzare interventi in diverse aree, in autonomia o in partenariato, sviluppando la progettualità più idonea rispetto alle caratteristiche organizzative e/o settoriali e al fabbisogno finanziario, nell’ottica di conseguire obiettivi di breve, medio o lungo periodo.
Le attività devono riguardare azioni, servizi e beneficiari nel Comune di Bergamo.
A. Adeguamento normativo legato alle prescrizioni e alle restrizioni COVID-19 I. Adeguamento strutturale
A titolo esemplificativo:
- modifica provvisoria e/o permanente dei layout a seconda degli spazi a disposizione (superficie interna ed esterna ai locali) attraverso ripartizioni, suddivisioni, etc.;
- installazione di divisori e barriere preferibilmente in materiali eco-compatibili1; - organizzazione e set-up degli spazi esterni.
II. Gestione dell’utenza nel rispetto delle norme COVID A titolo esemplificativo:
- acquisto di DPI (termo-scanner per clienti, mascherine, igienizzanti, guanti, camici e protezioni per operatori, macchine per sanificazione);
- installazione di segnaletica e percorsi obbligatori;
- sistemi di raccolta dati per ingressi nel rispetto delle normative sulla privacy;
- introduzione di altri servizi specifici per il rispetto delle norme COVID.
B. Organizzazione funzionale al mantenimento della qualità dei servizi I. Qualifica degli asset organizzativi
A titolo esemplificativo:
- acquisto / acquisizione / noleggio di beni o servizi per la gestione dei servizi (attrezzatura, veicoli elettrici, biciclette);
- assunzione di personale esterno / servizi e/o condivisione in outsourcing per la gestione delle attività.
II. Incremento del livello di digitalizzazione A titolo esemplificativo:
- sviluppo e/o realizzazione di portali web e soluzioni digitali che facilitino l’accesso dell’utenza ai servizi;
- erogazione di servizi tramite piattaforme digitali (es. consulenza o assistenza online).
C. Innovazione sociale
I. Welfare condiviso e professionale
Promuovere nuovi servizi professionali erogati capaci di superare il mercato informale della cura che riguarda diversi ambiti della vita quotidiana: babysitting, supporto ai compiti, trasporto bambini, attività musicali, pulizia e manutenzione casa, assistenza disabili e anziani, ecc.
Offrire un servizio completo, condivisibile, erogato da un pool di professionisti esperti multidisciplinari, capaci di garantire efficacia, forme di backup in caso di ferie o malattie, flessibili in base ai bisogni delle famiglie e capace di diversificazioni rapide all’emergere di nuovi bisogni.
A titolo esemplificativo:
- Aggregazione di competenze multidisciplinari e tra domanda e offerta;
1 gerarchia indicativa: prodotti con alta percentuale di materiali riciclati; da materie prime rinnovabili e non di origine fossile;
facilmente riparabili, riutilizzabili, disassemblabili e riciclabili;
- Sviluppo di soluzioni condivisibili per famiglie (cura dei figli, sostegno scolastico, esigenze di trasporto dei bambini, etc.);
- Sviluppo di soluzioni condivisibili per categorie fragili (interazione, condivisione e messa a disposizione di spazio, tempo, servizi, etc.);
- Sensibilizzazione e coinvolgimento attivo dei beneficiari finali (welfare generativo), al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità;
- Rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno delle aree disgregate o disagiate della città;
- Promozione del mutuo aiuto tra famiglie e di reti familiari quali principali soggetti sociali impegnati in azioni di inclusione e coesione sociale rivolte ai componenti fragili;
- Azioni rivolte all'empowerment delle capacità relazionali, di carattere educativo e soprattutto tese alla valorizzazione delle potenzialità della persona (anche dal punto di vista lavorativo).
II. Equità, inclusione e mobilità
I progetti di innovazione sociale dovrebbero poter contribuire a logiche economiche redistributive e di maggiore mobilità sociale qualora all’interno dello stesso servizio vi fossero utenti paganti in proprio, utenti sostenuti dal pubblico e utenti supportati da logiche filantropiche. Si pensi a una scuola di musica o sportiva dove insieme ai ragazzi delle famiglie paganti, ci fossero dei ragazzi sostenuti con voucher pubblici o filantropici, che altrimenti rimarrebbero esclusi da questi processi di promozione e relazione sociale.
Riuscire a costruire nuovi business model sociali ibridi per canali di finanziamento può essere un meccanismo importante per riattivare la mobilità sociale, che negli ultimi 20 anni si è progressivamente ridotta nel paese.
A titolo esemplificativo:
- Costruire servizi e/o forme di socialità capaci di coinvolgere persone che afferiscono a classi sociali, etnie, età diverse, per promuovere inclusione e mobilità sociale;
- Miscelare all’interno degli stessi servizi o delle stesse piattaforme persone che accedono con logiche di finanziamento complementari tra di loro: a pagamento, con contributo pubblico totale o parziale, con sostegno filantropico;
- Offrire prestazioni alternative presso il domicilio degli utenti o presso le sedi di servizio, o in altri spazi, in modalità diverse che non comportino la vicinanza tra utenti.
III. Sviluppo di strumenti digitali e piattaforme per la comunità
Sviluppare e implementare soluzioni e piattaforme inclusive e sostenibili, anticipando i bisogni in maniera preventiva e non emergenziale, sostenendo forme di solidarietà tanto intergenerazionale quanto intra generazionale. In particolare, per le famiglie a scarso capitale culturale, poco connesse e poco digitalizzate, promuovere inclusione evitando che la transizione verso un mondo più digitale non sia causa di nuova esclusione e disuguaglianza.
A titolo esemplificativo:
✓ Introdurre nei servizi alla persona logiche digitali capaci di ampliare la platea dei destinatari e il portafoglio dei benefici, rendendo l’accesso anche economicamente più sostenibile, grazie all’uso delle tecnologie;
✓ Coinvolgere i giovani nell’attuazione del progetto al fine di ampliare la base associativa e favorire, là dove possibile, anche il ricambio generazionale nella leadership delle organizzazioni di volontariato facenti parte della rete;
✓ Cercare nel mondo della ricerca e delle start up soluzioni per rispondere ai fabbisogni di innovazione dell’imprenditoria sociale e del terzo settore;
✓ Proporre forme di brokeraggio innovativo su supporto digitale per sostenere domanda e offerta di servizi di welfare, come l’assistenza domiciliare o la fornitura di generi di prima necessità a persone non autosufficienti, costruendo reti di prossimità.
D. Innovazione ecologica
I. Interventi legati all’economia circolare, l’utilizzo e/o la promozione di soluzioni ecologiche ad alta sostenibilità ambientale
A titolo esemplificativo
- riparazioni e promozione del riuso;
- uso materiali riciclati;
- uso materiali ottenuti da fonti rinnovabili;
- logistica ottimizzata ed elettrica;
- diminuzione di consumi ed energie;
- sharing/condivisione di risorse, beni e servizi;
- adozione di sistemi di gestione ambientale.