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AREE DI INTERVENTO

Nel documento Rinascimento Bergamo (pagine 5-8)

Il Bando offre alle organizzazioni la possibilità di realizzare interventi in diverse aree, in autonomia o in partenariato, sviluppando la progettualità più idonea rispetto alle caratteristiche organizzative e/o settoriali e al fabbisogno finanziario, nell’ottica di conseguire obiettivi di breve, medio o lungo periodo.

Le attività devono riguardare azioni, servizi e beneficiari nel Comune di Bergamo.

A. Adeguamento normativo legato alle prescrizioni e alle restrizioni COVID-19 I. Adeguamento strutturale

A titolo esemplificativo:

- modifica provvisoria e/o permanente dei layout a seconda degli spazi a disposizione (superficie interna ed esterna ai locali) attraverso ripartizioni, suddivisioni, etc.;

- installazione di divisori e barriere preferibilmente in materiali eco-compatibili1; - organizzazione e set-up degli spazi esterni.

II. Gestione dell’utenza nel rispetto delle norme COVID A titolo esemplificativo:

- acquisto di DPI (termo-scanner per clienti, mascherine, igienizzanti, guanti, camici e protezioni per operatori, macchine per sanificazione);

- installazione di segnaletica e percorsi obbligatori;

- sistemi di raccolta dati per ingressi nel rispetto delle normative sulla privacy;

- introduzione di altri servizi specifici per il rispetto delle norme COVID.

B. Organizzazione funzionale al mantenimento della qualità dei servizi I. Qualifica degli asset organizzativi

A titolo esemplificativo:

- acquisto / acquisizione / noleggio di beni o servizi per la gestione dei servizi (attrezzatura, veicoli elettrici, biciclette);

- assunzione di personale esterno / servizi e/o condivisione in outsourcing per la gestione delle attività.

II. Incremento del livello di digitalizzazione A titolo esemplificativo:

- sviluppo e/o realizzazione di portali web e soluzioni digitali che facilitino l’accesso dell’utenza ai servizi;

- erogazione di servizi tramite piattaforme digitali (es. consulenza o assistenza online).

C. Innovazione sociale

I. Welfare condiviso e professionale

Promuovere nuovi servizi professionali erogati capaci di superare il mercato informale della cura che riguarda diversi ambiti della vita quotidiana: babysitting, supporto ai compiti, trasporto bambini, attività musicali, pulizia e manutenzione casa, assistenza disabili e anziani, ecc.

Offrire un servizio completo, condivisibile, erogato da un pool di professionisti esperti multidisciplinari, capaci di garantire efficacia, forme di backup in caso di ferie o malattie, flessibili in base ai bisogni delle famiglie e capace di diversificazioni rapide all’emergere di nuovi bisogni.

A titolo esemplificativo:

- Aggregazione di competenze multidisciplinari e tra domanda e offerta;

1 gerarchia indicativa: prodotti con alta percentuale di materiali riciclati; da materie prime rinnovabili e non di origine fossile;

facilmente riparabili, riutilizzabili, disassemblabili e riciclabili;

- Sviluppo di soluzioni condivisibili per famiglie (cura dei figli, sostegno scolastico, esigenze di trasporto dei bambini, etc.);

- Sviluppo di soluzioni condivisibili per categorie fragili (interazione, condivisione e messa a disposizione di spazio, tempo, servizi, etc.);

- Sensibilizzazione e coinvolgimento attivo dei beneficiari finali (welfare generativo), al fine di aumentare il rendimento degli interventi attuati a beneficio dell’intera comunità;

- Rafforzamento dei legami sociali, da promuovere all’interno delle aree disgregate o disagiate della città;

- Promozione del mutuo aiuto tra famiglie e di reti familiari quali principali soggetti sociali impegnati in azioni di inclusione e coesione sociale rivolte ai componenti fragili;

- Azioni rivolte all'empowerment delle capacità relazionali, di carattere educativo e soprattutto tese alla valorizzazione delle potenzialità della persona (anche dal punto di vista lavorativo).

II. Equità, inclusione e mobilità

I progetti di innovazione sociale dovrebbero poter contribuire a logiche economiche redistributive e di maggiore mobilità sociale qualora all’interno dello stesso servizio vi fossero utenti paganti in proprio, utenti sostenuti dal pubblico e utenti supportati da logiche filantropiche. Si pensi a una scuola di musica o sportiva dove insieme ai ragazzi delle famiglie paganti, ci fossero dei ragazzi sostenuti con voucher pubblici o filantropici, che altrimenti rimarrebbero esclusi da questi processi di promozione e relazione sociale.

Riuscire a costruire nuovi business model sociali ibridi per canali di finanziamento può essere un meccanismo importante per riattivare la mobilità sociale, che negli ultimi 20 anni si è progressivamente ridotta nel paese.

A titolo esemplificativo:

- Costruire servizi e/o forme di socialità capaci di coinvolgere persone che afferiscono a classi sociali, etnie, età diverse, per promuovere inclusione e mobilità sociale;

- Miscelare all’interno degli stessi servizi o delle stesse piattaforme persone che accedono con logiche di finanziamento complementari tra di loro: a pagamento, con contributo pubblico totale o parziale, con sostegno filantropico;

- Offrire prestazioni alternative presso il domicilio degli utenti o presso le sedi di servizio, o in altri spazi, in modalità diverse che non comportino la vicinanza tra utenti.

III. Sviluppo di strumenti digitali e piattaforme per la comunità

Sviluppare e implementare soluzioni e piattaforme inclusive e sostenibili, anticipando i bisogni in maniera preventiva e non emergenziale, sostenendo forme di solidarietà tanto intergenerazionale quanto intra generazionale. In particolare, per le famiglie a scarso capitale culturale, poco connesse e poco digitalizzate, promuovere inclusione evitando che la transizione verso un mondo più digitale non sia causa di nuova esclusione e disuguaglianza.

A titolo esemplificativo:

Introdurre nei servizi alla persona logiche digitali capaci di ampliare la platea dei destinatari e il portafoglio dei benefici, rendendo l’accesso anche economicamente più sostenibile, grazie all’uso delle tecnologie;

Coinvolgere i giovani nell’attuazione del progetto al fine di ampliare la base associativa e favorire, là dove possibile, anche il ricambio generazionale nella leadership delle organizzazioni di volontariato facenti parte della rete;

Cercare nel mondo della ricerca e delle start up soluzioni per rispondere ai fabbisogni di innovazione dell’imprenditoria sociale e del terzo settore;

Proporre forme di brokeraggio innovativo su supporto digitale per sostenere domanda e offerta di servizi di welfare, come l’assistenza domiciliare o la fornitura di generi di prima necessità a persone non autosufficienti, costruendo reti di prossimità.

D. Innovazione ecologica

I. Interventi legati all’economia circolare, l’utilizzo e/o la promozione di soluzioni ecologiche ad alta sostenibilità ambientale

A titolo esemplificativo

- riparazioni e promozione del riuso;

- uso materiali riciclati;

- uso materiali ottenuti da fonti rinnovabili;

- logistica ottimizzata ed elettrica;

- diminuzione di consumi ed energie;

- sharing/condivisione di risorse, beni e servizi;

- adozione di sistemi di gestione ambientale.

Nel documento Rinascimento Bergamo (pagine 5-8)

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