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Il primo evento artistico: il Concorso nazionale per il cartellone del “Giugno Triestino per la III° Mostra del Mare” e il contributo di Urbano Corva, Franco

Albini e Augusto Cernigoi

La serie degli eventi preparatori si apriva, il 3 gennaio con l’annuncio che «il 31 gennaio scade il termine per la presentazione dei bozzetti per il cartellone di pro- paganda»60.

Il risultato del “Concorso nazionale per il Cartellone” veniva reso noto il 1 feb- braio con la pubblicazione de’ “Il cartellone del ‘Giugno Triestino’“ - all’interno del quale si svolgeva anche la “III° Mostra del Mare” - con la vittoria del bozzetto di «Ur- bano Corva, vincitore del Concorso nazionale indetto dal “Giugno Triestino” per la “III° Mostra del Mare”»61.

Ne aveva dato notizia il Popolo di Trieste raccontando nel dettaglio l’esito della competizione:

si è riunita la Commissione per l’esame dei bozzetti per il cartellone di propa- ganda del “Giugno Triestino 1935, III° Mostra del Mare” ... La Commissione è composta, tra gli altri, dal prof. Eligio Finazzer Fiori, designato a rappresen- tare il “Sindacato nazionale delle Belle Arti”, dall’arch. Umberto Nordio, desi- gnato dal “Sindacato fascista interprovinciale della Venezia Giulia” ... e con Se- gretario il dott. Paolo Veronese ... Dopo aver esaminato attentamente, lavoro per lavoro, tutti i 318 bozzetti pervenuti ... da Artisti di tutta Italia; dopo una prima accurata cernita il numero delle opere di effettivo maggior valore si ridusse a 24 ... poi la Giuria fu unanime nel ridurre l’esame finale a 5 lavori, ... e dalla graduatoria finale risultarono premiati: primo premio “Stella azzurra” del pit- tore Urbano Corva di Trieste; secondo premio ex aequo “Canta che ti passa” del 59“Ecco Trieste”, in Il Popolo di Trieste, 19 maggio 1935, p. 4.

60“Terza Mostra del Mare. Il termine per la presentazione dei bozzetti per il cartellone”, in Il Popolo di Trieste, 3 gen-

naio 1935.

61“Il Cartellone del ‘Giugno Triestino’ per la ‘III° Mostra del Mare’“, in Il Popolo di Trieste, 10 febbraio 1935, p. 2.

Nato a Fiume nel 1901 e poi trasferitosi a Trieste, Corva fu allievo dei pittori Vito Timmel/von Thümmel e Renato Mayer-Grego. Si occupò di arredamento, di decorazione ma specie di grafica e di pubblicità (famoso il suo omino di carta per i tubetti da sigarette della Salto di Trieste), ambito nel quale, soprattutto, espresse le sue scelte linguistiche vicine a quelle del Futurismo (anche se non aderì mai ufficialmente al Movimento, ma trasse ispirazione dal ricco contesto triestino). Cfr. Nei dintorni di Dudovich, Catalogo della Mostra, Trieste, 2002). Aveva figurato diverse co- pertine di volumi: di Marcello FRAULINI, Tempo di fox-trot: grottesco in tre atti, Trieste, 1931; IDEM, La canzone

del figlio ignoto, Trieste, 1934: di Guido SAMBO, Schiavi in frack: scene brevi, Trieste, 1931. Oltre ad aver realiz-

pittore Marino Spadavecchia e “Zebb” di Gerla e arch. Franco Albini di Milano; terzo premio “Pavese” del pittore Augusto Cernigoi di Trieste ... I membri della Giuria rappresentanti il Sindacato Belle Arti propongono al Comitato l’acqui- sto dell’opera portante il motto “Pensare prima, osare dopo”.

È chiaro che non può non risultare ‘strano’il fatto che su 138 bozzetti, tra i vin- citori ufficiali figurassero ben due triestini (Corva e Cernigoi); ma, soprattutto, era an- cora più ‘strano’ che il primo premio fosse stato attribuito, nell’anonimato, a Urbano Corva, che era già stato l’Autore del cartellone della “II° Mostra del Mare” tenutasi a Trieste nel 1934. Più facile pensare che la Giuria, sicuramente, volesse riconfer- margli la precedente fiducia.

Interessante poi il fatto che fosse stato selezionato il bozzetto di Franco Albini; mentre non si sa nulla dell’Autore del bozzetto con motto “Pensare prima, osare dopo”, ma il fatto che ne venisse proposto l’acquisto (e il possibile utilizzo) fa venire il so- spetto che o che si trattasse di un Artista molto noto (tipo Marcello Dudovich) o che fosse il ‘vero’ vincitore meritevole, che veniva così indirettamente compensato.

La ricerca formale espressa da Corva nel cartellone vincitore, in quell’asso- ciazione tra la grande ‘X’ inferiore della figura umana stilizzata e la linea concavo- convessa che le si incastrava superiormente, mostrava una chiara relazione con il Di- namismo futurista; e la cosa non meraviglia, viste la fortune del Movimento in città e il passaggio di suggestioni futuriste da un ambito all’altro della produzione artistica triestina del momento62.

Tutto ciò era, del resto, in linea con lo spirito che doveva animare l’Esposizione intera, le cui linee conduttrici erano chiare da tempo tanto che già con l’insediamento ufficiale del “Comitato” si rendeva noto che «le diverse sezioni della Mostra verranno allestite con criteri artistici ispirati alla più moderna tecnica espositiva»63.

Si apriva poi una Mostra di quei bozzetti, vista la quantità e la qualità, dei ma- teriali giunti, poiché «la vistosità dei premi e l’importanza del Concorso nazionale hanno invogliato al lavoro i migliori Cartellonisti italiani. Basta compiere un giro ve- loce della Mostra»64.

Nella pubblicistica successiva non sarebbe però mai mancato l’accenno che tutta l’iniziativa della Mostra - dal Cartellone in poi - era nata da Triestini per Triestini; un palcoscenico nazionale, condotto dunque con la più stretta logica locale.

62Si veda il mio F. CANALI, “Avanguardie artistiche nella Trieste tra le due Guerre: Futuristi, Razionalisti e Co-

struttivisti. Parte prima: Il ‘Secondo Futurismo’ di Marinetti e Sanzin (le celebrazioni per Sant’Elia, la Mostra Foto- grafica Futurista e il nuovo rapporto con la Storia e la Tradizione nel segno di Michelangelo) e il ‘Futurismo colo- niale’, dalle pagine de’ ‘Il Popolo di Trieste’ (1931-1938)”, in Quaderni CRSR, vol. XXVIII, 2017, pp. 169-220.

63“Il Comitato per la Mostra del Mare insediato dal Podestà”, in Il Popolo di Trieste, 22 gennaio 1935, p. 2. 64“La Mostra dei Cartelloni”, in Il Popolo di Trieste, 3 marzo 1935, p. 2.