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2. Organi e organizzazione

2.6 Assetto strutturale e territoriale

Il modello organizzativo dell’Istituto - approvato con determinazione presidenziale del 2 agosto 2013 n. 196 – è stato completato e aggiornato con il “Regolamento di organizzazione” di cui alle determinazioni presidenziali n. 332/2013 e n. 297/2015.

Si è trattato, in sostanza, di una razionalizzazione della struttura organizzativa, mediante l’accorpamento di competenze funzionali, o la loro diversa collocazione, al fine di un migliore coordinamento.

Dal punto di vista strutturale l'assetto dell’Istituto comprende, oltre agli organi di governo e di controllo (presidente, Civ, collegio dei sindaci, direttore generale), l’Oiv e la sua struttura di supporto, il Comitato Scientifico, le strutture di supporto agli organi, la struttura tecnico-amministrativa del Civ, il capo ufficio stampa, il Casellario centrale infortuni, e l'intera tecnostruttura, centrale e decentrata.

Da un punto di vista territoriale, l'assetto dell’Istituto, ai sensi del vigente regolamento, si articola in:

- direzione generale - direzioni regionali

- direzioni provinciali di Trento e Bolzano - direzioni territoriali

- sede regionale di Aosta

Nell’ambito della Direzione generale si articolano poi le strutture centrali, così come quelle decentrate figurano nell’ambito delle Direzioni regionali.

I dipendenti di ciascuna area professionale svolgono l’attività in una logica di integrazione con i processi aziendali, nell’ambito dell’autonomia prevista dalle norme deontologiche che regolano l’esercizio di ciascuna professione.

La direzione generale svolge funzioni di alta direzione, coordinamento, indirizzo, programmazione e controllo, per l’attuazione delle direttive degli organi, nonché compiti di presidio e di gestione accentrata in ordine ad alcune materie e funzioni, e coordina gli uffici centrali e territoriali.

Al suo interno si articola in 11 direzioni centrali - con competenza per specifiche materie o funzioni, ed articolate in uffici - 2 servizi generali (Ispettorato e Sicurezza e Supporto organi), 2 dipartimenti di ricerca, 1 sovrintendenza sanitaria centrale, l’avvocatura generale, 4 consulenze tecniche centrali (quelle di accertamento rischi e prevenzione e statistico-attuariale, facenti capo ai due dipartimenti di ricerca, e quelle di edilizia centrale e innovazione tecnologica, facenti capo, rispettivamente, alla direzione centrale patrimonio e alla direzione organizzazione digitale), l’ufficio audit e il casellario centrale infortuni.

In base ai risultati della verifica annuale, effettuata in relazione all’attuazione del modello introdotto con le predette determinazioni presidenziali, sono stati posti in essere interventi correttivi tesi alla risoluzione di alcune criticità riscontrate, anche al fine di evitare duplicazioni e con l'ulteriore obiettivo di centralizzare la gestione degli acquisti.

In particolare, con determina del presidente 30 luglio 2015, n. 297, l’Istituto ha provveduto ad una revisione dell’assetto della direzione generale, che ha trovato piena attuazione a decorrere dal 2016, per un migliore coordinamento delle funzioni strumentali (organizzazione, pianificazione e comunicazione) e di quelle di natura istituzionale (rapporto assicurativo, politiche assicurative e previdenziali, attività sanitarie e di reinserimento socio-lavorativo), nell’ambito delle direzioni centrali di nuova istituzione. Queste ultime sono:

 la direzione centrale pianificazione e comunicazione, che è chiamata a svolgere dette funzioni nonché quelle di coordinamento delle iniziative legislative;

 la direzione centrale rapporto assicurativo, con l’attribuzione della responsabilità di tutte le funzioni relative alla gestione del rapporto assicurativo, sia rispetto alle entrate che alle uscite e alle relative attività medico legali;

 la direzione centrale prestazioni socio-sanitarie, con responsabilità in tema di attuazione del nuovo modello sanitario dell’Istituto, gestione, coordinamento e monitoraggio dell’attuazione dell’accordo quadro in sede di conferenza Stato- Regioni, funzioni relative alle prestazioni sanitarie (prime cure), con esclusione delle attività medico - legali relative al rapporto assicurativo, reinserimento sociale e lavorativo, gestione delle relazioni con il SSN e coordinamento dei rapporti con i Servizi sanitari regionali;

 la direzione centrale assistenza protesica e riabilitazione, con responsabilità della gestione delle funzioni di produzione, erogazione diretta in ambito protesico e riabilitativo, nonché delle funzioni di ricerca in ambito clinico e tecnologico.

Le altre principali direzioni centrali, ricomprese nella direzione generale, sono:

- la direzione centrale acquisti, responsabile delle procedure di acquisizione dei beni e servizi necessari per la ricerca e le componenti tecnologiche hardware. La direzione, a mente dell’allegato A del Regolamento di organizzazione, è “stazione appaltante accentrata” per le forniture di beni e servizi delle strutture centrali e territoriali e, oltre alla funzione di definizione dei fabbisogni e dei costi standard, nonché a quella di programmazione degli acquisti, esercita quella di gestione delle procedure di affidamento, fino alla predisposizione degli atti per la sottoscrizione dei relativi contratti;

- la direzione centrale patrimonio, è responsabile della gestione patrimoniale dell’Ente e provvede alla predisposizione di piani triennali di investimento e disinvestimento immobiliare e mobiliare, nonché alla programmazione triennale di lavori. La direzione, sempre a mente dell’allegato A, è

“stazione appaltante accentrata” dei contratti di lavori per le strutture territoriali e per gli immobili della direzione generale e, oltre alla funzione di definizione dei fabbisogni e a quella di programmazione, svolge quella di gestione delle procedure di affidamento e dei relativi contratti;

- la direzione centrale programmazione, bilancio e controllo, è responsabile in materia di pianificazione, programmazione, controllo, contabilità e bilancio, nell’ambito degli indirizzi definiti dagli organi. Controlla lo stato di realizzazione dei piani e del budget, anche con riferimento al ciclo della performance ed effettua il riscontro amministrativo-contabile anche attraverso il coordinamento dei controlli di regolarità effettuati dalle direzioni regionali/provinciali. Verifica, altresì, la situazione di cassa e dei flussi finanziari, nonchè gli adempimenti dell’Istituto in materia fiscale e previdenziale per il personale.

Dal mese di ottobre 2015, inoltre, è stato disposto l’accorpamento in un’unica “Direzione centrale per l’organizzazione digitale” della struttura deputata all’IT (innovazione tecnologica) e di quella competente per l’organizzazione. La nuova struttura è stata articolata in 12 uffici.

La Direzione è responsabile del governo unitario del percorso di analisi e innovazione organizzativa che, partendo dalla rilevazione dei bisogni dell’utenza, esterna ed interna, sviluppa la progettazione del modello di servizio dell’Istituto, definisce il modello organizzativo e ne cura la manutenzione.

E’ altresì responsabile del sistema informatico e di telecomunicazione aziendale, dei rapporti telematici e dell’evoluzione degli strumenti tecnologici per la reingegnerizzazione dei processi produttivi.

Garantisce, infine, l’integrazione del sistema informatico con gli altri sistemi della pubblica amministrazione.

Per lo svolgimento delle attività programmate si avvale della Consulenza per l’innovazione tecnologica (CIT), collocata in posizione di staff.

Completano l’organigramma della direzione generale la direzione centrale risorse umane, la direzione centrale prevenzione e la direzione centrale ricerca.

L’assetto decentrato dell'Istituto comprende 18 direzioni regionali, 2 direzioni provinciali (a Trento e a Bolzano) e 1 sede regionale ad Aosta.

Le direzioni regionali – divise in cinque tipologie, in ragione delle dimensioni e del grado – governano il territorio di competenza ed assicurano, tramite le direzioni territoriali (sedi), l’erogazione dei servizi istituzionali.

Esse si articolano in uffici, sovraintendenze sanitarie regionali, avvocature regionali e, ove presenti, avvocature distrettuali, consulenze professionali regionali, unità operative territoriali e 3 direzioni territoriali (sedi e agenzie) che garantiscono il presidio del territorio.

Le “sedi” regionali gestiscono l’attività assicurativa e la tutela dei lavoratori attraverso un

“sistema integrato” di interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, di prestazioni sanitarie ed economiche e di reinserimento lavorativo e sociale.

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