PRESIDENTE. Metterei in votazione la risoluzione della IV Commissione.
TIPPOLOTTI. L’emendamento è ricevibile?
PRESIDENTE. Non ci siamo espressi, poi valuteremo.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio approva.
PRESIDENTE. L’emendamento è ammissibile, dal punto di vista giuridico. Chiedo conferma al Consiglio regionale se l’emendamento così proposto contrasti con la risoluzione, al che non sarebbe ammissibile per un problema tecnico. Secondo me, no.
MONELLI, Assessore Ambiente e Protezione Civile. L’elemento di riflessione politica è quello che dicevo prima. Su questo elemento - l’impianto di preselezione a Terni - è già stata fatta la Conferenza dei Servizi, l’abbiamo autorizzato. Il finanziamento è a debito delle casse dell’ASM, è assolutamente sicuro.
PRESIDENTE. Assessore, qui siamo nell’assemblea consiliare; l’iter può essere già percorso, c’è una volontà di accettare o meno questo emendamento. L’emendamento è ammissibile, non so se il proponente lo vuole revocare... Prego, Consigliere Liviantoni.
LIVIANTONI. Vorrei pregare il Consigliere Renzetti di ritirare l’emendamento per un semplice motivo:
come ha ricordato l’Assessore Monelli, la Conferenza dei Servizi ha già definito questa cosa; la
localizzazione dell’impianto di preselezione a Terni è definita anche nell’ipotesi di Piano che la Giunta regionale ha presentato.
Quindi, nella sostanza, credo che il Consiglio non abbia niente da eccepire, proprio perché è qualcosa che è già maturato e andato avanti. Volerlo inserire in una relazione che non è un atto di programmazione, ma è un atto di verifica di quello che si è fatto, secondo me è una forzatura; è l’esigenza di testimoniare una volontà politica, però questa è già fatta con l’atto della presentazione. Per cui, se il Consigliere Renzetti insistesse nel mantenere in piedi l’emendamento, dovrei esprimere un voto favorevole, nel senso che è una cosa scontata e mi trova perfettamente d’accordo; contrario perché è un metodo ed un passeggio che non era previsto e non era nemmeno condivisibile in questa fase del dibattito, che non è una fase di programmazione e di indirizzo. Non è nemmeno un atto generico di indirizzo, un consiglio; è una scelta precisa e, come scelta precisa, va negli atti di programmazione.
Pertanto, per una questione di metodo mi troverei in totale disaccordo, pur condividendo la sostanza e, quindi, condividendo tutta l'azione fatta dal governo regionale, ed anche ciò che intende fare, stando alle dichiarazioni dell’Assessore.
PRESIDENTE. La parola al Consigliere Tippolotti.
TIPPOLOTTI. Sull’ordine dei lavori: visto l'intervento del Presidente Liviantoni, anch’io mi associo alla richiesta fatta nei confronti del Consigliere Renzetti di ritirare l’emendamento, oltre che per le considerazioni fatte da Liviantoni, per un’altra motivazione: il documento risolutivo della IV Commissione è frutto di un lavoro di indagine, di approfondimento e di verifica su una materia relativa al vecchio Piano di smaltimento dei rifiuti. Probabilmente, il documento in sé era esaustivo, nel senso che il voto che ha ricevuto in aula lo considererei come un’ulteriore conferma della positività del lavoro della Commissione, non tanto come il voto di approvazione di un atto di programmazione. Credo che anche la valutazione fatta dal Presidente Liviantoni, nel considerare già l’atto della presentazione, in sé, come un atto politico, sia esaustiva dell’emendamento stesso.
PRESIDENTE. Consigliere Renzetti, prego.
RENZETTI. Prendo la parola semplicemente perché interpellato tanto dal Presidente Liviantoni quanto dal collega Tippolotti. Se le cose stessero soltanto nei termini in cui le hanno rappresentate i colleghi, non solo ritirerei l'emendamento, ma avrei evitato di presentarlo. Se il Consiglio fosse chiamato semplicemente e puramente a prendere atto dei risultati dell’indagine conoscitiva cui ha dato luogo la IV Commissione Consiliare Permanente, è evidente che sarebbe un fuor d'opera presentare un emendamento con il quale, invece, si impegna la Giunta a porre in essere un determinato comportamento, seppure attinente al tema oggetto di indagine.
Ma poiché la IV Commissione - opportunamente, a mio avviso - non si è limitata a stendere una relazione sull’esito dell’indagine posta in essere, ma ha formulato una serie di impegni, sotto forma di risoluzione, rivolti alla Giunta (costruire percorsi, pianificare interventi, valutare, puntare, assumere), credo che ci stia bene anche, come ho proposto nell’emendamento: “dare senza ulteriore indugio seguito ad impegni precedentemente assunti”. Quindi non posso accogliere il cortese invito dei colleghi, semplicemente perché il presupposto da cui esso muove è errato; altrimenti sarebbe stato inammissibile l’emendamento, a mio sommesso avviso, perché si sarebbe inserito in un contesto assolutamente altro.
Colgo l’occasione per dire che, se effettivamente le cose dovessero stare come dice l’Assessore Monelli - cioè: l’emendamento sarebbe “acqua fresca”, perché non toglierebbe e non aggiungerebbe nulla allo stato degli atti - confido che l’Assessore Monelli vorrà votare favorevolmente all’emendamento, perché l'acqua fresca non ha mai fatto male a nessuno. Credo che acqua fresca non sia; con me lo credono i colleghi che conoscono a fondo la situazione della Conca Ternana. Proprio perché di questo sono convinto, insisto perché sia posto in votazione, e confido nell’accoglimento da parte dell’aula.
PRESIDENTE. Quindi il Consigliere Renzetti mantiene il suo emendamento. È aggiuntivo, quindi non è in contrasto con il documento già votato, perciò non posso che mettere in votazione l’emendamento Renzetti.
Il Consiglio vota.
Il Consiglio non approva.
PRESIDENTE. Con questo termina il Consiglio regionale. Auguro a tutti buone ferie; il Consiglio verrà riconvocato a domicilio.
La seduta termina alle ore 14.31.