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ATTIVITÀ 2. COSA SONO LE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE?

Descrizione e caratteristiche del gruppo

Figura 13. Eva (dopo): ‘Archeologa. Si guarda intorno nel giardino.

Figura 12. Libri e archeologia.

Figure 14 e 15. Prima, ‘fa cose da medici’. Dopo, ‘ha anche una borsa…sta ancora facendo ricerche’.

In questo caso l'attività si è svolta a scuola e nel Museo Archeologico Estone. In totale hanno partecipato 14 bambini, 8 maschi e 6 femmine.

Il progetto è stato gestito dagli insegnanti Eneli e Kristel, che sono stati affiancati da una guida del museo archeologico durante la visita.

Scopo dell’attività, metodologia usata e preparazione delle attività di ricerca

Lo scopo di questa attività era quello di scoprire cosa trovano gli archeologi. Come nell' attività precedente, gli insegnanti hanno studiato l'argomento, preso appunti, si sono consultati, hanno pianificato le attività, cercato il materiale necessario e chiesto il permesso per svolgere le attività pianificate.

Come nell'attività precedente, anche in questo caso la valutazione è stata molto importante.

Così, un giorno prima dell'esperimento, gli insegnanti hanno chiesto ai bambini cosa pensavano fossero le scoperte archeologiche.

I bambini hanno disegnato le loro idee.

Successivamente, gli insegnanti hanno chiesto agli allievi di cercare su internet immagini che mostrassero oggetti trovati dagli archeologi. La parola usata per la ricerca

era "leiud arheoloogilised" ("ritrovamento archeologico").

Il giorno dell'attività gli insegnanti sono arrivati in classe prima per preparare gli allievi alla loro gita al museo. Sono stati felici di salire sul tram e scoprire gli scavi archeologici della parte vecchia della città sulla strada per il museo.

Descrizione della o delle attività svolte dagli allievi

Prima di tutto, abbiamo osservato e risposto alla domanda "Cosa trovano gli archeologi durante la loro giornata di lavoro? Quali informazioni utilizzano per le loro ricerche?

Le risposte dei bambini sono state diverse:

"Possono trovare qualsiasi cosa". Trovano soldi".

"Alcuni trovano spazzatura". "Trovano oggetti dallo spazio e ossa di dinosauro". Trovano le cose vecchie". "O qualcosa che qualcuno ha perso".

Dopo la ricerca su Google è iniziata una discussione di gruppo:

1. Gli archeologi lavorano con pietre, ceramiche, vetro, metalli, ossa, sono resti animali o piante morte, o le stampe lasciate dai loro scheletri nelle rocce e sono molto vecchi, possono risalire a milioni o Figura 16. Aspettando il tram. Figura 17. Sul tram!

Lavoriamo con l'archeologia Scuola dell'infanzia Asunduse Lasteaed (Tallin, Estonia)

miliardi di anni fa. Gli oggetti creati dalle persone non sono così vecchi, ma possono risalire migliaia di anni.

Tutto ciò ha portato ad una nuova ipotesi, espressa così dai bambini: "Gli archeologi trovano ossa, denaro, gioielli e altri oggetti d'uso di ogni tipo".

Abbiamo poi verificato l'ipotesi in una gita al Museo Archeologico Estone. Durante la visita al museo i bambini hanno fatto le seguenti osservazioni: “i vestiti sono fatti di pelliccia”;

“mangiavano gli animali”; “i gioielli erano fatti

di denti”; “così tanti denti…doveva essere ricco”;

“tutte queste cose appartenevano a persone morte”.

L'ipotesi si è concretizzata nel seguente modo:

"Non c'erano dinosauri nel museo". Gli archeologi hanno trovato tanti soldi".

Una volta tornati a scuola, il gruppo discusso di cià che avevano visto al museo. Ricordavano di aver visto ciondoli, ambra, gioielli, pistole, monete, urne e ciotole.

Degli 11 bambini che sono venuti a scuola durante Figure 18, 19, 20, 21 e 22. Gita al Museo Archeologico Estone.

i 3 giorni in cui abbiamo svolto questa attività, 8 hanno detto che gli archeologi fabbricano soldi (monete, banconote). Tutti gli 11 bambini hanno capito che gli archeologi non cercano dinosauri e 4 di loro hanno disegnato qualche gioiello.

Pertanto, si è potuto osservare un cambiamento qualitativo rispetto ai preconcetti dei bambini, anche se la visita al museo dovrebbe essere integrata da altri tipi di attività che consentano loro di lavorare con concetti base, come i reperti e il patrimonio archeologico locale.

ATTIVITÀ 3. STRATI DEL SOTTOSUOLO. COSA C’É SOTTOTERRA?

Descrizione e caratteristiche del gruppo L'esperimento si è svolto nella scuola

"Asunduse", con un gruppo di 11 bambini, 8 maschi e 3 femmine.

Scopo dell'attività, metodologia usata e preparazione delle attività di ricerca

L'obiettivo dell'attività era quello di introdurre il concetto di 'stratificazione' e la sua relazione con gli oggetti dell'attività precedente. In sostanza,

l'idea era quella di introdurre il concetto di tempo e trasmettere l'importanza dell'integrità del patrimonio archeologico.

Prima dell'attività i bambini hanno disegnato ciò che pensavano o che immaginavano sugli strati della Terra. Questa attività è stata svolta un giorno prima del lavoro in classe. La domanda che gli insegnanti hanno posto prima Figura 23. Elias (prima): “L’archeologo trova una

pala”. Figura 24. Elias (dopo): “L’archeologo usa la pala per

estrarre uno scheletro”.

Figura 25. Colorando le sequenze stratigrafiche.

Lavoriamo con l'archeologia Scuola dell'infanzia Asunduse Lasteaed (Tallin, Estonia)

di disegnare è stata: "Che cos'è il sottosuolo?

Dopo l'attività gli allievi hanno lavorato in gruppo o a coppie con le sequenze stratigrafiche, che i bambini hanno colorato.

Al termine di queste attività, si è tenuta una discussione di gruppo sull'argomento: Quali livelli, o strati, sono sotterranei? Ci sono state diverse risposte: "Uno strato è come una strada

molto fitta"; "sottoterra c'è la sabbia"; "lo sporco";

"la lava".

In seguito, hanno creato una stratigrafia con oggetti diversi che avevamo preparato in precedenza. Abbiamo usato un cestino per i rifiuti in metallo per creare diversi strati.

Ogni bambino ha messo un oggetto nel contenitore e dato che c'erano 11 bambini, è stato assegnato un mese a ciascuno di loro, mentre il 12esimo mese è stato assegnato all'insegnante. L'idea era quella di osservare come le diverse unità stratigrafiche si fossero formate nel tempo (in questo caso nei mesi) ed il loro legame col lavoro degli archeologi.

Figura 26. Diagramma sugli strati.

Figura 27. Creando la nostra stratigrafia.

Figura 28. Cestino di metallo contenente la nostra stratigrafia.

I commenti sono stati molteplici: "Gennaio era molto tempo fa, adesso è dicembre"; “quando dicembre finisce, tutto ricomincia"; “un terreno ha meno di 12 strati".

In totale 6 bambini sono venuti a scuola durante 3 giorni in cui si è svolta l'attività. Prima dell'esperimento, tutti i bambini pensavano che ci fosse la lava nel sottosuolo; alcuni pensavano che ci fossero sporcizia, sabbia e radici. Alla fine dell'attività tutti hanno detto che il terreno è costituito da strati e che vi possiamo trovare vecchi muri, scheletri e radici. Il disegno

che abbiamo scelto mostra che al termine dell’attività molti di loro sono stati in grado di concepire la stratificazione orizzontale del suolo su cui camminavano. Lo si può vedere nei disegni di Amelia.

O nei disegni di Eva, in cui prima “sottoterra c’è lo sporco e tre radici”

Dopo, c’era ancora “erba”, ma con strati chiaramente marcati sotto l’edificio.

Figure 31. Eva, prima. Figura 32. Eva, dopo.

Figura 29. Amelia (prima): “Erba”. Figura 30. Amelia (dopo): “Strati di terra, rocce dove sono morte persone”.

Lavoriamo con l'archeologia Scuola dell'infanzia Asunduse Lasteaed (Tallin, Estonia)

ATTIVITÀ 4. CHE STRUMENTI

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