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ATTIVITÀ RIFLESSA E CONTROLLO NERVOSO VOLONTARIO

Nel documento Anal canal: anatomy and phisiopathology (pagine 34-50)

3. FISIOLOGIA DEL RETTO E DEGLI SFINTERI ANAL

3.2 ATTIVITÀ RIFLESSA E CONTROLLO NERVOSO VOLONTARIO

La distensione del retto provoca il rilasciamento dello sfintere anale interno e la contemporanea contrazione dello sfintere anale esterno cioè il cosiddetto riflesso inibitorio retto-anale. I recettori e le vie nervose seguite dagli impulsi non sono bene conosciuti.

In ogni modo la stimolazione dei pressocettori perirettali, a seguito di una distensione rettale anche minima (20 mmHg), attiva le fibre nervose afferenti che, seguendo le vie del sistema nervoso autonomo, raggiungono il plesso pelvico, il plesso sacrale ed infine il midollo spinale. Si attiva quindi l’arco riflesso dal quale l’impulso efferente– seguendo le stesse vie nervose del circuito afferente– provoca: una blanda contrazione della muscolatura rettale, il rilasciamento dello sfintere anale interno (per la contemporanea inibizione sia dell’influsso tonico ortosimpatico, sia del plesso nervoso intramurale ed, in piccola misura, per l’azione svolta dal parasimpatico) e la contrazione dello sfintere anale esterno 1,2.

Il ruolo del sistema nervoso centrale nell’ambito del riflesso inibitorio ano-rettale è determinante per la funzione dello sfintere anale esterno, mentre non sembra esserlo per quella dello sfintere anale interno. Infatti la sezione trasversa del midollo spinale, della cauda equina e la parziale sezione dei nervi sacrali non comporta un’abolizione dell’attività riflessa dello sfintere interno; invero questo si rilascia in conseguenza della distensione rettale poiché tali funzioni sono mantenute dalle fibre ortosimpatiche e

parasimpatiche disposte al di fuori del sistema nervoso centrale (plesso pelvico) e dal sistema nervoso intramurale 1.

The distension of the rectum causes relaxation of internal anal sphincter and the simultaneous contraction of the external anal sphincter that is known as the recto-anal inhibitory reflex. The receptors and pathways followed by impulse are not well known. Anyway stimulation pressocettori perirectal, following a rectal distension even minimum (20 mmHg), activates afferent nerve fibers which, following the ways of the autonomic nervous system, reach the pelvic plexus, the sacral plexus and finally the spinal cord . It then activates the reflex arc from which the pulse-following the same efferent pathways of the afferent-circuit causes: a mild contraction of the rectal muscles, relaxation of internal anal sphincter (the simultaneous inhibition is tonic influence orthosympathetic, both the intramural nerve plexus and, to a small extent, the action taken by the

parasympathetic) and 1.2 external anal sphincter contraction.

The role of the central nervous system in the anorectal inhibitory reflex is crucial for the external anal sphincter function, although it must be for the internal anal sphincter. In fact, the cross section of the spinal cord, cauda equina and sacral nerve partial section does not mean abolition of the internal sphincter reflex, indeed this is released as a result of rectal distension as these functions are maintained by the parasympathetic fibers and orthosympathetic arranged outside the central nervous

system (pelvic plexus) and the intramural nervous system

Ovviamente in tali casi di “decentralizzazione” è abolita la funzione dello sfintere anale esterno che invece è sotto il totale controllo dei motoneuroni spinali (innervazione volontaria dei nervi pudendi). Alla distensione del retto ed al rilasciamento riflesso dello sfintere anale interno, consegue la caduta della pressione nella parte più alta del canale anale; con ciò è consentita la progressione del contenuto dell’ampolla rettale nel canale anale stesso.

Ne deriva il contatto del materiale fecale con le terminazioni sensoriali della zona transizionale che rende queste capaci di discriminare la qualità del contenuto endorettale solido, liquido o gassoso. Il contemporaneo spasmo riflesso dello sfintere esterno (arco riflesso spinale) mantiene la continenza durante il periodo nel quale il materiale fecale raggiunge la zona transizionale anorettale ove sono addensati i recettori sensoriali.

Se la distensione del retto è notevole, al limite di adattamento, la pressione endorettale raggiungerà valori critici tali da indurre una totale inibizione degli sfinteri con una sensazione di urgenza alla defecazione. Nel caso invece che si decida per l’evacuazione, il rilasciamento volontario dello sfintere

anale esterno in associazione ad altri meccanismi fisiologici permetteranno lo svuotamento 6,7,9,12, 30,31,32.

Obviously in such cases of "decentralization" has abolished the function of the external anal sphincter instead is under total control of spinal motor neurons (voluntary innervation of pudendal nerves). To rectal distension and reflex relaxation of the internal anal sphincter, follows the fall of pressure in the upper part of the anal canal, thereby allowed the progression of dell'ampolla rectal contents into

the anal canal itself.

It follows the contact of fecal material with the sensory endings of the transitional zone, which makes them able to discriminate the quality of content endorectal solid, liquid or gaseous. The simultaneous reflex spasm of the external sphincter (reflex spinal) maintains continence during the period in which the fecal material reaches the anorectal transitional zone where they are thickened sensory receptors. If the distension of the rectum is high, the limit of adaptation, the endorectal pressure reach critical values such as to induce a total inhibition of the sphincter with a sense of urgency to defecation. If instead you decide to evacuate, the voluntary relaxation of external anal sphincter in combination with other physiological mechanisms enable flushing...

3 . 3 LA CONTINENZA FECALE

La continenza può essere definita come la capacità di decidere il momento di evacuare o trattenere le feci e/o i gas in funzione dell’attività che si sta svolgendo e delle condizioni ambientali e sociali; sia durante lo stato di veglia che durante il sonno.

Numerosi sono i fattori che regolano il meccanismo della continenza fecale, tra questi ricordiamo: l’attività motoria degli sfinteri anali e del pavimento pelvico, la sensibilità anorettale, l’angolo anorettale, la funzione di serbatoio del retto, la motilità e l’assorbimento intestinali 33-38.

Infatti l’esperienza clinica ha dimostrato che gli sfinteri anale esterno ed interno non sono i soli responsabili della continenza: la divulsione anale o la sfinterotomia interna sono solo raramente e per lo più transitoriamente causa di deficit funzionali.

Allo stesso modo, la sezione dell’anello sfinteriale interno può causare una leggera o nessuna perdita della continenza 23.

Milligan e Morgan39 hanno riscontrato che la continenza può essere conservata nel trattamento chirurgico delle fistole anali, soltanto quando il muscolo puborettale viene lasciato intatto.

L’importanza del muscolo puborettale sembra risiedere, in gran parte, nel fatto che la sua funzione è quella di creare un angolo tra la porzione terminale del retto e la prima parte del canale anale: l’angolo anorettale.

Continence can be defined as the ability to decide when to evacuate or retain feces and / or gases depending on the activity that is taking place and the environmental and social conditions, both during

wakefulness and during sleep.

There are numerous factors that regulate the mechanisms of fecal continence among these are: the motor activity of the anal sphincters and pelvic floor, anorectal sensitivity, the anorectal angle, rectal

reservoir function, intestinal motility and absorption 33-38.

In fact, clinical experience has shown that external and internal anal sphincters are not solely responsible for the continent: the divulsione internal anal sphincterotomy are only rarely and usually

due to transient functional deficits.

Similarly, the internal sphincter ring section may cause mild or no loss of continence 23. Milligan and Morgan39 found that continence can be preserved in the surgical treatment of anal fistulas, puborectal only when the muscle is left intact. The importance of muscle puborectal seems to lie largely in the fact that its function is to create an angle between the terminal portion of the rectum and the first part of the anal canal: the anorectal angle.

In una persona normale tale angolo che si forma fra l’asse longitudinale del retto e quello del canale anale ed è aperto posteriormente, si considera, a riposo, tra i 50°ed i 60°, secondo Hardcastle e Parks 40, e tra i 70°e i 100°, secondo Tonelli e Batignani 41.

L’angolo è dovuto per lo più alla disposizione a “fionda” del muscolo puborettale che abbraccia posteriormente la zona di passaggio anorettale e la cui contrazione attrae il complesso anorettale verso il pube; in misura minore contribuiscono anche le strutture di fissità che solidarizzano il complesso anorettale al piccolo bacino.

Tale angolo viene misurato in condizioni basali, durante il ponzamento e durante l’evacuazione tramite defecografia 42. Questa metodica strumentale permette inoltre, di misurare la distanza che esiste a riposo e durante la defecazione tra la linea pubo-coccigea (proiezione sagittale del piano degli elevatori) e l’angolo anorettale; normalmente quest’ultimo si abbassa durante la defecazione in seguito al rilasciamento del piano degli elevatori.

In a normal person that angle formed between the longitudinal axis of the rectum and anal canal and is open later, it is considered at rest, between 50 ° and 60 °, according to Hardcastle and Parks 40, and between 70 ° and 100 °, according to Tonelli and Batignani 41.

The angle is due mainly to the provision to "slingshot" muscle puborectal embracing after the anorectal transition zone and the decline of which attracts the anorectal complex to the pubis, contributing to a lesser extent also the structure of fixity in solidarity complex anorectal the small pelvis.

This angle is measured at baseline, during the Ponzano and during the evacuation through defecografia 42. This method also allows instrument to measure the distance that exists at rest and during defecation between Pubo-coccygeal line (projection of the sagittal plane of the elevators) anorectal angle, it usually falls during defecation after being issued Plan the lift.

Figura 24. Rappresentazione dell’angolo retto-anale in condizioni normali (a) e durante ponzamento (b).

.

Una maggiore angolazione dovuta per esempio a lesione completa del muscolo puborettale, si associa ad una grave incontinenza fecale 5. Il modo in cui il mantenimento di una certa angolazione possa contribuire al controllo della funzione anorettale è ancora dibattuto.

Di seguito sono riportati i valori dell’angolo anorettale e della distanza tra linea pubo-coccigea e angolo anorettale nei soggetti normali.

Greater angle due for example to complete lesion puborectal muscle, is associated with severe fecal incontinence 5. The way to maintain a certain angle may contribute to control of anorectal function is

still debated.

Here are the values anorectal angle and the distance between line Pubo-coccygeal and anorectal angle in normal subjects....

A RIPOSO CONTRAZIONE

ARA PIANO PERINEALE ARA PIANO PERINEALE

98.5± 2.6 0.3± 0.6 120± 6.3 -1.5± 0.4

A R I P O S O S O T O P O N Z A M E N T O

Tabella 2. Valori dell’angolo anorettale e della distanza linea pubococcigea-angolo anorettale nei soggetti normali

Parks 43 crede nella presenza di una specie di valvola di controllo che, ogni qual volta sia ha un aumento della pressione intraddominale, agisce con duplice meccanismo: spingendo la parte anteriore del retto verso il basso all’inizio del canale anale in modo da occluderne il lume al contenuto rettale (“flap valve”) e comprimendo le pareti laterali del retto (“flutter valve”). Philips e Edwards3 hanno

riscontrato che le pressioni create dal pavimento pelvico circondano e schiacciano il canale anale appiattendolo in maniera analoga alla situazione sopradescritta.

Read e Bannister 44 invece sostengono che il muscolo puborettale, da solo, non è di fondamentale importanza per la continenza anorettale, al contrario dello sfintere anale esterno che invece giuoca un ruolo significativo; tale osservazione si basa sul fatto che pazienti con prolasso perineale e quindi con un angolo anorettale ottuso, sono incontinenti solo nel caso di deficit dello sfintere anale esterno. Queste considerazioni sono state in parte suffragate dall’osservazione che pazienti operati di sezione parziale della porzione posteriore del muscolo puborettale (per un ostacolo al transito a livello del diaframma pelvico) non presentano gravi problemi di incontinenza fecale 45. Ciò nonostante numerose altre osservazioni fanno inequivocabilmente pensare che il muscolo puborettale rappresenti uno dei meccanismi più importanti per la continenza anorettale.

Parks believes in the presence of some kind of valve control, whenever it has increased intra- abdominal pressure, acting with dual mechanism: by pushing the front of the rectum down to the top of the anal canal to occlude the rectal lumen content ("flap valve") and compressing the side walls of the rectum ("flutter valve"). Philips Edwards3 found that the pressures created by pelvic floor surround and crush the anal canal flattened similarly to the situation described above. Read and Bannister 44 instead argue that the muscle puborectal alone is not crucial to the anorectal continence, contrary to the external anal sphincter instead plays a significant role, this observation is based on the fact that patients with perineal prolapse and then with an obtuse anorectal angle, are incontinent only in the case of external anal sphincter deficiency. These observations were partly supported by the observation that patients subjected to partial section of the posterior portion of muscle puborectal (for a hindrance to traffic at the pelvic diaphragm), no serious problems of fecal incontinence 45. Nevertheless, several other observations are clearly thinking that the muscle puborectal is one of the most important mechanisms for anorectal continence.

Il ruolo dello sfintere anale interno (responsabile dell’attività tonica basale), per il mantenimento della continenza, è superiore a quello che generalmente si ritiene 46; ciò si evidenzia soprattutto in alcune situazioni cliniche, per esempio nel prolasso anorettale in cui si ha una lassità della muscolatura del pavimento pelvico associata a conformazione ottusa dell’angolo anorettale e deficit dello sfintere striato 47,48. Nei pazienti con questa patologia se, per ragioni terapeutiche, si rende necessaria una

sfinterotomia interna totale, si produrrà un’incontinenza; probabilmente in questi pazienti lo sfintere anale interno rimane l’unico fattore in grado di mantenere la continenza.

Ugualmente è stato osservato come talvolta pazienti operati per emorroidi, ragadi anali o fistole perianali con sfinterotomia interna accusano per lo più nei primi mesi del postoperatorio, incontinenza ai gas, alle feci liquide, soprattutto sotto sforzo fisico 3,49,50.

Goligher e collaboratori 24 evidenziano il ruolo giocato nella continenza anorettale dalla zona di mucosa transizionale ove si ha la fine percezione e la discriminazione sensitiva del contenuto rettale. Il loro studio condotto su 5 pazienti con carcinoma rettale sottoposti a resezione anteriore bassa del retto subito al di sopra del canale anale con anastomosi colo-anale e mucosectomia circolare. Nessuno di questi operati era in grado di distinguere le feci dai gas con le conseguenza di essere diventati incontinenti.

The role of the internal anal sphincter (responsible for the tonic baseline), for the maintenance of continence, is higher than what is generally considered 46 and this is evident especially in certain clinical situations, for example in anorectal prolapse which has a laxity of the pelvic floor muscles associated with conformation obtuse anorectal angle and striated sphincter deficiency 47.48. In patients with this condition if for therapeutic reasons, requires a total internal sphincterotomy, incontinence will occur, probably in these patients the internal anal sphincter is the only factor capable

of maintaining continence.

Also was seen as sometimes patients operated for hemorrhoids, anal fissures or perianal fistulas with internal sphincterotomy accuse mostly in early postoperative incontinence to gas to liquid stools,

especially during physical exertion 3,49,50.

Goligher and colleagues 24 highlight the role played in continence anorectal transitional zone mucosa when you order the sensory perception and discrimination of rectal contents. Their study of five patients with rectal cancer undergoing low anterior resection of the rectum just above the anal canal with colo-anal anastomosis and mucosectomia circular. None of these was able to distinguish feces from the gas with the consequences of becoming incontinent.

Thompson 51 sottolinea come il modesto grado di incontinenza fecale a carattere transitorio che si osserva dopo emorroidectomia possa derivare dall’ampia escissione di zolle epiteliali e dalla “ devascolarizzazione” delle aree mucose a ridosso della linea dentata.

Thompson stressed that the low degree of faecal incontinence transitory nature that is observed after hemorrhoidectomy may arise From the wide excision of epithelial plates and "devascularization" mucosal areas near the dentate line.

3 . 4 LA DEFECAZIONE

Alla peristalsi colica consegue il riempimento del serbatoio rettale; ciò comporta un aumento della pressione endorettale con attivazione del riflesso anorettale che, come abbiamo visto, permette al materiale fecale di raggiungere la zona transizionale.

A questo punto la necessità di defecare raggiunge il livello della coscienza. Se le condizioni non sono favorevoli per la defecazione la distensibilità delle pareti rettali, la ripresa del tono basale dello sfintere anale interno e la forte contrazione del pavimento pelvico (l’angolo anorettale si fa più acuto) ne spingono indietro con forza il materiale fecale nell’ampolla rettale rimandando la defecazione ad un momento più opportuno.

Se invece la defecazione può procedere aumenta la pressione endoaddominale grazie all’azione del torchio addominale che consiste nella contrazione della muscolatura della parete addominale e del diaframma a glottide chiusa.

Allo stesso tempo si ha il rilasciamento della muscolatura del pavimento pelvico e dello sfintere anale esterno, l’angolo anorettale si fa ottuso con sblocco del meccanismo a valvola e mentre lo sfintere anale interno permane in uno stato di rilasciamento le feci possono progredire in parte spinte dalla pressione endoaddominale ed in parte dalle onde peristaltiche del colon discendente e del sigma.

Alla fine della defecazione si ha una rapida ripresa dell’attività sfinteriale e del pavimento pelvico 3,6,12,30,32

Colonic peristalsis follows the filling of the rectal reservoir, which means increased pressure endorectal with anorectal reflex activation, as we have seen, allows fecal material to reach the

transitional zone.

At this point the need to defecate reaches the level of consciousness. If conditions are favorable for defecation, rectal distensibility of the walls, the recovery of basal tone of internal anal sphincter and the strong contraction of the pelvic floor (the anorectal angle becomes more acute) or push back hard fecal material in 'rectal ampulla postponing defecation for a more opportune time. If defecation may increase pressure endoaddominale thanks to the press which consists of abdominal muscle contraction of the abdominal wall and diaphragm in closed glottis. At the same time has the muscle relaxation of the pelvic floor and external anal sphincter, the anorectal angle becomes obtuse with the release valve mechanism and internal anal sphincter while still in a state of relaxation feces can progress in part driven endoaddominale and partly by pressure

from the peristaltic waves of the descending colon and sigmoid. At the end of defecation is a rapid resumption of sphincter and pelvic floor

BI B L I O G R A F I A 1. 47

2. 51 3. 4. 49

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