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I dati di Audience ovvero di pubblico, attengono al traffico di visite relative al sito in questione e al comportamento degli utenti. In particolare, tali dati si compongono dai seguenti indici:

Visite: si intende intende il numero totale di visite al sito (definizione di Google Analytics). Per visita o sessione si intende la fattispecie in cui un utente entra in un sito web, naviga su una o più pagine ed esce. Si tratta di un dato poco indicativo per il suc- cesso di un sito se considerato in maniera isolata: indica quante sessioni sono state aper- te nel periodo di riferimento, ma non vengono fornite informazioni sui comportamenti degli utenti.

Visitatori unici: indica il numero di visitatori del sito web non duplicati (contati una sola volta) nel periodo di tempo specificato (definizione di Google Analytics).

Google Analytics è in grado di conteggiare i visitatori unici rispetto al numero tota- le delle visite attraverso l’utilizzo di un apposito cookie1. Si tratta in ogni caso di una

misura approssimativa, in genere sovradimensionata: dato che la sua rilevazione è ba- sata su un sistema di cookies, è sufficiente che lo stesso utente effettui l’accesso al sito

1E’ un file di testo inviato da un server a un client e poi rimandato indietro dal client al server, senza

5 – Web analytics

web attraverso diversi devices o semplicemente cancelli i cookies della visita preceden- te, perché questo venga nuovamente conteggiato come visitatore unico, sovrastimando dunque l’effettiva portata dell’indice.

Figura 5.1:Panoramica di pubblico - I Semestre 2013

Fonte: www.google.com/analytics

Visualizzazioni di pagina: indica il numero totale di pagine visualizzate; compren- de singole pagine visualizzate più volte (definizione di Google Analytics). Il dato è rilevato a prescindere dall’utente che effettua l’accesso alla pagina e dalla sessione al- l’interno della quale avviene l’accesso. L’indice sarà di maggiore significato quanto più elevato sarà il numero di pagine che compone il sito web; attraverso questo dunque sarà possibile capire le pagine di maggiore e minore interesse per gli utenti, nonché il flusso di navigazione che porta il navigatore a compiere operazioni di rilievo, come l’acquisto, nel caso di un sito e-commerce.

Pagine/visite: è il rapporto tra pagine e visite, ovvero la profondità media della pagina, indica il numero medio di pagine visualizzate durante una visita al sito web (de- finizione di Google Analytics). Il rapporto V isualizzazioni di pagine

V isite indica la misura della

coinvolgimento che il contenuto delle pagine del sito riesce a suscitare negli utenti che vi navigano.

Durata media visita: identifica la durata media di una sessione (definizione di Google Analytics).

La misura relativa alla durata media per sessione è molto difficile da rilevare in maniera attendibile e generalmente è errata2, ma può essere usato come riferimento del

grado di qualità che caratterizza le visite presso il sito: un tempo di permanenza elevato presso il sito in esame può indicare un alto livello di coinvolgimento dell’utente e di interattività con il sito.

Frequenza di rimbalzo: è la percentuale di visite di una sola pagina, ossia visite in cui l’utente esce dal sito dalla stessa pagina in cui entra senza interagire con essa (defi- nizione di Google Analytics). Può essere considerata come una misura approssimativa del livello di qualità delle visite presso il sito; un alta frequenza di rimbalzo in genere indica che la pagina di entrata non ha un contenuto sufficientemente rilevante e coin- volgente per invogliare l’utente a proseguire nella navigazione. Quanto più il sito web è ricco di pagine, tanto più l’indicatore assume importanza perché un’elevata frequenza di rimbalzo significa che l’utente non è interessato a leggere altri contenuti del sito oltre a quello della prima pagina che ha letto (F. Checchinato, 2012).

Percentuale nuove visite: è una stima della percentuale delle nuove visite (defini- zione di Google Analytics).

Vi sono poi, altri indici utili per la valutazione del comportamento degli utenti. Si fa riferimento a quelli relativi alla tipologia di visitatore, in base al comportamento di navigazione, e a quelli relativi al grado di coinvolgimento dimostrato dall’utente nei

2Ogniqualvolta che un client accede ad una pagina web del server, Google Analytics annota nel pro-

prio database l’orario in cui la pagina è stata caricata; successivamente, quando il navigatore chiede una nuova pagina, viene registrato nuovamente il rispettivo orario di caricamento della pagina richiesta, sic- ché la differenza tra l’orario di caricamento della pagina precedente don quello della pania successiva identificherà il tempo che il navigatore ha trascorso in quella pagina. Tuttavia, nel momento in cui il navigatore abbandona il sito, non viene registrata una chiamata nel sistema di analytics relativa all’orario dell’eventuale uscita dell’utente rendendo, di conseguenza, impossibile il calcolo del tempo di permanen- za dell’utente nell’ultima pagina visitata. La misura del tempo di permanenza medio per sessione risulta dunque imprecisa e sarà tanto più approssimativa quanto minore è il numero di pagine che compongono il sito. A compromettere maggiormente il grado di precisione del dato poi, è il navigatore stesso che, in genere, apre contemporaneamente più finestre di navigazione; in questo caso nessun sistema di Web analytics è in grado di rilevare l’effettiva presenza del navigatore sulla pagina caricata.

5 – Web analytics

confronti del sito e del suo contenuto.

Visitatori nuovi: si tratta del numero totale di visite eseguite da utenti che non hanno mai effettuato l’accesso al sito in precedenza. Un alto numero di visitatori nuovi indica che il sito si trova in una fase ad alto reclutamento di utenti; può trattarsi di un sito lanciato da poco o che ha subito modifiche rilevanti.

Visitatori di ritorno: identifica le visite eseguite da utenti che hanno effettuato l’accesso al sito precedentemente e via fanno ritorno. Un elevato numero di visitatori di ritorno indica che il sito è in grado di suscitare un grado di coinvolgimento tale da invogliare alcuni utenti a visitarlo in più occasioni. Maggiore è la differenza tra il to- tale delle visite e i visitatori unici assoluti e maggiore è il tasso di visitatori di ritorno, ricavato come rapporto percentuale sul totale delle visite rispetto ai visitatori nuovi.

Frequency: è la misura della frequenza con cui avvengono le visite ad un sito web da parte degli utenti. Si calcola come il numero di visite effettuate da un navigatore in un arco di tempo predefinito.

Recency: è la misura del tempo medio trascorso tra due visite da parte dello stes- so utente. Si calcola come il numero di giorni trascorsi dall’ultima visita effettuata dall’utente.

Engagement: è una misura che da l’idea della loyalty che caratterizza l’attività di navigazione degli utenti nei confronti del sito in esame. Si calcola come il totale delle visite e il numero complessivo di pagine visualizzate, segmentati per la intervalli di tempo di durata della visite e per intervalli della misura della profondità della visita.

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