• Non ci sono risultati.

Attualmente il mercato dell’automobile è in continua evoluzione e le novità presenti sono sempre di più e sorprendenti.

Dal 2014, dopo il Salone dell’Auto di Ginevra sono arrivati i primi progetti di automobili del futuro, per la maggior parte basati sull’elettrificazione, cioè sulle creazioni di automobili elettriche. Alla base di queste vetture non avremo più quindi combustibili fossili e marmitta, bensì avremo una forte spinta sull’ibrido, sulla sua variante plug-in, quella che si ricarica e permette di avere due auto in una: una puramente elettrica con 50 km di autonomia (che diventeranno anche 100), sull’ibrido leggero a 48 Volt, anche sulle automobili alla spina vere e proprie.

Questo però non significa che in futuro ci saranno solamente automobili elettriche né, tanto meno, che il motore a combustione interna terminerà la sua lunga vita in modo brusco e repentino.

Entrando nello specifico, le automobili del futuro avranno sette punti fondamentali su cui si baseranno:

1. Propulsione elettrica 2. Telecamere e specchietti

Jaguar Future Tipe Motore elettrico che ha sostituito il vecchio motore a benzina.

8

3. Materiali e sicurezza 4. Connettività

5. Intelligenza di bordo 6. Fari

7. Uomo al centro

La propulsione elettrica, come sopra citato, è la base per il futuro dell’automobile, che andrà quindi a sostituire i vecchi motori a diesel e benzina. È stata scelta

l’elettricità anche grazie a un’aumentata sensibilità ecologica, oltre alla necessità di ridurre al massimo le emissioni nell’atmosfera.

Il grande passo all’elettrico è l’unica alternativa percorribile, ma affinché l’auto elettrica diventi fenomeno di massa manca ancora qualche tassello fondamentale, come per esempio:

 Sistemi di ricarica standardizzati e distribuiti sul territorio

 Una maggior durata nel tempo delle batterie

 Un’ulteriore diminuzione dei costi delle batterie

 Un aumento generalizzato dell’autonomia, andando oltre ai limiti attuali di poche centinaia di km

 Un pieno sviluppo di batterie ecosostenibili che non nascondano dietro la foglia di fico dell’ecologia quelli che sono gli oneri di smaltimento necessari al termine del ciclo di vita dell’accumulatore.

Telecamere e specchietti, in futuro non si dovranno più regolare manualmente gli specchietti retrovisori, poiché non ci saranno più. Infatti, la maggior parte dei concept presentati al Salone dell’Auto di Ginevra fanno a meno degli specchietti,

trasformando quello centrale in un monitor collegato ad una videocamera posizionata sopra il lunotto posteriore. Così facendo si pone rimedio al problema della visibilità scarsa, causato dal sole e dai passeggeri ingombranti che oscurano la visuale. Questa tecnologia è chiamata Smart Rearview Mirror, ed è stata presentata da Nissan.

Il concetto proposto da Nissan sembra aver stimolato anche Peugeot e altri marchi,

9

per i quali gli specchietti laterali sono destinati alla medesima sorte: la videocamera sposta la visuale dell’utente e ne migliora la resa portando un’immagine riadattata su di un monitor. Ecco quindi scomparire tre elementi cardine dell’automobile di oggi: i tre specchietti retrovisori scompaiono, lasciando spazio a telecamere esterne e monitor interni, cambiando così il nostro stile di guida.

Materiali e sicurezza, nelle automobili del futuro la sicurezza e la sensibilità ecologica dovranno andare a braccetto, anche se non sarà facile. Questo perché la struttura portante dell’auto del futuro dovrà rispondere a due ferme necessità: un minor impatto ambientale sia in fase di produzione sia in fase di smaltimento, e una maggiorata resistenza agli urti e alle sollecitazioni a garanzia dell’incolumità dei passeggeri presenti nell’abitacolo. Al Salone dell’Auto di Ginevra si sono viste nuove forme organiche di telaio, oltre a nuovi materiali con migliori caratteristiche.

Due soluzioni che pare stiano tornando in auge, visto l’aumento del costo delle materie prime sono il carbonio e l’alluminio.

Quindi nelle auto futuristiche la sicurezza passerà per le tecnologie di assistenza incluse dalle case produttrici, per esempio:

 Sistemi che controllano lo stato di attenzione e veglia da parte del guidatore

 Sistemi di gestione delle distanze di sicurezza e delle frenate

 Sistemi di ottimizzazione dell’aderenza al suolo.

Smart Rearview Mirror - Nissan Visuale interna della Smart Rearview Mirror

10

La connettività, una delle certezze dell’auto del futuro. L’obiettivo è rendere l’auto un ambiente tale da configurare una linearità nell’esperienza dell’utente. Grazie alla connettività, l’utente potrà portare sulla propria vettura le amicizie, l’agenda, le news del web, gli aggiornamenti, l’ufficio e la vita privata. In sostanza, l’obiettivo delle case automobilistiche è quello di avere un’auto “always-on”, sempre connessa ad internet, evitando che l’abitacolo diventi un angolo isolato dalla dimensione quotidiana della persona.

L’intelligenza di bordo, consiste nella possibilità di dialogare con la propria auto, grazie a nuovi e innovativi sistemi di input e di output, oppure di offrire piccoli servizi aggiuntivi tali da rendere più fluido il contatto tra uomo e macchina. Piccoli esempi sono già realtà, vedi la Tesla Model S, che si avvia appena il pilota è pronto per partire, grazie ad una chiave intelligente che non deve più essere né inserita, né accostata. Allo stesso modo lo sportellino che si apre all’avvicinarsi del connettore di ricarica, senza la necessità di chiavi per l’apertura manuale. E ancora, le portiere ritraggono le maniglie durante il viaggio, migliorando così l’aerodinamica e limitando le possibilità di urto in fase di manovra.

Inoltre intelligenza di bordo significa anche una telemetria approfondita, ossia segnali d’allarme che vanno ben oltre le spie dei vecchi quadranti e le capacità di controllare ogni singolo parametro dell’autovettura tramite un display, un’interfaccia grafica e un pannello di controllo touchscreen.

11

I fari, c’erano una volta i fari allo xeno, che sembravano essere rivoluzionari e invece nel giro di pochi anni sono stati sostituiti dai fari a led. Mentre in questi anni si

iniziavano a ridisegnare la forma dei fanali a led sulle automobili, ecco già delinearsi il prossimo capitolo: i fari laser.

BMW è stata tra le prime a scommettere sui fari laser, portando la nuova tecnologia laser innanzitutto sulla propria BMW i8. L’obiettivo è di portare la luminosità a una distanza di 500 metri, con una resa più che raddoppiata rispetto ai fari a led. Ma non solo: l’ingombro minimo richiesto dai fari laser consentirà alle case produttrici di liberare spazio nel vano motore e di poter sprigionare anche nuove energia in termini di design.

A sinistra vi è un’immagine del display interno della Tesla Model S, mentre a destra vi è raffigurata l’immagine delle maniglie elettriche che si ritraggono durante il viaggio, sempre della Tesla Model S.

12

L’uomo al centro, è una cosa che difficilmente cambierà. Uomo al centro significa che l’uomo rimane al centro dell’esperienza di guida anche nell’auto del futuro.

L’auto del futuro è destinata ad arricchirsi di sensori di ogni tipo: telecamere per la visione laterale e posteriore, elementi in grado di valutare le distanze degli ostacoli, strumenti per il controllo dell’attenzione durante la guida, monitor per facilitare il monitoraggio di tutti gli elementi principali e molto altro. Tutto, però, con un comune denominatore: la tecnologia deve essere al servizio dell’uomo e non viceversa.

Il pilota è al centro del progetto mentre l’auto del futuro è disegnata intorno.

Inoltre va aggiunto che le automobili del futuro potranno guidare da sole. Tuttavia un’auto che aliena del tutto l’uomo dalla guida si fa semplice involucro, perde

personalità, tronca il proprio rapporto con la persona. Ciò non sarebbe cosa buona né per la persona né per le case produttrici.

Infine altre novità tecnologiche presenti nell’auto del futuro saranno: lo sblocco della portiera tramite impronta digitale, il riconoscimento facciale, l’Active Window

Display, cioè la realtà aumentata, una sorte di Google Glass per la strada, Remote Shutdown Vehicle, cioè l’arresto da remoto del veicolo, il monitoraggio sanitario, tramite la tecnologia wearable technologies, tutto questo da qui al 2020.

13

Documenti correlati