Gli earning guidance hanno comportato però dei rischi per le società al punto che alcune di queste hanno preso la decisione di interromperne la pubblicazione. “Hundreds of companies (including Coco-Cola, Alcoa, AT&T, Clear Channel Communications, Mattel, PepsiCo, and Sun Microsystems) stopped issuing quarterly earnings guidance. However, some of these same companies have resumed the practice, probably to counter their image as troubled, and to sustain the interest of analysts and institutional investors.”97
Salter afferma in proposito che una delle azioni da mettere in atto per guarire dallo short-termism sarebbe quella di porre fine alla pratica degli earnings guidance. Sempre Salter ci dice che nel 2007 la Camera di Commercio degli Stati Uniti ha implorato pubblicamente i manager di smetterla di fornire earnings guidance e ha fatto lo stesso anche l'Aspen Corporate Values Strategy Group che nell'analisi “Combating Market Short-Termism” ha evidenziato i benefici della fine degli earnings guidance.98
Dunque l'intento iniziale per cui gli earning guidance erano stati adottati, ovvero ridurre l'asimmetria informativa e tenere alta l'attenzione del mercato finanziario, ha portato grosse conseguenza negative: le società che fornivano earning guidance più frequentemente erano anche quelle che attraevano più azionisti orientati al breve termine. Guardando invece ai benefici prodotti, Karageorgiu e Serafei scrivono che gli earnings guidance oltre a ridurre l'asimmetria informativa, mettono in risalto il lavoro effettuato dagli analisti ed abbassano la volatilità del prezzo delle azioni.99
Si vuole sottolineare che il porre fine alla pratica degli earning guidance non dovrebbe essere sentito come un taglio delle informazioni fornite dalle società, dovrebbero piuttosto essere implementate altre modalità per fornire dati a investitori e
96 Salter Malcom S., How Short-Termism Invites Corruption and What to Do About It, April 2012 97 Salter Malcom S., Op. Cit., April 2012
98 Salter Malcom S., Op. Cit. , April 2012
analisti che vadano a correggere gli effetti negativi sviluppatisi. Purtroppo molti manager sostengono questa pratica in quanto affermano che diminuisca la volatilità del prezzo delle azioni rendendolo più stabile. Questo fatto è molto discutibile poiché la pratica di pubblicare gli earning guidance attrae speculatori di breve periodo i quali sono causa di una maggiore volatilità del prezzo delle azioni e di possibili crolli o rialzi insostenibili della quotazione al momento di uscita delle notizie.
I n “Capitalism for the long-term”, a proposito di earning guidance, Dominic Barton afferma che “Some (companies) rightly resist playing this game. Unilever, Coca-Cola, and Ford, to name just a few, have stopped issuing earnings guidance altogether. Google never did. IBM has created five-year road maps to encourage investors to focus more on whether it will reach its long-term earnings targets than on whether it exceeds or misses this quarter’s target by a few pennies.”100 Nello stesso
articolo troviamo le parole rilasciate dal CEO di IBM, Sam Palmisano, il quale afferma che potrebbe facilmente fornire dati che rispondano alle aspettative tagliando i costi di ricerca e sviluppo o i costi operativi e amministrativi, ma che in questo modo la società non potrebbe avere l'innovazione di cui ha bisogno per crescere. Spesso purtroppo è stato dimostrato che per rispondere alle aspettative o alle proiezioni annunciate, le aziende si sono trovate a tagliare costi quali la ricerca e lo sviluppo: nell'immediato infatti il taglio di questi costi non ha grossi effetti per l'azienda, ma gli effetti negativi si sentiranno nel lungo periodo poiché la crescita dell'azienda sarà messa in crisi.
Andando a vedere i casi precedentemente citati, Coca Cola è stata una delle prime società ad abbandonare la pratica degli earnings guidance con annuncio in data 13 dicembre 2002. Coca Cola ha rassicurato che questa mossa non rifletteva alcun deterioramento del business, anzi, al contrario, il CEO Douglas Daft con questa mossa ha deciso di porre l'accento sugli obiettivi di lungo termine della compagnia.101
Un altro caso è quello di Google che non ha mai fornito earning guidance e l'ha detto chiaro e tondo nella lettera di introduzione all'IPO. “As a private company, we have concentrated on the long term, and this has served us well. As a public company, we will do the same. In our opinion, outside pressures too often tempt companies to
100 Barton Dominic, Capitalism for the long term, 2011 101 Barton Dominic, Op. Cit. , 2011
sacrifice long term opportunities to meet quarterly market expectations. Sometimes this pressure has caused companies to manipulate financial results in order to "make their quarter." In Warren Buffett's words, "We won't 'smooth' quarterly or annual results: If earnings figures are lumpy when they reach headquarters, they will be lumpy when they reach you."102
Vi è poi il caso di Unilever che ha iniziato a non fornire dati previsionali da quando Paul Polman è diventato CEO. Quest'ultimo, convinto della necessità di dover attrarre azionisti che possano supportare la strategia della società, ha affermato la necessità di focalizzarsi sulla creazione di valore a lungo termine. “On 26 November 2010, Unilever announced that in the future it would release its earnings figures semiannually, not quarterly. The company’s share price fell with this announcement, but two years later the share price was 35% higher than its pre-announcement level. Through this measure and several others, Unilever reduced the percentage ownership of short-term hedge funds from 15% in 2010 to 5% in 2012 and attracted more patient capital.”103
Per poter rifocalizzarsi sul lungo termine bisogna fare una riflessione sui metodi di misurazione del valore creato dalle società e sul peso che viene dato al futuro. Vi sono indici che si basano su misurazioni contabili, ad esempio l'utile, e gli indici ROI, ROA e ROE. Vi sono poi parametri derivanti dal mercato finanziario, come i prezzi stessi dei titoli azionari e gli EPS. Il problema è che spesso ai guadagni futuri è data meno importanza rispetto agli utili immediatamente realizzabili. “In fact, market measures that look far into the future use discount rates so that future earnings are valued less than present earnings, whereas sustainability scholars aim to give equal or more value to the future. At the heart of most strategic performance measures are assumptions that might be at odds with sustainability.”104 Per guarire dallo short-
termism bisognerebbe dunque utilizzare indicatori e parametri che diano più peso alla crescita futura. In Breaking the short term cycle105 gli autori affermano che diverse
102 Page Larry, Brin Sergey, 2004 Founders' IPO Letter
103 Bansal, Pratima, and Mark DesJardine, Business sustainability: It is about time, 2014 104 Bansal, Pratima, and Mark DesJardine, Op. Cit. , 2014
105 CFA Centre for Financial Market Integrity/Business Roundtable Institute for Corporate Ethics, Breaking the Short-Term Cycle, 2006
società che hanno smesso di fornire earnings guidance trimestrali ora danno più informazioni di maggior qualità e meno suscettibili a manipolazioni come gli utili. Queste stesse aziende continuano a fornire agli analisti i dati necessari a compiere analisi ed effettuare valutazioni.
Il processo di passaggio dalla politica degli earnings guidance trimestrali ad una crescita orientata verso il lungo termine può essere così riassunto: “moving from earnings guidance as the default practice on Wall Street, and freeing up time and resources to develop and execute long term strategies that result in stable, consistent growth over time”106. Al posto delle previsioni sugli utili i manager dovrebbero fornire
informazioni riguardo gli obiettivi strategici della società e riguardo gli elementi chiave per la creazione di valore. Invece CEO e CFO spesso, fornendo earnings guidance, si legano da soli le mani poiché si troveranno costretti a prendere decisioni per soddisfare le previsioni annunciate. I manager si trovano così incastrati in una situazione per cui se non agiranno all'altezza delle aspettative e dei target individuati dagli analisti saranno puniti severamente. “To resolve these problems, managers must abandon the notion that a higher stock price is always better and recognize that an overvalued stock can be as dangerous to a company as an undervalued stock.”107
Dopo aver inquadrato il fenomeno dello short-termism e le sue possibili cause tra cui spicca la pratica degli earnings guidance, verranno analizzate nei prossimi paragrafi le conseguenze dello short-termism.