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B.3 COMUNITA’ DI PRONTA ACCOGLIENZA PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICOSOCIALI

Nel documento Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (pagine 172-175)

IV B TIPOLOGIA DELLE STRUTTURE

IV. B.3 COMUNITA’ DI PRONTA ACCOGLIENZA PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICOSOCIALI

IV.B.3.1 Definizione

Secondo quanto disposto dalla l.r. 41/2003 all’articolo 9, comma 1 lettera c), con riferimento all’articolo 5 comma 1 lettera b), le comunità di pronta accoglienza sono strutture a carattere comunitario a ciclo residenziale, caratterizzate dalla flessibilità organizzativa, destinate ad accogliere utenti che vivono in situazioni di emergenza.

Le comunità di pronta accoglienza offrono una risposta specifica a tali situazioni attraverso l’ospitalità ed il sostegno temporaneo, con la finalità di dare un supporto alla persona fino alla soluzione della criticità relativa all’emergenza, oppure si adoperano a trovare alternative di inserimento in strutture che supportino le persona nel suo percorso di recupero e/o di acquisizione della capacità di autonomia e di autogestione della propria condizione personale.

Se gli obiettivi previsti nel piano personalizzato non sono raggiunti entro i tre mesi successivi all’ammissione, nonostante l’utente si sia pienamente impegnato nella sua attuazione, per la finalità propria della struttura, essi sono riconsiderati all’interno di un nuovo progetto di riabilitazione sociale da parte del Servizio sociale di riferimento, anche allo scopo di fornire un sostegno attraverso una differente tipologia di servizio.

IV.B.3.2 Ricettività

Secondo quanto disposto dall’articolo 9, comma 1 lettera b), le comunità di pronta accoglienza, in quanto strutture di tipo comunitario, ospitano fino a venti persone organizzate in più gruppi, ognuno dei quali al massimo di dieci persone che abbiano esigenze compatibili, al fine di favorire il reciproco sostegno nel percorso di soluzione delle criticità.

IV.B.3.3 Articolazione della struttura

Per effetto dell’articolo 11 comma 1, lettera c) le comunità di pronta accoglienza sono dotate di spazi destinati ad attività collettive e di socializzazione distinti dagli spazi destinati alle camere da letto, in modo da garantire la privacy. Le camere da letto possono essere singole, doppie o triple. Per le finalità proprie delle comunità, gli spazi si configurano come spazi di quotidianità, con zona notte, zona giorno, servizi igienici, cucina, e locali di servizio, e sono organizzati in modo da favorire lo svolgimento delle attività quotidiane e i momenti di incontro.

La zona pranzo-soggiorno è articolata in modo da permettere l’attuazione delle prestazioni previste nei piani personalizzati.

Ogni struttura ha una cucina, anche qualora sia prevista la possibilità che i pasti vengano portati dall’esterno. La cucina è sufficientemente ampia per consentirne l’uso a più persone, e risponde, in quanto all’adozione di materiali costruttivi, di arredo e degli impianti usati, ai criteri igienici previsti dalla normativa vigente riguardante i luoghi dove avviene la preparazione e la somministrazione dei pasti e delle bevande, al fine di assicurare che le sostanze manipolate siano idonee sotto il profilo igienico sanitario.

95 di 118 E’ inoltre previsto almeno un servizio igienico ogni quattro ospiti. Uno dei servizi igienici è accessibile e dimensionato in modo tale da permettere l’ingresso e la rotazione delle carrozzine. E’ inoltre previsto uno spazio ed un servizio igienico per gli operatori.

IV.B.3.4 Prestazioni

Nelle comunità di pronta accoglienza sono assicurati in particolare i seguenti servizi e prestazioni: - alloggio e vitto;

- interventi di sostegno all’acquisizione ed al recupero dell’autonomia e della capacità di autogestione per la soluzione delle criticità relative alle situazioni di emergenza;

- interventi di mediazione culturale concordati e programmati in relazione alle specifiche esigenze degli ospiti;

- interventi di accesso facilitato e di supporto per la fruizione dei servizi territoriali;

- azioni di approccio per la costruzione della relazione con la comunità dove prosegue l’intervento di sostegno, nel caso di presa in carico da parte di questa struttura;

- prestazioni sociali e sanitarie concordate e programmate con i servizi territoriali, in relazione alle specifiche esigenze degli ospiti.

L’organizzazione prevede l’attiva partecipazione degli ospiti alla gestione del servizio.

IV.B.3.5 Personale

Nelle comunità di pronta accoglienza sono presenti un responsabile e gli educatori professionali adeguati nel numero alle necessità degli ospiti, definite nel piano personalizzato, e comunque in numero non inferiore ad un educatore per ogni gruppo di utenti.

Secondo l’organizzazione della struttura, è previsto il personale addetto ai servizi generali (pulizia, cucina, portineria, stireria, lavanderia, manutenzione ecc.).

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IV.B.3bis PROGRAMMI DI SEMIAUTONOMIA PER PERSONE CON

PROBLEMATICHE PSICOSOCIALI

I programmi per la semiautonomia offrono un sostegno a livello abitativo e servizi di supporto e accompagnamento all’autonomia personale e all’inclusione sociale e lavorativa alle persone con problematiche psicosociali, con capacità di autogestione e autonomia tali da non richiedere la presenza di operatori in maniera continuativa.

I programmi per la semiautonomia sono offerti in appartamenti di civile abitazione, organizzati come nuclei abitativi familiari che accolgono fino ad un massimo di sei ospiti con bisogni omogenei o compatibili, coinvolti in maniera continua e diretta nella conduzione e nella gestione della vita quotidiana.

Le modalità organizzative e gestionali dei programmi sono in funzione delle finalità contenute nei singoli progetti personalizzati di autonomia, finalizzati ad accompagnare la persona verso l’autonomia lavorativa e sociale, in modo che egli possa costruirsi una vita indipendente, nel rispetto delle sue peculiari esigenze e inclinazioni.

E’ prevista la figura di un responsabile del programma, al quale compete la pianificazione e la verifica delle attività svolte, nonché il coordinamento con i servizi territoriali, le verifiche ed i controlli sui programmi attuati. Al responsabile compete anche la gestione del personale impiegato. Il supporto programmato di operatori è determinato in base a quanto previsto dai singoli progetti personalizzati di autonomia ed è rivolto ad offrire il necessario sostegno al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Per favorire la creazione di rapporti di scambio e di sostegno reciproco tra gli ospiti e potenziare l’efficacia degli interventi programmati, ogni programma è rivolto a persone che abbiano bisogni omogenei o almeno compatibili, e che siano in grado di interagire positivamente nel percorso di acquisizione dell’autonomia.

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IV.B.4 STRUTTURA A CICLO SEMIRESIDENZIALE PER

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