Vincenzo BARRILE (*), Francesco DI CAPUA (**), Gregorio SALIMBENI (***)
(*) DIMET (Dipartimento di Informatica, Matematica, Elettronica e Trasporti) - Facoltà di Ingegneria Università Mediterranea di Reggio Calabria - Via Graziella Feo di Vito 89100 Reggio Calabria
Tel +39 0965 875301, [email protected]
(**) collaboratore esterno DIMET Via Graziella Feo di Vito 89100 Reggio Calabria, [email protected] (***) collaboratore esterno DIMET Via Graziella Feo di Vito 89100 Reggio Calabria [email protected]
Riassunto
Uno dei temi tecnologici e organizzativi maggiormente utilizzati dalle Pubbliche Amministrazioni, ogni qual volta abbiano bisogno di relazionare dati o ricavare informazioni territoriali, è quello dell’
utilizzo di sistemi GIS, dati geo spaziali e database georeferenziati. L’impiego di tale tecnologia risulta essere di fondamentale sostegno ai processi in atto concernenti il decentramento delle funzioni catastali ai comuni in ottemperanza del D.P.C.M. 14 giugno 2007.
Nell’ottica di tale processo, si propone una soluzione inerente al supporto della fase di transizione delle funzioni catastali dall’Agenzia del Territorio ai futuri gestori (singoli Comuni, Associazioni di Comuni, Comunità Montane) fornendo una procedura automatica di importazione e possibili aggiornamenti dei dati catastali.
La soluzione proposta, basata sull’utilizzo di strumenti e tecnologie open-source, ha consentito la sperimentazione di un prototipo che, attraverso la semplice richiesta della banca dati alfanumerica all’Agenzia del Territorio, fornisce ai comuni un applicativo che permette una gestione organizzata delle informazioni censuarie e amministrative dei terreni e dei fabbricati.
Abstract
One of the most used technological and organizational issues by public administrations, every time we need to report data or obtain spatial information, is that of 'using GIS, geo spatial data and geo-database. The use of this technology is essential to support the processes at work on the devolution of land to municipalities in accordance with the DPCM June 14 2007.
In this process, it proposes a solution regarding the support of the transition phase of the cadastral functions of the Agency land to the future managers (individual municipalities, associations of municipalities, mountain communities) providing an automatic import and possible upgrades of cadastral data. The proposed solution, based on the use of tools and open-source technologies, has allowed the testing of a prototype that, through simple application of the alphanumeric database from the Agency land, provides to the municipalities an application that allows an organized management of census and administrative informations of lands and buildings.
Introduzione
La gestione dei dati catastali rappresenta uno strumento strategico per le Amministrazioni locali per disporre delle informazioni utili ai Cittadini, imprese, liberi Professionisti e ai comuni per gli aspetti legati alla programmazione urbanistica, gestione dei tributi, gestione dei servizi in rete, etc. Ad oggi la gestione dei suddetti dati catastali viene effettuata attraverso dei software proprietari, che gravano sul bilancio del comune stesso. Consapevoli dell’importanza che tale gestione rappresenta per le PA,
nonché del dispendio economico, si è voluto sviluppare un prototipo di software con tecnologia open source in grado di gestire l’enorme mole di dati forniti dall’agenzia del territorio. Con il software Open Source, l'utente è libero di utilizzare, modificare e distribuire il software come meglio crede. Non ci sono vincoli dettati dalle licenze proprietarie, vincoli sul software ed eventuali modifiche strutturali che richiedono costi di aggiornamento continui, a volte obbligatori. L’applicativo è stato sviluppato in java per garantirne l’utilizzo su sistemi diversi (multipiattaforma), per la gestione dati si è scelto di utilizzare la soluzione Open Source più potente ed affidabile: PostGIS. Il database geografico, o geodatabase, è ormai una componente essenziale per le applicazioni GIS, in quanto permette l'accesso multiutente a grandi quantità di dati, sia geografici che alfanumerici, garantendone l'integrità.
Analisi e progettazione
La base dati alfanumerica fornita dall’Agenzia del Territorio, contiene tutte le informazioni catastali in un formato proprietario, pertanto l’utilizzo e la gestione degli stessi, prevede una fase di interpretazione e una fase di importazione tale da renderli accessibili a un qualunque DBMS open source. Tutte le informazioni estrapolate devono essere disponibili singolarmente, in modo da avere un controllo distinto e la possibilità di riutilizzo ove necessario. La procedura è stata sviluppata esclusivamente per le estrazioni di ogni singolo comune, tutte le altre estrazioni che aggregano in un'unica soluzione più comuni (soggetti per provincia, comuni per provincia e quanti altro) non sono gestibili . Nei documenti rilasciati dall’ agenzia del territorio vengono evidenziate le tabelle, i tipi di record e i singoli campi con relativo tipo di dato.
Dall’analisi dei documenti si deduce che i file fabbricati, terreni, soggetti e titolarità hanno tracciato variabile e i singoli campi sono riempiti solo con i caratteri significativi separati mediante il carattere pipe ( | codice ascii 126) che ne consente l’individuazione. Nel caso un campo non contenga alcun valore, nel record sarà riportato due volte il carattere separatore. Per chiarire meglio la struttura, riportiamo un esempio di file alfanumerico,interpretato con un editor di testo (fig. 1).
Figura 1 – Esempio di file alfanumerico
Ogni riga è identificata dal campo “tipo record” e la sua dimensione fissata nel numero di pipe contenute. Dunque righe appartenenti allo stesso “tipo record” devono avere la stessa dimensione.
Durante la fase di importazione dei dati sono state individuate righe che pur appartenendo allo stesso “tipo record” presentavano una differente dimensione. Tutto ciò è in linea con le specifiche dettate dall’ Agenzia del Territorio dove si evidenzia che “ in presenza di più elementi di quelli previsti viene scritto un ulteriore record”. La gestione di queste particolari righe è stata affidata ad
un metodo di calcolo che sfruttando la naturale tipologia del record di appartenenza ne gestisce le eccezioni.
Nella importazione dei dati (fig. 2) non è stato trascurato l’aspetto di verifica dell’ integrità, infatti viene operata una procedura di conteggio delle righe e dei pipe su ogni file prima e dopo l’operazione di acquisizione. La fase di lettura delle righe e il conteggio delle pipe ha permesso di avere un riscontro tra i dati forniti e i dati estratti, in modo tale da evitare possibili errori causati da perdite di informazioni. Le righe identificate dallo stesso “ tipo record” sono state decifrate, aggregate e importate nella medesima tabella.
Le informazioni sono state trasferite su diversi file, conteggiando e sommando le righe e il risultato confrontato con le righe presenti nel file originale.
Figura 2 – Form di import dei dati catastali
La fase di importazione dei dati, deve essere supportata da un attenta relazione degli stessi. Tutte le tabelle create dovranno essere relazionate secondo dei criteri precisi, in modo da ottenere una risposta efficace e corretta da parte del sistema stesso (fig. 3).
Le unità immobiliari di un comune, contenute nel file di estensione .fab, si collegano alle relative titolarità mediante il campo che identifica l’immobile e il tipo di immobile. Le particelle di un comune, contenute nel file di estensione .ter, si collegano alle relative titolarità mediante i campi che identificano l’immobile e il tipo di immobile. I soggetti di un comune si collegano alle relative titolarità mediante i campi che identificano il soggetto e il tipo di soggetto, valorizzando quest’ultimo campo con il tipo record del soggetto esaminato
Le informazioni inerenti le titolarità di un comune si collegano ai soggetti attraverso i valori dei campi che identificano il soggetto e il tipo di soggetto valorizzando quest’ultimo con il valore contenuto nel campo tipo soggetto della titolarità esaminata. Le titolarità referenziate nei file .fab e .ter sono presenti nel file .tit solamente in particolari casi. Analoga situazione si riscontra per gli immobili referenziati nel file .tit.
I soggetti referenziati nel file .tit risultano sempre presenti nel file .sog
Figura 3 – Schema delle relazioni tracciati dati catastali
Conclusioni
In virtù del decentramento delle funzioni catastali agli Enti locali, il Laboratorio di Geomatica, nell’
ambito della ricerca applicata sull’informatizzazione dei processi gestionali PAL, ha sviluppato un prototipo per supportare, visti i costi eccessivi dei software proprietari, i piccoli e medi comuni.
L’importazione dei dati catastali ha permesso la creazione di una banca dati proprietaria dell’ intero patrimonio immobiliare e non. Tale banca dati realizzata con DBMS Postgis, sarà disponibile per applicativi GIS open source al fine di sviluppare calcoli incrociati, statistici, interrogazioni etc. Il prototipo sviluppato basato proprio su questa base di dati permette la gestione di qualsivoglia valore legato al DB catasto e il controllo del territorio in modo diretto. I comuni stessi potranno monitorare il territorio con sistemi open source potenti e affidabili, apportare modifiche alla struttura territoriale tramite un monitoraggio sempre attivo.
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