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Zoran, il mio nipote scemo: un film che racconta un territorio

BANDO FORMAZIONE

TOTALE 2007

(nr.2 bandi) 315.860,50 euro 85.347,97 euro 25.141,50 euro 426.349,97 euro

2008

(nr.2 bandi) 331.000 euro 115.000 euro 66.980 euro 512.980 euro 2009

(nr.3 bandi) 388.500 euro 91.500 euro 39.125 euro 519.125 euro 2010

(nr.1 bando) 52.000 euro 192.000 euro

(nr. 2 bandi) 43.600 euro

287.600 euro

2011

(nr. 1 bando) 156.526,78 euro 238.765,43 euro

34.707,79 euro 430.000 euro

2012

(nr. 1 bando) 22 progetti410 178.620,90 euro 26.158,36 euro 204.779,26 euro 2013411

(nr. 1 bando) 321.065,78 euro 343.914 euro 26.501,06 euro 691.480,84 euro

TOTALE 1.564.953,06 euro 1.245.148,3 euro 262.213,71 euro 3.072.315,07 euro

409 Dati tratti dal sito www.audiovisivofvg.it

410 Progetti approvati ma non finanziati per mancanza di budget. Nel corso del 2011 la Regione Friuli V.G. aveva annunciato l'imminente chiusura del fondo audiovisivo e della film commission, sostenendo che le loro competenze avrebbero potuto essere assunte dall'agenzia regionale per il turismo. L'improvvisa dichiarazione aveva suscitato grande scalpore a livello nazionale non solo perché le due strutture del Friuli V.G. erano note per il loro ottimo funzionamento e i brillanti risultati raggiunti ma anche perché era avvenuta in seguito alla contestazione da parte dell'assessorato regionale del finanziamento al film Bella Addormentata di Marco Bellocchio, dedicato a Eluana Englaro. Secondo la film commission e il fondo audiovisivo, il film era stato giudicato meritevole in base ad un'applicazione trasparente ed oggettiva dei parametri previsti dai bandi. Secondo l'assessorato, per i suoi contenuti ed i temi trattati, il film invece non avrebbe dovuto ricevere alcun finanziamento. Dopo alcuni mesi di tensione e di proteste (anche a livello nazionale), l'assessorato regionale ha deciso di non imporre la chiusura dei due organi (film commission e fondo audiovisivo) ma ne ha drasticamente limitato il budget.

411 Venti ulteriori progetti sono stati ammessi in graduatoria ma non sono stati finanziati per mancanza di fondi.

101 Immagini relative a luoghi di Trieste scelti come location di film

102 4.4 LA PRODUZIONE E LO SVILUPPO DEL PROGETTO

Zoran, il mio nipote scemo è frutto di una coproduzione tra l'italiana Transmedia e la

slovena Staragara.

Transmedia412 è nata nel 1991 come esercente cinematografico. Dopo aver ristrutturato nel 1996 un edificio nel centro di Gorizia adibendolo a cinema multiplex (il Kinemax), Transmedia ha contribuito nel 2004 a dar vita al progetto "Palazzo del Cinema - Hiša filma". Nel 2001 ha realizzato un secondo complesso multisale "Kinemax" a Monfalcone ed ha iniziato ad occuparsi anche di produzione cinematografiche, collaborando alla realizzazione di varie produzioni locali. Dal 2008 Igor Prinčič dirige l'attività di produzione che punta a una mediazione tra le realtà locali e un contesto più ampio di collocazione internazionale centro europea. Attualmente Transmedia spa si presenta come una realtà emergente della produzione cinematografica del Nord-est e vanta una importante rete di collaborazioni con rinomate società di produzione in Slovenia, Croazia, Ungheria, Austria, Bosnia, Macedonia, Germania, UK, Svizzera, Spagna, Sud Africa, Argentina, Australia e USA.

Staragara413 è nata nel 2003 in seguito al successo dei registi Jan Cvitkovič e Janez Burger che fondano la società di produzione con l'obiettivo di produrre i propri film ed anche di finanziare e sostenere altri progetti artistici. Nel 2004 si è unito a Staragara il produttore Jožko Rutar, successivamente insignito nel 2011 della carica di direttore dello Slovenian Film Centre. Staragara è molto nota sul piano nazionale e può vantare numerosi premi nei festival sloveni e nei maggiori festival indipendenti europei.

L'impianto produttivo del film, che è un'opera prima, si è concretizzato dopo quasi quattro anni di sviluppo del progetto.

Le fasi dello sviluppo si possono così sintetizzare:

2008

- Nascita del progetto, sua stesura

- Richiesta di finanziamento (Bando Sviluppo) al fondo regionale per l'audiovisivo del Friuli V.G.

2009

- Ottenuto il finanziamento per lo sviluppo dal fondo regionale per l'audiovisivo del Friuli V.G.

- Stesura, trattamento e prima sceneggiatura, incontri con attori e potenziali interpreti, scouting preliminare delle location

- Partecipazione del produttore al corso EAVE

2010

412 www.tmedia.it 413 www.staragara.com

103

- Ulteriori scritture della sceneggiatura

- Realizzazione del visual treatment e di materiali video promozionali

- Presentazione del progetto ai Sofia Meetings e ad altri eventi internazionali (festival di Cannes, di Venezia, di Roma)

- Accordi preliminari con i potenziali partner di coproduzione

- Confermati accordi con gli attori protagonisti Giuseppe Battiston e Teco Celio - Realizzazione del teaser

2011

- Stesura versione finale sceneggiatura

- Conferma accordi di coproduzione e accordo preliminare con distributore italiano - Ottenimento finanziamenti pubblici in Friuli Venezia Giulia e in Slovenia

- Inizio raccolta finanziamenti privati, sponsorizzazioni e crowd funding - Raggiunta la copertura del 60% budget di produzione

- Promozione su media nazionali

2012

- Presentazione progetto alla convention AGPC a Montecatini e alle giornate professionali di cinema a Riccione, e alle Giornate FICE di Mantova

- Inizio riprese

- Finanziamento MIBAC

- Finanziamento EURIMAGES

2013

- Partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia (unico film selezionato a concorrere nella ventottesima Settimana Internazionale della Critica)

- Vincita del Premio del Pubblico Rarovideo alla Settimana Internazionale della Critica e del Premio Schermi di Qualità (premio realizzato dall'AGIS, d'intesa con le associazioni dell'esercizio cinematografico ANEC, ANEM, FICE, ACEC, su incarico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali); menzione della Federazione dei Critici del Mediterraneo (Fedeora) per Giuseppe Battiston

- Vincita del Premio come Miglior Film in Coproduzione e Premio per la migliore sceneggiatura al Sedicesimo Festival del Cinema Sloveno di Portorose

104 4.5 STRUTTURA FINANZIARIA

Il film Zoran, il mio nipote scemo ha un budget di produzione di circa 1.400.000 euro. Il primo finanziamento, di 30.000 euro, ottenuto dal fondo regionale per l'audiovisivo del Friuli V.G., attraverso il "bando sviluppo" è stato fondamentale: è raro infatti trovare aiuto nella fase preliminare, quando ancora non sono chiare le modalità di realizzazione del progetto o addirittura non si sa nemmeno se si riuscirà a girare il film. Grazie a questo finanziamento, la sceneggiatura è stata particolarmente curata: solo attraverso laboriose e lunghe riscritture si è arrivati alla stesura finale ed il nucleo iniziale di due sceneggiatori è diventato alla fine un team di 4 persone.

Fondamentale è stata anche la partecipazione del produttore al corso europeo per lo sviluppo di lungometraggi "EAVE414", che si è svolto in tre sessioni: in Lussemburgo, a Milano e in Galles. I corsi EAVE prevedono tre settimane di studio in full immersion, durante la quale gruppi di 6/7 professionisti analizzano i propri progetti in modo incrociato: ciascun gruppo può perciò esaminare in modo critico i progetti degli altri, dando suggerimenti e traendo spunti per il proprio lavoro.

Tra tutti i progetti, quello di Zoran è stato scelto415 per la presentazione ad un prestigioso evento internazionale: i Sofia Meetings416.

E' in quell'occasione che la produzione ha potuto testare l'interesse che il progetto filmico era in grado di suscitare ed ha maturato la decisione finale di procedere con la realizzazione dell'opera.

Essendo chiaro fin dall'inizio che il film avrebbe dovuto configurarsi come una "commedia popolare di stampo europeo", si è subito cercato di trovare delle collaborazioni con partner stranieri.

Si era inizialmente ipotizzata una coproduzione tra 4 stati: Italia, Slovenia, Francia e Svizzera.

Trattandosi di una storia "transfrontaliera" ed impregnata della cultura che caratterizza le terre di confine tra Italia e Slovenia, la presenza di quest'ultima era sicuramente indispensabile.

L'idea di coinvolgere Francia e Svizzera derivava invece dal fatto che uno degli attori, Teco Celio, è di origine svizzera ed è molto apprezzato dal pubblico francese. Il direttore della fotografia, Ferran Paredes Rubio è invece di origine catalana, dunque anche la Spagna poteva essere più facilmente coinvolta.

Alla fine però, la produzione ha valutato che ciascun coproduttore avrebbe fatto elevare il costo di circa il 15%, ed ha alla fine deciso di concentrarsi sulla vicina Slovenia, il cui contributo si è poi rivelato fondamentale:

- apporto del Slovenski filmski center 48.125 euro - apporto diretto del coproduttore Staragara 29.300 euro - apporto di Viba film studio 328.898 euro

414 EAVE (www.eave.org) è un programma di formazione per produttori europei incentrato sui temi del finanziamento, coproduzione, negoziazione e sugli aspetti legali. E' supportato da MEDIA e tra i partner vanta: Film Fund Luxembourg, Film Fonds Wien, Mitteldeutsche Medienfoerderung, Berlinale Co-Production Market etc.

415 E' la prima volta per un film italiano.

416 I Sofia Meetings (www. siff.bg) rappresentano un'importante vetrina internazionale per presentare opere prime, seconde e terze alla ricerca di supporto finanziario e coproduzioni. E' un evento sostenuto dal programma MEDIA e si svolge annualmente.

105

- apporto di RTV Slovenija 70.000 euro

TOTALE 476.323 euro

Nel corso del 2010 e 2011 sono stati confermati gli accordi con gli attori protagonisti Giuseppe Battiston e Teco Celio, è stato realizzato il teaser del progetto ed il film è stato presentato a numerosi eventi internazionali, tra cui il festival di Cannes, di Venezia, di Roma.

Nel 2011 il progetto ha partecipato al bando del MIBAC, sezione opere prime e seconde. Tuttavia, dopo 8 mesi di lunga attesa, è arrivata la risposta negativa. Nel corso del 2011 però Zoran, il mio nipote scemo è riuscito ad ottenere, oltre ai finanziamenti sloveni, anche i contributi della film commission del Friuli V.G. (130.000 euro) e quelli del fondo audiovisivo - bando distribuzione (90.000 euro). La vincita dei bandi della regione Friuli Venezia Giulia ha sicuramente dato maggiore forza e visibilità al progetto che ha iniziato ad essere promosso sui media nazionali (Corriere della Sera - Sette, Radio DJ, LA7, reti RAI).

Parallelamente alla ricerca di fondi pubblici, si è svolta anche quella dei finanziamenti privati: sponsorizzazioni e crowd funding.

Quest'ultimo, date le peculiarità del film, si è quasi spontaneamente configurato come un' "osmiza417 crowd funding": vino in cambio di quote produttive. In particolare, l'azienda vinicola Renato Keber di Cormons, ha avuto un ruolo importante e ha dimostrato fin dall'inizio di credere nel progetto, mettendo a disposizione un migliaio di bottiglie con l'etichetta del film, indispensabili per l'attività delle osmize che sono state allestite a Roma, Berlino, Cannes e Venezia in occasione dei festival418.

La produzione ha inoltre avviato la procedura di tax credit ottenendo 105.000 euro mentre si è rivelato più difficile l'obiettivo di convincere imprese esterne al settore cinematografico ad investire i propri soldi grazie al meccanismo del tax credit esterno419.

Facendosi forte del successo ottenuto in sede di finanziamento regionale e di raccolta di fondi privati, la produzione nel gennaio del 2012 ha deciso di tentare nuovamente la partecipazione al bando del MIBAC, cercando di enfatizzare l'importanza dei fondi raccolti e sottolineando il ruolo della coproduzione con la Slovenia.

Grazie a questo approccio, a riprese già iniziate, quando ormai la speranza di ricevere il finanziamento dello stato italiano sembrava sempre più remota, nell'ottobre del 2012 il film è stato riconosciuto meritevole e ha ricevuto 150.000 euro. Completa il quadro dei finanziamenti, quello di EURIMAGES (220.000 euro), ciliegina sulla torta dopo aver ricevuto i fondi regionali e nazionali: è la prima volta che una pellicola della regione Friuli V.G. ottiene il supporto dal prestigioso fondo europeo.

417 Le osmize sono delle osterie la cui origine risale ai tempi dell'impero austro-ungarico, quando l'imperatore Giuseppe II nel 1784 concesse ai contadini la vendita diretta di alcuni prodotti propri, per il periodo di 8 giorni. Otto giorni in sloveno si dice "osem", da cui il termine osmiza.

418 Tra gli sponsor, anche il prosciutto di San Daniele, l'acqua Dolomia, i caffè Qubik, l'azienda Biolab di Gorizia e diverse aziende agricole (in tutto sono state donate più di 3.000 bottiglie di vino pregiato).

419 Secondo il produttore, nonostante si tratti di un finanziamento a basso rischio, le aziende restano diffidenti e preferiscono semmai la classica, più conosciuta (ma meno vantaggiosa) formula della sponsorizzazione.

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STRUTTURA FINANZIARIA420

Contributo Fondo Audiovisivo FVG – Bando Sviluppo 30.000 euro Contributo Fondo Audiovisivo FVG – Bando Distrib. 90.000 euro Contributo Film Commission FVG – Film Fund 130.000 euro Contributo MIBAC Opere Prime e Seconde 150.000 euro

Tax Credit 105.000 euro

Tax Credit Esterno 35.000 euro

TOTALE CONTRIBUTI ITALIA 540.000 euro

Apporto diretto produttore italiano 75.000 euro

Sponsor 85.800 euro

Contributo EURIMAGES coproduzione 220.000 euro

Slovenian Film Center 48.125 euro

Apporto coproduttore sloveno 29.300 euro

Viba Film Studio 328.898 euro

RTV Slovenia 70.000 euro

TOTALE SLOVENIA 428.198 euro

In occasione della prima a Venezia, la produzione ha allestito una suggestiva osmiza, in una villa veneta dove si è riversato il pubblico della mostra421.

Successivamente, durante la promozione del film, l'esperienza è stata replicata portando l'osmiza e i suoi prodotti in diverse città italiane.

Si è trattato, in pratica, di una vera operazione di co-marketing attraverso cui la produzione del film, le principali istituzioni regionali ed alcune aziende del territorio hanno saputo collaborare in un'efficace ottica sinergica.

L'esordio in sala, avvenuto il 31 ottobre 2013422, è stato lusinghiero: nel primo week end di proiezione sono stati registrati 10.420 spettatori nelle sale del Friuli Venezia Giulia (Kinemax di Gorizia e Monfalcone, Visionario e Cinema Centrale di Udine, Cinemazero di Pordenone e Cinema Giotto di Trieste), cifra che rappresenta un record. Sempre nel primo week end di proiezione sono stati incassati 95.690 Euro, cifra che segue solo gli (ovviamente inavvicinabili) incassi del film di Checco Zalone,

420 Valori aggiornati a novembre 2013 e soggetti a ulteriori modifiche, forniti da Igor Prinčič, produttore di Zoran.

421 La cronaca, nei giorni successivi al festival ha riportato che, nello spirito della tradizione regionale, sono state offerte 2.870 uova, 27 prosciutti di San Daniele, 1.500 litri di vino friulano di Renato Keber, una damigiana di vino Terrano, oltre che molti altri piatti tipici e dolci del territorio.

422 Per la prima uscita in sala, erano disponibili solo 10 copie. Poi, visto il successo del film, si è arrivati a una distribuzione di 60 copie.

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Sole a Catinelle, uscito nello stesso week end ma distribuito in 1.200 sale

contemporaneamente423.

Gli incassi, aggiornati al 9 gennaio 2014 e pubblicati dal sito www.movieplayer.it, ammontavano a 615.730 euro.

Subito dopo la distribuzione in Italia, è partita quella in Slovenia e Bosnia. Dall'8 maggio il film è stato distribuito nelle sale tedesche e dal 30 maggio in quelle austriache. Nei primi mesi del 2014, la pellicola inoltre è stata presentata con successo anche in Francia, Gran Bretagna, Spagna e Russia.

Nella seconda metà di maggio del 2014, Zoran risultava venduto in 16 paesi ed aveva partecipato a 50 festival, con 12 riconoscimenti al proprio attivo424.

423 Dati tratti dal sito www.tuckerfilm.com. Ultima consultazione 5 ottobre 2013. 424 www.audiovisivofvg.it, ultima consultazione 15 maggio 2014

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Appendice

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