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Capitolo 3: Alcuni esempi di aziende socialmente responsabili

3.1 Barilla

Il colosso Barilla, la famosa azienda alimentare italiana nata nel 1877 è oggi una multinazionale presente in oltre 100 paesi con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. Con aziende di queste dimensioni ci si aspetta grandi iniziative. L’azienda italiana ha recentemente rivoluzionato il proprio corporate website, con un maggior impatto sui consumatori: tutto il sito è basato sulla comunicazione con il cliente ponendo maggior attenzione sui temi sociali e della sostenibilità.

Direttamente sulla homepage del nuovo sito web, come si può notare dalla figura 3.1, si viene accolti da un messaggio chiaro e di una semplicità ammagliante: “Buono per Te, Buono per il Pianeta” (www.barillagroup.com).

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Con questa frase così concisa Barilla vuole far emergere la sua visione aziendale, che si dimostra essere sempre più condivisa dalla gran parte delle aziende e dei consumatori.

Fig. 3.1 Corporate website Barilla Group

Inoltre, Barilla vuole far ricordare al cliente la propria storia aziendale, da sempre un’azienda a gestione familiare anche se a livello globale. Si cerca di far percepire che la multinazionale vuole gestire l’attività con la stessa naturalità di un’azienda familiare, al contrario di un’azienda industrializzata.

Sostenibilità e familiarità sono i concetti che restano presenti anche durante tutta la navigazione del sito, affinché resti bene impresso nella mente del consumatore. In secondo luogo vengono evidenziati i risultati societari, a livello finanziario e non, e gli investimenti effettuati in tecnologie produttive all’avanguardia e in progetti di ricerca e sviluppo, in ordine si parla di 116 milioni di euro investiti in tecnologie e strutture produttive e 39 milioni in ricerca e sviluppo.

La necessità dell’impresa di comunicare la propria sostenibilità viene manifestata in una visual nel sito web, come in figura 3.2, e poi divulgata passo dopo passa nel bilancio sociale redatto ogni anno. Gli highlights evidenziati maggiormente sono un sostanziale calo delle fonti energetiche, equivalente a una riduzione del 20% del consumo di acqua durante la fase produttiva, del 5% del consumo di energia e una diminuzione pari al 20% dei gas serra. Tra gli altri traguardi che Barilla

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pubblica orgogliosamente: il 76% del grano duro acquistato proviene dal territorio italiano e il 96% dei packaging sono perfettamente riciclabili.

Secondo il rapporto del 2015 Barilla intende proseguire con il loro modello per una crescita responsabile “Buono per Te, Buono per il Pianeta” (Report Integrato 2015). Il modello è stato lanciato nel 2012, e dopo tre anni, continua a essere una guida per l’azienda per estendere piani d’azione e sviluppo, sia per quanto riguarda le attività di prodotto, sia per l’efficienza della nostra produzione e della filiera, con evidenti vantaggi nella riduzione dei costi e una miglior gestione dei rischi.

Fig. 3.2 Risultati Barilla Group 2012

Barilla, inoltre, ha stilato gli obiettivi da raggiungere entro il 2020, in perfetta sintonia con gli obiettivi dell’Unione Europea, ben descritti nel bilancio sociale annuale, e intende raddoppiare il fatturato riducendo l’impatto sull’ambiente. Entro tale anno s’intende offrire benefici alla clientela, migliorando la vita delle persone con maggiori informazioni scientificamente rilevanti sulla nutrizione; allineare il 100% dei volumi aziendali con gli standard qualitativi e di sicurezza alimentare comprovati da certificatori esterni; diffondere il modello mediterraneo a tutti i dipendenti e a tutta la clientela attraverso i canali distributivi e di e- commerce. In aggiunta, il colosso italiano si propone di ridurre del 30% le emissioni di anidride carbonica, si sottolinea che attualmente ha già ridotto le

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emissioni del 20%; sviluppare progetti di coltivazione sostenibile per tutte le filiere agricole. Infine, s’intende incrementare le donazioni di cibo per le persone bisognose e i progetti sociali; promuovere programmi formativi per i giovani sui temi del cibo e della nutrizione. A tal proposito sono nati due progetti: Giocampus in Italia e Share the Table in USA.

Per quanto riguarda i dipendenti, Barilla ha intenzione di raggiungere la parità di sesso in posizioni di leadership, attualmente il 28% di queste posizioni sono occupate da donne e intende creare forme di lavoro flessibili per tutti i dipendenti. Il modello “Buono per Te, Buono per il Pianeta” viene affiancato alla “Doppia Piramide”. La Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, analizzando l’impatto ambientale degli alimenti, ha osservato che gli alimenti che dovrebbero essere consumati con maggiore frequenza sono anche quelli che hanno un minore impatto ambientale. Questo ha portato nel 2009 alla creazione della Doppia Piramide, composta da una piramide alimentare basata sulla dieta mediterranea e una piramide ambientale. La piramide è “buona per te” in quanto suggerisce un modello nutrizionale corretto, che segue il modello mediterraneo, sotto questa prospettiva Barilla si impegna a lanciare un’offerta di qualità e bilanciata e a promuovere attività di informazione sui corretti stili di vita e di educazione alimentare e motoria per i ragazzi. In aggiunta risulta “buona per il pianeta” in quanto la piramide ambientale è un indicatore di miglioramento costante della filiera produttiva. Barilla ha così deciso di continuare a ridurre l’impatto ambientale dal campo alla tavola, in special modo le emissioni di gas serra e il consumo di risorse idriche; di promuovere modelli di agricoltura sostenibili con un minore utilizzo di fertilizzanti e un miglior rispetto della rotazione naturale delle coltivazioni. Questo nuovo modello è stato preso come punto di riferimento per la multinazionale, ad oggi l’80% dei prodotti Barilla è alla base della piramide alimentare e il 93% è nella parte inferiore di quella ambientale.

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Fig- 3.3 Doppia piramide alimentare

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