• Non ci sono risultati.

La conoscenza del territorio e dell’esistente rappresenta il punto di partenza di una corretta progettazione. Per corretta progettazione si intende non solo una progammazione che raggiunga gli obiettivi prefissati, ma che la stessa riesca anche ad ottimizzare le risorse umane ed economiche. Per molto tempo ci siamo trovati davanti a fenomeni di duplicazione di servizi e di interventi, magari concentrati su di un piccolo territorio; oppure abbiamo assistito all’apertura di “uno sportello” che offre prestazioni non richieste dalla popolazione. Abbiamo menzionato due casi, ma nella memoria degli operatori ce ne saranno molti altri.

Da qui si comprende la necessità della costruzione di “mappe”, di facile fruizione, che siano concepite come strumenti necessari di lavoro, strumenti che contribuiscano a garantire il trinomio efficacia/efficienza/qualità degli interventi legati al territorio.

È ovvio che gran parte della conoscenza del territorio e dei suoi bisogni faccia parte del patrimonio degli operatori del sociale, ma necessita che questa conoscenza sia sistematizzata, altrimenti si corre il rischio che rimanga un sapere isolato, legato ad uno specifico luogo. È per questo che sono stati principalmente coinvolti, attraverso momenti di confronto, i rappresentanti dei Comuni, Associazioni e privato sociale, nel tentativo di far emergere all’interno di ciascun particolarismo, le situazioni attuali.

Le mappe che ne sono scaturite hanno la finalità principale di rimandare un’immagine dell’intero Ambito Sociale Territoriale come una “fotografia” visibile e comprensibile da tutti.

La fase conoscitiva della popolazione e del territorio ha previsto uno studio quantitativo dei dati demografici, sociali, economici ed epidemiologici della popolazione.

Il reperimento di dati aggiornati ed omogenei non è stato facile e nonostante gli sforzi fatti ci sono, a nostro avviso, ancora lacune da colmare attraverso, ad esempio, un Osservatorio Regionale.

Gran parte degli aspetti demografici e sociali sono stati estrapolati analizzando e rielaborando i dati forniti dall’ISTAT, dagli Uffici Anagrafe dei Comuni dell’Ambito, dalla ASREM, dall’Osservatorio per le tossicodipendenze del SERD di Isernia e dal Centro per l’Impiego della Provincia di Isernia.

I dati demografici disponibili più recenti, riferiti all’anno 2017, sono stati acquisiti dalla banca dati on-line dell’ISTAT.

La Deliberazione del Consiglio Regionale n. 238 del 6 ottobre 2020 ha suddiviso il territorio della Regione Molise in 7 Ambiti Territoriali.

Ambiti

rispetto alla popolazione totale del Molise.

L’Ambito risulta dunque caratterizzato da una forte dispersione della popolazione totale nei piccoli comuni, dato immediatamente visibile nella tabella riportata di seguito.

Il dato più significativo, che emerge dall’analisi della distribuzione della popolazione nell’intero Ambito, è l’elevata percentuale di concentrazione di abitanti nel Comune di Isernia.

Tale percentuale, pari al 47,69%, si discosta notevolmente rispetto a quella degli altri Comuni che risulta essere al di sotto dell’7%, fino ad arrivare al caso limite del Comune di Castelpizzuto, al di sotto dello 0,5%. Da ciò l’importanza di attivare e gestire in forma associata la rete dei servizi socio-assistenziali, al fine di assicurarne la fruizione in tutti i Comuni dell’Ambito.

In tal modo si rende possibile reperire risorse finanziarie, strutturali e umane altrimenti insostenibili da parte delle singole amministrazioni.

La tabella di seguito riportata analizza in modo dettagliato la distribuzione della popolazione in fasce di età nei 24 Comuni afferenti l’Ambito.

Dai dati riportati nella tabella si evince come incominci a delinearsi una situazione di generale e costante invecchiamento della popolazione, soprattutto confrontando il dato relativo alla percentuale della popolazione minorile, con quello della popolazione anziana, dato che se integrato con quello della popolazione dei grandi anziani indica un peso ancora maggiore della popolazione anziana sui minori e dei giovani dell’Ambito.

Un altro fenomeno che merita particolare attenzione è l’alta incidenza del fenomeno della disabilità grave sul territorio dell’Ambito Territoriale Sociale di Isernia.

Questo è confermato anche a livello regionale dove l’Ambito Territoriale Sociale di Isernia presenta un numero di utenti disabili gravi maggiore in rapporto alla popolazione residente.

In fase di concertazione gli attori coinvolti hanno richiesto particolare attenzione per questa fascia sociale della popolazione.

La mappa, che di seguito si riporta, evidenzia una presenza del fenomeno su tutti i 24 Comuni, con un dato significativo per il Comune di Isernia.

Tale dato significativo richiederebbe una riflessione attenta sui criteri applicati dalla Regione Molise nella distribuzione dei fondi agli Ambiti, che dovrebbero essere fondati sul tasso di incidenza dei fenomeni legati al territorio anzichè sul mero criterio della popolazione residente. Ciò consentirebbe una omogenità di valutazione del bisogno

degli utenti su tutto il territorio regionale, ottimizzando gli interventi in base alle effettive esigenze rilevate in modo da fornire così risposte efficienti ed efficaci.

Un altro fenomeno che merita attenzione, riguarda i minori in carico ai Servizi Sociali d’Ambito a seguito di provvedimento delle Autorità Giudiziarie. Dal grafico che segue, emerge che il fenomeno della istituzionalizzazione colpisce anche i minori provenienti da contesti territoriali di piccole dimensioni. Ciò ha come inevitabile conseguenza quella di mettere in serie difficoltà le casse comunali e quindi sarebbe auspicabile che la Regione Molise incrementasse i fondi dedicati per concorrere alla spesa sostenuta dai comuni per il pagamento della retta che affrontano mensilmente.

Per evitare il fenomeno dell’istituzionalizzazione l’Ambito ha disposto interventi di supporto alla presa in carico globale della famiglia con servizi di sostegno alla genitorialità, assitenza domiciliare educativa, servizio di sostegno socio educativo scolastico. L’equipè di professionisti rappresenta una mission per il benessere familiare che condividono le problematiche analizzandone le criticità, intervenendo direttamente sul problema.

Documenti correlati