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Basi teoriche per lo sviluppo del modello proposto

III. Modello teorico per l’analisi della governance del turismo

3.1. Basi teoriche per lo sviluppo del modello proposto

3.1.1. Governance per la sostenibilità del turismo

Dalla revisione della letteratura è stato possibile individuare un interessante argomento di ricerca, ancora poco studiato, la governance del turismo che, in un primo momento, si è sviluppato all’interno degli studi interessati all’analisi degli effetti del turismo nello sviluppo delle città.

A tal proposito, infatti, diversi studi hanno sottolineato come le politiche di sviluppo turistico hanno minimizzato il raggiungimento degli obiettivi di altri settori importanti per le politiche urbane, come ad esempio lo sviluppo culturale dei residenti. Questo perché negli ultimi anni, come abbiamo visto nel primo capitolo, le politiche di sviluppo urbano hanno conferito una rilevanza particolare a quel che riguarda lo sviluppo turistico delle città. In altre parole, questi studi hanno sottolineano la grande attenzione data da parte dei gestori urbani alla creazione di strutture ed attrazioni per il soddisfacimento, soprattutto, del turista. Inoltre, nelle città, si è assistito alla proliferazione di offerte di intrattenimento e ad una progressiva riduzione dell’offerta culturale per lo sviluppo delle competenze culturali dei residenti. In definitiva, questi studi hanno concluso che gli obiettivi di commercializzazione delle città come prodotto turistico si sono, di fatto, sovrapposti ad altri obiettivi, ugualmente importanti, per lo sviluppo urbano (vedi cap.1, Quinn, 2005; Groadach e Loukaitou-Sideris, 2007; Andres e Grésillon, 2013).

Lo sviluppo turistico sostenibile, tuttavia, incorpora una doppia logica, non sempre facile da conciliare, poiché, da una parte, occorre catturare l’interesse del turista per

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offrire un’esperienza turistica soddisfacente, mentre, d’altra parte, bisogna prendere in considerazione gli obiettivi di sviluppo locale e, pertanto, si deve, necessariamente, incorporare le aspettative dei residenti. Questo deve avvenire proprio perché i residenti sono parti interessate che vengono, indirettamente, trascinate e, pertanto, coinvolte nell’ attività turistica. Questo coinvolgimento, come abbiamo detto in più di una occasione, deve essere affrontato da parte della pubblica amministrazione, la quale ha il compito di mediare i conflitti scaturiti dalle difficoltà di coniugare obiettivi contrastanti tra loro e, quindi, di soddisfare tutte le parti interessate al turismo.

Inoltre, nonostante le DMO abbiano favorito, indubbiamente, la creazione di opportunità di affari per le destinazioni turistiche, questa tipologia di collaborazione, quasi sempre pubblico-privato, non è riuscita a risolvere la tensione tra efficienza e partecipazione. Tuttavia, la partecipazione di più parti interessate è un’idea fondamentale per la sostenibilità del turismo.

Pertanto, è proprio nella misura in cui si ambisce alla sostenibilità del turismo che si è deciso di progredire nell’idea di governance, intesa come modello di governo. Tale orientamento, infatti, può permettere alle città di trovare soluzioni ai differenti conflitti tra gli agenti di una destinazione turistica. Ma la governance è, soprattutto, un modello interessante per comprendere come concretizzare un più effettivo coinvolgimento delle parti meno tradizionali nella gestione del turismo, come i residenti.

La governance come modello di governo è, attualmente, una tematica rilevante, infatti, la letteratura, negli ultimi anni, si è interessata ad una serie di sue caratteristiche, ormai condivise da diverse aree della conoscenza. Questo modello teorico si propone, quindi, di ipotizzare una applicazione pratica della governance del turismo, a livello locale, attraverso l’uso di quattro dimensioni esplicative: “chi”, “perché”, “in cosa” e “come”.

Si ribadisce, inoltre, che Duran (2013) ha stabilito le dimensioni della governance (capacità direttive ed efficienza), suggerendo l’uso di specifici indicatori. Tuttavia, tali indicatori sono generali e incentrati sulla collaborazione pubblico-privato. Tale approccio teorico, infatti, non consente una comprensione dell’obiettivo proposto

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dalla presente ricerca, che è quello di presentare la governance come un modello di governo che può favorire lo sviluppo del turismo urbano sostenibile, per il soddisfacimento di tutte le parti interessate, inclusi i residenti.

Come si è avuto modo di osservare, lo studio della governance presenta una serie di variabili che si intrecciano tra loro e hanno l’obiettivo di ottenere mete condivise tra gli agenti, come sintetizza il quadro che segue (Tabella 7).

Tabella 7. Fattori chiave delle dimensioni teoriche della governance del turismo urbano

Dimensioni Delimitazioni Fattori chiave “Chi?” Partecipazione di una moltitudine

di attori (settore pubblico, privato, altre organizzazioni, residenti e turisti)

Identificazione degli attori

leadership (capacità di motivare la

partecipazione della moltitudine di attori)

“Perché?” Soddisfacimento degli interessi di tutte le parti interessate

Obiettivi turistici e culturali espliciti

“In cosa?” Secondo le aree di attività (pianificazione, disegno del prodotto, promozione e commercializzazione) Secondo le modalità di partecipazione nel processo decisionale (consultazione, proposte di alternative, votazione di alternative, esecuzione, valutazione)

Aree di partecipazione e gradi di

partecipazione nella presa delle decisioni

“Come?” Coinvolgimento delle parti interessate attraverso l’uso di meccanismi di partecipazione, di trasparenza e accountability.

Reti e coordinamento multilivello (nazionale, regionale, locale), DMO

Websites, forum, consiglio, giunte, organismi

di controllo, ecc.

Aspetti normativi, incentivi Voto, consultazioni popolari Calendario annuale di attività Capacità di far rispettare le regole Capacità di rendere conto

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L’esaustiva revisione della letteratura ci ha permesso di delimitare il concetto di

governance turistica che ci servirà per delineare la nostra ricerca. La governance è una

forma di governo che richiede l’incorporazione di altre parti interessate nella destinazione turistica. In tal modo, la governance necessariamente deve coinvolgere una parte più ampia degli agenti nel processo decisionale delle politiche turistiche, nonché assicurare che si contemplino gli obiettivi di tutte le parti. Il processo di coinvolgimento delle parti interessate passa per il disegno di una politica turistica. Tale politica deve contenere la fissazione di obiettivi, nonché le direttive per la sua implementazione e valutazione. Allo stesso modo, si assicura l’attuazione di meccanismi di trasparenza e accountability per favorire la fiducia e il buon funzionamento del processo.

Figura 4. Modello teorico per analisi della governance del turismo

Fonte: Elaborazione propria.