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Bibliografia 32

Piano di formazione della scuola media (PdF), Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, Divisione della scuola, UIM, Bellinzona, settembre 2004, 163 p.

Il Piano di formazione è stato usato quale base per definire le attività da svolgere con le classi. Per quanto concerne il confronto tra le programmazioni, sono stati presi in considerazione anche la revisione della tabelle sinottica di geografia (www.scuoladecs.ti.ch) e la modifica al capitolo 4, competenze e risrse, del Piano di Formazione di storia (2010). Il Piano di formazione inoltre, in fase introduttiva, mette in evidenza anche alcuni aspetti che riguardano l’interdisciplinarità.

Interdisciplinarità

AA.VV. (1972). L’interdisciplinarité: problèmes d’enseignement et de recherche dans les universités. Paris: Organisation de coopération et de développement économiques.

Di particolare interesse l’articolo di Piaget: l’épistémologie des relations interdisciplinaires, con il quale l’autore precisa la definizione del concetto di interdisciplinarità.

Brusa, A. (2011). Storia e geografia: tra interdisciplinarità di facciata e integrazione reale. In C. Giorda, M. Putilli (a.c.d.), Educare al territorio, educare il territorio. Geografia per la formazione. Roma: Carocci, pp. 236-247.

L’articolo tratta due facciate dell’interdisciplinarità legate alle discipline citate. Da una parte, esamina un’esperienza interdisciplinare messa in pratica nel corso di un lungo periodo e di una seconda proposta, scaturita dalla prima, questa volta ad integrazione parziale. Risalta come spesso le due discipline non siano strettamente collegate ma come invece siano dei termini o dei concetti a fare da mediatori. Dall’altra parte, mette in evidenza come spesso le due discipline siano teoricamente strettamente connesse e praticamente separate.

Ghisla, G. (2006). L’interdisciplinarità nella maturità professionale. Come realizzare un progetto didattico interdisciplinare. Lugano: Divisione della Formazione Professionale; Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale.

Documento relativo alla realizzazione di un progetto didattico interdisciplinare con gli apprendisti/studenti di maturità professionale. Interessante soprattutto la parte dedicata alla strutturazione del progetto.

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Giorda, C. (2012). Così vicine, così lontane: storia e geografia di fronte a un percorso comune nei curricoli scolastici. Ambiente Società Territorio – Geografia nelle scuole, 2012 (2), pp. 12-18.

L’articolo tratta del rapporto scolastico tra le discipline di storia e geografia, ponendo l’accento sulle definizioni delle accezioni interdisciplinari tra le due materie e descrivendo una proposta di sviluppo tale da rendere le due discipline effettivamente interdisciplinari sul lungo periodo.

Pancera, M. (2002). La prima rivoluzione industriale. Un approccio interdisciplinare di lungo periodo: preparazione, svolgimento e analisi di un’unità didattica. [s.l.]: [s.n.].

Lavoro di diploma relativo ad un’unità didattica interdisciplinare tra geografia e storia, inerente alla programmazione annuale di terza media. In fase introduttiva viene evidenziato come, per l’anno di scolarizzazione scelto, sia possibile svolgere un percorso di tipo interdisciplinare sul tema della Rivoluzione industriale.

Perrig-Chiello, P., & Darbellay, F. (eds.) (2002). Qu’est-ce que l’interdisciplinarité? : les nouveaux défis de l’enseignement. Lausanne: Réalités sociales.

Il testo tratta del rinnovamento dell’educazione attraverso la pratica interdisciplinare. Nella prima parte, rivelatasi maggiormente utile (cap. 1-4), vengono presentati il quadro epistemologico e metodologico dell’interdisciplinarità e le pratiche pedagogiche che permettono il lavoro interdisciplinare.

Ronza Flumiani, A. M., & Ricchiuto, M. A. (1977). Geografia italiano e storia in un’esperienza di didattica interdisciplinare. Torino: Musolini.

L’introduzione di questo volume mette l’accento sull’importanza di affrontare, nello studio della geografia, tematiche riconducibili alla realtà e di come, per ottenere risultati migliori, sia auspicabile proporre un approccio interdisciplinare. Il volume fornisce inoltre la definizione data all’interdisciplinarità dagli autori e descrive e analizza una proposta interdisciplinare svolta su un lungo periodo.

Scurati, C., & Damiano, E. (1976). Interdisciplinarità e didattica. Brescia: La Scuola.

La prima parte del saggio, interdisciplinarità e didattica: fondamenti, prospettive, attuazioni; propone una serie di interrogazioni a proposito dell’interdisciplinarità, soffermandosi sulle sue molteplici definizioni. Presenta inoltre una serie di riflessioni inerenti all’attuazione di proposte interdisciplinari.

Suisse, N. (1995). L’approche interdisciplinaire: un nouveau défi pour les enseignants. Lausanne: Chaire de pédagogie et didactique, Ecole polytechnique fédérale.

Breve articolo che tratta dell’interdisciplinarità. Ne fornisce una panoramica a livello di definizione e riporta le pratiche adottate in Svizzera romanda.

Ricerca-azione

Elliott, J. et alii. (1993). La ricerca-azione: metodiche, strumenti, casi. Torino: Bollati Boringhieri. Il volume, che riproduce gli interventi di tre esperti, presenta la metodologia della ricerca- azione e le tecniche e gli strumenti migliori per raccogliere dati.

Trombetta, C., & Rosiello, L. (2000). La ricerca-azione. Il modello di Kurt Lewin e le sue applicazioni. [s.l.] : Erickson.

Il volume ritraccia il senso e la portata della ricerca-azione, concentrandosi in particolar modo su Kurt Lewin, ideatore e fondatore di questa metodologia.

Prima proposta didattica: l’importanza dell’acqua per l’uomo

Castronovo V. (2012). Eventi e scenari. Vol. 1, La tarda Antichità e il Medioevo. Milano: La Nuova Italia.

Per la preparazione del materiale didattico si è rivelata utile la prima parte del manuale, che propone un breve ripasso di Storia antica, relativo alle civiltà fluviali.

Ceschi R. (1998). Il territorio e gli abitanti. In R. Ceschi (a.c.d.), Storia del Cantone Ticino, l’Ottocento. Bellinzona: Casagrande, pp. 15-32.

Il capitolo citato del volume si è rivelato un’utile lettura generale inerente alla vita nel Cantone nell’Ottocento, ovvero precdentemente all’incanalazione del fiume Ticino.

Conconi D., De Luca F. (2012). La storia del fiume Ticino. Ultima visione il 5 aprile 2013 da

http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/cultura/Il-giardino-di-Albert/2012/09/17/fiume- ticino.html#Video

Il sito propone un breve e interessante video andato in onda il 16 settembre 2012 su LA1 durante la trasmissione Il giardino di Albert. Questo filmato tratta dei lavori di correzione del Fiume Ticino.

35 Seconda proposta didattica: la partizione linguistica della Svizzera e le invasioni barbariche

Dorand, J.-P. et alii (1989). Storia della Svizzera. Locarno: Dadò.

Il manuale si è rivelato un utile spunto per preparare questa attività, di paragone tra la partizione linguistica della Svizzera e la Svizzera nel periodo delle invasioni barbariche. Non è stato utilizzato il nuovo manuale, La Svizzera nella storia, in quanto l’attività è stata svolta prima della sua uscita.

Terza proposta didattica: analisi di paesaggio, il feudo

Castronovo V. (2012). Eventi e scenari. Vol. 1, La tarda Antichità e il Medioevo. Milano: La Nuova Italia.

Il manuale, utilizzato anche per la preparazione dell’attività svolta con le classi di prima, è stato di supporto per la preparazione dell’attività inerente al feudo poiché propone un capitolo sulla società feudale.

Crivelli, P. (AA 2012-2013). Didattica disciplinare 2. DFA Locarno.

Per quanto concerne il corso di didattica della geografia, si fa riferimento, in questa sede, a quanto svolto a proposito dello schizzo di paesaggio (croquis), in relazione al quale si è discusso dello scopo di tale approccio e della metodologia da seguire.

Crivelli, P. (2012). Dalla geografia regionale all’educazione al territorio. Applicazione didattica nella Scuola Media del Canton Ticino. Ambiente Società Territorio – Geografia nelle scuole, 2012 (5-6), 22-26.

L’articolo definisce i fondamenti della geografia regionale e dell’acquisizione di un sapere geografico nella Scuola media (tramite creazione di immagini). Vi è inoltre un esempio relativo alla Svizzera e al Ticino e viene considerata l’evoluzione delle pratiche di insegnamento della geografia (geografia regionale; geografia per temi).

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