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FIGURA POLITICA DI MARTIN LUTHER KING JR.

2.1 BIOGRAFIA E VITA POLITICA DI M L KING JR.

Il 15 gennaio 1929 Martin Luther King junior nasce nella casa di famiglia dei

Williams e King ad Atlanta, al numero 51 di Auburn Avenue. Frequenta per un pò

le scuole pubbliche di Atlanta, poi frequenta per due anni l’Atlanta University

Laboratory High School. Dopo che questo istituto fu chiuso Martin passò al liceo

Booker T. Washington.

Per quanto riguarda la posizione sociale è nato in un ambiente normale. Il suo

quartiere era semplice e privo di sofisticazione. Era un ambiente sano, il tasso di

criminalità era piuttosto basso e la maggior parte dei suoi vicini erano religiosi.

In giovane età Martin Luther King Jr. era di fisico e mentalità sani, nella sua

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La madre, Alberta Williams King era una donna da dietro le quinte che

provvedeva a fornire cure materne adempiendo anche ai doveri di casalinga.

Martin Luther King senior invece aveva una personalità forte e una volontà ferrea.

Era munito di un autentico spirito cristiano e dotato di genuina integrità. Fu

presidente della NAACP49 di Atlanta sostenendo sempre le riforme sociali. Si

rifiutava di usare gli autobus cittadini dopo aver assistito ad una immotivata

aggressione contro i passeggeri negri di una di quelle vetture pubbliche. Ad Atlanta

aveva guidato la battaglia per rendere uguali gli stipendi degli insegnanti e nella

sede del tribunale aveva aiutato ad eliminare gli ascensori riservati alle persone

nere. Come pastore della chiesa battista di Ebenezer, Martin senior, godeva di

grande influenza nella comunità negra, guadagnandosi anche un riluttante

rispetto dai bianchi.

Si potrebbe affermare che i primi venticinque anni di vita di Martin Luther King

junior siano stati relativamente tranquilli nonostante il crescente clima di tensione

razziale.

Martin decise di abbracciare la fede all’età di cinque anni un po’ per l’occupazione

di suo padre come pastore e un po’ per imitare la sorella maggiore Christine.

Accettò lo studio biblico in modo del tutto acritico fino all’età di dodici anni, poi, l’anno seguente i primi dubbi iniziarono ad instillargli insicurezza. Tra l’infanzia e la prima adolescenza accaddero due fatti che lo segnarono profondamente, il primo

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NAACP (National Association for the Advancement of Colored People) era un’associazione nazionale per l’avanzamento delle persone di colore o afroamericane.

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fu la morte della nonna che lo portò a dubitare della dottrina dell’immortalità e il secondo fu la rottura dell’amicizia con un bambino bianco suo coetaneo che lo pose di fronte ad un problema razziale per la prima volta.

Il regime di segregazione in vigore ad Atlanta era piuttosto severo e Martin dovette

subire le stesse ingiustizie riservate a tutte le persone nere. All’età di quattordici

anni andò a Dublin, in Georgia, in compagnia di una sua insegnante per partecipare

ad una sfida oratoria che in seguito vinse. L’argomento del suo discorso era I

negri e la Costituzione. Ecco di seguito il discorso che tenne:

Non potremo avere una democrazia illuminata finché un cospicuo gruppo di popolazione vivrà nell’ignoranza. Non potremo avere una nazione sana finché un decimo del popolo sarà

malnutrito, malato, afflitto da germi patogeni che non badano alle linee di demarcazione del colore, né obbediscono alla legislazione segregazionista.50 Non potremo avere una nazione ordinata e sana finché un suo gruppo sarà talmente oppresso e tarpato da essere quasi costretto a compiere azioni antisociali e criminose. Non potremo essere veri cristiani finché continueremo a prenderci gioco dei punti chiave della dottrina di Gesù: l’amor fraterno e la Regola Aurea (fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te). Non potremo raggiungere il pieno benessere finché un gruppo consistente rimarrà talmente arretrato da non essere in grado di comprare niente. Perciò, mentre ci accingiamo a difendere la democrazia dall’aggressione esterna, cerchiamo di fare in modo da offrire sempre più, all’interno,condizioni eque e pari opportunità a tutto il popolo.

Oggi, tredici milioni di figli e figlie dei nostri antenati, con la pelle nera, continuano la

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L’espressione originale, Jim Crow Laws, si applica alle leggi vigenti negli Stati del Sud che imponevano una rigida esclusione dalla società “bianca” a tutte le “persone di colore”, intendendo come tali tutti coloro che avessero anche un solo antenato afroamericano, per quanto lontano nell’albero genealogico. Il nome, che è anche un soprannome insultante usato per indicare una “persona di colore”, è preso da un numero di minstrel show (forma di varietà musicale in cui attori bianchi comparivano truccati e travestiti da neri), intitolato “Jump Jim Crow”, introdotto da Thomas Dartmouth Rice nei suoi spettacoli dal 1828 in poi.

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battaglia perché il Tredicesimo, Quattordicesimo e Quindicesimo Emendamento della Costituzione non siano più soltanto uno scritto sulla pagina stampata, ma si traducano in una realtà di fatto. Insieme a loro, noi crediamo che “se la libertà è un bene per uno, è un bene per tutti”, e che, mentre possiamo sconfiggere le truppe del Sud; se saranno affrancati, i negri vigileranno e sapranno difendere, anche con la forza del loro braccio, l’arca della libertà federale dai nemici che minacciano di tradirla e distruggerla.51

Al ritorno furono costretti a rimanere in piedi a causa di alcuni passeggeri bianchi

saliti dopo e dell’autista bianco che ordinò loro di spostarsi. Questo evento segnò

negativamente il giovane Martin che come il padre prima di lui non amava

sottostare alle leggi del regime. Aborriva in modo particolare l’organizzazione del

Ku Klux Klan52 e i suoi brutali metodi di persecuzione che il più delle volte

terminavano con un linciaggio.

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