• Non ci sono risultati.

UN BUON INVERNO PER LE NOSTRE AP

Nel documento Cambia il clima? Sarà un vantaggio (pagine 54-56)

TECNICA, RICERCA E SPERIMENTAZIONE

54

VERME DELLE CASTAGNE CONTROLLATO DA FEROMONI

nel castagneto di 6 ettari di Carlo Chiarani, comune catastale di Drena, la percentuale di castagne bacate da larve di Cidia è inferiore al 10%. negli anni scorsi superava talvolta il 30%. Chiarani attribuisce il minore danno all’efficacia della confusione delle farfalline maschio della Cidia operata da 13 “puffer”, diffusi temporizzati di feromoni. il castagneto è stato utilizzato per il terzo anno consecuti- vo come campo prova dagli esperti dell’isti- tuto agrario di s. michele. Dati più precisi sono attesi entro la fine del 2011.

MOSCA OLEARIA NEI CENTRI URBANI

su piante coltivate nei giardini o lungo i viali dei centri urbani del Basso sarca e dell’en- troterra gardesano, dove il controllo median- te trappole a feromoni è stato applicato solo parzialmente, la mosca delle olive è presen- te con una percentuale dal 20 al 50%. non supera invece il 5% nelle olivaie della fascia collinare, dove le trappole multifunzionali sono state utilizzate secondo i consigli dei tecnici ed hanno dimostrato piena efficacia.

KIWI ALL’ARIA PER EVITARE IL RAMMOLLIMENTO

nel Basso sarca la raccolta dei kiwi si è con- clusa a fine ottobre. Il prodotto è apprezza- bile per pezzatura, ma la qualità rispetto agli anni precedenti non risulta ottimale alle ana- lisi compiute a s. michele. Dopo la raccolta, le partite vengono tenute per 48 ore all’aria, ma al coperto. Ciò per facilitare la cicatriz- zazione del punto di distacco del frutto dalla pianta ed evitare le penetrazione dei germi della botrite, che causa il rammollimento dei frutti nella fase di conservazione.

TRATTAMENTO AUTUNNALE A BASE DI RAME

per combattere gommosi parassitaria da corineo, batteriosi ed altre malattie critto- gamiche dei ciliegi, i tecnici di san michele consigliano di eseguire alla caduta delle fo- glie un trattamento con prodotto rameico. la

poltiglia bordolese è da preferire perché re- siste più di altri al dilavamento. il riferimento è rivolto a formulati di tipo industriale.

PESTE AMERICANA PORTATA DA ALVEARI NOMADI

la maggior parte dei focolai di peste ameri- cana è stata trovata in apiari della valsuga- na. mario pasquali, decano degli apicoltori trentini, attribuisce il fenomeno al fatto che anche durante la stagione 2011 la valsuga- na ha ospitato arnie provenienti dal veneto per assicurare l’impollinazione incrociata delle piante da frutto o per esercitare il no- madismo e produrre miele da fioriture pre- giate. il controllo sanitario delle famiglie di api è compito dei medici veterinari che ope- rano nelle zone di provenienza, ma spesso viene fatto a campione.

APIBIOXAL CON RICETTA NON RIPETIBILE

il prodotto Apibioxal a base di acido ossalico è l’unico formulato anti varroa autorizzato dal ministero per la salute pubblica. si può acquistare solo con ricetta non ripetibile fir- mata da un medico veterinario. il prodotto si presenta sotto forma di granuli da sciogliere in acqua e distribuire nell’arnia per goccio- lamento. la temperatura dell’aria nel mo- mento del trattamento deve essere almeno di 10 gradi. sotto questa soglia termica le api sono riunite in glomere e non sono quindi to- talmente esposte al trattamento.

PREPARATI OMEOPATICI CONTRO TICCHIOLATURA E CARPOCAPSA

Herbert Tratter è tra i frutticoltori biodinami- ci più preparati dell’Alto Adige. per la difesa del suo frutteto da ticchiolatura e carpocapsa egli usa preparati omeopatici, cioè a base di materiale biologico ricavato dal fungo e dall’insetto che rappresentano le principali avversità del melo. spruzzando sulle pian- te una soluzione diluita del concentrato di partenza Herbert Tratter dichiara di ottenere ogni anno mele sane da entrambi i patogeni. insieme ad altri frutticoltori della zona di lana /merano, vende le mele a una cooperativa che tratta prodotti da agricoltura biodinami- ca, realizzando prezzi superiori a quelli del mercato delle mele da produzione integrata.

ABETE ROSSO

COLPITO DA RUGGINE

gli specialisti di malattie e parassiti delle piante forestali di s. michele a/Adige se- gnalano la diffusa presenza di una malattia dell’abete rosso denominata ruggine. essa è causata da un fungo denominato Cri-

somyxa rododendri. il fungo colpisce gli aghi dell’anno e fa diventare di colore arancione la parte di chioma colpita. in seguito gli aghi ammalati cadono. Un forte attacco di ruggi- ne indice negativamente sulla crescita della massa legnosa. il rododendro funge da ospi- te intermedio del fungo, ma in mancanza di questo arbusto il fungo può svolgere un ciclo di sviluppo parziale solo a carico dell’abete rosso. la malattia è favorita dalla stagnazio- ne di umidità.

SCOLITIDI NEI FRUTTETI PRIMI RISULTATI

svolgendo attività di monitoraggio degli sco- litidi presenti nei frutteti con meli colpiti da moria gli entomologi dell’istituto agrario di s. michele hanno ricavato alcune indicazioni peraltro non ancora definitive. Gli Scolitidi non sono la causa primaria della moria delle piante di melo, ma subentrano in un secon- do momento quando la pianta è in fase di de- cadimento vitale ed emette speciali sostan- ze attrattive. sono inoltre rappresentati da più specie, diverse soprattutto per epoca di comparsa. Questo fatto induce a suggerire l’impiego di trappole per la cattura massale in alternativa trattamenti con insetticidi che si dovrebbero ripetere due o tre volte. Rima- ne comunque elevato il pericolo che una for- te pullulazione possa farli diventare parassiti primari a carico di piante sane.

CISTI DI NEMATODI NEI TERRENI DA PATATE

I tecnici dell’Ufficio fitosanitario della Pro- vincia di Trento già nella primavera del 2011 avevano eseguito controlli preventivi sulla presenza di nematodi galligeni nei terreni destinati alla coltivazione di patate da seme. Tre appezzamenti situati nelle giudicarie esteriori sono stati scartati, perché ospitava- no anche in quantità minima galle del nema- tode dorato. successivamente gli ispettori hanno controllato anche un numero ridotto di terreni che ospitavano patate da consu- mo. nel 30% dei campioni di terreno erano presenti galle di nematodi, ma la produzione di tuberi non ne ha risentito negativamente.

Nel documento Cambia il clima? Sarà un vantaggio (pagine 54-56)

Documenti correlati