• Non ci sono risultati.

C RITERI DI VALUTAZIONE Immobilizzazioni materiali

Nel documento RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020 (pagine 142-156)

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri di diretta imputazione, e rettificate dai rispettivi ammortamenti accumulati.

Il costo include ogni onere direttamente sostenuto per predisporre le attività al loro utilizzo oltre ad eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti per riportare il bene nelle condizioni originarie e degli oneri finanziari correlabili alla costruzione o produzione che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso e per la vendita (qualifying assets).

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo a quote costanti, sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei cespiti.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati a conto economico al momento del loro sostenimento.

I costi di manutenzione che determinano un aumento di valore, o della funzionalità, o della vita utile dei beni, sono direttamente attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Le migliorie su beni di terzi sono classificate all’interno della voce «Altri beni»; il periodo di ammortamento corrisponde al minore tra la vita utile residua dell’immobilizzazione materiale e la durata residua del contratto di locazione.

Le aliquote di ammortamento applicate sono quelle di seguito riportate:

Voci Aliquote %

Terreni -

Fabbricati 1,9% - 10%

Impianti e macchinari 7,5% - 30%

Attrezzature industriali e commerciali 15% - 27%

Altri beni 12% - 25%

Se emergono indicatori di svalutazione le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (“impairment test”) attraverso il procedimento illustrato nel paragrafo “perdita di valore delle attività”.

A seguito dell’entrata in vigore del nuovo principio contabile IFRS 16, a partire dal 1° gennaio 2019, i contratti di leasing sono contabilizzati in bilancio sulla base di un unico modello contabile simile a quanto disciplinato dallo IAS 17 in materia di contabilizzazione dei leasing finanziari.

Al momento della stipula di ciascun contratto, il Gruppo:

• determina se il contratto sia o contenga un leasing, circostanza che si verifica quando lo stesso attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale valutazione è ripetuta in caso di successiva modifica dei termini e delle condizioni del contratto.

• separa le componenti del contratto ripartendo il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing o non leasing.

• determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui si aggiungono eventuali periodi coperti da un'opzione di proroga o di risoluzione del leasing.

Italian Exhibition Group S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020

139 Alla data di decorrenza di ciascun contratto nel quale il Gruppo sia locatario di un bene vengono rilevati in bilancio l’attività consistente nel diritto di utilizzo, valutata al costo, e la passività finanziaria per leasing, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing o, in alternativa, il tasso di finanziamento marginale del Gruppo. Successivamente, l’attività consistente nel diritto di utilizzo è valutata applicando il modello del costo, ovvero nettata degli ammortamenti e delle eventuali riduzioni di valore accumulate e rettificata per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing. La passività del leasing è invece valutata aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi, diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti effettuati e rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing.

I beni sono ammortizzati sulla base di un periodo di ammortamento rappresentato dalla durata del contratto di locazione, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile del bene sulla base delle aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali e vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto. In tal caso il periodo di ammortamento sarà calcolato sulla base dei criteri e delle aliquote indicate per le immobilizzazioni materiali.

Per i contratti di locazione la cui durata termini entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e che non prevedano opzioni di rinnovo, e per i contratti per i quali l’attività sottostante è di modesto valore, i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Immobilizzazioni immateriali

Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile e controllabile, è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Avviamenti e attività immateriali a vita utile non definita

Gli avviamenti e le altre attività immateriali a vita utile non definita non sono più ammortizzati a partire dalla data di first time adoption (1° gennaio 2014). Gli avviamenti e le altre attività immateriali a vita non definita riferiti ad acquisizioni avvenute successivamente al 1° gennaio 2014 non sono comunque ammortizzati.

Avviamenti

L’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell’acquirente del fair value riferito ai valori netti identificabili di attività e passività dell’entità acquisita.

Dopo l’iscrizione iniziale, l’avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore derivanti da analisi di impairment test (vedi paragrafo “perdita di valore delle attività”).

Altre attività immateriali

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli eventuali oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente a quote costanti per il periodo della loro prevista utilità futura. Se vi sono indicatori di svalutazione esse sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (“impairment test”) che è illustrata nel paragrafo “perdita di valore delle attività”.

I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno sono ammortizzate su un periodo di 3 anni e 5 anni, le licenze e le concessioni sono ammortizzati a partire da quello di sostenimento del costo e per la durata prevista contrattualmente della licenza o concessione stessa, mentre i marchi hanno una vita utile che può variare dai dieci ai venticinque anni.

Italian Exhibition Group S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020

140

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Le attività materiali e le attività immateriali a vita definita, oggetto di ammortamento, sono sottoposte a impairment test solo qualora emergano indicatori di perdite di valore.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d’uso del bene. Il prezzo netto di vendita è l’importo ottenibile dalla vendita di un’attività in una operazione fra parti indipendenti, consapevoli e disponibili, dedotti i costi di dismissione; in assenza di accordi vincolanti occorre riferirsi alle quotazioni espresse da un mercato attivo, ovvero alle migliori informazioni disponibili tenuto conto, tra l’altro, delle recenti transazioni per attività simili effettuate nel medesimo settore industriale. Il valore d’uso è definito sulla base dell’attualizzazione ad un tasso appropriato, espressivo del costo del capitale di un’impresa non indebitata con profilo di rischio omogeneo, dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo del bene (o da una aggregazione di beni – le c.d. cash generating units) e dalla sua dismissione al termine della sua vita utile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diversa dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzioni di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto a conto economico.

L’avviamento e le altre attività immateriali a vita non definita sono sottoposti a una sistematica verifica di recuperabilità (“impairment test”) effettuata con cadenza annuale, alla data di chiusura dell’esercizio, o con cadenze più brevi qualora emergano indicatori di perdite di valore.

La perdita di valore sull’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l’avviamento è riconducibile.

Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari è minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.

Business combination

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisto (purchase method) previsto dall’IFRS 3 rivisto nel 2008. Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in una business combination è valutato al fair value, determinato come somma dei fair values delle attività trasferite e delle passività assunte dall’acquirente alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’entità acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel prospetto di conto economico complessivo nel momento in cui sono sostenuti.

I corrispettivi sottoposti a condizione, considerati parte del prezzo di trasferimento, sono valutati al fair value alla data di acquisizione. Eventuali variazioni successive di fair value, sono rilevate nel prospetto di conto economico complessivo.

Alla data di acquisizione le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value.

L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza, di interessenze di minoranza e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di minoranza e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata

Italian Exhibition Group S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020

141 immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo come provento derivante dalla transazione conclusa.

Nel processo di valutazione del fair value delle business combination il Gruppo si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, anche del supporto di valutazioni esterne.

Attività finanziarie

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

• il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e

• le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model “Hold to Collect”); e

• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).

All’atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica dell’attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

• l’attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l’incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell’attività finanziaria (Business model “Hold to Collect and Sell”); e

• i termini contrattuali dell’attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell’interesse sull’importo del capitale da restituire (cd. “SPPI test” superato).

Italian Exhibition Group S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020

142

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l’opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e tra le “Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”.

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell’IFRS 9, il Gruppo applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l’arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti del Gruppo e del contesto economico.

In sintesi, il Gruppo valuta le perdite attese delle attività finanziarie in modo che rifletta:

• un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità determinato valutando una gamma di possibili risultati;

• il valore temporale del denaro; e

• informazioni ragionevoli e dimostrabili che sono disponibili senza eccessivi costi o sforzi alla data di riferimento del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future.

L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

Italian Exhibition Group S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020

143 g) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;

h) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;

i) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;

j) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;

k) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o l) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su

crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati in accordo alle disposizioni dell’IFRS 9.

Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente contabilizzati al fair value, come attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico quando il fair value è positivo oppure come passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico quando il fair value è negativo.

Se gli strumenti finanziari non sono contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono trattate quali componenti del risultato dell’esercizio.

Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value sono contabilizzate seguendo specifici criteri, di seguito illustrati.

Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l’efficacia prospettica e retrospettiva. L’efficacia di ciascuna copertura è verificata sia al momento di accensione di ciascuno strumento derivato sia durante la sua vita, e in particolare ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Generalmente, una copertura è considerata altamente “efficace” se, sia all’inizio sia durante la sua vita, i cambiamenti del fair value, nel caso di fair value hedge, o dei flussi di cassa attesi nel futuro, nel caso di cash flow hedge, dell’elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura.

Il principio contabile IFRS 9 prevede la possibilità di designare le seguenti tre relazioni di copertura:

d) copertura di fair value (fair value hedge): quando la copertura riguarda le variazioni di fair value di attività e passività iscritte in bilancio, sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell’oggetto della copertura sono imputate al conto economico.

e) copertura di flussi finanziari (cash flow hedge): nel caso di coperture finalizzate a neutralizzare il rischio di variazioni nei flussi di cassa originati dall’esecuzione futura di obbligazioni contrattualmente definite alla data di riferimento del bilancio, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono contabilizzate, limitatamente alla sola quota efficace, nel conto economico complessivo e quindi in una riserva di patrimonio netto denominata “Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari”.

Italian Exhibition Group S.p.A. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020

144

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall’oggetto di copertura, la quota contabilizzata nel conto economico complessivo è riversata nel conto economico. Qualora la copertura non sia perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura riferibile alla porzione inefficace dello stesso è immediatamente rilevata nel conto economico.

f) copertura di un investimento netto in una gestione estera (net investment hedge).

Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta e il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico oppure tra le passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. La relazione di copertura, inoltre, cessa quando

• il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato;

• l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato;

• non è più altamente probabile che l’operazione futura coperta venga posta in essere.

Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività

Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività

Nel documento RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020 (pagine 142-156)