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CACCIA/PESCA

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 29-32)

“DIRIGENTI ATC 3 CONDANNATI MA ANCO-RA IN CARICA” - FIORINI E MANCINI (LEGA NORD): “VENGA FATTA PULIZIA E CHIA-REZZA ANCHE SUGLI ATC 1 E 2”

I consiglieri regionali della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini fanno sapere di essere venuti a conoscenza di “un fatto increscioso:

alcuni esponenti dell’Atc 3, già condannati per danno erariale da parte della Procura regionale della Corte dei Conti, a seguito di accertamenti della Guardia di Finanza, si trovano ancora in carica all’interno dei quadri dell’Ente”. Definendo tutto ciò “scorretto e irrispettoso anche nei con-fronti dei cittadini”, chiedono la rimozione imme-diata dall’incarico dei soggetti in questione, ri-servandosi la possibilità “in futuro” di verificare anche “eventuali responsabilità politiche”.

Perugia, 2 marzo 2016 - I consiglieri regionali della Lega Nord, Emanuele Fiorini e Valerio Man-cini chiedono “chiarezza in merito a quanto acca-duto nell’Ambito territoriale di caccia n. 3 (Terni e Orvieto). Siamo venuti a conoscenza – spiegano i due consiglieri umbri del Carroccio - di un fatto increscioso: alcuni esponenti dell’Atc, già con-dannati per danno erariale dalla Procura regiona-le della Corte dei Conti, si trovano ancora in cari-ca all’interno dei quadri dell’Atc 3. Si tratta di Leonardo Fontanella, eletto presidente e dei con-siglieri Torreno Della Rosa, Giovanni Eroli e Anno Pinzaglia”. Fiorini e Mancini ricordano che “sotto indagine da parte del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle erano finite le attività con-dotte dall’Atc 3 fra il 2007 e il 2011. In particola-re erano state evidenziate numerose irparticola-regolarità nelle attività, come la nomina di consulenti, le richieste di rimborsi chilometrici, il personale assunto e le spese per la costituzione della socie-tà Agrifauna. Per questi ultimi ci sono state 13 condanne pecuniarie (con richieste di rimborso di circa 40mila euro totali) e oggi scopriamo, con grande sorpresa, che alcuni esponenti condanna-ti al risarcimento sono ancora, a vario condanna-titolo, nell’Atc3”. Per i due esponenti leghisti “tutto que-sto è scorretto e irrispettoso nei confronti di quanti l’Ente è chiamato a rappresentare e dei cittadini tutti. Per tale motivo, ne chiede la rimo-zione immediata dall’incarico. E valuteremo in futuro anche eventuali responsabilità politiche”.

“La Lega Nord intende controllare anche quanto accaduto nell’ambito dell’Atc 1 e Atc 2. Abbiamo inoltrato richiesta di accesso agli atti per la ge-stione economico-finanziaria dei due Ambiti dal 2007 al 2016. Vogliamo capire – concludono Fio-rini e Mancini - se risulta tutto in regola per quanto riguarda assunzioni, contratti e consulen-ze. Basta giocare con i soldi pubblici e basta spe-culare sulla passione dei cacciatori”.

CULTURA

“UN DISEGNO DI LEGGE PARLAMENTARE PER CREARE UN CATALOGO UNICO DEI BE-NI CULTURALI E AMBIENTALI ITALIABE-NI” - RICCI (RP) PRESENTA MOZIONE PER SOL-LECITARE LA GIUNTA REGIONALE

Il consigliere regionale Claudio Ricci annuncia la presentazione di una mozione, da discutere in Aula, attraverso la quale chiede alla Giunta di sollecitare un disegno di legge parlamentare per creare un catalogo unico dei beni culturali e am-bientali italiani. Ricci ricorda che i beni culturali e ambientali italiani sono, qualitativamente e quantitativamente, diffusi in tutto il nostro pae-saggio storico urbano con circa 210mila elemen-ti.

Perugia, 2 marzo 2016 - “La Giunta regionale solleciti un disegno di legge parlamentare per creare un catalogo unico dei beni culturali e am-bientali italiani”. La proposta, contenuta in una mozione, è del consigliere Claudio Ricci (Ricci presidente) che ricorda come “i beni culturali e ambientali italiani sono, qualitativamente e quantitativamente, diffusi in tutto il nostro pae-saggio storico urbano nel numero (orientativo) di 210mila elementi, dato che computa 'per uno' un centro storico o un macro complesso cultura-le/paesaggistico che, a sua volta, include un molto ampio numero di ulteriori beni minori".

Secondo Ricci “diviene prioritario, per ogni azio-ne di tutela e valorizzazioazio-ne, definire a livello nazionale, e quindi regionale e comunale, un catalogo unico dei beni culturali e ambientali coinvolgendo, dal basso, attraverso una scheda sintetica informatizzata, per la raccolta dei dati (come un censimento dei cittadini), le reti locali fra cui citiamo le associazioni/Pro Loco, le par-rocchie e istituzioni ecclesiastiche, i comuni e le soprintendenze”. Ricci propone dunque, con una mozione, in corso di definizione, che, nel quadro della conferenza Stato Regioni, e sollecitando i parlamentari e senatori eletti in Umbria, la Giun-ta regionale proponga l'elaborazione di uno spe-cifico disegno di legge parlamentare teso alla realizzazione di un 'catalogo italiano dei beni culturali e ambientali' con un censimento infor-matizzato (come quelli demografici) per costruire un 'archivio unico dei beni culturali e ambientali italiani' fondamentale per la tutela e valorizza-zione”.

ISUC: “STORIA DEL PREMIO 'GISA GIANI'.

BILANCIO DELLE TEMATICHE E DELLE ME-TODOLOGIE AFFRONTATE DALLA STORIO-GRAFIA SUL LAVORO DELLE DONNE

Perugia, 3 marzo 2016 - In occasione della Gior-nata internazionale della Donna, l'Isuc (Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea), in col-laborazione con l'Archivio di Stato di Terni e la Società italiana delle storiche, presenta la ricerca 'Storia del Premio Gisa Giani. Bilancio delle te-matiche e delle metodologie affrontate dalla

sto-riografia sul lavoro delle donne di Beatrice Busi'.

La presentazione è prevista per martedì 8 marzo a Terni presso la Sala 'Gisa Giani' dell'Archivio di Stato alle ore 17.30. Dopo i saluti di Marilena Rossi Caponeri (Direttore dell’Archivio di Stato di Terni) e gli interventi di Carla Arconte (vicepresi-dente Isuc) e Laura Schettini (Società italiana delle storiche), presenta la ricerca Beatrice Busi (ricercatrice). Coordina Mario Tosti (Presidente Isuc). Tredici le edizioni, quattordici le opere premiate, più di 180 quelle pervenute alle Com-missioni giudicatrici del Premio intitolato alla studiosa ternana di storia delle donne, Gisa Gia-ni, voluto nel 2001 dall'Istituto per la cultura e la storia d'impresa “Franco Momigliano” (ICSIM) e rivolto a pubblicazioni inerenti le tematiche del lavoro delle donne. È tempo quindi di bilanci. I lavori che hanno ricevuto il premio “Gisa Giani”

costituiscono un rappresentativo 'archivio' di studi di storia del lavoro delle donne nell'Italia contemporanea e ci aiutano a comprendere come molti dei conflitti che hanno attraversato il 'seco-lo del lavoro' siano ancora attuali.

PIETRAFITTA: “TUTELARE E VALORIZZARE L'IMPORTANTE MUSEO PALEONTOLOGICO, ORA IN GRAVE CRISI ECONOMICO-GESTIONALE” - MOZIONE DI RICCI (RP) Perugia, 10 marzo 2016 – Il consigliere regionale Claudio Ricci (capogruppo RP), con una mozione, impegna la Giunta regionale “ad acquisire, in tempi brevi, elementi gestionali e finanziari rela-tivi al museo paleontologico di Pietrafitta 'Luigi Boldrini' al fine di individuare un possibile piano di tutela e valorizzazione finanziaria, socio cultu-rale e turistica”. Nell'atto, Ricci ipotizza anche una "presa in carico della proprietà da parte della Regione Umbria, con assunzione dei costi di ge-stione annuali, inserendo il museo nel quadro delle rete regionale museale". “La Regione Um-bria - osserva Ricci - ha destinato, per la valoriz-zazione del museo, significative risorse. Ma l'at-tuale struttura proprietaria e gestionale (società Valnestore Sviluppo srl con capitale pubblico, equamente ripartito, fra Comuni di Panicale e Piegaro, Comunità Montana Trasimeno Medio Tevere e Provincia di Perugia) si trova in una grave crisi economico-gestionale, che potrebbe determinare la messa in liquidazione della socie-tà con conseguente chiusura del museo paleon-tologico, già peraltro in itinere”. Claudio Ricci spiega infine che “il museo paleontologico di Pie-trafitta 'Luigi Boldrini' è considerato, per la quali-tà dei reperti fossili, simile per il periodo storico a quelli di Dunarobba, fra i più significativi a li-vello europeo. Ha inoltre elevate potenzialità, sia per ciò che riguarda la ricerca scientifica, sia per gli aspetti legati alla promozione culturale e turi-stica di itinerari particolari e tematici".

ISUC: LABORATORI DELLA MEMORIA, PRE-SENTAZIONE A CAMPELLO SUL CLITUNNO

CULTURA

L’Istituto per la storia dell’Umbria contempora-nea, da sabato 19 marzo, avvia i 'Laboratori del-la memoria' nei luoghi teatro di eventi significati-vi della storia del Novecento della regione. I la-boratori sono finalizzati a fare educazione alla cittadinanza alle scuole attraverso la storia e si concluderanno alla fine di maggio.

Perugia, 16 marzo 2016 - L’Isuc, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, da sabato 19 marzo avvia i 'Laboratori della memoria' nei luo-ghi teatro di eventi significativi della storia del Novecento della regione. I laboratori sono finaliz-zati a fare educazione alla cittadinanza attraver-so la storia e si concluderanno alla fine di mag-gio. Il 'Progetto di educazione alla cittadinanza attraverso la storia per studenti di scuola secon-daria' verrà presentato sabato 19 marzo 2016, alle ore 9, presso il Centro Multimediale di Cam-pello sul Clitunno. Saranno presenti il sindaco Domizio Natali, il responsabile della sezione di-dattica Dino Renato Nardelli e i collaboratori del-l'Isuc che condurranno gli studenti nei Laborato-ri. Le 12 scuole e i circa 800 studenti che hanno aderito alla proposta didattica dell'Isuc svolge-ranno l'attività a Colfiorito (Il campo di Colfiorito.

Un mondo in parallelo), Le Prata di Nocera Um-bra (Il postino, il capitano e gli altri. Montenegri-ni partigiaMontenegri-ni sulla montagna nocerina. 1943-1944), Pissignano di Campello sul Clitunno (De-portazione ed internamento in Umbria. Pissigna-no pg n. 77. 1942-1943), Pietrafitta e Tavernelle (Prigionieri slavi in miniera 1942-1943. Il campo di lavoro n. 3144 - pm 3300 di Pietrafitta-Tavernelle) e Ruscio di Monteleone di Spoleto (Neri di povere di lignite. Il campo per prigionieri di guerra n. 117 di Ruscio. 1942-1943). Per maggiori informazioni su ogni singolo Laboratorio didattico visitate la pagina dedicata

http://isuc.crumbria.it/didattica/laboratori-didattici. Il tema previsto, da questa undicesima edizione dell'iniziativa, è la Seconda guerra mon-diale. Riflettere sui diritti negati e su quelli oggi sanciti dai trattati internazionali è il filo rosso che lega i laboratori rivolti agli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado e delle quinte delle scuole secondarie di secondo grado. Con questa attività didattica sui diritti negati si intende consentire agli studenti di ac-quisire una diretta conoscenza dei fatti, usare i concetti storici in modo appropriato e contestua-lizzarli, riconoscendo così la complessità degli eventi.

BENI CULTURALI: “LA REGIONE UMBRIA ADERISCA ALL'ASSOCIAZIONE BENI ITA-LIANI PATRIMONIO MONDIALE UNESCO” - MOZIONE DI RICCI (RP)

Il consigliere regionale Claudio Ricci (RP), con una mozione, propone che la Regione Umbria aderisca all'associazione 'Beni italiani patrimonio mondiale Unesco', collegandosi così ad una rete

nazionale che permetterebbe la promozione del-l'intera Umbria.

Perugia, 24 marzo 2016 - “La Regione Umbria aderisca all'associazione 'Beni italiani patrimonio mondiale Unesco', collegandosi così ad una rete nazionale che consentirebbe lo sviluppo di pro-getti che mettono a sistema i luoghi Unesco ita-liani, promuovendo quelli umbri già considerati dei punti di eccellenza nel patrimonio nazionale, e sostenendo ulteriori candidature a 'Patrimonio mondiale Unesco" di siti dell'Umbria” Lo chiede il consigliere regionale Claudio Ricci (RP) in una mozione con la quale si invita la Giunta a predi-sporre gli atti gestionali necessari per aderire

“come fatto da altre regioni italiane, sin dall'anno 2016”. Ricci spiega che dal 1997 opera in Italia

“l'associazione dei siti e 'Beni italiani patrimonio mondiale Unesco', con sede del segretariato permanente a Ferrara e riferimenti tecnico-istituzionali a Firenze e Roma. Il sodalizio svolge un'incisiva azione tesa a mettere insieme siti puntuali, centri storici, paesaggi e luoghi anche seriali, rappresentati da istituzioni comunali, pro-vinciali e regionali, per progetti relativi a stru-menti tecnici di tutela e valorizzazione del patri-monio culturale, ambientale e immateriale; pro-posta e gestione di specifici quadri legislativi a partire dalla legge '77/2006'; programmi di valo-rizzazione culturale e turistica; promozione gene-rale e didattica dei valori culturali, ambientali e immateriali”.

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 29-32)

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