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Caccia/pesca

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 30-36)

SECONDA E TERZA COMMISSIONE ANALIZZANO CONGIUNTAMENTE IL NUOVO PIANO ITTICO – APPROVAZIONE RINVIATA PER INTEGRAZIONI CHIESTE DAI CONSIGLIERI REGIONALI

La Seconda e la Terza commissione dell'Assemblea legislativa, riunite in seduta congiunta, hanno analizzato il nuovo Piano per la tutela e la conservazione della fauna ittica e per la pesca sportiva, un documento di indirizzo per la salvaguardia delle specie autoctone e la limitazione di quelle alloctone, che regola l'attività di pesca e di conservazione dei sistemi acquatici, in sintonia con le normative europee in materia. Dai consiglieri regionali delle due commissioni la richiesta di valorizzare i centri ittiogenici che erano gestiti dalle Province e di indicare nel testo l'entità delle risorse economiche che la Giunta metterà a disposizione.

Perugia, 2 maggio 2016 – La Seconda e la Terza commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria hanno esaminato in seduta congiunta il nuovo Piano per la tutela e la conservazione della fauna ittica e per la pesca sportiva, un documento di indirizzo per la salvaguardia delle specie autoctone e la limitazione di quelle alloctone, che regola l'attività di pesca e di conservazione dei sistemi acquatici, in sintonia con le normative europee in materia.

L'approvazione dell'atto è stata sospesa, su richiesta del presidente della Seconda commissione, Eros Brega, per prevedere l'inserimento nel testo dell'indicazione delle risorse economiche che la Regione metterà a disposizione per l'attuazione del Piano. Le cifre già si conoscono, come hanno confermato Lucia Ghetti e Mauro Natali del Servizio Pesca regionale: 300mila euro l'anno per tre anni, dal 2016 al 2018.

Il presidente della Terza commissione, Attilio Solinas, ha ricordato gli esiti dell'audizione con le associazioni di pescatori, che “hanno lamentato il ritardo con cui la Regione ha predisposto il rilascio dei pesci nei torrenti nella fase di passaggio della riattribuzione delle funzioni sulla materia in questione dalla competenza delle Province alla Regione, che non ha consentito rilasci consistenti, causando anche danni economici ai gestori di attività commerciali legate alla pesca”.

Il vicepresidente dell'Assemblea legislativa, Marco Vinicio Guasticchi (Pd), chiede

che il nuovo Piano contenga una strategia che includa la “valorizzazione dei centri di produzione ittiogenica umbri, gestiti fino a poco tempo fa dalle Province, che rappresentano una grande risorsa: quello di Sant'Arcangelo di Magione, unico centro al mondo che produca il luccio italiano, di cui custodisce il solo ceppo puro, diverso da quello europeo, e quello di Cerreto di Spoleto, specializzato nella produzione di trota mediterranea. Tali centri di produzione, il

discorso vale anche per Torre Certalda e San Vito, rischiano di vedere compromesso il risultato di tanti anni di attività se la produzione rimane bloccata a causa dello stato di empasse politico-amministrativo. Ma se il Piano prevede che la fauna debba essere acquistata, facciamolo attraverso i nostri centri, ridefinendo la proprietà di queste strutture”.

Per il consigliere del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni, “sarebbe importante arrivare a una composizione pubblico-privato per la gestione di queste strutture, nella quale il pubblico mette a disposizione i tre elementi forti di cui dispone, cioè l'eccellenza dei nostri allevamenti, un tecnico competente come il dottor Natali, che poche regioni hanno, e il notevolissimo habitat dei nostri territori, mentre il privato potrebbe gestire la cura quotidiana della fauna e delle strutture. Bisogna farlo prima che questo patrimonio si depauperi”.

“ATC1-PERUGIA TRA BUROCRAZIA SPICCIOLA ED ESPEDIENTI POLITICI” - FIORINI (LN) “COSI' ALIMENTANO I NOSTRI DUBBI”

Il capogruppo regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini, si dice “sorpreso” dalla replica dell'Atc1 (Ambito Territoriale di Caccia – Perugia) alla richiesta del suo Partito di accesso agli atti circa la gestione economico-finanziaria degli ultimi anni. Fiorini definisce “assurdo leggere una tale risposta sulla stampa, quando sarebbe bastato contattare i nostri uffici o rispondere alla nostra mail, in modo da fornire spiegazione al mancato invio degli atti. Avremmo tutti risparmiato due mesi di tempo. Ma è chiaro che non ci fermeremo qui”.

Perugia, 3 maggio 2016 - “Siamo piuttosto sorpresi dalla replica dell'Atc1 (Ambito Territoriale di Caccia – Perugia) sia per quanto riguarda i contenuti, sia per le modalità con le quali è stata divulgata e cioè a mezzo di comunicato stampa”. Lo scrive il capogruppo regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini sottolineando che “sono passati più di due mesi da quando abbiamo inoltrato all'Ente la richiesta di accesso agli atti circa la gestione economico-finanziaria degli ultimi anni. Non ricevendo risposta, abbiamo sollecitato pubblicamente l'Atc1 ad inviarci quanto dovuto e con nostra sorpresa, invece di ricevere una telefonata o una mail di chiarimenti, ci ritroviamo a leggere sulla stampa locale una replica (tra l'altro poco credibile) dell'addetto alla trasparenza”.

“Nel suo lungo intervento – spiega l'esponente del Carroccio - leggiamo frasi ricche di contraddizioni, nel momento in cui da una parte si ricalca la politica di trasparenza e correttezza dell'Ente, mentre dall'altra si cerca malamente di spiegare le motivazioni che hanno indotto l'Atc1 a non inviare i documenti, adducendo come

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scusante la non corretta presentazione della richiesta di accesso agli atti fornita dalla Lega Nord”.

“Considerato che nella nostra istanza – aggiunge il capogruppo leghista - viene specificato in maniera inequivocabile l'oggetto della richiesta e il nostro proposito, e considerata anche la loro dichiarazione di trasparenza, non riusciamo a capire questa necessità di nascondersi dietro ad una burocrazia spicciola ed espedienti politici di bassa leva. Altrettanto assurdo è leggere una tale risposta sulla stampa, quando sarebbe bastato contattare i nostri uffici o rispondere alla nostra mail, in modo da fornire spiegazione al mancato invio degli atti. Avremmo tutti risparmiato due mesi di tempo. Questo tipo di comportamento – conclude Fiorini - non fa altro che alimentare i nostri dubbi. È chiaro che non ci fermeremo qui”.

PRESENTATO IN TERZA COMMISSIONE IL NUOVO CALENDARIO VENATORIO PER LA STAGIONE 2016-2017 – MARTEDÌ PROSSIMO AUDIZIONE DEI CACCIATORI L'assessore regionale Fernanda Cecchini ha illustrato ai membri della Terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas, il nuovo calendario venatorio per la stagione 2016-2017.

Martedì prossimo, alle ore 15, ci sarà l'audizione delle associazioni venatorie e il giorno dopo, mercoledì 25 maggio, la commissione darà il parere sul documento.

Perugia, 18 maggio 2016 – “Il nuovo calendario venatorio ripercorre scelte già sperimentate negli anni precedenti, con soddisfazione dei cacciatori e nel rispetto delle normative nazionali. La preapertura è prevista per l'1 settembre, seguita da due mezze giornate nelle due domeniche successive, il 4 e l'11 settembre. L'apertura ufficiale, come prevede la legge, è prevista nella terza domenica di settembre, il giorno 18”: lo ha detto l'assessore Fernanda Cecchini illustrando oggi pomeriggio ai membri della Terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas, il nuovo calendario venatorio per la stagione 2016-2017.

Martedì prossimo, alle ore 15, su richiesta del capogruppo della Lega Nord, Emanuele Fiorini, ci sarà l'audizione delle associazioni venatorie. Il giorno seguente, mercoledì 25 maggio, la commissione darà il parere sul documento.

“Prima di approvare il testo – ha detto Fiorini – mi sembra opportuno riunire in audizione i diretti interessati, cioè le associazioni venatorie, e decidere con loro alcuni parametri fondamentali per la corretta gestione di una materia che coinvolge migliaia di appassionati e sportivi.

Inoltre, ritengo necessario discutere di un'azione di ripopolamento da attuare con il coinvolgimento delle associazioni”.

Il presidente Solinas ha riferito all'assessore alcune istanze provenienti da alcune associazioni venatorie, riguardanti la possibilità di anticipare

l'apertura al 19 giugno 2016 per la caccia di selezione e prevedere l'addestramento dei cani anche nei giorni 29 agosto e 3 settembre 2016.

Altra problematica rilevata riguarda il nuovo regolamento per la caccia al cinghiale, “a seguito delle difficoltà oggettive e rilevanti che l'applicazione dello stesso sta comportando per la riassegnazione dei settori da parte degli Ambiti territoriali di caccia – scrivono le associazioni – si chiede di prorogare l'applicazione del regolamento in vigore”.

PARERE FAVOREVOLE DELLA TERZA COMMISSIONE SUL NUOVO CALENDARIO VENATORIO PER LA STAGIONE 2016-2017 – NELL'AUDIZIONE CHIESTA LA PROROGA DEL REGOLAMENTO PER I CINGHIALI

Parere favorevole della Terza commissione consiliare (con la sola astensione di Carbonari-M5s) sul calendario venatorio 2016-2017:

preapertura il 1° settembre, seguita da due mezze giornate nelle due domeniche successive, il 4 e l'11 settembre. Il parere favorevole è vincolato alla proposta fatta dal consigliere Nevi (FI), poi accolta con la sola astensione di Carbonari, di anticipare l'apertura al 19 giugno per la caccia di selezione e di consentire l'addestramento dei cani anche nei giorni 29 agosto e 3 settembre 2016. In precedenza, durante l'audizione con i soggetti interessati, è stata chiesta la proroga dell'attuale regolamento per la caccia al cinghiale, visti gli attriti emersi fra gli stessi cacciatori per l'assegnazione dei settori alle squadre.

Perugia, 25 maggio 2016 – La terza commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas, ha dato parere favorevole (con l'astensione di Maria Grazia Carbonari-M5s) al nuovo calendario venatorio per la stagione 2016-2017:

preapertura il 1° settembre, seguita da due mezze giornate nelle due domeniche successive, il 4 e l'11 settembre. L'apertura ufficiale, come prevede la legge, è prevista nella terza domenica di settembre, il giorno 18. Il parere favorevole è vincolato alla proposta fatta dal consigliere Nevi (FI), poi accolta con la sola astensione di Carbonari, di anticipare l'apertura al 19 giugno per la caccia di selezione e di consentire l'addestramento dei cani anche nei giorni 29 agosto e 3 settembre 2016. L'assessore Cecchini ha risposto che la Giunta attende il parere dell'Ispra sull'eventualità di preapertura della caccia di selezione. Se tale parere arriverà in tempo, nulla osta all'accoglimento della proposta.

Non accolti, invece, alcuni emendamenti proposti dal consigliere Fiorini (Lega) riguardanti alcuni prolungamenti ai periodi di caccia già previsti dal calendario: contrari Solinas, Casciari (Pd) e Rometti (Ser), favorevoli Squarta (Fdi) e Guasticchi (Pd), astenuti De Vincenzi (Rp) e Carbonari (M5s).

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In precedenza si era svolta l'audizione dei soggetti interessati (associazioni venatorie, Atc, Confagricoltura e Legambiente), durante la quale è emersa una condivisione di massima per il calendario venatorio, auspicando però un ritorno alla preapertura di giugno per la caccia di selezione. Chiesta anche una proroga dell'attuale regolamento per la caccia al cinghiale, visti gli attriti emersi fra gli stessi cacciatori per l'eventuale riassegnazione dei settori alle squadre. Gli agricoltori vorrebbero una migliore gestione degli ungulati, piuttosto che i soli risarcimenti per i danni causati alle colture. I rappresentanti degli Atc hanno sottoposto all'attenzione della commissione il problema delle numerose e vaste aree demaniali e dei parchi, in cui “non vi è alcun piano di gestione e risulta difficile mantenere un equilibrio nonostante gli abbattimenti”. Legambiente riconosce che si devono “conciliare interessi generali con altri che sono invece particolari, ma questi ultimi non possono essere superiori”.

Il presidente Solinas ha assicurato l'impegno della commissione nel sostenere la richiesta delle associazioni venatorie di poter partecipare attivamente alla discussione su un adeguato regolamento per la caccia al cinghiale. Al proposito, l'assessore Cecchini ha ricordato che

“per la caccia questo è un anno di transizione, dopo il passaggio di competenze dalle Province alla Regione”, e che “c'è tempo fino a giugno per valutare attraverso l'organo competente, che è il Comitato legislativo della Giunta, eventuali modifiche. Resta imprescindibile – ha aggiunto – il contenimento della specie”.

SCHEDA CALENDARIO VENATORIO 2016-2017 - Nelle prime tre date (1, 4 e 11 settembre) individuate dal calendario venatorio predisposto dalla Regione Umbria sarà possibile cacciare, esclusivamente da appostamento, le seguenti specie: alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, merlo, colombaccio, cornacchia grigia,

ghiandaia e gazza.

Dal 18 settembre sarà possibile cacciare le specie tortora, merlo e quaglia, fino al 28 dicembre 2016; alzavola, germano reale, marzaiola, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza fino al 26 gennaio 2017;

allodola, coniglio selvatico, fagiano, starna, pernice rossa, silvilago fino al 31 dicembre 2016;

fagiano femmina solo fino al 30 novembre;

beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe fino al 30 gennaio 2017; lepre solo fino all'11 dicembre; cinghiale fino al 31 dicembre. Nel caso di mancato raggiungimento del numero di capi previsti nel piano di abbattimento, potranno essere predisposti interventi di contenimento, fino al completamento del piano.

É autorizzata, con apposito atto dirigenziale, la caccia di selezione alle specie daino, capriolo, cervo e muflone in zone determinate, con

sufficiente consistenza, dal 26 giugno al 17 luglio e dal 17 agosto al 29 settembre 2016 e dal 1 gennaio al 12 marzo 2017.

Nelle aziende faunistico venatorie il prelievo delle specie autorizzate inizia il 18 settembre e termina il 31 dicembre 2016, con esclusione delle specie fagiano, volpe, germano reale, colombaccio, che possono essere prelevate fino al 30 gennaio 2017. Nelle aziende agrituristico venatorie il prelievo inizia il 1 settembre e termina il 30 gennaio 2017.

Per la salvaguardia delle popolazioni svernanti di beccaccia, in occasione di eventi climatici avversi, l'amministrazione regionale si riserva la possibilità di sospendere la caccia in occasione di ondate di gelo che si prolunghino per più di tre giorni.

GIORNI DI CACCIA - Nel mese di settembre è consentita nei giorni giovedì 1, domenica 4, domenica 11, domenica 18, mercoledì 21, sabato 24, domenica 25, mercoledì 28. Per la restante stagione venatoria la caccia è consentita per tre giorni alla settimana a scelta del cacciatore, fermo restando il silenzio venatorio nei giorni di

martedì e venerdì.

ADDESTRAMENTO CANI – Consentito dal 14 al 29 agosto e dal 3 al 15 settembre dall'alba fino alle ore 12 e dalle ore 16 al tramonto, escluso il martedì e il venerdì di ogni settimana.

CARNIERE - Per ogni giornata di caccia è consentito abbattere i seguenti capi di selvaggina: fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico – 2 capi complessivamente, di cui solo una lepre e solo una starna; quaglia – 10 capi, massimo 50 a stagione; tordo e merlo – 20 capi complessivamente; allodola – 20 capi con un amssimo di 100 a stagione; alzavola, canapiglia, codone, fischione, germano reale, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, folaga, gallinella d'acqua, porciglione, beccaccino, frullino, pavoncella, colombaccio – 10 capi complessivamente; beccaccia – 3 capi, massimo 20 a stagione; tortora – 10 capi. Il numero massimo complessivo di capi di selvaggina migratoria che è consentito abbattere giornalmente è di 20 unità.

cultura

ISUC: “EMILIO SERENI. DIARIO (1946-1952)” - GIOVEDÌ 5 MAGGIO 2016, A PE-RUGIA, PRESENTAZIONE DEL VOLUME CU-RATO DA GIORGIO VECCHIO

L'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea presenterà, giovedì 5 maggio 2016, a Perugia, il volume “Diario (1946-1952) di Emilio Sereni”, a cura di Giorgio Vecchio.

L'incontro, in collaborazione con il Dipartimento di Lettere - Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne dell'Università degli Studi, si svolgerà alle ore 17 nella sala delle Adunanze.

Perugia, 3 maggio 2016 - L'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea presenterà, giovedì 5 maggio 2016, a Perugia, il volume “Diario (1946-1952)” di Emilio Sereni, a cura di Giorgio Vecchio. L'incontro, in collaborazione con il Dipartimento di Lettere - Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne dell'Università degli Studi, si svolgerà alle ore 17 nella sala delle Adunanze. Dopo i saluti di Mario Tosti, direttore del Dipartimento, interverranno Luca La Rovere (Università degli Studi di Perugia), Tullio Seppilli (Fondazione “Angelo Celli”) e Roberto De Romanis (Università degli Studi di Perugia).

EMILIO SERENI (1907-1977) è stato forse l’ultimo intellettuale enciclopedico del Novecento italiano, autore della fortunata Storia del paesaggio agrario italiano. Fu militante antifascista, carcerato politico, resistente, ministro, senatore e deputato, dirigente del Partito comunista italiano negli anni della Resistenza e della Guerra fredda e personalità conosciuta nel movimento comunista internazionale. Le pagine del DIARIO sono del tutto originali nella pur ricca memorialistica del Novecento. Sereni racconta alcune delle vicende politiche di cui è protagonista, ma soprattutto riflette su sé stesso”.

“EMOZIONI UMBRIA TO JAPAN”: DOMANI, 10 MAGGIO, ORE 11.30, A PALAZZO CESARONI CONFERENZA STAMPA RESOCONTO PROGETTO

Perugia, 9 maggio 2016 – La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, parteciperà alla conferenza stampa relativa al progetto “Emozioni Umbria to Japan”

promosso dal Comune di Attigliano, in collaborazione con l'associazione “Panta Rhei”

con l'obiettivo di far conoscere le qualità e i pregi dei prodotti tipici gastronomici e artigianali legati in particolare alla coltura olivicola dell'Amerino e della Valnerina ternana. Saranno presenti:

Daniele Nicchi, sindaco di Attigliano; Maurizio Santini, coordinatore del progetto “Emozioni Umbria to Japan”; Nicolò Cultrera, dell'istituto Ibbr-Cnr; Luigi Bassetta, presidente dell'associazione “Panta Rhei”; rappresentanti di aziende del comprensorio Amerino-Valnerina ternana che hanno partecipato all'iniziativa.

“DARE RISPOSTA NON SOLO AI BISOGNI PERSONALI MA ANCHE A QUELLI COLLETTIVI” - L'ATTUALITÀ DELLA 'RERUM NOVARUM' NELLA SOCIETÀ DI OGGI SECONDO DE VINCENZI (RP)

“Se l'uomo, se la famiglia, entrando a far parte della società civile, trovassero nello Stato non aiuto, ma offesa, non tutela, ma diminuzione dei propri diritti, la civile convivenza sarebbe piuttosto da fuggire che da desiderare. È dunque un errore grande e dannoso volere che lo Stato possa intervenire a suo talento nel santuario della famiglia. La patria potestà non può lo Stato né annientarla né assorbirla, poiché nasce dalla sorgente stessa della vita umana”: sono le parole della Rerum Novarum di Papa Leone XIII, che il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (gruppo Ricci presidente) sceglie di utilizzare per “una critica alla società attuale”.

Perugia, 21 maggio 2016 - “Se l'uomo, se la famiglia, entrando a far parte della società civile, trovassero nello Stato non aiuto, ma offesa, non tutela, ma diminuzione dei propri diritti, la civile convivenza sarebbe piuttosto da fuggire che da desiderare. È dunque un errore grande e dannoso volere che lo Stato possa intervenire a suo talento nel santuario della famiglia. La patria potestà non può lo Stato né annientarla né assorbirla, poiché nasce dalla sorgente stessa della vita umana”: sono le parole della Rerum Novarum di Papa Leone XIII, che il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (gruppo Ricci presidente) sceglie di utilizzare per una critica alla società attuale, nelle sue diverse componenti

“dove il disagio aumenta continuamente – sottolinea De Vincenzi - e i giovani sono alle prese con emergenze sociali ed economiche, dipendenze vecchie e nuove, mutamenti abnormi dei sistemi educativi che introducono la teoria del gender ai più piccoli, imposizione di diritti civili a scapito di quelli personali e collettivi, mentre si disgrega quel che fino ad oggi è stato il cardine della società italiana, la famiglia, come dimostrato dal fatto che il 75 per cento dei figli proviene da nuclei separati”. “Ha compiuto 125 anni in questo mese di maggio la Rerum Novarum di Papa Leone XIII, vescovo di Perugia per trentuno anni – ricorda De Vincenzi – ma, per la sua attualità, di certo non li dimostra. Gli umbri dovrebbero leggerla almeno una volta, mentre politici e imprenditori dovrebbero approfondirla con attenzione per trarne spunti di riflessione, magari di revisione della propria azione, ma certamente trarne ispirazione per possibili soluzioni ai problemi contemporanei della società e dell’economia”. "La Rerum Novarum – prosegue - è solo la più nota delle ottantasei encicliche del primo Papa dopo la caduta del potere temporale della Chiesa.

Encicliche, è bene ricordarlo, che aprirono la Chiesa alle novità e ai problemi della modernità e dell’azione socio-politica dei cattolici tutti, ma in particolare di quelli italiani. Per un esempio della

cultura

valenza e dell’attualità del pensiero leonino in tema di giustizia sociale è sufficiente prendere questo stralcio dell’enciclica: 'Principalissimo poi tra questi doveri è dare a ciascuno il giusto salario. Il determinarlo secondo giustizia dipende da molte considerazioni, ma in generale si ricordino i datori di lavoro che le leggi umane non permettono di opprimere per utile proprio i bisognosi e gli infelici, e di trafficare sulla miseria del prossimo. Defraudare poi il dovuto salario è colpa così enorme che grida vendetta al cospetto di Dio'. A far da contraltare si pongono però le parole: 'Obblighi di giustizia, quanto al proletario e all'operaio, sono questi: prestare interamente e fedelmente l'opera che liberamente e secondo equità fu pattuita; non recar danno alla roba, né offesa alla persona dei padroni; nella difesa stessa dei propri diritti astenersi da atti violenti, né mai trasformarla in ammutinamento; non mescolarsi con uomini malvagi, promettitori di cose grandi, senza altro frutto che quello di inutili pentimenti e di perdite rovinose'”. “Ma – continua De Vincenzi - cosa sta accadendo oggi?

Che fine hanno fatto i progressi che, anche grazie alla Rerum Novarum e a tanti politici e imprenditori avveduti, la società italiana aveva perseguito e in parte raggiunto nei decenni passati? Gli eventi contingenti assegnano alle

Che fine hanno fatto i progressi che, anche grazie alla Rerum Novarum e a tanti politici e imprenditori avveduti, la società italiana aveva perseguito e in parte raggiunto nei decenni passati? Gli eventi contingenti assegnano alle

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 30-36)

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