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INTRODUZIONE

In un ciclo produttivo metalmeccanico, la caduta dei materiali - in genere - è legata a eventi accidentali quali la caduta dall’alto, il rovesciamento o lo scivolamento (mancata presa) degli stessi.

Per “materiali” sono da intendersi: carichi (movimentati manualmente o meccanicamente), piccoli oggetti di lavorazione, attrezzature e utensili di lavoro (martello, trapano portatile, ecc.). Il rischio di caduta di materiali si ritrova ogniqualvolta l’operatore entra in contatto con l’oggetto della la-vorazione (manipolazione nelle fasi di montaggio, smontaggio, fresatura, molatura, ecc.), nelle fasi di movimentazione meccanica, durante la ma-nipolazione e l’utilizzo degli utensili. È importante ricordare che la caduta

dei materiali può essere anche dovuta a un inidoneo metodo di stoccaggio degli stessi. I danni che possono derivare da una situazione di non sicu-rezza sono l’investimento o lo schiacciamento del lavoratore, totale o par-ziale (arti inferiori o superiori), che può essere più o meno grave in relazione alla dinamica dell’incidente, alla struttura, alla dimensione e al peso del materiale caduto.

IL RISCHIO

In tutte le fasi, il rischio può concretizzarsi nel momento in cui il lavoratore non viene adeguatamente informato e formato sulle procedure di sicu-rezza, le quali devono essere elaborate dal datore di lavoro.

I danni che possono derivare dal verificarsi del rischio sopra descritto sono legati alle lesioni da investimento o schiacciamento del lavoratore che, in questi casi, possono avere conseguenze anche molto gravi (schiaccia-mento o investi(schiaccia-mento del corpo e/o della testa).

In questo capitolo, verranno analizzati solo i rischi di caduta dei materiali conseguenti al rovesciamento degli stessi dai piani di lavoro, o di scivola-mento a terra per “mancata presa” da parte del lavoratore.

1. Rovesciamento di materiali dai piani di lavoro Cause più probabili:

• Spazi limitati dei piani di lavoro;

• Spazi limitati delle postazioni di lavoro.

Spesso, la causa degli infortuni legati alla caduta dei materiali dai piani di lavoro è da ricercarsi in un’insufficiente ampiezza delle aree di appoggio (bancali).

È, infatti, frequente che l’operatore, durante la propria attività, incorra in infortuni da caduta dei materiali dai piani di lavoro, qualora le dimensioni di questi ultimi fossero insufficienti rispetto al quantitativo delle attrezza-ture riposte sul piano stesso; o nel caso in cui la volumetria delle attrez-zature non permetta una sicura gestione degli spazi a disposizione.

Anche l’ampiezza delle postazioni di lavoro, intese come spazi di movi-mento degli operatori all’interno di un’area operativa, la quale solitamente si estende intorno al bancale di lavoro, possono essere causa di infortuni relativi al rischio descritto. Infatti, un ambiente di lavoro limitato in termini di spazi può essere un elemento di rischio, determinante o di aggrava-mento, soprattutto quando esistono elementi di pericolo, o qualora le mi-sure di sicurezza non fossero adeguatamente attuate.

I danni che possono derivare dalla caduta di materiali sono conseguenti a eventi accidentali che si concretizzano, generalmente, in lesioni a parti del corpo, soprattutto a livello degli arti inferiori (gambe, piedi, ginocchia) e

delle braccia. Meno probabile, in questi casi, è il verificarsi di lesioni a danno della testa.

Ovviamente, le lesioni riportate dal lavoratore possono essere aggravate anche dalla natura dell’oggetto che provoca l’infortunio: lesioni da taglio se trattasi di materiale appuntito o tagliente, fratture nel caso di materiale molto pesante, ustioni se l’oggetto ha una superficie particolarmente calda, ecc.

2. Caduta/scivolamento di materiali per “mancata presa”

Cause più probabili:

• Scivolamento dei pezzi in fase di lavorazione manuale;

• Scivolamento degli utensili in fase di loro utilizzo.

Nella maggior parte dei casi, la possibilità di scivolamento di materiali dalle mani del lavoratore durante la lavorazione dei pezzi o l’utilizzo di utensili è da attribuirsi ad una “mancata presa” degli stessi. Nella fase di lavora-zione manuale dei pezzi, la perdita della presa può essere dovuta a più fattori quali: la caratteristica del pezzo lavorato (unto e quindi scivoloso, particolarmente caldo); l’impossibilità, da parte del lavoratore, di modulare il ritmo operativo conformemente al carico di lavoro; l’utilizzo o meno di adeguati DPI nei casi previsti (pezzi surriscaldati, taglienti, ecc). Nella fase di utilizzo degli utensili, invece, l’eventualità di scivolamento per “mancata o errata presa” è generalmente dovuta alle caratteristiche ergonomiche degli stessi. L’assenza negli utensili da lavoro (martelli, trapani, forbici, ecc) delle caratteristiche di sicurezza che garantiscono una “presa sicura”

e una corretta maneggevolezza, sono spesso causa di infortuni, i cui danni conseguenti sono lesioni che si verificano soprattutto a livello degli arti in-feriori (gambe e piedi), come urti, contusioni e, nei casi più gravi, fratture.

LA PREVENZIONE

Premesso che i lavoratori devono indossare idonei D.P.I. (guanti adeguati, scarpe antinfortunistiche con il puntale rinforzato) per poter eliminare la possibilità di subire danni qualora si verificasse il rischio di caduta mate-riali, essere adeguatamente formati e avere a disposizione procedure di sicurezza scritte, andiamo a conoscere le misure di prevenzione minime necessarie al fine di ridurre, o eliminare, gli eventuali rischi citati.

Prevenzione del rovesciamento di materiali dai piani di lavoro:

• Piano di lavoro con adeguate dimensioni;

• Spazi sufficientemente ampi nelle postazioni di lavoro.

Il piano di lavoro deve essere di dimensioni adeguate, per permettere una

distribuzione flessibile e sicura del materiale di lavorazione e di quello ac-cessorio (attrezzature, utensili, ecc.). Inoltre, il posto di lavoro deve essere ben dimensionato, in modo che vi sia spazio sufficiente per permettere ai lavoratori posizioni comode e sicure. Deve inoltre permettere l’allontana-mento immediato del lavoratore dalla zona di pericolo, nel caso di caduta accidentale di attrezzature o materiali pesanti e pericolosi dai piani di la-voro (il lavoratore deve poter arretrare o spostarsi agevolmente).

Prevenzione di caduta/scivolamento di materiali per “mancata presa”:

• Dotazione degli utensili e delle attrezzature di idonei requisiti di sicu-rezza;

• Sistemi di trattenuta degli utensili.

Per un uso sicuro delle attrezzature e degli utensili è fondamentale dotare gli stessi di tutti i requisiti tecnici di sicurezza previsti dalla normativa (De-creto Legislativo 81/2008 e s.m.i. e Nuova Direttiva Macchine), rendendoli conformi alla medesima. La scelta degli utensili da parte del datore di la-voro deve tenere conto che la “presa” e le caratteristiche di maneggevo-lezza degli stessi (impugnature ergonomiche) sono requisiti indispensabili per la sicurezza del lavoratore durante il loro utilizzo. Anche l’uso di sistemi di trattenuta in posizione sospesa, che nascono con la funzione di alleg-gerire la fatica fisica, può contestualmente rendere più sicuro l’utilizzo dell’utensile, evitandone la caduta accidentale dal piano di lavoro.