Il corso ha lo scopo di illustrareimetodi numerici di base e le loro caratteristiche (condi-zioni di applicabilità, efficienza sia in termini di complessità computazionale che di oc-cupazione di memoria), nonché addestrare gli studenti all'uso di libreriescientifiche (IMSL, NAG) per la risoluzione di problemi numerici.
PROGRAMMA 1.Preliminari:
- L'aritmeticadi un calcolatore e le sue conseguenze nel calcolo numerico.
- Concetti di condizionamento di un problema e di stabilità di un algoritmo.
2. Risoluzine di sistemi lineari:
- Metodo di Gauss, fattorizzazione LU di una matrice e sue applicazioni.
- Metodi iterativi: Jacobi, Gasuss-Seidel, SOR.
3. Autovalori di una matrice:
- Metodo delle potenze per il calcolo dell'autovalore di modulo massimo o minimo.
- Cenni sul metodo QR per ilcalcolo di tutti gli autovalori e autovettori.
4. Approssimazione di funzioni e di dati sperimentali:
- Interpolazione con polinomi algebrici (formule di Lagrange e di Newton) e con funzioni splines.
- Il criterio dei minimi quadrati.
• Cenni sul caso multidimensionale.
5.Equazioni e sistemi di equazioni non lineari: - Metododi Newton e sue varianti.
- Processi iterativi in generale.
.- Problemi di ottimizzazione.
6. Calcolo di integrali:
- Definizione e proprietà principalidei polinomi ortogonali.
- Formule gaussiane.
- Routines automatiche (sia di tipo non adattativo che di tipo adattativo).
- Cenni sul caso multidimensionale.
7. Equazioni differenzialiordinarie:
- Problemi a valori iniziali: metodi one-step e multistep, sistemi stiff.
- Problemi con valori ai limiti: metodi alle differenze e shooting.
8 :
Equazioni differenziali alle derivate parziali:- Metodi alle differenze e dei residui pesati.
- Cenni sul metodo degli elementi finiti.
TESTI CONSIGLIATI
O. Monegato, Calcolo numerico, Ed. Levrotto& Bella, Torino, 1985.
A. Orsi Palamara, Programmare in FORTRAN77, Ed. Levrotto & Bella, Torino, 1987.
CHIMICA
Prof. Nerino PENAZZI Dip. di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica
Il corso si propone di fornire le basi teoriche necessarie per la comprensione e l'interpre-tazione dei fenomeni chimici e di dare una breve rassegna delle propreità degli elementi piti comuni e dei loro principali composti.Esso si articola diconseguenza in tre parti:
una di chimica generale alla quale vengono dedicate circa 60 ore di lezione: una di chimi-ca inorgnichimi-ca (circhimi-ca 20 ore di lezione) ed una di chimichimi-ca organichimi-ca (5-10 ore di lezione).
Per seguire con profittoilcorso sono sufficienti le nozioni di base relative alle leggi gene-rali della chimica, alla simbologia e alla nomenclatura.
PROGRAMMA Chimica Generale
Sistemi omogenei e sistemi eterogenei. Concetto di fase, dicomposto, di elemento. Teoria atomico-molecolare.
Legge di Avogadro. Determinazione dei pesi atomici e molecolari.
Concetto di mole.Calcoli stechiometrici. Nomenclatura chimica.
Il sistema periodo degli elementi. L'atomo secondo i modelli classicie quantomeccanici. In-terpretazione elettronica del sistema periodico. Fenomeni legati all'emissionedelle radiazioni luminose e dei raggiX.
Legame ionico, covalente, metallico.Energiareticolare ,energia di legame.Grado di ossida-zione.Isotopia.Energia di legame dei nucleoni.Radioattività. Fenomeni difissione e di fu-sione nucleare.
Leggi dei gas. Dissociazione termica. Teoria cinetica dei gas. Calore specifico dei gas.
Stato solido.Reticolo cristallinoe cella elementare. Difetti retìcolari,Soluzionisolide. Stato vetroso. «Composti» non-stechiometrici.
Stato liquido.Equazione diClausius-Clapeyron. Tensione divapore delle soluzioni. Fenome-ni crioscopici ed ebullioscopici. Pressione osmotica.
Energia interna ed entalpia. Effetto termico della reazioni. Entropia ed energia libera di rea-zione. Velocità di rearea-zione. Catalisi. Legge dell'azione di massa.Principio dell'equilibrio mo-bile.Regola delle fasi. Diagrammi di stato ad uno e due componenti.Applicazionedella legge delle fasi agli equilibri chimici eterogenei.
Soluzionidi elettroliti. Elettrolisi.Costante di ionizzazione.
Prodotto ionico dell'acqua. Acidi e basi. pH. Idrolisi. Prodotto di solubilità.Potenziale d'e-lettrodo. Serie elettrochimica. Tensionididecomposizione.Potenzialidiossido-riduzione.Cenni dicorrosione.
Chimica Inorganica
Proprietàe metodi dipreparazioneindustriale dei seguenti elementi e dei loro principali com-posti: idrogeno,ossigeno, sodio, rame, calcio, zinco,alluminio,carbonio, silicio, azoto, fo-sforo,cromo, uranio,zolfo, manganese,alogeni, ferro.
Chimica Organica
Cenni su idrocarburi saturiedinsaturi. Fenomeni di polimerizzazione. Alcoli, aldeidi, cheto-ni,acidi organici,eteri, esteri, ammine,ammidi, nitrili.Benzene e suoi omologhi,fenoli, ni-troderivati, ammine aromatiche.
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni sono dedicate all'ampliamento di alcuni argomenti oggettodilezione, ad espe-rienze di laboratorio ed a calcoli relativi agli argomentidichimica generale.
TESTI CONSIGLIATI
C. Brisi, V. Cirilli, Chimica Generale ed Inorganica, Levrotto& Bella,Torino.
M.l. Sienko, R.P. PIane Chimica: Principi e proprietà, Piccin, Padova.
C. Brisi,Esercitazioni di Chimica, Levrotto& Bella, Torino.
P. Silvestroni, Fondamenti di Chimica, Librerie Eredi Virginio Veschi, Roma.
L. Rosemberg, Teoria e applicazioni di Chimica Generale, Collane Schaum, Etas Kompass.
M. Montorsi,Appunti di Chimica Organica, Celid, Torino, 1987.
DISEGNO
Prof. Maria Teresa NA VALE Dip. di Ingegneria deiSistemiEdilizie Terr i-toriali
II ANNO
l°e 2° PERIODO DIDATTICO
Indirizzo:Pianificazione e gestione territoriale
Impegno didattico Annuale(ore) Settimanale (ore)
Lez. Es.
30 90
l 9
Lab.
Partendo dal principio fondamentale cheilCorso di Disegno per ingegneri, di qualun-queindirizz o di laurea,NON è un corso perdisegnatori professionali, bensi per profes-sionisti ingegneri;
tenendo conto del fattoche la provenienza deglistudentièquantomaieterogenea,il cor-so si propone di fornire:
J -le nozioni teoriche indispensabili di base,a monte di tutte le regole della rappresenta-zione grafica, sia essa manuale che automatica;
2- le nozioni sulle tecnichee sui metodidirappresentazione, conriferiment o alla nor-mativa in atto perildisegno tecnico.
È richiesto:il puntuale apprendimento delle nozion iesposte, dimostrato dallacap acità di immediata lettura ed esatta esecuzione dei disegni tecnici; una accettabile precisione grafica, non disgiuntadalle capacità d'esprimerein rapidi schizzia mano libera la rap-presentazione richiesta dell'oggetto, sia esso esistente chein fase progettuale.
La verifica vienecondotta mediante esercitazioni settimanali, esemplificative degli argo-menti delle singole lezionie, in un secondo tempo,esercitazioniapplicativee ricapitolati-ve inerential disegno tecnico edile, corredate dei relativischizzi.
PROGRAMMA
Elementi di geometria descrittivae proiettivaquali riferimentifondamentali peraffrontare qualsiasiproblema dirappresentazione(proiezioni ortogonali,assonometrie,prospettive, di-segno esploso).
Prob lemidi quotatura e normati va tecnica finalizzati al processo produttivocon individua-zione delle scelte progettuali negli ambiti specifici. (Differenziaindividua-zione dei criteri di scelta tra gli ambitidella produzioneindustr iale, della produzionecivile tradizionaleed industrializza-ta). Problemididisegnotecnicoe di normativaspecificacome insiemediprocedurevolte a costituire,nei singoli settori applicativi,unità di linguaggi caratterizzatiper utenze di specifi-ca formazione culturale.
Approfondimentidel disegno tecnicocon particolari applicazioni alla progettazione esecutiva per l'ingegneriacivile tradizionale od industrializzata.
ESERCITAZIONI .
Tavole grafiche su temispecificiin relazione ed applicazione dei temisvoltia lezione, in ra-gione diore 4 per allievo (I eII periodo,3 squadre,4 per squadra alla settimana).