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Cambiamenti nelle abitudini alimentari in Cina

5. Commercio della mozzarella in Cina

5.1 Cambiamenti nelle abitudini alimentari in Cina

“… forse l’aspetto più importante della cultura del cibo cinese è l’importanza del cibo stesso nella cultura cinese. Che la cucina cinese sia la migliore del mondo è altamente discutibile ed essenzialmente è irrilevante. Ma pochi possono contestare l’affermazione secondo la quale solo altre poche culture sono orientate verso il cibo come quella cinese…” (Chang, 1977).

Sin dalle dinastie più antiche, in Cina il cibo è sempre stato considerato uno degli aspetti più importanti della cultura di questo paese, e tutte le usanze e consuetudini ad esso associate comprendono un complesso insieme di idee e comportamenti. Fondamentale è la relazione del cibo con la buona salute, non a caso la loro dieta è estremamente equilibrata, ma allo stesso tempo ricca e varia; spesso viene considerato come una vera e propria medicina, in quanto in base alle condizioni di salute viene consigliato il pasto appropriato da assumere in quel momento. Il cibo è anche visto come un indicatore del rapporto esistente con l’ambiente che ci circonda, ma anche con le altre persone, e del rapporto con la società in generale; serve a comunicare il proprio stato sociale (la scelta di ingredienti costosi e rari sta ad indicare benessere economico), ma è anche simbolo di identità culturale. Il cibo gioca un ruolo importante nelle cerimonie che caratterizzano la vita dei cinesi ed ha un aspetto fortemente simbolico. (Leppman, 2005). Quest’insieme complesso di convinzioni tanto antiche quanto la Cina stessa, e di conseguenza apparentemente difficili da sradicare, sembrano essere state messe da parte a partire dal 1970 con le riforme per l’avvio di un’economia di mercato, momento in cui i guadagni e gli standard di vita cinesi hanno visto un improvviso e rapido aumento. Un ceto medio in forte crescita ed una classe di “nuovi ricchi” ben definita, hanno iniziato ad inserire all’interno delle loro abitudini alimentari e non elementi provenienti da altre culture, ed in particolare da quella occidentale. La loro dieta si è fatta quindi più complessa,

con un passaggio dai cibi tradizionali come riso, grano e derivati a cibi con un elevato contenuto di zuccheri e grassi ed uno scarso contenuto di fibre. (https://www.ucc.ie/en/media/academic/foodbusinessanddevelopment/paper 44.pdf). Nei primi anni ’90 alimenti come i formaggi, erano difficili da trovare e considerati dei veri e propri beni di lusso nella Cina continentale, ma l’aumento del numero di stranieri nelle maggiori città ha fatto sì che prodotti esteri venissero importati per soddisfare i loro gusti.

A questa situazione ha contribuito anche l’ingresso della Cina nella WTO nel 2001, con un conseguente abbattimento delle barriere d’importazione.

Globalizzazione e modernizzazione sono i fattori trainanti dei cambiamenti nelle abitudini alimentari in Cina; ciò è dimostrato dalla presenza in ogni città, in ogni centro commerciale di fast food americani come Mc Donald e KFC, che spesso vengono usati come ricompensa da parte dei genitori ai figli che si sono comportati bene o hanno ottenuto dei buoni voti a scuola. Il successo delle catene alimentari statunitensi è derivato dalla loro capacità di essere stati in grado di cogliere un desiderio di diversificazione alimentare da parte delle classi con un reddito più elevato e di rivolgersi adeguatamente a questa nicchia di mercato. La popolarità dei fast food ha però causato un aumento dell’obesità tra i consumatori cinesi, in particolare tra i bambini.

La passione per il cibo occidentale è anche dovuta ai viaggi all’estero, permessi dall’innalzamento del reddito pro-capite, i turisti hanno quindi avuto modo di scoprire sapori per loro fino al allora sconosciuti. Dove non possono arrivare i viaggi, arriva l’e-commerce che, con le sue infinite piattaforme, ha reso gli alimenti occidentali più accessibili a prezzi nettamente inferiori rispetto ai supermercati; su Alibaba è possibile acquistare prodotti di ogni tipo che vanno dalla Nutella alle mozzarelle.

Questo fenomeno ovviamente si presenta principalmente nelle aree urbane, mentre nelle aree rurali le vecchie abitudini alimentari non sono state abbandonate, ma le prospettive di crescita sono buone anche in queste zone, a

causa della rapida urbanizzazione, che comporta una riduzione del consumo di cereali e verdure, e un aumento di quello dei prodotti animali.

La Cina ha, così, iniziato ad importare cibo dall’estero, ed il mercato degli alimenti si presenta come un mercato con un tasso di crescita che aumenta in maniera direttamente proporzionale all’aumento del reddito pro-capite.

Ma quali sono gli elementi che condizionano il consumo di alimenti in Cina?  Qualità e sicurezza. Incertezze circa la qualità dei cibi prodotti

internamente può portare ad una sostituzione di questi ultimi con prodotti importati;

 Cambiamenti nelle catene di fornitura. Ciò permette l’arrivo di prodotti in zone che prima non sarebbe stato possibile raggiungere ed in tempi ragionevoli, soprattutto per quanto riguarda i prodotti ad alta deperibilità;  Urbanizzazione. Spostamenti della popolazione dalle zone rurali a quelle

urbane cambierà il luogo di consumo degli alimenti;

 Invecchiamento. Gli anziani in Cina stanno aumentando in modo esponenziale e la loro domanda di consumi sarà certamente diversa da quella di altre fasce d’età;

 I gusti dei giovani consumatori. Grazie ai miglioramenti nell’educazione e alla possibilità di entrare in contatto con le culture straniere, i giovani sono più propensi a provare ed acquistare cibi esteri.

 Incrementi nella domanda di alimenti di prima qualità. L’aumento dei guadagni di coppie con famiglie poco numerose e la presenza di numerosi stranieri che risiedono nel territorio cinese, porta un aumento della domanda di beni di prima qualità.

(http://www.agriculture.gov.au/SiteCollectionDocuments/agriculture-

food/food/publications/food-consumption-trends-in-china/food-consumption- trends-in-china-v2.pdf)

Tutto ciò ha reso il mercato cinese una destinazione con enormi potenzialità di sviluppo per i prodotti alimentari occidentali, ma in particolare per il Made in

Italy. I cinesi sono sempre più attenti alla sicurezza di quello che mangiano (attenzione crescete causata dallo scandalo del latte alla melanina del 2008), preferendo marchi e prodotti che non sono stati colpiti da scandali alimentari. Per i cinesi, la produzione italiana è sinonimo di sicurezza e qualità, ed è proprio questo uno dei fattori determinanti l’aumento delle importazioni dal nostro paese.

Quali sono invece i fattori che limitano la produzione e la diffusione dei formaggi?

 L’elevato prezzo che la popolazione contadina e le famiglie con un basso stipendio non possono permettersi;

 La mancanza da parte di quei ceti con salario più alto di informazioni circa i valori nutritivi del formaggio;

 La mancanza di prodotti complementari;

 La difficoltà nell’accettare un sapore così particolare come quello del formaggio, dal momento che i cinesi non sono abituati a bere latte.

(Ma, 2014).

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