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x y

O 1

1 A

A1

B

B1

y = 2x + 2

La retta passante per A1 e B1ha equazione y − yA1

yB1− yA1

= x − xA1

xB1− xA1

ovvero y − 1

−1 − 1 = x − 2 1 − 2 quindi l’equazione richiesta `e y = 2x − 3.

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che sarebbe bastato sostituire x con x − 2 e y con y + 1 nell’equazione della retta r per ottenere l’equazione della retta cercata. Infatti dall’equazione y = 2x+2, sostituendo x con x−2 e y con y+1, si ottiene y+1 = 2(x−2)+2, da cui y = 2x−4+2−1 ed infine y = 2x − 3.

Osservazione. In generale vale la seguente regola pratica:

dati i numeri reali a e b,

1. per ottenere una traslazione orizzontale di a basta sostituire x con x − a nell’equazione della curva data (se a > 0 allora la traslazione `e verso destra, se a < 0 allora la traslazione `e verso sinistra);

2. per ottenere una traslazione verticale di b basta sostituire y con y − b nell’equazione della curva data (se b > 0 allora la traslazione `e verso l’alto, se b < 0 allora la traslazione `e verso il basso).

Evidentemente i casi a = 0 e b = 0 corrispondono alle traslazioni nulle.

7.3 Cambio di scala

Sia P (x, y) un generico punto del piano; se operiamo un cambio di scala rispetto alle ascisse otteniamo P1(hx, y); se operiamo un cambio di scala rispetto alle ordinate otteniamo P2(x, ky); se operiamo un cambio di scala sia rispetto alle ascisse che rispetto alle ordinate otteniamo P3(hx, ky). Supponiamo h, k ∈ R.

7.3 Cambio di scala 133

x y

O

P P1

P2

P3

x hx y

ky

Osserviamo che se h > 0 il trasformato P1 appartiene allo stesso quadrante; se h < 0 il trasformato del punto P appartiene al quadrante simmetrico rispetto all’asse delle y; in particolare, se h = 1 il punto P non varia, se h = −1 il punto P viene trasformato nel suo simmetrico rispetto all’asse delle y; se

|h| < 1 la distanza dall’origine del trasformato `e minore della distanza dall’origine di P (parleremo di contrazione); se |h| > 1 la distanza dall’origine del trasformato `e maggiore della distanza dall’origine di P (parleremo di dilatazione).

Osserviamo che se k > 0 il trasformato P2 appartiene allo stesso quadrante; se k < 0 il trasformato del punto P appartiene al quadrante simmetrico rispetto all’asse delle x; in particolare, se k = 1 il punto P non varia, se k = −1 il punto P viene trasformato nel suo simmetrico rispetto all’asse delle x; se

|k| < 1 la distanza dall’origine del trasformato `e minore della distanza dall’origine di P (parleremo di contrazione); se |k| > 1 la distanza dall’origine del trasformato `e maggiore della distanza dall’origine di P (parleremo di dilatazione).

Rappresentiamo in figura i trasformati di P rispetto alle ascisse con diversi valori di h.

x y

O

P1 P P2

P3 P4

P5

h = 1 h =1

2 h = 2

h = −1 h = −1 h = −2 2

2

1 4

−2 −1

−4

Osservazione. Se h = k il cambio di scala rispetto ai due assi utilizza la stessa costante di proporzionalit`a e quindi O, P e il trasformato di P sono allineati. In tal caso parleremo di omotetia di rapporto h.

7.3 Cambio di scala 134

x y

O

P P1

P2

P3

P4

P5

2

1 4

−2 −1

−4

1

1 2

2

−1

12

−2

Esempio 7.3.1. Data la retta r di equazione y = 2x + 2 scrivere le equazioni della retta trasformata mediante dilatazione di rapporto 2 rispetto alle ascisse, di quella trasformata mediante contrazione di rapporto 1

2 rispetto alle ordinate, di quella trasformata contemporaneamente mediante dilatazione di 2 rispetto alle ascisse e contrazione di 1

2 rispetto alle ordinate e di quella trasformata mediante omotetia di rapporto −2.

1. Dapprima rappresentiamo graficamente la retta data e quella trasformata mediante dilatazione di rapporto 2 rispetto alle ascisse.

Determiniamo due punti di r, sostituendo alla variabile indipendente x due valori qualunque e ricavando i corrispondenti valori della variabile dipendente y:

x y

0 2

−1 0

Detti, rispettivamente, A e B tali punti di r, determiniamo i punti trasformati:

x y

0 2

−2 0

Chiamiamo B1 il trasformato di B e osserviamo che il trasformato di A `e A stesso.

7.3 Cambio di scala 135

x y

O 1

1 A

B1 B

y = 2x + 2

La retta passante per A e B1 ha equazione y − yA

yB1− yA

= x − xA

xB1− xA

ovvero y − 2

0 − 2 = x − 0

−2 − 0 quindi l’equazione richiesta `e y = x + 2.

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che sarebbe bastato sostituire x con x

2 nell’equa-zione della retta r per ottenere l’equanell’equa-zione della retta cercata. Infatti dall’equanell’equa-zione y = 2x + 2, sostituendo x con x

2, si ottiene y = 2x 2

+ 2 ed infine y = x + 2.

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che il segmento AB viene trasformato nel segmento AB1 che risulta chiaramente dilatato rispetto al precedente.

2. Dapprima rappresentiamo graficamente la retta data e quella trasformata mediante contrazione di rapporto 1

2 rispetto alle ordinate.

Determiniamo due punti di r, sostituendo alla variabile indipendente x due valori qualunque e ricavando i corrispondenti valori della variabile dipendente y:

x y

0 2

−1 0

Detti, rispettivamente, A e B tali punti di r, determiniamo i punti trasformati:

x y

0 1

−1 0

Chiamiamo A1 il trasformato di A e osserviamo che il trasformato di B `e B stesso.

x y

O 1

1 A

A1

B

y = 2x + 2

7.3 Cambio di scala 136

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che sarebbe bastato sostituire y con 2y nell’equa-zione della retta r per ottenere l’equanell’equa-zione della retta cercata. Infatti dall’equanell’equa-zione y = 2x + 2, sostituendo y con 2y, si ottiene 2y = 2x + 2 ed infine y = x + 1.

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che il segmento AB viene trasformato nel segmento A1B che risulta chiaramente contratto rispetto al precedente.

3. Dapprima rappresentiamo graficamente la retta data e quella trasformata contemporaneamente mediante dilatazione di 2 rispetto alle ascisse e contrazione di 1

2 rispetto alle ordinate.

Determiniamo due punti di r, sostituendo alla variabile indipendente x due valori qualunque e ricavando i corrispondenti valori della variabile dipendente y:

x y

0 2

−1 0

Detti, rispettivamente, A e B tali punti di r, determiniamo i punti trasformati:

x y quindi l’equazione richiesta `e y = x

2 + 1.

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che sarebbe bastato sostituire x con x

2 e y con 2y nell’equazione della retta r per ottenere l’equazione della retta cercata. Infatti dall’equazione y = 2x + 2, sostituendo x con x

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che il segmento AB viene trasformato nel seg-mento A1B1 che risulta contemporaneamente dilatato di 2 e contratto di 1

2 quindi congruente al precedente.

7.3 Cambio di scala 137

4. Dapprima rappresentiamo graficamente la retta data e quella trasformata mediante omotetia di rapporto −2.

Determiniamo due punti di r, sostituendo alla variabile indipendente x due valori qualunque e ricavando i corrispondenti valori della variabile dipendente y:

x y

0 2

−1 0

Detti, rispettivamente, A e B tali punti di r, determiniamo i punti trasformati:

x y

0 −4

2 0

Chiamiamo A1 e B1 tali punti.

x y

O 1

1 A

A1

B B1

y = 2x + 2

La retta passante per A1 e B1ha equazione y − yA1

yB1− yA1 = x − xA1

xB1− xA1 ovvero y − (−4)

0 − (−4) = x − 0 2 − 0 quindi l’equazione richiesta `e y = 2x − 4.

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che sarebbe bastato sostituire x con −x

2 e y con

−y

2 nell’equazione della retta r per ottenere l’equazione della retta cercata. Infatti dall’equazione y = 2x + 2, sostituendo x con −x

2 e y con −y

2, si ottiene −y 2 = 2

−x 2



+ 2, da cui −y = −2x + 4 ed infine y = 2x − 4.

Osservazione. Dall’esempio proposto deduciamo che il segmento AB viene trasformato nel segmento A1B1che risulta chiaramente dilatato rispetto al precedente. Inoltre la retta r e la sua trasformata sono parallele e, come gi`a noto dallo studio della geometria, i triangoli OAB e OA1B1sono simili.

Osservazione. In generale vale la seguente regola pratica:

dati i numeri reali non nulli h e k,

7.3 Cambio di scala 138

1. per ottenere un cambio di scala rispetto alle x di rapporto h basta sostituire x con x

h nell’equazione della curva data (se |h| > 1 allora si ha una dilatazione, se |h| < 1 si ha una contrazione);

2. per ottenere un cambio di scala rispetto alle y di rapporto k basta sostituire y con y

k nell’equazione della curva data (se |k| > 1 allora si ha una dilatazione, se |k| < 1 si ha una contrazione).

Evidentemente i casi h = 1 e k = 1 si riducono alle identit`a;

i casi h = −1 e k = −1, come precedentemente analizzato, si riducono alle simmetrie rispetto all’asse y e rispetto all’asse x.

Esercizio 7.3.1. Rappresentare graficamente la curva di equazione y =

La curva richiesta si ottiene con l’applicazione successiva delle seguenti trasformazioni alla retta di equazione y = x:

1. una dilatazione di rapporto 2 rispetto alle ascisse (oppure, indifferentemente, una contrazione di rapporto 1

2 rispetto alle ordinate);

2. una traslazione verso destra di 2;

3. una simmetria della parte di grafico con ordinata negativa rispetto all’asse delle x lasciando invariata la rimanente;

4. una traslazione verso il basso di 1;

5. una simmetria della parte di grafico con ordinata negativa rispetto all’asse delle x lasciando invariata la rimanente.

Infatti, si ha che:

1. per operare la dilatazione richiesta `e sufficiente sostituire x con x

2 nell’equazione y = x, ottenendo y = x

2. per operare la traslazione richiesta `e sufficiente sostituire x con x−2 nell’equazione y = x

2, ottenendo y = x − 2

2 ;

7.3 Cambio di scala 139

3. per operare la simmetria richiesta `e sufficiente applicare il valore assoluto al secondo membro dell’equazione y =x − 2

4. per operare la traslazione richiesta `e sufficiente sostituire y con y + 1 nell’equazione y =

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